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Chi Sono gli Incel?Te lo Dice Chi lo è Stato

Chi Sono gli Incel
Chi Sono gli Incel
 Alzi la mano lo sfigato che ha parlato dei suoi problemi con una donna e si è sentito compreso. Io sono un ex sfigato logorroico che ha discusso dei suoi vecchi e mai sopiti problemi con una miriade di donne, e non ho mai percepito un’autentica comprensione di ciò che comunicavo, fossero amiche, amiche virtuali, psicologhe, la mia psicologa, amanti o semplici sconosciute su internet; mi manca giusto di parlarne con mia madre, ma avrei paura di scoprire che no, non ogni scarrafone è bell’ a mamma soja . Non ho percepito comprensione nemmeno da parte di quei miei amici che, grazie alla loro bellezza, non hanno mai avuto problemi a trovare una ragazza. In verità mi sono sentito autenticamente capito soltanto in certi forum dove gli uomini si ritrovano proprio per parlare di questi problemi. Ma su questo tornerò tra poco.

Il massimo che ho ottenuto parlando con le donne è stata una labile condiscendenza –povero, dev’essere stato proprio brutto arrivare vergine a 25 anni! – che appare e scompare in un battito di ciglia, sommersa immediatamente da un mare di distinguo e dall’elenco di problemi ritenuti di pari gravità se non ben più gravi, come “dover fare l’amore al buio perché la tua cellulite ti mette a disagio”. C’è chi arriva persino a dirti che hai avuto fortuna a non avere relazioni, perché non hai dovuto affrontare il trauma di un cuore spezzato.Evidentemente un cuore mai formato non è un trauma. Eppure credo che per capire la gravità d’un problema non sia necessario viverlo. 
Se un ragazzo del Biafra mi parlasse dei morsi della fame, potrei davvero replicare che ho avuto anch’io dei grossi problemi a mantenere una dieta povera di grassi? Che nei supermercati dove mi servo non riesco a trovare – mannaggia! – prodotti a chilometri zero?Che anch’io una volta stavo facendo un giro in mountain bike, mi prese una fame tremenda,e quando finalmente arrivai a casa svuotai il frigo? Il paragone non è nemmeno fuori luogo,essendo alimentazione e sesso due dei bisogni fisiologici al primo livello della piramide di Maslow.


Gli Incel

La parola incel significa “involuntarily celibate”, cioè una persona che è single non per scelta
propria; anzi, se potesse scegliere non sarebbe single affatto. Chiunque può essere un incel, persino una donna, anche se in quel caso, conoscendo come funziona il mondo, sarebbe più corretto parlare di volcel (o volnub , per accontentare i nazigrammar). Gli incel esistevano prima dell’avvento di internet pur non essendo definiti così, esattamente come la rosa esisteva prima che a qualcuno venisse in mente di darle quel nome.

Dalla definizione stessa della parola, e tenendo a mente che oggi viene usata principalmente per descrivere una comunità di persone, emerge un paradosso: un incel lo è suo malgrado, e anche quando si aggrega ad altri incel non lo fa con l’orgoglio di altri gruppi – che so, gli islamici, le femministe, gli juventini – ma conscio che vorrebbe filarsela a gambe levate il prima possibile. Il che mi fa pensare alla battuta di Groucho Marx ripresa da Woody Allen: non vorrei mai far parte di un club che accettasse tra i suoi soci uno come me.

Allora perché gli incel si aggregano in forum e altri spazi social, gli stessi dove hanno coltivato i loro deliri persone come Elliot Rodger o il recente Alek Minassian, l’attentatore di Toronto? Beh, lungi da me addentrarmi in profonde questioni sociologiche, ma certamente una grossa ragione l’ho data all’inizio: nessun altro si interessa dei loro problemi, nessuno è disposto ad ascoltarli e capirli, figuriamoci risolverli. I loro problemi non sono nemmeno “sofisticati”, magari frutto della nostra società opulenta (come quelli d’un vegano che propugna l’alimentazione non basata sullo sfruttamento degli animali), ma puntano dritti alla base dell’essere umano: tutti abbiamo bisogno di fare sesso, tutti cerchiamo il conforto dell’abbraccio di un nostro simile, tutti siamo biologicamente programmati per desiderare di riprodurci; e la società dà per scontato che tutti possano soddisfare quei bisogni.
La frustrazione di chi rimane escluso è evidente. La rabbia di molti una logica conseguenza.Ma non accetto l’accusa generalizzata di misoginia, tanto cara alle superficiali selvagge che ammorbano Facebook. Qualcuno che desidera ardentemente una relazione con una donna al punto tale da annichilire la propria essenza in una parola che descrive questo desiderio frustrato, può davvero in cuor suo odiare le donne? Io credo invece che tanti incel siano gli uomini che in assoluto amano di più le donne, perché in realtà amano un’immagine idealizzata: non conoscendo a sufficienza le donne, inseguono un sogno che immaginano salvifico.
Questo non esclude la presenza di autentici misogini tra gli incel. Si tratta di un gruppo talmente vasto di persone che al suo interno è possibile trovare di tutto, dai misogini ai delinquenti, dai deficienti che non sanno andare oltre l’insulto ai pazzi che uccidono degli estranei con un furgone. Ma sono la maggioranza? Possono pochi casi eclatanti gettare discredito su un’intera categoria di persone che soffrono? Questa società che scusa tutto – dai campi rom perché frutto di una cultura diversa, ai clandestini perché devono pur tentare di migliorare la propria vita – e che trova un termine edulcorato per ogni cosa, così da non urtare la sensibilità di nessuno, non è in grado di andare oltre la buccia del rancore degli incel per interrogarsi su cosa lo abbia generato e cosa provino quegli uomini soli?

