
Scrive un lettore del blog:
erano troppo poco crude per i miei standard, quindi ho deciso di
raccontare la mia storia, ben diversa rispetto alla sua. Partiamo dal
presupposto che sono un meridionale di Città, dunque sono cresciuto
respirando una cultura diversa dalla sua, così come diverso è stato
l’ambiente umano e scolastico in cui si svolge la mia storia. Purtroppo
questa è la base, nonostante le differenze già accennate ce ne è una in
particolare che pesa molto più delle altre e cioè il mio aspetto
estetico ai tempi del liceo. Oggi sono migliorato, tra barba. creme per
il viso e maturità sono giunto almeno ad un mediocre 5/5,5 ma all’epoca
le cose erano molto diverse, ero sicuramente un 4 pieno se non peggio,
sbarbato, apparecchio ai denti sia sopra che sotto, brufoli, dermatite
seborroica in faccia che mi arrossava e squamava la pelle del viso,
sebopsoriasi in testa che mi causava una simpatica ed abbondante perdita
di forfora. Ora considerate tutto questo unito ad un carattere
introverso e solitario (chiaramente correlato al mio aspetto fisico come
spiega magistralmente il sommo red) ed il quadro per una totale
disfatta è completo.
ancora presentati i problemi della pelle, ma avendo fatto la primina mi
trovavo ad avere un anno in meno rispetto ai miei compagni di classe.
Questo, unito al fatto che mia madre non mi avesse mai fatto vedere
neanche un telegiornale (a suo dire i bambini ed i ragazzini non dovevano
sapere che nel mondo c’erano cose brutte) mi fece approdare alle scuole
medie con una mentalità ancora molto infantile unita ad una totale
ignoranza per quanto riguarda l’attualità. Per farvi capire, se mi
aveste chiesto chi fosse il Presidente degli Stati Uniti non avrei
saputo rispondere, vivevo in un mondo a parte e se i miei compagni di
classe pensavano al calcio e alle ragazzine io pensavo ancora ai cartoni
animati. Fortunatamente trovai un paio di amici, una coppia di gemelli
per la precisione, due bambini/ragazzini con un carattere simile al mio
quindi non trascorsi le medie in solitudine, per quanto con tutti gli
altri compagni di scuola c’era praticamente un muro. Prese in giro,
piccoli scontri con alcuni compagni di classe (nei quali avevo la peggio
nella quasi totalità dei casi) e poco altro, ma non è mai accaduto
nulla di particolarmente serio, niente più di qualche schiaffo o calcio
devo essere sincero, nessun vero e proprio pestaggio. La mia carriera
scolastica alle medie si concluse con un modestissimo sufficiente, mi
dedicavo troppo alla televisione ed ai videogiochi e ho sempre odiato lo
studio.
tre anni di medie vennero divisi dai loro genitori e messi in classi
diverse in un altro istituto, a quel punto ero completamente solo ed
erano iniziati i problemi di pelle che peggiorarono il mio aspetto
fisico segnandomi nel profondo. Iniziai con il liceo classico, i miei
voti erano un vero disastro, non riuscivo proprio ad impegnarmi o
trovare la voglia per studiare, era più forte di me, se mi mettevo
davanti ad un libro quasi mi addormentavo su di esso e mi distraevo per
ogni cosa, dunque ero considerato fondamentalmente stupido dai
professori e trattato come tale da questi ultimi, cosa che in fondo mi
capitava già alle medie.
Nessuno, ero praticamente un mostro, iniziai rapidamente a rendermi
conto di essere inguardabile e questa cosa mi pesava come un macigno, mi
coprivo la bocca per nascondere la macchinetta quando ridevo, cercavo
di girare la testa quando qualcuno mi rivolgeva la parola perché il
rossore e le squame sul viso mi facevano vergognare come un ladro.
Ricordo che per trovare un po’ di serenità a volte quando ero solo nella
mia stanza mi coprivo il viso con una mano cercando di immaginare come
sarei stato e come sarebbe stata la mia vita se non fossi stato tanto
brutto o spegnevo tutte le luci e chiudevo la persiana, rifugiandomi in
una rassicurante oscurità dove nessuno potesse vedere il mio aspetto,
piangendo.
