Cultura e Società

The Great Resignation: i giovani non vogliono più lavorare

L’Estate che sta volgendo al termine verrà ricordata come la prima stagione senza stagionali. Mai come quest’anno in Italia gli imprenditori del settore turistico si sono lamentati di non riuscire a trovare camerieri, cuochi e in generale altri lavori minori nella attività ricettive.
Il fenomeno però non è circoscritto al nostro Paese, né tantomeno è passeggero. Già da almeno un anno gli analisti parlano di “Great Resignation” (grandi dimissioni) per descrivere quell’abbandono di massa, in particolare fra i giovani, che si sta verificando nel mondo del lavoro in Occidente.
Le motivazioni sono molteplici, ma ce n’è una importantissima che i media omettono sempre di menzionare: la difficoltà, quando non l’impossibilità, di gran parte dei giovani di allacciare relazioni con le donne.

Da che mondo è mondo ogni società funzionale si è sempre basata su due principi:

  • uomini che si sbattevano e producevano
  • donne che li ricompensavano per i loro sforzi con il sesso

Per molte generazioni la promessa che veniva fatta ad ogni uomo è stata “studia, impegnati, lavora sodo, fai carriera, ottieni una stabilità finanziaria e vedrai che troverai facilmente una compagna”. Per i nostri nonni è stato così, ma già da tempo questa promessa non può essere mantenuta, perché con la rivoluzione femminista le donne sono diventate indipendenti e non hanno più bisogno di un marito. Con l’emancipazione femminile ormai tutti i lavori (anche di alto livello) da dipendente o da libero professionista sono tremendamente inflazionati, nel mercato del lavoro come nel mercato sessuale.
Perdipiù, essendo per natura selettive, le donne hanno riparametrato i loro standard sul nuovo benessere economico acquisito: ora prendono ancora più in considerazione fattori superflui come la bellezza e la competizione è di conseguenza andata fuori controllo.
Se i lavori di altissimo livello non ti salvano più dalla solitudine e dalla frustrazione sessuale e sentimentale, figuriamoci quale può essere la motivazione a fare dei lavori umili, sottopagati e socialmente bistrattati come il cameriere. Immaginate un poveretto sfigato, vergine a 25 anni, che come umiliazione massima si trova anche a portare la cena alle coppiette il sabato sera e svuotar loro il posacenere.

Che senso ha lavorare 40 e passa ore a settimana e farmi il culo quadro quando tanto rimango sempre un povero stronzo che al massimo a 30 anni potrà ambire a fare da paggetto a una cessetta smandrappata che mi tradirà con l’istruttore figo (magari proprio mentre sono al lavoro) e chiederà il divorzio poco dopo?
Che senso ha sbattermi tanto per contribuire al progresso e al benessere di una società che se ne frega delle mie esigenze e sofferenze, per la quale sono un elemento di serie C?

Per non parlare del convivere con donne nel posto di lavoro, a cominciare da quando lo cerchi. Subordinare tutti gli sforzi e progetti di una vita ad un mondo, quello della selezione del personale (le cd. “risorse umane”), che è completamente in mano alle donne, spesso delle bocchinare coi capelli viola laureate in psicologia o scienze di staminchia che utilizzano la propria posizione lavorativa per discriminare pesantemente gli uomini o per farsi trombare da eventuali candidati.

L’abbandono di massa, o la virata verso professioni meno retribuite ma con meno responsabilità, che lasciano più tempo libero e generano meno stress, è favorito anche dal fatto che oltre a mancare la motivazione figa mancano anche le altre motivazioni connesse al lavoro, prima fra tutte il non morire di fame. I giovani di oggi vivono un relativo benessere grazie alla ricchezza accumulata dalle generazioni precedenti. Hanno bene o male tutti un tetto garantito sopra la testa e cibo nel frigo. Si sono accorti che il denaro non rende felici e gli danno meno importanza. Non hanno più quel desiderio di sfuggire alla povertà o quella voglia di riscatto sociale che caratterizzava le generazioni passate.
Anche la favoletta del lavoro come autorealizzazione ormai non regge più. Forse alcuni potranno sentirsi realizzati, ma quanti sono? Quanti continuerebbero a svolgere il proprio lavoro se vincessero 50 milioni di euro al Superenalotto? Molto pochi.

Va detto che anche le donne stanno perdendo motivazione a lavorare, anche se per motivazioni opposte. Perché andare a servire ai tavoli quando vivo in un’ecosistema nel quale posso tranquillamente pormi al vertice della catena alimentare sfruttando il mio potere sessuale?
Con internet e i social la curva delle occasioni di arricchimento per una qualunque ragazza giovane ed esteticamente decente ha subito un’impennata. Bastano poche foto o contenuti su Onlyfans o instagram per far saltare fuori uno stipendio, o per trovare innumerevoli polli che la portino a spasso e le paghino di tutto. Su tik tok e Instagram è pieno di annunci di ragazze che cercano uomini per vacanze in barca, e state certi che li trovano.
Una tipa normaloide può tranquillamente sbarcare a Mykonos con 20 euro in tasca, godersi settimane di divertimento tra yacht, ristoranti e locali alla moda, e ritornare a casa con ancora la sua bella banconota blu intatta. Perché dovrebbe passare l’Estate a faticare?

Viviamo in una società edonistica -Hic et Nunc- fatta su misura per le donne e gli uomini belli, che sono in grado di procurarsi denaro con facilità senza lavorare. Si vive una volta sola, è tutto un mega baccanale. Se posso, perché non dovrei godermi la vita? E se non posso, perché dovrei accettare di buon grado di tenere in piedi la baracca mentre faccio da spettatore della vita altrui?

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Henri de Toulouse-Lautrec
Henri de Toulouse-Lautrec
1 anno fa

DA APPLAUSI!
Il concetto fondamentale è verissimo “chi cavolo me lo fa fare di sputare sangue e lacrime 5-7 anni a ingegneria per poi finire a fare l’incel sfruttato a Milano, perculato dalle profumiere, vivendo in un monolocale su piano rialzato in via Padova con vista sullo spaccio? Mi faccio un poshto shtatale sotto casa in una località di mare, esco alle 13.30 e alle 13.45 sono già in spiaggia”. Guadagno meno ma i soldi me li faccio bastare, incel per incel mi godo il tempo libero, no? Chi me lo fa fare di farmi il mazzo per spendere tutto in affitto fuori sede, costo della vita, fare un lavoro stressante per mandare avanti una società che mi ripudia? Che si fottano tutti, faccio il minimo indispensabile per sopravvivere.

