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discoteca conoscere ragazze |
Ragazze in Discoteca
La discoteca è considerata, nell’immaginario collettivo, uno dei luoghi di rimorchio per eccellenza,dove è molto facile conoscere ragazze, forse a causa del fatto che generalmente le persone che la frequentano sono giovani single che escono con l’obiettivo specifico di conoscere gente.
I media hanno per anni spinto l’immagine della discoteca in questa direzione e numerose sono le scene cinematografiche in cui si vede il ragazzo di turno approcciare una tipa in pista da ballo per poi concludere la serata a casa dell’uno o dell’altro a copulare.
Ben poco di vero c’è però in tutto ciò, a mio avviso anzi la discoteca è, per una grossa fetta di uomini, in assoluto il luogo peggiore per conoscere ragazze e ora cercherò di spiegare le mie motivazioni.
Innanzitutto c’è da dire che le discoteche ormai sono passate di moda.Dopo un boom negli anni ’90 e una stagnazione negli anni 2000 hanno subito un drastico declino a partire dal 2008, anno della crisi.
Negli ultimi 10 anni, secondo i dati FIPE-ISTAT le discoteche italiane hanno visto ridursi gli incassi del 18.1% e questo ha costretto molti imprenditori del settore a chiudere.
Nel 2005 c’erano infatti in Italia 5 mila discoteche, nel 2017 quasi la metà (2.8 mila).
Guardate qui accanto una statistica degli ultimi 13 anni sulla ricerca Google della parola “Discoteca”.
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I giovani si sono spostati sempre di più verso altri tipi di locali, più vicini ai bar ma sempre con Dj set.
Dipende solamente dalla crisi, e dal fatto che nelle tasche delle persone ci sono sempre stati meno soldi negli ultimi dieci anni, oppure sempre più uomini si stanno rendendo conto che la discoteca è uno spreco di denaro in rapporto alle opportunità di divertimento che offre e alla possibilità di rimorchiare che uno ha (non giriamoci intorno, alla fine andiamo per quello in discoteca)?
Mi piacerebbe propendere per questa seconda ipotesi,significherebbe una maggiore diffusione della redpill tra la popolazione, ma purtroppo posso solo sperarlo e non affermarlo con certezza.
Resta il fatto che nelle disco ci sono diversi limiti che sono insuperabili.
I BUTTAFUORI
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Strettamente connessa al concetto di discoteca è la figura del buttafuori, chiamato più elegantemente “personale di sicurezza” nel tentativo (vano) di conferirgli una professionalità che non possiede.
Il buttafuori infatti non è un professionista di alcun tipo, è solo un tizio messo di fronte alla porta o mandato in giro per il locale per gestire gli ingressi e controllare che tutto vada bene.
Questo almeno in teoria, in pratica la stragrande maggioranza dei buttafuori sono solamente persone violente e frustrate, che spesso svolgono lavori umili durante la settimana, e che scelgono questa seconda professione solamente per poter dare sfogo alla propria personalità violenta senza subire conseguenze penali.
Non esiste una regolamentazione specifica per quanto riguarda i buttafuori; anche chi è pregiudicato o dichiaratamente fascista può benissimo fare il buttafuori, come del resto accade continuamente.
Non sono rari i casi di buttafuori che discriminano la clientela su base razziale o che, peggio, arrivano a compiere atti di violenza verso i clienti.
Basta cercare su google notizie come “buttafuori condannato” per rendersi conto della portata di questo fenomeno, tanto che non credo di esagerare dicendo che probabilmente, quando vai in discoteca, il pericolo maggiore è dato proprio da questi energumeni del cazzo più che da altri clienti.
Anche escludendo i fatti di violenza più clamorosa, il buttafuori medio ha spesso un atteggiamento “di sfida” nei confronti di molti clienti, finalizzato a scatenare una reazione in cui possa dare la sua prova di forza (tanto, per via del suo ruolo, è paraculato).
Penso che in molti clienti si siano rotti i coglioni di questi bulli che fanno tanto i gradassi con i ragazzi per bene ma che poi si cagano in mano quando arriva la comitiva di albanesi rissaioli di turno.
Non fatevi umiliare da questi trogloditi, che non sono un cazzo di nessuno. Sono solo degli apriporte che appena vedono uno straccio di ragazza cambiano subito atteggiamento diventando i più ridicoli degli zerbini, non permettete loro di mancarvi di rispetto.
