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Perché Due Fratelli Sono Diversi?

Ashton Kutcher e il fratello Michael

Perché due Fratelli Sono Diversi?

Di tanto in tanto capita di meravigliarsi della differenza estetica che intercorre tra due fratelli, che appaiono così diversi fisicamente pur essendo figli degli stessi genitori.
Proprio di recente abbiamo visto il caso di due sorelle, una molto gnocca, alta e col bel faccino e l’altra piccolina e bruttina che pareva sua nonna pur essendo addirittura più giovane.
Questi avvenimenti sono traumatici e portano la mente di un redpillato a filosofeggiare su quanto sia bastarda ed infame Madre Natura.Io personalmente, pur essendo figlio unico, penso di essere pienamente in grado di immedesimarmi nel dolore che può provare un brutto vero con un fratello strafigo.Vedere che lui è pieno di ragazze ed esce il sabato sera a trombare come un riccio mentre tu non vieni filato neanche dalla cessone obese.Essere brutto è già una bella disgrazia ma avere un fratello bello che ti ricorda quotidianamente quanto la tua vita sia merdosa e quanto sarebbe potuto essere fantastica deve essere un vero strazio.

Andiamo quindi a cercare di capire almeno il perché di questa ingiustizia e cosa rende in concreto due fratelli diversi, sia fenotipicamente che caratterialmente.3 sono i motivi principali che ho individuato.

#1 Genetica

Se seguite il blog avrete ormai appurato che nella vita la genetica la fa da padrona un po’ ovunque e, anche in questo caso, assume il ruolo più importante di tutti.Essa è la ragione primaria della diversità tra due fratelli.
Ognuno di noi eredita da ciascun genitore il 50% del patrimonio genetico (in realtà non è esattamente il 50% per alcune ragioni che non approfondiremo ma poco cambia) quindi, se avete un fratello,anche lui come voi ha ereditato il 50/50 dai vostri stessi genitori.

Ma se entrambi abbiamo lo stesso 50% di dna da entrambi gli stessi genitori, come mai io sono un cessone mentre lui è un fiko?

Semplice:perché avete ereditato entrambi il 50% da ciascun genitore ma non è detto che sia lo stesso dna per entrambi.
Messa così è un po’ difficile forse da capire, quindi lasciatemi spiegare meglio con un esempio.

Ciro e le Cerbiatte

Supponiamo che un giorno un guaglioncello napoletano di nome Ciro, cercando su google “belle gnocche capilli biondi uocchi azzurri”, capiti su questo blog e in particolare sull’articolo riguardante la  Scalata Genetica e pensi “Uè, che bella ‘sta tteoria, maronn!”.
Improvvisamente Ciro ha un’illuminazione e decide che andrà a cercare una cerbiattina in Islanda.
Al test del dna di 23andme Ciro appare al 95% Sud europeo e al 5% MENA, più o meno come la media dei meridionali.
Andiamo a rappresentare il suo patrimonio genetico su un grafico a torta (ovviamente il dna non è mica una torta, usiamo questo grafico per comodità), frazionandolo in spicchi,ciascuno dei quali rappresenta il 5% del totale.Il rosso rappresenta il sud europeo mentre il viola il MENA.

Ciro prende l’aereo e va in Islanda ad aprire una pizzeria,la “Ciro’s pizza and fish”, specialità “pizza con muschio islandese e fegato di merluzzo”.L’attività ha un successo enorme e, grazie al nuovo status e money acquisiti, si ritrova presto pieno di cerbiattine troender nordid.
Con una di queste, Ísgerður, fa tre figli: Ciro Junior, Carmine e Gennaro.
Ísgerður è al 100% nord europea (colore blu) e i figli ereditano il 50% di DNA da lei e il 50% da Ciro.

Come potete vedere i tre figli ereditano il 50% dal padre e il 50% dalla madre, cioè dieci spicchi, ma i fratelli non condividono le esatte porzioni di DNA.
Carmine e Gennaro, oltretutto, a differenza di Ciro Jr., non hanno neppure ereditato dal padre la porzione di DNA relativa al MENA e quindi appaiono ora 100% europei, a differenza del padre e del fratello.
Due fratelli quindi possono ereditare dallo 0 al 100% dello stesso dna dei genitori, anche se, per la legge delle probabilità, in genere ne hanno in comune fra loro il 50%.
Andiamo ora a complicare le cose e supponiamo che Ciro Jr. faccia un figlio con una donna di origini miste: Mescolina.
Mescolina è per il 25% sud europea, per il 25% Nord europea, per il 25% Est europea (verde), per il 10% asiatica (giallo) e per il 15% subsahariana (nero).