Henri de Toulouse-Lautrec
Henri de Toulouse-Lautrec
1 anno fa

Scegliete la vita; scegliete il liceo classico “perché mi dà la giusta apertura mentale e dopo faccio ingegneria”; scegliete un’università scientifica; scegliete i colloqui di lavoro collettivi del cazzo con la nave che approda su un’isola deserta dove tutti cercano di recitare la parte del maschio alpha leader che tiene le redini del gruppo ma sa assorbire i buoni consigli altrui; scegliete la fibra e il 5g anche se vi basterebbero 10 mbit al secondo; scegliete i social network e lasciate che riempiano il vostro tempo scrivendo cazzate che a nessuno interessano; scegliete di passare le giornate sui libri sperando di laurearvi e “trovare un buon lavoro” mentre gli altri si divertono con amici e ragazze illudendovi di una futura rivalsa sociale rispetto a loro; scegliete di dire che state bene da soli quando la verità è che nessuna vi caga; scegliete la smart TV per vedere serie TV spazzatura in streaming e che dopo 2 anni diventerà obsoleta e inutilizzabile, scegliete lo smartphone da 1000 euro “perché così mi dura” sapendo già che vi durerà esattamente quanto quello da 200 euro; scegliete a 40 anni una donna separata inacidita con figli altrui, che mentre voi studiavate se l’è spassata con il mondo, al contrario vostro che non battevate chiodo, e ora cerca un fesso che mantenga dei figli che non sa di chi siano; scegliete di lavorare a Milano lontani da casa, famiglia e affetti, per una società “lìder” dell’informatica; scegliete la gita fuori porta con i figli non vostri con sveglia alle 6 il sabato mattina quando avreste voluto ronfare fino alle 10 e poi farvi una sana trombata; scegliete il collega di scrivania acido; scegliete la segretaria bionda che ha gli aumenti perché ha una relazione col capo; scegliete le riunioni urgenti alle 17.59 di venerdì; scegliete i progetti con scadenza ieri; scegliete le email dei colleghi con il capo per conoscenza nascosta che in maniera piu’ o meno esplicita fanno presente che loro sono fermi col lavoro in attesa della vostra parte di lavoro e quindi il rallentamento è colpa vostra; scegliete i 4 caffé al giorno, scegliete le gocce per dormire dopo che siete tornati dal lavoro alle 23; scegliete di mangiare merda in pausa pranzo in qualche fast food; scegliete di invidiare chi fa un lavoro ripetitivo perché quando ha finito non ha pensieri, scegliete il frigo da 2000 euro “perché ha l’erogatore di cubetti di ghiaccio” (e ‘sticazzi), l’aspirapolvere centralizzato che fa pure i p*mpini, la lavatrice con asciugatura quando avreste il sole gratis, l’auto elettrica “perché così risparmio” quando per ammortizzare i costi iniziali dell’auto dovreste usarla per 30 anni e ricaricare sempre a casa; scegliete i pannelli solari che consumano più energia per essere costruiti di quella che possono produrre durante tutto il ciclo di vita; scegliete il VOIP perché è figo e fa risparmiare ma quando vi serve non funziona; scegliete linux perhé open source è bello e quindi scegliete di passare piu’ tempo a cercare di farlo funzionare che a usarlo per produrre; scegliete di essere vegani perché è chic e poi prendere integratori per sopperire alle carenze alimentari; scegliete di aggiornare sempre il firmware di tutto e poi non funziona piu’ una mazza; scegliete la settimanina di ferie estiva striminzita a ferragosto, passata perlopiu’ a fare code o a sudare su una spiaggia affollatissima o a rispondere a email di lavoro; scegliete il food delivery perché non siete più capaci di cucinarvi qualcosa di piu’ difficile degli spaghetti al burro; alla fine scegliete di essere licenziati a 50 anni perché non piu’ produttivi e sostituiti con carne fresca e ritrovarvi a vendere contratti gas o fare consegne a domicilio; scegliete il politicamente corretto, scegliete di non essere persone binarie (forse meglio essere esadecimali? ndr), scegliete l’LGBT anche se non vi ricordate per cosa stia (no, non è un allucinogeno); scegliete di andare a messa a Natale, scegliete la cena di classe dopo 20 anni sperando che gli altri siano piu’ falliti, grassi e pelati di voi, millantando ai vostri ex classmates ruoli manageriali grazie a nomignoli fuffa tipo “sarcasso manager” quando siete banali sfigati da scrivania; scegliete cibo biologico ammuffito sugli scaffali o equo e solidale proveniente da 1000 km di distanza quando il contadino della vostra provincia muore di fame; scegliete inutili cineserie elettroniche fatte con plastica fusa insieme a rifiuti tossici che da qualche parte dovranno pur infilare.
Ma perché dovrei scegliere una vita così? Io ho scelto di non scegliere quella vita, ho scelto qualcos’altro. Le ragioni? Non ci sono ragioni. Non c’è bisogno di ragioni quando sei redpillato. (mega citazione simile a Trainspotting)

Anonimo
Anonimo
1 anno fa

Ho insegnato alle superiori per un anno e confermo che Onlyfans, Instagram, YouTube, Twitch e in generale tutti i social che offrono un guadagno facile a ragazzi, ma specialmente a ragazze, spesso neanche maggiorenni, sono la principale causa della poca voglia di studiare dei giovani, che poi si tradurrà in poca voglia di lavorare quando le superiori finiranno. D’altronde il ragionamento non fa una piega: a che pro faticare come un mulo per imparare matematica e fisica quando mostrando appena un po’ la coscia su onlyfans posso guadagnare in un anno più di quello che il mio professore guadagna nella vita? La verità è che gli alunni hanno disprezzo per i professori, li considerano dei falliti che guadagnano poco e non hanno capito come va il mondo. I loro miti sono ben altri: vermi improduttivi come influencer, cosplayer e cantanti. Leggevo l’altro giorno questo articolo di una pu** di 20 anni che guadagna 2milioni AL MESE su Onlyfans. Non posto neanche il link perché basta googlare e di risultati simili ce ne sono infiniti. Per non parlare dei social che ogni giorno tirano fuori notizie come questa e ne esaltano continuamente i protagonisti. Tutto questo è costantemente sotto gli occhi dei ragazzi e non può che produrre i risultati che produce. Il tutto aggravato dal fatto che gli adulti non se ne rendono conto perché sui social non ci sono.