I COSTI
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I costi di una serata in discoteca sono piuttosto variabili. Generalmente è previsto un ingresso a pagamento per ambo i sessi, ma spesso le donne hanno l’ingresso gratuito (quando non ce l’hanno ,invece, spesso lo ottengono grazie agli zerbinaggi dei buttafuori di cui sopra) e anzi capita anche che vengano pagate per entrare svolgendo la funzione di “ragazze immagine” e facendo un po’ di animazione, nonostante l’immagine che esse offrano non sia poi tutto questo granché (molte ragazze “immagine” che ho visto erano appena da 6.5).
Il principio è che più donne vanno in quel locale più uomini attireranno, questo per via del maggiore potere sessuale femminile già discusso in passato.
Il prezzo del biglietto d’ingresso però conta poco perché il grosso dei guadagni deriva dalle consumazioni (spesso l’ingresso è libero ma c’è obbligo di consumazione), e queste hanno prezzi esorbitanti; si arriva a pagare anche 10 euro un “cocktail” che in realtà è quasi tutto ghiaccio e che ha appena poco alcol, spesso di pessima qualità.
Nel caso non lo sappiate, è infatti prassi comune dei locali travasare i superalcolici più scadenti nelle bottiglie di superalcolici più blasonati che verranno esposte sul bancone,una truffa ai danni di quei poveri coglioni (quasi tutti) che purtroppo devono passare la serata a bere perché non trovano nessuna che ci sta e finiscono collassati sui divanetti.
Non a caso, per non dissanguarsi finanziariamente, in molti entrano nel locale già ubriachi e il trambusto del locale diventa un modo per smaltire la sbornia senza rischiare di fare figure di merda in luoghi pubblici dove si può attirare maggiormente l’attenzione.
Poi i media si lamentano delle droghe in disco e delle relativi stragi del sabato sera. Ma santiddio spiegatemi uno come fa a passare una serata in disco da sobrio senza rimorchiare nessuna e senza tagliarsi le vene.
Un’ altra spesa che spesso viene sostenuta in discoteca è la prenotazione di un tavolino. Non è obbligatoria ma dopo una certa età diventa piuttosto importante se si vuole sperare di conoscere qualcuna.
In definitiva, tra una cosa e l’altra, la vedo difficile fare una serata in una discoteca media con meno di un centone e, se si va in disco una volta a settimana, in un mese si spende l’equivalente di un week end in una grande città europea. Esperienza decisamente più formativa e salutisticamente meno nociva.
LA SEDUZIONE IN DISCOTECA
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Mi fanno morire dal ridere i vari PUA coglioni che studiano come fare colpo in discoteca, quando non c’è nessun approccio da fare.
Un qualunque locale ha un volume di musica troppo elevato per sostenere una qualunque conversazione.E’ già tanto capirsi urlandosi nelle orecchie a 3 cm di distanza, quindi che discussione si può pretendere di fare in un locale di questo tipo?
Appare evidente più che mai come questo sia esclusivamente il regno dell’apparenza.
Se sei figo, mentre balli ti avvicini e ci provi.Fine.
Qualunque altra qualità caratteriale, che già per conoscere donne è poco utile di per sè, diventa totalmente nulla in discoteca.
Le uniche “zone franche” dove è possibile un minimo di dialogo sono la sala fumatori e il giardino esterno (che però non tutti i locali hanno e che aprono solo d’estate.
Ma doversi respirare fumo per conoscere una (che quasi sicuro neanche ci starà) non mi sembra una scelta intelligente, e pagare il biglietto per entrare in un posto dove la parte più bella è all’esterno mi pare un controsenso.Tanto vale starsene sempre fuori.
Questa concezione della discoteca poi è tipicamente italiana, in molti Paesi stranieri ad esempio la discoteca è gratuita e ha diversi spazi neutri dove si può parlare e conoscere gente in tranquillità.
Mi ricordo ad esempio in Croazia a Rovigno c’era il Monvi molti anni fa, un posto molto bello con più salte in mezzo al quale c’era una piccola piazzola all’aperto.Ingresso libero e gratuito, buttafuori che si notavano appena, e prezzi dei cocktail molto economici.Roba mai vista in Italia.
SESSO IN DISCOTECA
Più un mito che altro.Può capitare che magari gli uomini con il valore più elevato riescano a concludere qualcosina nei bagni della discoteca con qualche tipa bruttina e magari un po brilla ma è piuttosto raro.
Io sono stato parecchie volte e non ho mai visto scene del genere (anche se dipende sempre dal tipo di disco, su questo non ci piove).