Notate come è variegato lo spettro genetico dei figli, e più sono le popolazioni che abbiamo nel dna e che abbiamo ereditato da genitori, nonni ecc. più sono le ricombinazioni genetiche che possono avvenire e maggiore è la probabilità che due fratelli nascano con tratti somatici anche molto diversi.In verità non sempre c’è parallelismo tra genotipo e fenotipo, per cui un fratello con una percentuale di genetica nord europea maggiore dell’altro può benissimo sembrare più sud europeo dell’altro, ma le probabilità di presentare tratti nord europei più elevati sono tanto maggiori quanto più elevata è la percentuale di dna nord europeo di un soggetto,la quale, come visto, può variare anche di molto tra fratello  e fratello.

Brad Pitt e il fratello

Lo stesso dicasi per i tratti caratteriali, anch’essi in buona parte di origine genetica, che subiscono lo stesso rimescolamento.
La genetica + lo stile di vita fanno il 100% della bellezza naturale di un individuo, ma la genetica ha comunque un ruolo preponderante perché un buono stile di vita non potrà mai compensare una genetica scadente mentre una buona genetica potrà non risentire degli effetti di un pessimo stile di vita.Tanto più si va avanti con l’età però, lo stile di vita assume un’importanza maggiore, come abbiamo spiegato nell’articolo su come sembrare più giovani a 40 anni.
I tratti caratteriali e il successo personale di due fratelli invece sono determinati anche da diversi altri fattori che ora analizzeremo.

#2 Genitori

I genitori e il loro modo di relazionarsi con i figli sono la più grande variabile dopo la genetica (che comunque è trasmessa da loro) che va ad influenzare la felicità, il carattere e lo stato psicologico di un figlio.
I genitori possono essere un macigno oppure un boost alla qualità della vita; soprattutto nei primi anni dell’infanzia e dell’adolescenza, in cui avviene lo sviluppo caratteriale di un individuo, i genitori sono in grado di agire in maniera molto incisiva,determinando l’autostima dei figli/fratelli e andando a condizionare il loro futuro.
Oltre ai genitori, ovviamente qualunque altra figura che rivesta un ruolo educativo nella vita di un ragazzino, come gli insegnanti o i nonni,avrà la capacità di influenzarne il futuro.

I genitori purtroppo non trattano tutti i figli allo stesso modo, è inutile negarlo.Spesso fanno delle preferenze (anche se magari inconsciamente) e avvantaggiano un figlio rispetto ad un altro.

La differenza di trattamento si può manifestare in:

  • maggiori o minori risorse economiche concesse
  • maggiore o minore affetto
  • maggiore o minore libertà concessa
  • maggiore o minore tolleranza a determinati comportamenti

La disponibilità economica e la libertà fanno il grosso della vita relazionale di un adolescente.La maggior parte dei genitori si focalizza sul non concedere troppe libertà ai figli per paura di viziarli e danneggiarli in futuro, ma io invece vedo che i danni peggiori li fanno proprio quei genitori che non concedono mai niente, che misurano continuamente la libertà dei figli e li tengono sempre al guinzaglio impedendo loro di farsi le loro esperienze e di sbagliare e questa mia esperienza è supportata anche da un importante studio, pubblicato un paio di anni fa e condotto su oltre 5000 persone nate negli anni ’40 (quindi per un lungo periodo di vita), che ha portato alla conclusione che genitori troppo oppressivi sono deleteri per lo sviluppo psicologico e comportamentale di un figlio (link allo studio originale).

David Gandy coi genitori

I genitori normalmente hanno una predilezione per i figli più belli e una forma di rigetto per i figli brutti.
E’ chiaro che uno investe di più sul cavallo favorito e a nessuno piace sentirsi dire che il cavallo su cui ha scommesso è perdente.
Se avete problemi estetici, in genere è inutile parlarne coi genitori, negheranno fino alla fine e non farete altro che creare tensioni in famiglia.
Tra due fratelli poi tende ad essere preferito e più coccolato il minore.
Anche i figli più ribelli, al contrario di quanto comunemente si pensi, in genere vengono trattati meglio dai genitori perché dimostrano di avere carattere. Il bravo figliolo sempre ubbidiente viene trattato da molti genitori come un cagnolino, non viene mai rispettato e ogni cosa che fa viene data per scontata (chi si ricorda la parabola del figliol prodigo?).
Lasciamo perdere poi l’enorme differenza di trattamento che i genitori hanno tra maschi e femmine, basti pensare a quanti soldi i genitori danno alle donne più che agli uomini, come dimostrano alcuni studi.
In tempo di crisi o nei Paesi molto poveri poi le figlie vengono favorite ancora di più perché sono quelle che hanno maggiori probabilità di migliorare la propria condizione attraverso il matrimonio.
Se due fratelli poi hanno diversi anni di differenza, il diverso trattamento è dovuto anche ad un maggiore distacco generazionale e all’esperienza acquista col primogenito, che in pratica è una specie di cavia da laboratorio sul quale provare a vedere come si fa il padre o la madre.
Insomma, come per la genetica, anche coi genitori è veramente un terno al lotto.Non si possono scegliere e il loro modo di adempiere al loro ruolo sarà cruciale nel determinare ciò che i figli saranno e perché due fratelli potranno essere completamente diversi l’uno dall’altro.