Io non vedo soluzione: finché non si vieteranno i social e certi tipi di lavori moralmente disdicevoli e strapagati non verranno messi illegali (influencer, gamers, AMSRtists, pu** di Onlyfans, e compagnia cantante) la degradazione continuerà.

Last edited 1 anno fa by Anonimo
Alle
Alle
1 anno fa

Finalmente la consapevolezza su quanto sia inutile spaccarsi il culo per 4 soldi è arrivata e dobbiamo ringraziare malincuore le nuove generazioni se stiamo cominciando a capirlo.
Ormai gli unici rimasti a portare alta la bandiera del vittimismo lavorativo italiota sono gli over 60, qualche over 50 e poco più.
Per vittimismo cosa intendo: avete presente quello strano rispetto mal risposto che le persone danno a chi fa una vita lavorativa massacrante? Sei sfruttato ? Lavori come un bastardo 12 ore al giorno e hai uno stipendio miserabile ? Sei un grande, un ottimo lavoratore, un vero italiano.
Al contrario invece, fai le tue 8 ore e stacchi? Hai consapevolezza che il lavoro è solo un mezzo per ottenere denaro e non è la tua vita ? Sai che sei pagato una miseria e lavori il giusto per quella miseria ? Non accetti proposte lavorative agghiaccianti ? Sei un fannullone, sei il classico giovane che non ha voglia di lavorare.

Le ragazze se ne sono accorte per prime, o meglio è stata data loro una possibilità che a noi è stata negata.
Perché studiare per anni o trovare un lavoretto banale se posso lucrare sulla disperazione sessuale ?
-Sinceramente, non riesco a giudicarle-
È stato dato loro un modo per fare soldi facilmente e lo hanno preso al volo.

E ricordiamoci una cosa! Chiamatemi complottista se volete. Ma la spinta mediatica e la programmazione di massa che è avvenuta negli ultimi dieci che ha fatto esplodere il potere femminile demonizzando la creatura chiamata maschio è stata voluta in primis dai poteri forti, guidati da UOMINI. Se le donne ora possono permettersi di fare ciò che fanno è solo per merito degli UOMINI. Il nemico numero della donna è una donna più bella, il nemico numero 1 dell’uomo è un uomo più potente.
(Il femminismo era da trent’anni che non concludeva un cazzo, è bastata una piccola spinta da parte di chi tira le redini e come unico vero risultato hanno ottenuto quello di spronare gli uomini di qualsiasi età ad avvicinarsi a contenuti per adulti e diventarne schiavi) minchia… Epic win ehh..

Stevenson
Stevenson
1 anno fa

Va beh, tanto lo Stato, su ordine Ue, reagisce:
1- aumentando lo sbarco di negri;
2- quadruplicando le bollette;
3- mandando al potere la destra liberista, che toglierá rdc e cig!
Non credo che nessuno abbia risparmi per resistere a lungo (con simile mossa a tenaglia).

Henri de Toulouse-Lautrec
Henri de Toulouse-Lautrec
1 anno fa

“Fatti il culo in una facoltà STEM e poi vai a lavorare a Milano” – ti dicevano; “sarà bellissimo perché avrai carriera, successo, soldi e fighe” – “ti dicevano”; questo poteva essere vero fino a metà anni 90, dopo (a parte per chi fa Medicina che ancora permette il trinomio prestigio-soldi-figa) si è rivelata una grossa bugia: finirai a fare lo stagista a Milano e, nella migliore delle ipotesi, a fare il consulente co.pro in una di quelle aziende dove smonti alle 21 di sera e se vai via alle 18 ti dicono “oggi metà giornata?”. La peggiore facoltà dal punto di vista del ROI (se siete economisti) o del rendimento “η” (se siete fisici) definito come (successo+figa)/(culo che ti sei fatto + stress) è sicuramente ingegneria. Quindi torniamo a noi: ti ritrovi a fare l’ingegnere sfruttato a Milano a 400 km da casa. Figa? Nessuna: a parte che tu ingegnere da 2000 euro a Milano sei un pezzente ma comunque anche se tu ne guadagnassi 4000 non saresti comunque appetibile: le donne sono indipendenti economicamente (qualcuna lavorando seriamente, qualcuna vendendo foto di piedi su onlyfan) quindi se vogliono farsi una scopata si fanno montare da un chad scelto su Tinder dal catalogo di stalloni. Al massimo sei appetibile come animale da soma beta provider per pagare la mensa dell’asilo a dei figli non tuoi. Il sesso non è un diritto (ma lo diventa, non si capisce perché, solo quando c’è da far trombare i carcerati), quindi caro ingegnere, zitto e lavora, che devi produrre il benessere di chad e stacy. Si sapeva che non sarebbe passato molto tempo prima che i maschi beta “api operaie” si rompessero le balle e non credessero piu’ alle promesse puntualmente disattese. Allora meglio fare il bidello nel paesino del Sud, magari sul mare, no? Un poo’ di tempo fa pensavo a come vedevo felice il garzone della pizzeria a taglio sotto casa: un chaddino 25enne sempre col sorriso sulle labbra, sempre pronto a scambiare 2 parole cordiali con i clienti, monta alle 17 del pomeriggio fino alle 21; i lavoro è semplice, senza responsabilità né pensieri. La mattina non ha la sveglia. Quando ha finito ed esce ha finito e basta e non ha pensieri di lavori arretrati e progetti in scadenza. Vivo in una località di mare e verosimilmente tutte le mattine o i pomeriggi prima di montare al lavoro puo’ andare al mare. Altro che l’ingegnere esaurito a Milano. Dammi retta, palle.

rudy
rudy
1 anno fa

questo articolo è talmente preciso, corretto, onesto, da non poter obiettare su una singola parola. Mi rendo conto che dici cose lampanti ed il motivo per cui non le dice nessuno è che è un boccone troppo amaro da mandare giù.
Guarda me, ho 32 anni, 5 anni di culo a ingegneria per ottenere un lavoro noioso e poco retribuito, dove una qualsisasi collega stronza può passarti avanti semplicemente facendo la profumiera o può far cambiare al tuo capo l’opinione su di te a seconda dei suoi interessi. Da brutto quale sono, sono riuscito a procacciarmi una donna che mi caga e me la dà solo se è di buon umore e il buon umore è strettamente correlato alla quantità di soldi che sgancio per lei, viaggi, esperienze.
È evidente che questa società non mi offrirà più di così.
La fantasia di mollare tutto e vivere di poco nel posto più lontano possibile da questa società corrotta, edonista, vaginocentrica e poco interessante si ripropone in maniera sempre più insistente.
Uno come me semplicemente non doveva nascere, in questo periodo storico, perché la società non può garantirmi le più basilari esigenze umane: soldi, figa, affetto.. e via dicendo.