Una mano tesa
Prendendo spunto dall’attuale situazione politica italiana, in cui vecchi e acerrimi nemici sono costretti a smussare i toni per cercare una convergenza che porti a un bene superiore, tendo anch’io la mano a Selvaggia Lucarelli e le dico: tu che hai visibilità sui social e sui giornali, tu che di mestiere fai la giornalista e dovresti narrare i fatti, perché non cerchi di capire chi sono davvero gli incel anziché denigrarli e condannarli tout court? La comprensione non porterà loro né sesso né relazioni, ma certamente contribuirà a spegnere quella rabbia che additi nei tuoi articoli e che nei casi più gravi produce tragedie. Potresti persino accorgerti che le donne, talvolta, sono avvantaggiate da questa nostra “terribile” società occidentale.

                                                                                                                    -Mahler-


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Anonimo
Anonimo
3 anni fa

S€lv@gg1a Luca@r€11i è una giornalista?

Questo sì è uno scoop!

Forse si intende 'che ha il patentino da giornalista'…
ce l'ha pure DiMaio, tanto per dire.

E la battuta di Groucho Marx rimane valida quanto mai.

Anonimo
Anonimo
6 anni fa

Credo che, al di là di tutto, si dovrebbe prendere decisamente e definitivamente le distanze non solo dai casi estremi di terroristi criminali come Rodger e quest'altra bestia umana che ha fatto ben 10 vittime in centro a Toronto, ma anche da chi, sui vari forum a tema redpill/incel inneggia alla violenza, allo stupro, insulta, minaccia di morte ed altre amenità del genere che costituiscono a tutti gli effetti fattispecie di reato.
Non mi si venga a raccontare la scusante della goliardia e dello scherzo: su certi temi non si può scherzare, non è ammissibile proprio in linea di principio.

Ma al di là del discorso legalità, questi dementi non fanno altro che nuocere alla parte moderata, equilibrata e decisamente non violenta del mondo redpill: si sta constatando in questi momento quanto l'opinione pubblica tenda purtroppo a fare di tutta l'erba un fascio e dunque mettere nello stesso calderone sia i veri fomentatori d'odio (e potenziali violenti), sia tutti gli altri che ruotano intorno agli ambienti redpill, nonostante siano visibilmente e profondamente distanziati dalle "mele marce" di cui sopra.

Quindi cominciamo, da subito, ad ISOLARE, DENUNCIARE E CONDANNARE APERTAMENTE questi elementi che si annidano all'interno dei forum e dei gruppi a tema, per non rischiare che la loro ideologia violenta, la cosiddetta "blackpill" vada ad inquinare anche la parte buona della redpill.
Smettiamola di tollerarli, smettiamola di metterci le fette di salame sugli occhi!

Unknown
Unknown
6 anni fa

Guarda o hai letto un altro articolo o non hai capito questo articolo.
Semplicemente è una richiesta che vengano un po' ascoltate le problematiche e la sofferenza derivante dall'essere incel perché sì, sentirti esclusi, rifiutati e brutti per anni e anni è una fonte di sofferenza.
Da nessuna parte si incita all'odio, o alla violenza o a uno Stato illiberale come lo vorrebbero le nazifemministe. D'altronde viviamo in una società in cui un delinquente conclamato come Corona o un altro delinquente in odore di mafia come Berlusconi attirano tonnellate di figa, bè qualcosa che non va c'è, e chi ci va di mezzo sono i poveri cristi…