Ho parlato anche con amici che sono stati per oltre un decennio in discoteca e ci andavano quasi ogni settimana e scene del genere mi hanno detto che le contano sulle dita di una mano.
Molto più comuni le limonate, anche io ho ottenuto diverse limonate in discoteca, però diciamo che più si va avanti con l’età e più anche limonare qualcuna diventa difficile.
IL NUMERO DI RAGAZZE IN DISCOTECA
Nelle discoteche c’è una sproporzione enorme tra il numero di uomini e il numero di donne.Un nostro follower appassionato di dinamiche sociali, ha provato a quantificare tale divario prendendo ogni settimana in esame alcune discoteche del milanese, contando quanti uomini e quante donne compaiono nelle foto dei clienti.
Lo studio lo vedete qui sotto.
Le discoteche sono state divise per fasce di età, ma non si osservano enormi variazioni a seconda delle età e la percentuale di clienti in base al sesso è per circa il 66% maschile e per il 33% femminile.
In pratica, nelle discoteche, 2/3 sono uomini e 1/3 donne.
Questo significa che, anche se per ipotesi tutte le donne decidessero di starci con almeno un uomo, metà degli uomini nel locale dovrebbe comunque tornarsene a casa senza aver concluso nulla!
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Discoteca |
LA QUALITA’ DELLE RAGAZZE IN DISCOTECA
Le belle fighe non vanno in discoteca, parliamoci chiaro.Nonostante tutti cerchino di pubblicizzare le discoteche come paradisi della seduzione pieni di gnocche top solamente per attirare clienti, la realtà è che non c’è nessuna ragione per la quale una vera gnocca di lusso debba andare in mezzo alla calca a farsi molestare da comuni ubriachi.
Gli uomini di elevato valore a cui lei ambisce non si conoscono certo in discoteca, ma in altri contesti dove, oltre all’estetica, è possibile valutare anche status e soldi.
Anche le tipe cesse non hanno molta voglia di andare in discoteca a competere con le più belle, venendo scartate a inizio serata e molestate a fine serata quando tutti sono ubriachi e uno va a raschiare il fondo del barile.
Molto più pratico coltivare il proprio narcisismo e bisogno di validazione creando un profilo in chat o su facebook senza bisogno di inzuppare i vestiti con tutto il sudore prodotto dalla mole adiposa.
LEGGI: CHATTARE CON UNA RAGAZZA CHE NON CONOSCI
Rimangono quindi le tipe normaloidi, ragazze facili, le quali vanno in disco a rimpallare tutti i tipi comuni e talvolta si fanno rimorchiare dai veri fighi di due punti sopra al loro.Sono questi ultimi che traggono il maggior vantaggio dalle discoteche, soprattutto se sono timidi e vanno male a fare conoscenze in altri contesti.
In pratica i bellocci scopano ripiegando sulle normo-bruttine grazie a dei locali che tirano avanti con i soldi degli uomini brutti e normaloidi che, nell’eterna speranza di ficcare, mandano avanti la giostra ignari di tutto.
IN CONCLUSIONE
Perché andare in discoteca? Se non siete ritardati (e sono sicuro che non lo siete, altrimenti non seguireste questo blog) penso abbiate già capito che, a meno di non avere un aspetto sopra la media e disponibilità a ripiegare su ragazze nettamente sotto al vostro livello, quella della discoteca è una scelta piuttosto infelice per passare la serata nella speranza di rimorchiare.
I gestori di discoteche se la stanno passando male in quanto ad affari quindi sarebbe bello che chiudessero e se ne andassero affanculo, che non servono a nulla.
Un nostro follower tempo fa suggeriva di convertire le discoteche in bordelli.
Mi pare davvero un’ottima idea e la approvo.
Terra bruciata per chi fomenta l’ipergamia, tappeti rossi per chi permette di distruggerla.
La discoteca è stata per me solo perdita di tempo e soldi. Negli anni 90, quando ero più giovane i miei amici erano fissati della discoteca e purtroppo anche io sono andato con loro qualche volta. Facevamo 70-80 km per andare in una discoteca decente. Una mega stronzata, aria irrespirabile dal fumo, tamarri alcolizzati, e per ogni ragazza c'erano 5 ragazzi. Poi dopo un certo orario capitava qualche rissa. Assurdo. Ho abbandonato subito il mito della discoteca, anche perché io sono salutista e bevo poco. Le ragazze si conoscevano in altri contesti ad esempio: ai corsi universitari, alle feste degli studenti, nell'autobus, al mare, al supermercato, o tramite amici.