Steriux
Steriux
1 anno fa

Poco da fare, ad oggi il lavoro non è più una forma di riscatto sociale, e l’unica scusa che può tenerci una persona attaccata, è l’amore per quel lavoro in sé. Se un lavoro lo si fa solo per portare la pagnotta a casa, nella speranza, poi, di ricevere un minimo di validazione, va a finire col diventare nient’altro che una scocciatura. Per poi arrivare, alle lunghe, ad essere pure frustrante, perché la tanto ambita validazione non arriva, e mai arriverà.
Il problema è che, la maggior parte di noi, è stata cresciuta dalle vecchie generazioni, ovvero quelle originarie di un’epoca (boom economico) in cui si guadagnava tanto e la vita costava un cazzo, ma soprattutto, la società era giusta e premiava il meritevole. Per questo ci è stato ripetuto, per anni, il famoso mantra “studia, impegnati, lavora sodo, fai carriera, ottieni una stabilità finanziaria e vedrai che troverai facilmente una compagna”. All’epoca funzionava, mentre oggi potrebbe non sembrare altro che la cazzata del giorno vomitata dal visionario arcobalenico di turno. Come posso trovare la voglia, nel 2022, di iniziare a farmi il mazzo in modo da raccoglierne, prima o poi, i frutti, se lo scenario è quello che possiamo vedere con i nostri occhi ormai da anni? Lavoro (nella maggior parte dei casi) sottopagato e magari pure a nero. Anni e soldi sacrificati all’università per poi ritrovarsi con un pugno di mosche in mano. Pilastri portanti della società, come quello della famiglia, completamente sfasciati e ridicolizzati promuovendo a discapito la libertà e l’individualismo. Idea di LTR quasi completamente abbandonata. Donne di una pretenziosità surreale, talmente stronze, fredde e materialiste da sembrare quasi degli automi.
Ed ecco il perché ci ritroviamo in questa situazione; semplicemente, in molti si sono chiesti perché dovrebbero fare la loro parte in una società in cui risulterebbero lo stesso invisibili e privi di ogni tipo di gratitudine. Una società in cui si accoppiano solo i bellocci nullafacenti perché benestanti di famiglia, i noti casi sociali o i mulatti con la permanente vestiti da Maranza, violenti, che spacciano e magari si sono fatti pure un periodo al fresco.
Il mondo è cambiato a tal punto da funzionare al contrario: Negli anni sessanta, chiunque si fosse fatto il culo a dovere, si sarebbe ritrovato a 30 anni con un lavoro invidiabile, una bella casa (o magari anche più di una), una signora macchina e una bella mogliettina che lo aspettava a casa per farsi inforcare a dovere. Oggi si ritroverebbe, dopo 5 anni di dottorato più specializzazione, a fare il bagnino a nero in qualche stabilimento mezzo abusivo, cercando di mettere via più soldi possibile per togliersi qualche sfizio durante l’inverno, trascorso ovviamente a casa dei suoi. Girerebbe ancora sullo Scarabeo 50 smarmittato regalatogli dai genitori quando aveva 15 anni e sarebbe, ovviamente, solo come un reietto. Vedendosi sempre passare avanti da Tommy il belloccio, Kevin l’eroinomane dark triad e Abdul il finto spaccino rissaiolo. Poi ci meravigliamo se i ventenni preferiscono starsene a palle all’aria vivendo di reddito di cittadinanza e mancette prese da zii e nonni vari per arrotondare, piuttosto che svegliarsi alle 5, prendere lo Scarabeo per andare a farsi sfruttare malamente per 5/600 euro al mese, magari dovendo, oltretutto, aprire ombrellone e sdraia a Tommy, che non ha mai lavorato un giorno in vita sua eppure gira su un Classe C coupé nuovo di pacca e viene al mare con una ragazza nuova ogni settimana. Quindi, perché fare parte di un sistema e sostenerlo, se in cambio verrei ricompensato solo a sputi e schiaffi? Soli per soli, falliti per falliti, tanto vale esserlo durando meno fatica possibile…

Donald Trump, ou L'Optimisme
Donald Trump, ou L'Optimisme
1 anno fa

Beccarsi umiliazioni e rimproveri come premio per non essere dei fancazzisti è di gran lunga il più grave disincentivo quando si tratta di lavoro. Al di là del problema concernente le donne, i giovani ne hanno piene le palle di essere puniti per il semplice fatto di esser disposti a fare il loro dovere.

Boucaneer
Boucaneer
1 anno fa

Concordo con Red quando dice che centra (ed è taciuta) la componente sessual-relazionale in questo problema.
Poi ovviamente ci sono le politiche di assunzione sbagliate di molte attività che mettono in fuga aspiranti lavoratori.
Poi ci sono molti (giovani e non) che non hanno voglia di fare niente.

Ma poi c’è anche un altro fattore secondo me… legittimo e doveroso. Probabilmente (spero) siamo all’alba di un risveglio delle coscienze collettivo, dove tra i vari assets personali le persone finalmente iniziano ad includere il wellness, dando vita a nuove forme di capitalismo, una specie di wellness-mindfulness-self capitalism.
Ecco che la sceta di prediligere un lavoro meno remunerato ma migliore dal punto di vista “work-life balance” comporta un incremento di ricchezza in termini di benessere personale.