schifo da solo, forse anche più rispetto a quanto facessi schifo agli
altri e naturalmente ero vittima di bullismo, ma venivo “semplicemente”
ridicolizzato ed insultato, al liceo nessuno mi ha mai messo le mani
addosso se non in poche sporadiche occasioni. In famiglia era un
disastro, avevo due cugine più grandi, una di 4 e l’altra di 6 anni più
grandi di me, entrambe di bell’aspetto e in più di un’occasione anche da
parte loro non mancarono commenti denigratori nei miei confronti, anche
se non c’era cattiveria, solo inconsapevolezza del male che mi
provocavano. Ricordo i rimproveri feroci che ricevevo in casa ogni qual
volta andavamo a trovare dei parenti o qualcosa del genere, questo
perché io uscivo senza mai salutare nessuno, cosa che veniva vista come
una forma di menefreghismo e maleducazione, nessuno ha mai capito i
reali motivi che si celavano dietro questo gesto. Mi sentivo solo,
inadeguato e orribile, pensavo di essere un “fastidio” per chiunque
avessi intorno e quindi nessuno voleva essere salutato da me, non volevo
importunare gli altri con la mia orribile presenza o costringerli a
darmi corda.
uscire un paio di ore prima, i miei compagni di classe si organizzarono
per andare a casa di uno di loro e quando anch’io mi feci timidamente
avanti si inventarono una scusa per escludermi, ma non gliene volevo
male, ero io ad essere orribile ed inadeguato. Spesso piangevo da solo,
chiudendomi in bagno o nella mia stanza, coprendomi il viso come per
cercare di nascondermi anche a me stesso, ma stranamente non ho mai
avuto pensieri suicidi, in verità pensavo che suicidandomi avrei dato
fastidio a qualcuno, ai miei genitori e a tutti quelli che sarebbero
stati costretti ad andare controvoglia al mio funerale, magari
distraendoli dalle loro faccende o qualcosa del genere.
salvarmi era la mia stessa mancanza di autostima, piuttosto ironico
vero? Ad ogni modo venni bocciato, una, due volte, non riuscivo a
combinare proprio nulla a scuola ed i miei a volte mi picchiavano dopo
gli incontri genitori-insegnanti per questo motivo (niente di veramente
serio, giusto degli schiaffi), non avevo nessun amico in quel periodo,
nessuno mi aveva mai detto che mi voleva bene e non avevo mai ricevuto
né una carezza né uno sguardo da una ragazza, figuriamoci limonarmene
una, pura fantascienza per uno come me, ma..neanche ambivo a farlo, mi
facevo così schifo da comprendere perfettamente l’atteggiamento delle
ragazze e degli altri nei miei confronti. In un’altra occasione durante
un intervallo la più bella della classe mi avvicinò con due amiche,
presentandomele e presentandomi ad entrambe per poi dir loro: “Avete
visto che bel ragazzo?” Ovviamente io sapevo che mi stavano umiliando,
si stavano prendendo gioco di me, ma in ogni caso ero così nervoso per
via della situazione che neanche ricordo le parole (sicuramente poche)
che ci scambiammo prima che tutte e tre si allontanarono e..boh, penso
nessuna di loro mi rivolse mai più la parola, volevano solo farsi due
risate con lo sgorbio di turno. Dopo due bocciature mio padre decise di
farmi cambiare scuola ed indirizzo, andai allo scientifico e in un
istituto privato, fortunatamente provengo da una famiglia
medio-benestante, dunque sotto il profilo economico non navigavamo
nell’oro, ma non mi è mai mancato nulla. Le cose lì migliorarono, nel
mentre ero maturato, avevo rapporti migliori con i miei compagni di
classe, ma le ragazze restavano un’utopia, qualcosa di inavvicinabile
per me, c’era poco o nulla che potessi fare. Ricordo come vedevo altri
scambiarsi biglietti o i primi messaggini con le tipe ed io mi sentivo
triste perché sapevo che non avrei mai avuto niente del genere, ero un
mostro e nulla mai sarebbe cambiato, ero convinto che avrei trascorso la
mia vita da solo e senza nessuno, anche perché una simile nullità non
meritava nulla di meglio.