#3 Feedback

Una volta che ci è stato fornito un patrimonio genetico e i genitori ci hanno plasmati secondo i loro valori, l’altra cosa che determina la differenza tra un fratello e l’altro sono i feedback che si ricevono all’esterno.Tali feedback vengono dalle persone più svariate, dagli amici, ai conoscenti ai perfetti estranei.
L’unica cosa che hanno in comune questi feedback è quella di condizionare pesantemente la personalità di un individuo e cambiarne le sorti.
Purtroppo, i feedback sono solo marginali rispetto ai due punti seguenti e vanno di pari passo con la fortuna genetica ed educativa che abbiamo avuto in precedenza.Nessun feedback è in antitesi con i due punti precedenti, infatti se abbiamo avuto una genetica e un’educazione fortunata generalmente riceveremo feedback positivi, se invece siamo stati sfortunati riceveremo feedback negativi.

Introversione ed estroversione 
Queste due caratteristiche, che sono la base di ogni rapporto sociale, tendono ad essere viste comunemente come causa di un determinato modo di relazionarsi con gli altri; io penso invece che molto spesso siano conseguenza di feedback ricevuti.
Se prendiamo ad esempio i soggetti che hanno difficoltà a rimorchiare, noteremo che, in diversi casi, essi sono anche introversi.
Qualcuno potrebbe essere portato a pensare che essi non rimorchino proprio in quanto introversi e quindi che ci sia un nesso causa-effetto tra l’essere introversi e non rimorchiare.
Invece è più vero l’esatto opposto:uno diventa introverso proprio perché riceve feedback negativi e capisce che provare a rimorchiare donne non fa per lui.
Tra l’introversione e il non rimorchiare c’è quindi solo una correlazione, non un rapporto causa effetto.
Se questa ipotesi non vi convince, provate a dare un’occhiata sommaria alle persone estroverse e a quelle introverse;se siete obiettivi nel giudizio dovrete riconoscere che tanto più una persona è bella esteticamente, quanto più tende ad essere estroversa.
Ovviamente poi ci sono belli introversi e brutti estroversi, ma la tendenza generale è quella che ho esposto io.
Del resto è piuttosto facile essere estroversi quando, non appena ti relazioni con le persone, esse reagiscono in maniera propositiva e aperta al dialogo, più difficile esserlo quando, di fronte al tuo atteggiamento cordiale, ricevi solo rifiuti e indifferenza.

Dulcis in fundo: il libero arbitrio
Ecco, alla fine di tutto, quando le carte sono già in tavola, ecco che entra in gioco il vostro libero arbitrio, il quale ovviamente sarà pesantemente condizionato dai tre fattori precedenti ma sul quale perlomeno ora avete voce in capitolo.Le scelte di vita che un fratello fa rispetto ad un altro saranno un’altra variabile che andrà a determinare le differenze tra i due.
Ovviamente la stessa scelta, fatta da due persone differenti, non porta ai medesimi risultati perché non ci sono le medesime basi e anche perché, ovviamente, come in tutti gli ambiti della vita, la fortuna la farà sempre da padrona.


CONCLUSIONI:
Alla fine di questo articolo penso che ormai abbiate capito cosa genera delle profonde differenze tra due fratelli e il perché spesso si trovano fratelli che non sembrano neppure lontanamente parenti.
Due fratelli sono diversi per ragioni genetiche, educative, ambientali e, infine, per le loro scelte.

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Peter
Peter
3 anni fa

Sul concetto di introversione ed estroversione pesa anche l’ambiente in cui ci si muove (leggasi città-provincia-regione).
E’ indubbio che in Italia ci sono territori dove le persone sono più socievoli ed altre dove sono più diffidenti.
Ricevere feedback negativi anche per la mentalità del posto in cui si vive è un ulteriore mazzata.