Vi racconto una piccola storia:

una volta, parlando con un amico di investimenti, mentre lui mi enunciava tutta una serie di strategie finanziarie, io gli risposi che per il momento non intendevo fare alcunchè.
Questo, sbalordito, sgranando gli occhi mi chiese:
-Ma cosa farai quindi con la liquidità che hai sul conto corrente?
-Intanto la tengo lì, finchè i mercati non si stabilizzano (era un periodo molto incerto e io sono tendenzialmente avverso al rischio, ndr) e poi, ovviamente senza esagerare, posso sempre investire sul mio asset più importante e sicuro…
-E sarebbe?
-Me stesso!

Quella che venne detta quasi come una battuta in realtà mi fece riflettere molto, poichè il concetto che esprimeva era tutt’altro che banale. Spesso per inseguire chissà che sogno (magarti inculcato da altri) tipo il lavoro dei sogni, la carriera dei sogni, la macchina/casa dei sogni, ci dimentichiamo di noi stessi, nel qui ed ora.
Non è un invito a comportarsi da cicale, ma attenzione anche a non essre sempre e solo formiche.
E investire su noi stessi può non essere sempre economicamente produttivo (soprattutto se si tratta di investimenti voluttuari e ludici). Però una cosa è certa: è un investimento sicuro.

Alì
Alì
1 anno fa

Dopo una laurea scientifica, e dopo la pandemia, faccio il rider e me ne vado a escort.
Ho detto tutto.

KingDani
KingDani
1 anno fa

Il lavoro nobilita l’uomo. Lo nobilita così tanto che nella storia i nobili non hanno mai lavorato.

Aggiungo un punto che oramai è sotto gli occhi di tutti, ovvero il mantra di “rendersi utili” per la società. A parte il fatto che a molti non gliene frega nulla di essere utili o meno, ma è proprio il concetto di utilità del lavoro che oramai è venuta a mancare. La maggior parte delle attività sono del tutto inutili, se non addirittura dannose. Attività decotte, lavori di ufficio fuffologi, gig jobs da sfruttamento. Siamo nell’era dell’inutile e del superfluo.

Il segreto è riuscire, ove possibile, ad ottenere un part-time di tutto relax, e per il resto godersi il tempo che nessuno ti ridarà indietro. Cope? Probabile, ma l’alternativa è smazzarsi per una slabbrata con figli di altri a carico, che ti trattano come una pezza da piedi e ti considerano un bancomatcuck.

Purtroppo la maggior parte degli uomini oscillano tra sta situazione e quella del ritorno a casa la sera da soli, con al massimo il gatto ad aspettarli e un piatto pronto 4 salti in padella.

Se non si fa parte di quelli che, dopo un bel voto a scuola o un aumento di stipendio, hanno la fighetta che li premia con una bella sbocchinata non vale più di tanto sbattersi, a meno di non avere davvero capacità fuori dal comune (o santi in paradiso) che permettano di guadagnare davvero bene. E non parlo dei 2k, magari a Milano con affitto vista tangenziale. Quella non è ricchezza.

Manuel
Manuel
1 anno fa

È vero, ma oltre al dramma c’è pure la beffa! Non solo lavorare non serve più a nulla per la maggioranza dei giovani, ma c’è pure sempre chi osa dire, anche in televisione, dall’ alto delle proprie raccomandazioni, che ai giovani non va più di lavorare!
Non è che non gli va, la verità è che semplicemente non conviene più farlo! Perlomeno non più in Italia.
Il discorso donne è conseguente. A parte che anche in una società tradizionale, con il precariato e la disoccupazione di oggi, pochi uomini sarebbero presi in considerazione per relazioni serie non essendo ” buoni partiti”…
Nella società moderna, invece, le problematiche sono anche altre. Lo Status conta molto e dopo più di mezzo secolo di pubblicità e di disprezzo del lavoro manuale, per avere delle chances con ragazze dal 7 in su, bisogna essere praticamente dei mezzi Superman: avere un lavoro intellettuale in giacca e cravatta per laureati, un bel look da 7-8 minimo, tanti soldi, un età giovane , prestigio sociale e tante altre cose…
Considerando poi che oggi un asfaltista, un bidello o un operatore ecologico che fanno attività che fino a 20 anni fa erano considerate di basso livello, hanno condizioni economiche e sicurezze che molti laureati precari si sognano, la situazione si complica ulteriormente. Pur non essendo ancora, tali lavoratori, ancora sufficientemente apprezzati dalle donne.
Per questo molti ragazzi giovanissimi stanno puntando già al superamento del lavoro, considerato ormai inutile. Vanno direttamente sui social, fanno i rapper, gli influenzer, puntano sul web…e hanno spesso successo anche se pure lì sta diventando tutto molto competitivo. Ma sicuramente apparire in qualche modo paga, soprattutto in termini di successo con le ragazze che passano almeno 16 ore al giorno su internet.
Quindi i vecchi discorsi sulla gavetta lasciano il tempo che trovano perché oggi, almeno che non sei raccomandato, la gavetta la fai a vita e diventa solo un gavettone.
Fare i sacrifici allora a che serve? Solo per pagare bollette, utenze, tasse e quant’altro? E se poi sei precario e sottopagato che ti resta da fare? Andare su youporn a sognare il sesso che non puoi avere dal vivo sperando che la bolletta della luce non ti rovini pure il sogno?
Ma se in Italia non si fanno più figli da 40 anni un motivo c’è ed è stato già spiegato dal Redpillatore qualche mese fa. È soprattutto un discorso culturale oltre che economico.

Andrea
Andrea
1 anno fa

La disamina è eccellente. Un mio conoscente Chad, che ha sempre avuto molto successo con le donne, si è impegnato tantissimo nel lavoro per arricchirsi e questo ha moltiplicato le sue donne. Per un normaloide basso LMS farsi il suo a capanna potrebbe non avere molto senso in quell’ambito (eccetto magari per le pro) e quindi giustamente preferisce almeno non passare tutta la vita a lavoro.