Io sono uno di quei pochi tizi che vanno in discoteca per ballare – lo so, è ridicolo ma è così. L'unica volta che mi sono divertito a ballare in discoteca è stato con persone mature, 40-50 anni. Nessun ubriaco, nessun attaccabriga, nessun attaccabottone, insomma tutti tranquilli, musica spinta ma non troppo, pavimento pulito, buttafuori discreti, nessuna calca e nessuno spintone.
Insomma sia che vogliate ballare o rimorchiare, evitate le discoteche mainstream… Andate a puttane piuttosto
io in gioventù (ora ho 47 anni..) in discoteca non ho mai combinato nulla….le poche volte che ho conosciuto qualche tipa e scroccato qualche n di telefono, dopo magicamente si sono volatilizzate…. e non mi ritengo certo un cesso tanto che ho comunque una figlia anche se separato…. ora ho qualche amico separato pure della mia età che mi propone serate pazze in discoteca….e ovviamente declino tutte le volte… gli ho proposto di farci insieme magari un viaggetto all'estero così capisce le diverse dinamiche ed evita di foraggiare questo mondo discotecaro ormai fallito…
Qualche anno fa scrissi un articolo di contenuto non dissimile,nel quale però rimarcavo un aspetto : la discoteca è un baraccone che procura donne in pratica solo a chi la gestisce e gravita nell' ambiente. Dj, PR, vocalist, staff animazione, barman, ecc., per ovvio motivi di status, al più qualche avventore molto sopra la media. Baraccone alimentato dai poveri coglioni del pubblico pagante!
Un po' come la borsa, dove i soliti grossi istituzionali si ingrassano a discapito del "parco buoi" costituito dai piccoli risparmiatori illusi!
La disamina delle disco italiane è abbastanza precisa, particolarmente per quelle generaliste italiche. Esistono anche delle nicchie diverse ad esempio i club piccoli riservati alla creme de la creme o le disco pensate per specifiche utenze (rock/dark/gothic che conosco bene come credo sia lo stesso per quelle dedicate al ballo latino o liscio che però non ho mai frequentato). Esistono poi disco molto particolari che clientela altrettanto particolare ad esempio ho talvolta frequentato le serate organizzate da Deca Dance, hanno una sede fissa a Bologna e circa una volta al mese organizzano una festa in giro per il Nord in posti molto particolari (io sono stato in castello/ville/palazzi) è una parte del luogo (talvolta una metà del posto) viene convertita in dark room e quello che succede è facilmente immaginabile. Ho scritto italiche in quanto il sesso occasionale in disco all estero non è una cosa tanto strana, sopratutto se la clientela è nord europea. Ho un ricordo di una disco a Malta dove aspettando che si liberasse un bagno si è aperta la porta ed è uscita una ragazzina in compagnia di due ragazzi con in faccia ancora traccia dell accaduto …Esempi analoghi li ho visti in Grecia a Londra o in Svezia. Quindi il discorso molto vero per l italia non è altrettanto vero per il resto d Europa
Le baldracchette adolescenti truccate come delle professioniste da strada non vedevano l'ora che riaprissero le piste da (s)ballo per scroccare ingressi e drinx e cercare di accoppare qualche contribuente in più (magari il papi o la mami, perchè no?) a forza di virus…
Analisi “crudamente” lucida ed a mio avviso incontrovertibile.
Ho passato dai 25 ai 28 anni andando più o meno spesso in discoteca nella speranza di rimediare qualcosa. Ma tranne qualche sporadica limonatina e qualche pompinetto da cessette/boilerine che puntavano a qualche voto in più, solo gran mal di testa (le suddette, mica si possono digerire senza 5-6 drinks al gasolio), un decadimento fisico (la classica “panza” dei festaioli), gran dispendio di soldi ed una fastidiosa sensazione di inadeguatezza anche quando “si rimediava qualcosa”.
Già da inizio 2019 ho iniziato a ridurre drasticamente, fino a quasi eliminare drasticamente (poi è arrivato il Covid) le serate “brave”.
Ci ho guadagnato in salute, ho perso oltre 20 chilogrammi netti e ripreso a far sport seriamente; ci ho guadagnato in termini di risparmio (e considerate che qualche capatina da una professionista di tanto in tanto me la concedo) e soprattutto, a mio avviso, in dignità.
