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Quella Volta che Rimorchiai una Modella

 

 Il Mio Flirt con una Modella

Questa è una storia che, in tutti questi anni di permanenza nei forum a tema redpill, non ho mai raccontato, al massimo solo accennato.
Primo perché mi fa sempre un po’ male ricordarla e secondo perché, senza contestualizzarla, rischia di dare un’idea abbastanza fuorviata di me.
Mi prendo un po’ di tempo, in questo uggioso lunedì pomeriggio, per raccontarvela con i dettagli più significativi, sperando possa essere uno spunto di riflessione voi lettori.

E’ una storia che inizia circa un decennio fa con un viaggio, la precisione del tempo e dello spazio non è importante.
Stavo visitando il centro storico di una importante città straniera quando, camminando, incrociai un gruppo di 3 ragazze e sentii che parlavano italiano fra di loro.
Con il pretesto di essere connazionali le approcciai e scoprii che erano in gita scolastica e frequentavano il penultimo anno del liceo di una cittadina che era non molto distante da casa mia.
Due di loro erano normaloidi, mentre la terza era una vera gnocca.
Alta 177-178, fisico magro e slanciato anche se non troppo tirato,biondina, pelle chiara, occhietti azzurri, di fenotipo subnordid.
Oggettivamente poteva essere una 7.5, ma soggettivamente per me era una nove(ora che ci penso ho sempre avuto la passione per le tipe con i tratti chiari, ancora prima di capirne qualcosa di fenotipi e questa è stata contemporaneamente una virtù e una condanna).

Mi fermai un po’ a parlare con lei, ma la conversazione fu piuttosto sterile, non aggrappò granché, non mi sembrava il caso di chiederle il contatto e così poco dopo mi congedai e ognuno andò per la sua strada, entrambi convinti che non ci saremmo rivisti mai più.

Il Caso volle però che, un paio di giorni dopo, ci incontrassimo ancora in un’ altra cittadina a diversi km di distanza e questa volta, non so se per la differente atmosfera, per la curiosa doppia coincidenza o per altro, il dialogo fu molto più vivace e stimolante e portò allo scambio dei numeri di cellulare.

Tornati in Italia continuammo a sentirci un po’ per telefono ma io non mi facevo troppe illusioni.
Lei era decisamente troppo figa per me (io ero al mio picco estetico all’epoca, ma comunque più di un 5.5 non mi sarei potuto dare), aveva un fidanzato storico, abitava a una cinquantina di km da me e, anche se io avevo già la patente, i miei mi avevano impedito di guidare da quando un pomeriggio andai in zona industriale e, immedesimandomi un po’ troppo in Colin McRae, tirai il freno a mano ad una velocità troppo elevata e feci un volo alla fast and furious, rischiando di ammazzarmi e distruggendo completamente la povera utilitaria di mammina.

Così il tempo trascorse e ognuno faceva la propria vita. Per me era un periodo molto intenso, non conoscevo ancora la community PUA ma già approcciavo molte ragazze e, anche grazie all’osservazione di amici che avevano successo in ambito seduttivo, iniziavo sviluppare un po’ di competenze sociali.

E qui avvenne il punto di svolta.

Dopo alcuni mesi le speranze di un incontro erano venute meno e io iniziai a trattarla sempre con più disinteresse, a snobbarla, a punzecchiarla.E lei cambiò atteggiamento.
Iniziammo a scambiarci messaggi sempre più intimi, dolci ma anche piccanti (e questo in effetti è stato un errore, non bisognerebbe mai parlare di sesso con ragazze che devi ancora timbrare).
Mi raccontò di essere ancora vergine, non si era fatta sverginare dal suo fidanzato perché diceva che lui aveva dei problemi e ormai a quanto pare la loro storia stava volgendo al termine.

Il nuovo feeling che si era instaurato tra me e lei e la crisi con il suo ragazzo furono una combo eccezionale per organizzare l’appuntamento. Mors tua, vita mea.Il mondo è una giungla, ragazzi.

Ci incontrammo in città, e quando la rividi mi prese un mezzo colpo.
Era fighissima, tirata a lucido, profumata e vestita elegante.
Io francamente accanto a lei sembravo un barbone e per un attimo pensai di disertare e squagliarmela.

“Ma che faccio ora con questa qui?” Pensai. Fino ad allora i miei risultati seduttivi non erano stati granché, avevo preso pali dalle tipe più cesse e improponibili e ora stavo lì imbambolato di fronte questa gnocca top, con tutti che si giravano a guardarla.

La cosa non aveva alcun senso ma decisi comunque di non farmi troppe paranoie, che tanto sicuramente avremmo fatto solo una passeggiata tra amici e poi mi avrebbe sfanculato, come era già successo a molti altri appuntamenti.

Mi sbagliavo. Cazzo se mi sbagliavo.