Henri de Toulouse-Lautrec
Henri de Toulouse-Lautrec
1 anno fa

“Houston abbiamo un problema”. La natura umana lasciata libera a se stessa fa si che pochissimi uomini col patrimonio genetico TOP siano destinati alla riproduzione, gli altri beta invece hanno il ruolo di “api operaie” cioè farsi il mazzo per mandare avanti la baracca cioè costruire la società (ponti, ospedali, computer, software) che consentirà agli alfa di riprodursi, ed eventualmente lottare per le briciole e mantenere figli non loro. Questi ultimi però sono diventati abbastanza intelligenti da essersi rotti i c…… e pensare “chi cavolo me lo fa fare?” E’ perfetta la frase “chi ve lo fa fare? Non avete un po’ di calore umano, siete sfruttati e basta, i vostri geni sono destinati ad estinguersi, tanto vale che ognuno faccia per sè e gli altri si attacchino” dell’articolo del redpillatore sull’ipergamia e poligamia, con l’esampio dell’isola.
Quindi, i betawagecuck abbandonano in massa i posti di lavoro, smettono di sgobbare e lavorano il minimo indispensabile per la sopravvivenza, rifiutandosi di buxxare (direttamente nel caso di beta provider di donne con figli altrui o indirettamente con le tasse o con il frutto del proprio lavoro STEM, sempre sottopagato) una società che li ripudia. Ben fatto. Ognun per se, fuck the system. Muoia Sansone e tutti i filistei.

Last edited 1 anno fa by Henri de Toulouse-Lautrec
Francesco
Francesco
1 anno fa

Plausibile, anche se la ragione principale rimane banalmente che il lavoro ormai fa cagare. Si è trattati da insetti e pagati di merda. Le chiacchiere dei professori universitari non fanno giustamente più presa, l’ascensore sociale è rotto e la carriera non esiste più, quindi perché inseguire un fantasma? Non siamo nel boom economico, siamo nell’era della globalizzazione, dei poli tecnologici (di cui l’Italia non fa parte) e dell’economia di scala; in un simile contesto la bravura individuare per le aziende non fa la differenza, servono formiche non ingegneri. Dal canto mio, studio non per la figa (che non ho mai visto, ad oggi) ma perché aborro l’essere una formica: faccio medicina, mi piace ed è un buon modo per occupare il tempo, essendo gli argomenti spesso interessanti, ma soprattutto è l’unica facoltà che consenta ancora di svolgere un lavoro da vero libero professionista: punto a questo, decidere quando aprire e chiudere lo studio, al tempo stesso guadagnando uno stipendio decente per finanziare gli hobby. That is all, poi chi vivrà vedrà

Alex Le Large
Alex Le Large
1 anno fa

Tutto corretto sulla carta, anche se in verità la connessione fra questione lavorativa e questione sessuale era stata già introdotta nell’articolo “Perchè le femministe temono la redpill” …ma non è questo il punto.

Tutti si lamentano, tutti hanno finalmente capito che c’è una questione di sfruttamento eccessivo rispetto ai risultati. Eppure fra 10 giorni gli italiani (anche per demerito delle cosiddette sinistre) voteranno in massa un partito che riporterà la gioia fra i balneari parassiti ed i ristoratori che pagano 600 euro al mese per 12h di lavoro. Non che votando merdipiddi cambierebbe granchè, intendiamoci.

Si dirà: ma io non sono un lavapiatti, sono un ingegnere. E quindi?

L’iperliberismo con le qualifiche ci si pulisce il culo. Avrai uno stipendio alto ma sempre sproporzionato rispetto alla mole bestiale di lavoro. Lavorerai come un pazzo per poi fare le 12 fatiche di Ercole per portare una cuncetta unoesessanta fuori…magari lei conoscerà il tuo capo e andrà con lui, perchè nel liberismo totale cane mangia cane.

Eppure pare che queste prospettive piacciano. Non ci si lamenti se poi da ingegnere si passa a lavapiatti, oppure da validato a senzafiga, con l’inverno “a catena” che ci aspetta…

Last edited 1 anno fa by Alex Le Large
Central Scrutinizer
Central Scrutinizer
1 anno fa

Se non vi è ancora chiaro, il mondo in cui viviamo è ordinato secondo una visione dominante che impone di riservare i ‘premi‘ (soldi, status, sesso) a pochi individui dotati di qualità e abilità che conosciamo bene in maniera tale da creare divisioni ed esclusioni.
E’ un modo di governare la società ‘diabolico’ nel senso letterale del termine perché divide chi sgobba duramente da chi guadagna molto e senza fatica, chi tromba facilmente da chi non ottiene nulla, chi vanta lo status elevato della propria famiglia dai figli di nessuno.
Ed è un modo infame perché l’esclusione dal mondo del lavoro o dal commercio sessuale genera la depressione e l’autoannullamento di chi non ottiene nulla. Padrieterni da un lato, nullità dall’altro.

Sapete chi ha prodotto e imposto questo ordine e le idee che determinano questo modo di assegnare i ‘premi’?

Antipocrita
Antipocrita
1 anno fa

La questione è molto semplice: il chad ottiene sesso validazione per diritto di nascita, ha accesso alla massima qualità della vita sessuale. Per tutti gli altri c’è una vita di sacrifici immani per ottenere del mediocre sesso transazione dalle stesse che invece offrono ogni orifizio ai chad.

Fino a 20-30 anni fa tutto sommato la cosa stava in piedi ma oggi molti hanno capito che non ne vale la pena.

Antonio
Antonio
1 anno fa

Ovvio che sia così. Si lavora solo se si ha validazione (leggasi figa) dunque se si è over 7. Oppure se servono i soldi per mangiare (ma tra papi e RDC sono in pochi ad avere davvero bisogno).

Se sei un normaloide con i soldi e lavori, sei compartecipe nella grande truffa della società moderna ginocentrica e misandrica.

Tiziano
Tiziano
1 anno fa

Guarda, io capisco benissimo lo scoraggiamento di giovani verso il lavoro (e non solo perchè le donne non glieal danno anche se lavorano). Negli anni 80 dello scoros secolo un lavoratore poteva ambire dopo anni di sacrifici a comprarsi un apaprtamento ( all’epoca il costo medio di un appartamento erano 7 anni di vita di un lavoratore ora sono 25/30) ora un lavoratore media anche grazie agli aumentati costi della materie prime deve scegliere se:
pagare l’affito e mangiare ma non riscaldarsi
Pagare l’affitt o e iscaladarsi ma non mangiare
Vivere all’adiaccio scaldandosi con un fuoco acceso in un bidone di ferro nelle periferie.
Diciamo che c’è poco da stare allegri e chi non capisce la poca voglia di mettersi i gioco dei giovani (io non lo sono più 63 anni) vada a comprare le fave di fuca e ne mangi una scatola che gli fa bene.