Voglio dire, chi me lo fa fare di ridurmi ad uno straccio, per stare in un luogo angusto, pieno di maragli imbottiti di droghe ed alcoolaccio scadente nel tentativo di rimorchiare, da ubriaco e disperato, un’altra disperata cessa che punta proprio al mio stato etilico per “imbrogliare” il sistema?
Un mio caro amico di 30 anni, che già sta è in carica come i quindicenni in vista delle riaperture disco, diciamo qualche gradino sotto lo status di “chad” ma sopra il “normaloide” che di solito ha sempre rimorchiato (4,5 al 6) nelle nostre serate “brave” quest’estate è andato a fare qualche serata in quelle discotechine marittime…non ha rimorchiato nulla.
Più si va avanti con gli anni, come dice l’articolo, più è fatica. Anche per i più scafati “del mestiere”.
La discoteca è buona se apprezzi il contesto e la musica, vale meno se sei li per rimorchiare.
Però se sei alto e di bell'aspetto potresti essere enormemente avvantaggiato dal contesto. Ragazze disinibite, ubriache e in cerca di scopate dovrebbero essercene moltissime.
Come ho già scritto, devi avere la presenza fisica, le idiozie dei pua non servono a nulla.
Vorrei ricordarvi che "la classe non è acqua".
Ho frequentato poco le disco perchè non mi interessa una ragazza che tranquillamente mi fa un bombom nel bagno…mi è capitato. Il sesso è una cosa bellissima ma deve essere un momento di vita e non una mera necessità fisica. Si può rimorchiare facilmente ovunque se uno lo sa fare e se usa la delicatezza e il rispetto. Se vai in discoteca per questo significa che sei proprio agli sgoccioli.
Se penso a quando andavo in discoteca, ora ho 46 anni, oggi dico tra me e me: quanti soldi buttati per bere tutta la sera ghiaccio e benzina, sgomitando per una serie di file (dal guardaroba al bancone del bar, sempre che non beccavi all’entrata il classico coglione che ti faceva aspettare due ore per entrare, se ti diceva bene). Provando, in quei pochi momenti in cui prendi coraggio, a parlare con una “stronzetta” che già se la tira prima di partire da casa senza nemmeno poterti far capire (causa musica a volumi inauditi) .Per poi renderti conto, in alcuni attimi di lucidità, di come sei caduto in basso verso la chiusura del locale alle 4 di mattina, perchè stai andando ad approcciare con dei scaldabagni che neanche l’ariston produce più (e che ovviamente ti danno sistematicamente il due di picche, pure loro). RIsultato? soldi buttati, testa che gira e frustrazione totale! Viva Il nord europa, viva gli anglossassoni, viva la Spagna!
La gente che come me andava in passato discoteca è gente che ha problemi gravi nella vita reale, ad esempio nel mio caso la mia famiglia in quanto sono nato da due genitori con disturbo di narcisismo maligno (e nel caso di mia madre anche borderline) ad alto funzionamento (uno dei due morto 2 anni fa fortunatamente, ora manca l’altro). La discoteca è una giostra abominevole e sinceramente non ci andrei neanche se fossi un Chad da 9 (sono un 3.5/4 di 25 anni trascurato r con buon potenziale chilurgico, ma fortunatamente almeno compenso con un IQ di 115-130, rare doti a livello di personalità, qualche soldino in banca e che ha cominciato a costruire il suo MS) infatti gli unici chad che vanno in discoteca sono gli autistici o i low iq rissosi. I chad intelligenti e socialmente svegli vanno a trombare direttamente a casa della loro fidanzata o delle altre amanti.
In disco io bevo come una spugna perché non rimorchio mai.
Rimorchiare in discoteca è molto difficile per non dire impossibile.
Rimorchiano solo i tamarri e i fighi, per gli altri rimane solo l'alcol.
Vi lascio un estratto di un PUA di Italian seduction club che per distruggere il metodo mistery parla delle discoteche.
"Apprendere la seduzione con questo schema hegeliano porta a diventare dei perfetti robot sociali.
Quando vado in un locale, mi metto a ballare con una e dopo 2 minuti abbiamo la bocca appiccicate, dopo 10 minuti
stiamo nei bagni del locale con lei col mio uccello in bocca? Dove sono le fasi?!
Ecco che allora arrivano i babbei che dicono: eh sai, ho fatto A1, A2 ma non riuscivo a fare A3…ho fatto comfort ma non
ci stava, forse non ho fatto abbastanza attraction."