L’incontro stava andando molto bene, lei mi piaceva anche caratterialmente e trovavo interessante discuterci (quasi sicuramente effetto alone, non fatevi illusioni). Dopo una lunga camminata, arrivati ad un parchetto ci sedemmo su una panchina e il contatto fisico si fece sempre più caldo e portò al bacio.

Non riuscirei mai a spiegarvi a parole il significato di quel momento, potrei utilizzare frasi fatte come “toccare il cielo con un dito” ma sarebbero troppo riduttive e non renderebbero bene la meraviglia di quegli attimi.

Il tempo volò e si fece presto buio, eravamo sotto le vacanze di Natale e le luci che illuminavano il centro rendevano l’atmosfera ancora più magica.

La riaccompagnai in stazione e la salutai.

Seguirono diversi altri appuntamenti. Nel frattempo si era lasciata con il fidanzato e io stavo andando sempre più fuori di testa per lei.
Una volta capitammo in un vicoletto appartato e io cominciai a baciarla e a palparle le tette, poi, da quanto arrapato ero, la sbattei contro il muro e iniziai a fare petting spinto, entrambi tutti eccitatissimi.
Vabbè ragazzi, non fatemi scrivere queste robe che mi viene già duro solo a ripensarci.

Ormai invadeva continuamente i miei pensieri, facevo continuamente proiezioni future romantiche e per me lei era anche un modo per mettermi in pace con il cuore riscattandomi da una vita sentimentale che fino ad allora era stata solo di amarezze e rifiuti.
Archiviai all’istante tutte le tipe che mi stavo lavorando in quel periodo e mi concentrai solo su di lei.
Tutto il resto del mondo per me sarebbe benissimo potuto sparire e non me ne sarei nemmeno accorto.
Una volta, subito dopo esserci incontrati, salii in treno e feci diversi km prima di accorgermi che neppure avevo timbrato il biglietto.
Io, che prendevo il treno quasi ogni mattina e che obliteravo con una precisione svizzera.

Fu proprio questa mia perdita di lucidità che mi portò a fare un sacco di cazzate irrazionali. Diventai opprimente e bisognoso e la mia reale natura di sfigato, celata dietro una maschera di autostima costruita e non reale, venne fuori e lei non tardò ad accorgersene.

Un sabato pomeriggio che ero a casa da solo, avevo così voglia di vederla che arrivai a prendere la BMW di mio padre, auto che non avrei potuto guidare sia per espresso divieto dei miei (vedi giravolta sopra) sia perché ero ancora neopatentato e la legge non mi consentiva di guidare auto così potenti, per andare al suo paese nella speranza magari di vederla in centro.

Per evitare di essere fermato dalle forze dell’ordine presi le strade secondarie, ma erano zone che non conoscevo e così, al ritorno con l’imbrunire, finii per perdermi in mezzo alla campagna padana in un fottuto incubo e, quando ne uscii, beffa delle beffe, incrociai ugualmente un posto di blocco dei carabinieri. Fortuna che non mi fermarono.

Naturalmente, come un coglione, raccontai pure la storia a miss cerbiattina nordica, ma ormai mi ero già scavato la fossa da solo e lei non si fece tanti scrupoli a spingermi dentro.
Si raffreddò completamente, nel frattempo aveva anche iniziato a sentirsi con un altro e quindi this is the end (tu tu tun my only friend the end, musica dei doors in sottofondo), ancora prima di poter iniziare una relazione e stantuffarla.

In mezzo ai tanti sms mi aveva detto che le sarebbe piaciuto farmi riscoprire il piacere delle piccole cose: piccolo però alla fine è stato solo il lasso di tempo in cui mi sono illuso.

Circa un anno dopo vidi la sua foto su una pubblicità in una rivista, mi aveva già accennato che stava provando a fare dei lavoretti come modella (non credo tuttavia abbia fatto molta strada).Alla fine si è messa insieme ad un pariestetico con status.



Case Study


Quali sono circostanze che hanno permesso a questo bruttino dinaroide di rimorchiare una gran gnocca?
La legge dei grandi numeri ha sicuramente aiutato, i colpi di fortuna accadono un po’ in tutti i settori della vita, ma io credo ci siano altre ragioni e negli anni, anche alla luce delle mie esperienze successive con le donne, in relazione a quell’esperienza ne ho trovate 3 fondamentali.

  1. Socialità ridotta al minimo: lei viveva in un paesello, internet non era così diffuso, aveva pochissime possibilità di muoversi, non andava in discoteca. Una cosa che mi colpì fu quando, in seguito alla rottura col suo fidanzato, mi disse che ciò aveva causato anche la perdita di gran parte dei suoi amici. Sicuramente avrà avuto i suoi pretendenti ma lo spazio per darmi corda ancora c’era. Certo, per poco.
  2. Momento propizio: quando si avvicinano alla maggiore età le ragazze hanno una gran voglia di cambiamento, in questo caso si è manifestata con la fine di una vecchia relazione che ha chiuso il passato. Io rappresentavo la novità.
  3. Statura: motivazione più frivola, comunque penso abbia inciso anche il fatto che era alta e le tipe alte malvolentieri vanno con quelli più bassi, quindi quando trovano uno più alto di loro (che è raro) sono più concessive per quanto riguarda la bellezza del viso. Insomma, sopra una certa statura c’è meno concorrenza.