Paradiso Perduto
Paradiso Perduto
1 anno fa

Adriano Celentano, negli anni 80, cantava il celebre ritornello “chi non lavora, non fa l’amore!”… Adesso è l’esatto contrario: un barista che conosco, che lavora al bar di un supermercato, mi ha confermato che almeno 3 ragazzi tra i commessi non hanno mai avuto una fidanzata…
Io mi domando fino a che punto si spingeranno le donne? Non si rendono conto che non possiamo essere tutti Leonardo DiCaprio?

Un Uomo Qualunque
Un Uomo Qualunque
1 anno fa

Sopratutto, il “fenomeno orgia” portava, come conseguenza parallela, l’emigrazione dall’Italia verso società meno affette dal woke – qualche anno fa era gettonatissimo il SudAmerica, dove grazie sopratutto allo status e money (poco costo della vita) persino un normaloide poteva fare la vita da pseudo-alpha.

L’abbandono e/o ricollocazione lavorativa maschile e giovanile, mi azzardo a dirlo, è semmai una conseguenza del subentrare della “wokeness” e del politically correct radical-femminista anche nei paesi del Sudamerica – l’abbiamo visto nelle dimostrazioni di massa degli ultimi anni. Il woke ha fatto presa anche in paesi tradizionalmente paradisiaci per redenzione da “incel” come l’Argentina, il Brasile, la Colombia, e persino il Messico – per ora si è salvato solo il Venezuela e poco altro: persino Cuba è alquanto cambiata in tempi recentissimi.

Per un maschio italico in precedenza l’alternativa era emigrare in Sud America (o, fino a che fu possibile, prima del ’68 tedesco) in Germania, dove il fattore “Look” esotico contribuiva alle donne frustrate del mittle-europa ancora dipendenti da una realtà familiare tradizionale.
Non essendo ciò più possibile ovviamente oggi si sta passando ad una realtà “conventuale” di alternanza appartamento \ lavoro in cui si valuta minor stress a vantaggio di un minora appagazione sessuale privata.

Aggiungerò tuttavia una considerazione inquietante.
Il fenomeno della cosiddetta “delayed gratification” (gratificazione ritardata) porta, spesso e volentieri tragicamente, allo sviluppo di fenomeni aberranti quali in particolare il masochismo – il maschio desidera l’umiliazione e la sofferenza volontaria pur di avere una mezza gratificazione da parte di una donna.
E’ esattamente questo meccanismo condizionato che sta rendendo possibile il forgiare una società più docile e oppressa dalle woke-femministe con la complicità dei propri beta-cuck, in un grande schema di re-designazione sociale comportamentaria e psicologica — principalmente: il fattore multi-etnico, in realtà, è esso stesso una sorta di fallimentare “cavallo di troia” optato dalle classe dirigenti per “importare” il woke e il politically correct femminista nei rispettivi paesi di origine; al successo o all’insuccesso di tale manipolazione solo il tempo saprà dar risposta.

Per rilanciare l’economia ed almeno una parte del mondo occidentale – quella non cuck-holded dalle “femi-woke” – servirebbe applicare quest’ultimo fenomeno al contrario: re-importare il modello familiare tradizionale importando massiccie dosi di femmine virofile dal sud-america non ancora affette da wokeness usando questo nuovo influsso sociale come “cavallo di troia” per ristabilire i valori fondamentali occidentali.
Moltissime latino-americane, difatti, sono ancora molto religiose, e forniscono famiglie molto più stabili. Questa è ovviamente, per i più furbi che l’avranno capito, la strategia adottata dal governo U.S. nelle amministrazioni repubblicane pre-trumpiane (i vecchi Republicans difatti erano pro-immigrazione) per tentare di ri-stabilire la famiglia tradizionale utilizzando la popolazione di latinos e mestizos come “cavallo di troia” nei frigidi e masochisti states.
L’operazione ha avuto in realtà un discreto successo, in quanto gli ispano-americani sono stati negli ultimi 30 anni la fascia di popolazione in maggior aumento negli States – persino di più che i bianchi e persino i neri degli USA, affetti tantissimo dalla wokeness.

Quando anche i paesi latini sono stati strgati dal femminismo e dal politically correct, il governo ha allora adottato la stessa strategia ma nei confronti dell’Indocina: dalla penisola indiana alle filippine (ex colonia) e altri stati dell’ Indo-Pacifico sono giunte tantissimi giovani – e ovviamente anche le loro famiglie, sorelle e figlie comprese – per studiare nei college STEM statunitensi… salvo che il vero obiettivo è anche quello di re-installare la libidine e la famiglia tradizionale negli altamente deteriorati states, logorati dal flagello femminista e woke.
Persino la de-segregazione dagli anni ’60 in poi va invece ri-vista come un tentativo estremo (fallito) di contrastare il femminismo di quegli anni con l’introduzione della libidine indomata da piantagione nella società bianca (Rock & Roll e la CIA quando ancora funzionava bene, etc etc etc).

Il tentativo europeo, tuttavia, in quanto copia carbone mal riuscita delle politiche USA di fine 20° secolo, si è rivelato bislacco e fallimentare in quanto l’obiettivo primis è già quello di ostracizzare e annichilire il maschio europeo già in principio, quindi niente.
Inoltre, a differenza dei cattolici messicani, filippini, e alle etnie di filosofie orientali potenzialmente non mutualmente escludibili con lo stile di vita occidentale (pre-sessantottino), il paternalissimo Islam si è rivelato di fin troppa impossibile realizzazione ed amalgamento, specie a causa dell’impossibilità di procacciarsi le femmine di suddetta confessione, rivelandosi un monumentale buco nell’acqua (anche letterale).

Basterebbe semplicemente fare l’ovvio per risolvere il tutto: applicare le politiche Repubblicane old-time nella UE *con i paesi del sud america non ancora in preda al woke e dell’ indocina*, e allo stesso tempo mandare le femministe woke a predicare di persona in mezzo agli “infedeli”, specie laddove la densità demografica è fuori controllo.