Batacchi
Batacchi
3 anni fa

Ottimo articolo condivisibile al 100% e anche divertente. Va’ ribadito che il carattere dipende in larga misura dall’aspetto fisico (checchè se ne dica).
Non è che Schwarzenegger per carattere è un duro mentre Woody Allen è introverso e timido.
Mettete Schwarzenegger nel corpo di W. Allen e viceversa e poi ne parliamo…
Ugualmente uno puo’ essere tendenzialmente un delinquente e un rissoso ma molto probabimente diverrà onesto educato e pacifico se avrà a che fare con Tyson…

Musashi
Musashi
3 anni fa

Sarebbe interessante anche affrontare il discorso dell’epigenetica. Il fenotipo di un individuo (che comprende, tra le altre cose, il suo aspetto ma anche il suo comportamento) è influenzato non solo dal genotipo di per sé, ma anche dall’espressione genica di quest’ultimo: ovvero uno stesso gene “interruttore” può palesare diverse manifestazioni fenotipiche a seconda del fatto che sia attivato o meno.

È stato dimostrato che i topi che vengono trascurati dai genitori sperimentano uno stress che varia la metilazione (uno degli interruttori epigenetici). La prole di questi ultimi, a sua volta, manifesterà stress in quanto i cambiamenti epigenetici sono ereditabili (i topi hanno manifestato ansia e problemi di socialità associati alla metilazione per almeno tre generazioni).

Morale della favola, se è vero che l’ambiente in cui si vive non incide sul genotipo, incide comunque sul fenotipo. Quando i genitori, ad esempio, come dice Red, non concedono niente e causano stress ai figli, gli stanno variando il fenotipo (caratteriale) mutando l’espressione epigenetica di alcuni geni.

Il che porta ad una logica conclusione: se intendete avere figli, cercate di non stressarvi troppo, che magari gli passate i geni con l’interruttore per lo stress già acceso (ed evitate diete irregolari, che potreste persino attivare il gene per il diabete o per le malattie cardiovascolari ai vostri nipoti).

Rettiliano Verace
Rettiliano Verace
6 anni fa

Triste ma vero, confermo tutto. Mio fratello e' un alpha slayer da 7.5, estroverso di natura e reso ancora piu' alpha da una vita di validazioni da parte di tutti e tutte. Io sembro piu' uno scimpanze' che un essere umano, nato introverso e diventato ancora piu' introverso.

SignorV
SignorV
6 anni fa

L'unica cosa in cui non concordo molto è il libero arbitrio che, i fatto, non esiste. Come tu mi insegni siamo condizionati dalla genetica e dall'ambiente in cui cresciamo, ogni nostra decisione è "precostruita" da questo.

Emanuele
Emanuele
1 anno fa

Bellissimo articolo di quando questo blog era questo blog.
Su una cosa sola non concordo: non è che i genitori preferiscano i figli più belli, no. I genitori inconsciamente preferiscono i figli con la genetica migliore. La bellezza è una conseguenza della genetica migliore.

Sansone
Sansone
1 anno fa

Articolo bellissimo, che probabilmente avevo letto con poca attenzione pensando di conoscere benissimo il crossing over (il rimescolamento del dna dei genitori). Secondo me bisognerebbe riscrivere gran parte della psicologia alla luce della redpill. Ci hanno raccontato un sacco di minchiate sull’essere introversi o estroversi e sul miglioraramento caratteriale, ma in realtà la risposta a queste cose sta nella nostra faccia. E’ un capolavoro questo articolo.

Il perno
Il perno
3 anni fa

Mi è piaciuto come hai spiegato le differenze genetiche ma c’è qualcosa di inesatto, bisognerebbe fare una netta distinzione tra genotipo e fenotipo. Due persone bellissime possono anche fare un figlio brutto come la morte perché questo può ereditare gli alleli dei genitori che non influivano sulla loro bellezza perché recessivi

Silva
Silva
3 anni fa

Grandioso

SANTO
SANTO
3 anni fa

CHI HA UN MAGGIORE NUMERO DI GENI IN COMUNE?
FRATELLIOPPURE GENITORI E FUGLI?

Anonimo
Anonimo
4 anni fa

Ottimo articolo. Nella frase "Qualcuno potrebbe essere portato a pensare che essi non rimorchino proprio in quanto estroversi e quindi che ci sia un nesso causa-effetto tra l'essere introversi e non rimorchiare", la parola "estroversi" andrebbe sostituita da "introversi".

Anonimo
Anonimo
6 anni fa

GUARDA IO HO 45 ANNI E SONO BRUTTO ED' UNA VITA INTERA CHE MI SENTO DIRE MA COME E' BELLO TUO FRATELLO , E' QUALCOSA CHE TI LIMITA FORTEMENTE PER LE RAGIONI ELENCATE .
MA ALLA FINE QUESTA COSA NON VI DEVE FERMARE !!!!