Ultimo appunto: sicuramente qualcuno, leggendo, si sarà accorto che è stato il mio modo di fare la causa del mio successo prima e del mio fallimento poi e questo (apparentemente) è in contrasto con i concetti che ho sempre esposto nel blog, in primis la teoria LMS.

In realtà io però non ho mai negato l’importanza della personalità nella seduzione, l’ho solo ridimensionata a favore di altri fattori.
La personalità e il modo di fare sono importanti, ma sono importanti tanto più uno si trova nella media e supera di poco la scrematura iniziale effettuata in base a LMS.

Nel mio caso la tipa mi aveva sì valutato come potenziale partner, ma non è che corrispondessi esattamente al suo ideale di uomo e quindi bastava poco a far pendere nuovamente la bilancia verso il no.
Le cazzate che ho fatto sono gravi, mi sono comportato come uno zerbino, ma sono più che sicuro che sarebbero passate in secondo piano, o comunque non sarebbero state così decisive, se il mio aspetto fisico fosse stato pari o superiore al suo.
Va da sè che, però, se avessi avuto più valore, di certo non mi sarei comportato così e quindi si torna al punto di partenza: LMS > personalità.

La morale comunque è che generalmente tendiamo ad attrarre persone del nostro stesso valore, ma talvolta possono accadere delle botte di fortuna ed è un peccato trovarsi impreparati.
Quindi il mio suggerimento è quello di relazionarsi il più possibile, sviluppare il prima possibile certe competenze sociali, fare molti sbagli e imparare da questi, sperando che la maggior parte degli errori capitino con ragazze che non ci piacciono granché e non con quelle che potrebbero essere la nostra prima scelta.

Scusate il papiro, ma ho sintetizzato il più possibile.Alla prossima!

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Dave
Dave
5 anni fa

"Le cazzate che ho fatto sono gravi, mi sono comportato come uno zerbino, ma sono più che sicuro che sarebbero passate in secondo piano, o comunque non sarebbero state così decisive, se il mio aspetto fisico fosse stato pari o superiore al suo."

Se il tuo aspetto fisico fosse stato pari o superiore al suo, in adolescenza avresti accumulato una esperienza tale da non commettere le cazzate di cui sopra.

Unknown
Unknown
6 anni fa

Mi riconosco nel tuo racconto, quand'ero più giovane mi sono ritrovato più di una volta in situazioni del genere. Era come se, dopo un po' di tempo di frequentazione, non riuscissi più a sopportare il peso della mia bruttezza e della mia inadeguatezza. L'intollerabilità di questa condizione mi faceva inesorabilmente perdere la serenità e assumere atteggiamenti distruttivi, anche (anzi, forse di più!) quando la donna di turno mi si era concessa.

Anonimo
Anonimo
4 anni fa

Anche a me capitò di essermi limonato al primo appuntamento con una 7.5/8 alta 1.75 bionda occhi azzurri conosciuta su Instagram.
Era troppo bella, l'avevo rimorchiata grazie al fatto che andava in una scuola di sole femmine, abitava in un paesino sperduto, usciva poco.
Mi ricordo che fu abbastanza facile arrivare al bacio con lei, poi la accompagnai in autobus e la baciai anche davanti alle sue conoscenti.
Eppure non so perché dopo l'appuntamento mi scrisse che era stata davvero bene con me ma mi vede solo come un amico, poi io le risposi che ci ero rimasto male e tutto e lei visualizzò senza rispondere e poi smise di seguirmi su instangram…
Secondo me o si è fatta condizionare dalle sue conoscenti che mi hanno visto che ci baciavamo o ci è stata solo per non farmi stare male o perché non aveva le palle di rifiutarmi, anche perché mezz'ora dopo il nostro bacio le ho chiesto cosa faceva sabato e lei mi rispose che era via tutto il weekend con i suoi e neanche sapeva dove doveva andare…

Anonimo
Anonimo
5 anni fa

Odddio anch'io sono un dinaroide bruttino, e anch'io mi stavo per bombare una fighetta ed è finita come la tua storia

Anonimo
Anonimo
6 anni fa

Complimenti. Ammiro la sincerità della tua storia. è anche molto utile per gli altri che la leggeranno. grazie

Giacca
Giacca
6 anni fa

Bell'articolo. Bravo 🙂

Donna
Donna
4 anni fa

Se la ragazza è quella nella foto era davvero bella, e che fosse vergine è una rarità in quegli ambienti, peccato che fosse così giovane e volubile.
Ci sono tante donne nel Nord e nell'Est Europa, non credo sia difficile per te trovare una donna vergine e bellissima. Ammiro la serietà e la femminilità delle donne dell'Est.
Inoltre il fenotipo dinaride è tra i più richiesti dalle donne di questi Paesi.