Purple Guy
Purple Guy
1 anno fa

C’è da dire che neanche una volta era il massimo: il solo compenso sessuale (spesso di scarsa qualità) non è affatto sufficiente per tutto lo sbattimento e le sofferenze che ogni uomo medio (e soprattutto di basso valore di mercato) pativa e patisce tutt’ora; una società funzionale prevede che magari un uomo si sbatta 3 e soffra 3, ma in compenso ottenga una femmina che con lui si sbatte 2,8, soffre 2,8 e gli dia il sesso. Così, ma neanche una volta, funziona e funzionava bene. Ok, avevi la fidanzata, ma a che prezzo? E la qualità? E ne avevi solo una che, appunto, era sempre una cassetta fedifraga rompicoglioni (parlo dell’uomo medio e di basso valore di mercato) che, fatto il figlio (neanche con te, magari), non te la dava praticamente più; per giunta, dal ’58, quella criminale della Merlin ha chiuso pure i bordelli… Si stava di merda pure una volta e da questo discorso ho volontariamente omesso le guerre, ormai, di quello non c’è più bisogno di parlare

Roby Abate
Roby Abate
1 anno fa

c’è un errore grave nell’articolo… quindi tutta la logica dell’articolo è sbagliata, forse addirittura forzata!!!… il lavoro, la compagna, il sesso, i figli erano (e sono ancora oggi) un MEZZO e non il FINE per la realizzazione della propria vita… già in passato molti usavano altri MEZZI che non comprendevano formare una famiglia ecc. … ognuno vuole ralizzare la propria vita e di solito si diceva: “lavora, fatti una famiglia dei figli e realizzerai la tua vita”. Perchè la vita dura oltre i 30 anni ed anche i 40 anni e le cose dette nell’articolo sono valide solo per vite che finiscono a 40 anni o al massimo a 50… in pratica l’articolo parla di cose non fondate sulla lunghezza della vita delle persone… è come se si pensasse che la vita finisce, e quindi si muore, dopo i 50 anni… solo in questo assurdo contesto le cose dette nell’articolo hanno una possibilità di avere una logica… un cotesto aberrante… Mi dispiace che nessuno dei commentatori abbia colto questa impostazione del tutto erronea sulla realizzazione della vita che è la vera aspettativa che tutti abbiamo e si sia imitato al “sesso” ….

Alex Le Large
Alex Le Large
1 anno fa

Tutto corretto sulla carta, peccato che con le elezioni gli italiani voteranno per il sereno ritorno dello sfruttamento obbligatorio, del resto ci attende un inverno duro.

Dubito che le passerotte andranno a rifugiarsi sotto la tettoia di laureati stem con la chierica, se non nelle forme già attualmente conosciute.

Mark Jenkins
Mark Jenkins
1 anno fa

Molta verità in questo articolo

benzina
benzina
1 anno fa

la situazione attuale è uguale a quella di tutte le epoche ,basta col ricordare gli anni del boom che erano un eccezione ,la regola è questa non quella .

masse di poveri che boccheggiano e ricchi che spadroneggiano …come in natura nella savana .per avere sesso bisogna massacrarsi di lavoro o di rischi .
io mi faccio le cesse obese mi faccio pure sputare in bocca e dare dello stronzo …bisogna avere il pelo sullo stomaco e campare alla meno peggio che si puo’.
che si puo’ fare ,siamo comunque fottuti .

Signal
Signal
1 anno fa

Ma non è vero che si è sottopagati e si guadagna poco, io mi sono dovuto cancellare da LinkedIn perché 3/4 aziende al giorno mi rompevano le palle e sono laureato magistrale in intelligenza artificiale, mi hanno chiamato anche aziende americane, cinesi, russe, canadesi e brasiliane e certi mi offrivano anche 10 mila dollari

Paolo
Paolo
1 anno fa

La realtà che descrivi SECONDO ME vale per alcune. Potenzialmente per molte ma nella realtà attuale la maggioranza delle donne non se la passa certo così bene. Certo, in generale le donne hanno innumerevoli vantaggi e possono scroccare cene, bevute ed entrate nei locali, ma scroccare intere vacanze e vivere completamente a spese del betaprovider è prerogativa di fighe non certo ordinarie. Conosco e frequento tante donne di diverse età e quello che riscontro io non arriva a questi livelli “favoleschi”. Alcune di loro sono oggettivamente delle 7 piene, e la maggior parte di loro lavora, chi facendosi il culo come infermiera, chi in un ufficio, chi in un supermercato. Sfruttano il loro potere sessuale per facilitarse le cose sul lavoro a spese dei soliti zerbini? Sicuramente, e fanno bene: gli zerbini coltivano la loro merita disgrazia e assenza crónica di figa. Ma a lavorare ci vanno e quando (quasi sempre) vivono da sole si pagano affitto e bollette. Che io sappia nessuno le paga per loro, sicuramente non io. Mentre sono diversi gli incel che a 30 suonati vivono a casa della mamma maledicendola per averli fatti brutti e parassitandola a tempo indeterminato. Preferisco una donna che scrocca del sushi, almeno me la scopo un buon numero di volte e ci passo una serata piacevole.

Giacomo
Giacomo
1 anno fa

Diciamo che il fine ultimo sono sempre le donne .
Io però avrei una domanda da farti, dato che è molto difficile avere una discussione di botta e risposta su questi temi ed è come se vi alimentaste da soli senza mai avere un contraddittorio.
Qual è il fine ultimo di questa visione così estrema e , a mio avviso, distorta del mondo ?
Perché non impieghi il tuo tempo e le tue capacità letterarie e culturali per fare colpo su qualche donna anziché lamentarti?

flyingsoul
flyingsoul
1 anno fa

No, non è la mancanza di figa il motivo per cui i giovani non cercano lavoro o lasciano quello che hanno (se per giovani si intende anche 40enni) Ma la tecnologia. Ora si è tutto spostato sul web, se uno non è proprio un idiota patentato, si guadagna quel che gli basta on line per non vivere di stenti, ed è parecchio meno faticoso e umiliante che servire ai tavoli. Di contro c’è l’isolamento, Quello si che è un problema. Ma le donne no, non c’entrano proprio nulla.

Anonimo
Anonimo
1 anno fa

Domanda senza malizia: qui nel gruppo dei lettori di Red c’è qualcuno oltre a me che si sta facendo il culo quadrato per costruirsi una carriera lavorativa o siete tutti accasciati?

Io personalmente il culo quadrato me lo sto facendo eccome e sono oggettivamente sulla buona strada per arrivare a guadagnare stipendi da top 1% (>500k/anno). In compenso, se ve lo chiedete, al momento la mia vita fa schifo, nel senso che studio tutto il giorno tutti i giorni. Ho 26 anni.