Se pensate che questo sia vicino alla redpill perché enfatizza il fisico, non è cosi perché dopo qualche pagina dice che le donne dopo i 18 non fanno più caso all'aspetto fisico, da lì ho smesso di leggerlo.
Dovevano chiudere tutte anni ed anni fa
Io che adesso sono un po' avanti negli anni (44) nelle disco non ci ho mai nemmeno provato e ci sarò andato non più di una quindicina di volte. Sebbene ci abbia provato tramite approccio a freddo (con scarsi risultati) per strada e sulla spiaggia. Sono un tipico normaloide e credo che quello che è scritto nell' articolo sia oro colato. Complimenti al redpillatore per la sua arguzia
Redpill PESANTE per tutti i frequentatori/attendisti del fine settimana che poi sistematicamente si beccano pali su pali.
In discoteca se sei un normaloide per beccare devi prenotare il tavolo, fare il brillante e offrire drink ma anche così puoi semplicemente rimediare solo un numero a fronte di una spesa di 80 e passa euro…ne vale la pena…
CAPITOLO BUTTAFUORI bravissimo a tirare fuori questo argomento…i BUTTA (come si chiamano in gergo tra loro) sono persone con precedenti penali, provocatrici, che il proprietario in caso di cose poco chiare è pronto a coprire. Se hai seguito il caso dell'italiano ucciso in Spagna, quelli che lo hanno picchiato erano amici dei buttafuori ed aspiranti tali. E' bene stare alla larga e molto attenti da questi personaggi
Ti devo redpillare sul fatto che svolgono un lavoro umile…umile ma ben remunerato ovvero prendono dai 50 a 100 euro a serata inoltre spesso fanno gli istruttori nelle palestre, personal trainer, arti marziali, guardie giurate…portano a casa uno stipendio più che decente…inoltre hanno tutto un loro seguito di ammiratrici a cui piacciono certi personaggi…
Buon lavoro
Le discoteche non sono tutte uguali, ci sono discoteche dove i buttafuori sono persone decenti, solitamente le discoteche di un certo livello o di un particolare indirizzo…Io in discoteca faccio dei bei giochi di mano e a casa mi faccio delle belle seghe al pensiero…In discoteca un paio d'anni fa, a Rimini, avevo trovato una 20enne che ci stava, ma poi i maschi locali mi hanno allontanato da lei e si sono messi loro a provarci…Comunque le discoteche possono essere dei posti pericolosi se si sbaglia discoteca e buttafuori annessi, perciò occhio…ma se si va nella discoteca giusta ci si può divertire…inoltre uno poco socievole come me è avvantaggiato dal fatto di non poter parlare..
Faccio una considerazione un po’ trasversale per esprimere il mio punto di vista in merito a luoghi e situazioni in cui è possibile conoscere delle donne.
Da un po’ di tempo a questa parte ho praticamente invertito i ruoli di chi deve fare cosa per piacere all’altro. Mi spiego. Molti uomini si impegnano per capire come piacere alle donne e, di conseguenza, come agire, come comportarsi, come “diventare”. L’ho fatto anch’io per molto tempo, col risultato che, tanto, alla fine non ero mai apprezzato per ciò che sono realmente. Ora ragiono nella maniera opposta e io per primo valuto come è una donna e che cosa mi può dare. Per tale motivo evito certi luoghi e certe situazioni proprio perché si parte dal presupposto che l’uomo e SOLAMENTE l’uomo, a meno che sia sopra il 7,5, si debba dare da fare per piacere alla donna. Quindi le discoteche, per esempio, sono uno di questi luoghi a me non congeniali. Preferisco situazioni tipo i contesti amicali in cui, quando conosco una donna tramite amici in comune, io non debba sforzarmi per fare il pavone e al tempo stesso possa valutare se chi ho di fronte ha per me valore oppure no.
La mancanza di professionalità di alcuni butta è vera, specialmente in passato. Io ho fatto lo steward allo stadio per un periodo ( ho lasciato perdere per le paghe da fame e l' incompatibilità con altri lavori) ed era obbligatorio un corso di formazione dettagliato, la fedina pulita e avere la testa sulle spalle, in quanto in caso di problemi( fortunatamente pochi all' interno della struttura) devi chiamare le forze dell' ordine e tacere.
Una volta ho baciato una ragazza in discoteca. Non so com'e' successo. Ci ho provato. Mi sono detto "proviamo vediamo che succede". Mi sono avvicinato a una ragazza e ho danzato per un po con lei e dopo un po ci siamo baciati. Poi piu niente