anno, mi ero fatto qualche amico, ma giunto al secondo anno ricominciai
ad arrancare, cosa che spinse mio padre a ritirarmi da scuola a metà
anno, scegliendo di infilarmi in un istituto privato di recupero anni
per l’anno successivo. Cosa avrei fatto in quei 6 mesi? Mi allontanarono
da casa spedendomi da mia nonna paterna, mio padre non voleva vedermi
per la rabbia dei miei fallimenti scolastici, dunque andavo quasi
giornalmente da un professore privato che mi faceva da insegnante per
tentare di darmi almeno le basi. Furono 6 mesi di totale solitudine dove
non avevo alcun rapporto con i miei coetanei né un computer, tornavo a
casa mia solo nei fine settimana quindi il mio unico svago a casa di mia
nonna era la televisione e..quando mi stufavo di vederla, non avendo
altro da fare mi chiudevo in una stanza o fuori al balcone e mi
rifugiavo nella mia mente, immaginavo cose, vivevo situazioni o altre
esperienze, piangevo spesso da solo senza farmi notare. Ripensandoci ora
credo che in quel periodo rischiai di compromettere seriamente la mia
salute mentale, non ho mai tentato di atterrare l’attenzione o chiedere
aiuto, non mi sono mai tagliato anche se per tutta l’adolescenza ho
pensato spesso al suicidio, cosa che comunque non avrei mai fatto per
mancanza di coraggio e per l’appunto (l’ho spiegato sopra) il desiderio
di non creare fastidio a nessuno neanche da morto. Alla fine non accadde
nulla di particolare in quei 6 mesi, fortunatamente la mia natura
solitaria mi aiutò non poco a superare il tutto.
Giunsi quindi alla scuola di recupero anni, lì le classi erano formate
da pochissimi studenti ed il diploma era praticamente quasi regalato
dunque non ebbi più problemi, relazionandomi anche positivamente con i
miei pochi compagni di classe, ma le donne sarebbero state a me aliene
fino alla fine, sotto quel punto di vista non c’era niente da fare. Una
volta diplomato le cose migliorarono, mi tolsi l’apparecchio, avevo
ormai capito che prodotti usare per contrastare i problemi della pelle
ed iniziai a lavorare, un lavoro che mi diede un po’ di “status di nicchia“, cosa che mi fece finalmente ottenere una ragazza (Non della
mia Città, dovevo spostarmi per andarla a trovare), avevo diciotto anni a
quel punto e incredibilmente ipergamai, lei era una 6. Ricordo
perfettamente le prime carezze che mi concesse, il primo bacio e la
prima volta, qualcosa di meraviglioso che non avevo mai provato e anche
se quell'”amore” durò solo un anno non potrò mai
dimenticarlo..ovviamente finì male ed impiegai qualche anno per
riprendermi, ma a quel punto non ero più vergine ed ero maturato molto.
Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti e per quanto io sia
diverso da quel ragazzino bruttissimo ed estremamente triste di quei
tempi sono perfettamente consapevole che quegli anni mi hanno segnato
profondamente, una ferita che non si potrà mai rimarginare del tutto,
resterà sempre lì. Oggi ormai trentunenne possiedo (a detta di tutti) un
carattere davvero complesso, difficile da comprendere, pieno di
chiaro-scuri estremamente marcati che mi rendono sicuramente un
individuo fuori dalle righe sotto molti aspetti, amo ancora le
solitudine pur avendo avuto diverse relazioni, fatto molte esperienze.
Il mio rapporto con le donne è complicato, non riesco mai ad avere
relazioni che durano molto più di un anno (il mio record è 1 anno e 6
mesi) ma sono sempre io a lasciare, questo perché sento la necessità di
star solo e non avere nessuno a cui dar conto o essere obbligato a
sentire.
Sinceramente non so quanto questo mio aspetto sia stato
influenzato da tutta la solitudine e la tristezza in cui sono quasi
affogato durante l’adolescenza o altro, fatto sta che non riesco proprio
a rimanere a lungo con una ragazza prima di annoiarmi. Ironia della
sorte ho partecipato al sondaggio del sommo red per quanto riguarda i
rapporti con le donne e incredibilmente alla fine dei conti sono sopra
la media, nella mia vita ho fatto sesso con 9 o 10 donne (Fidanzato in 4
occasioni), ora non mi va di ricontare, mi sembra 10 ma ho superato la
media maschile delle 5, tutto grazie ad uno status di nicchia, un
aspetto migliore, un po’ di fortuna e anche una sicurezza che in passato e
ai tempi del liceo non avrei mai e poi mai pensato di poter avere. Si
conclude qui il mio racconto, al momento sono single e sinceramente ora
come ora non mi va proprio di cercare una compagna o avere un’altra
relazione, con il tempo si vedrà, un saluto a quanti hanno avuto la
voglia e la pazienza di giungere fin qui ed un affettuoso abbraccio a
chi è o è stato un brutto vero, solo noi possiamo sapere cosa significa.
– Mario Rossi –
Sono di nuovo Henri de Toulouse-Lautrec ricordo quando andai a vedere i "cartelloni" davanti la scuola media per vedere in che sezione ero, sentìi alcuni ragazzi piu' grandi che rivolti verso me dissero "ah ah guarda com'e' brutto lui".
Sotto casa a volte venivo letteralmente "sequestrato" da bulli piu' grandi che mi circondavano e non mi lasciavano andar via offendendomi e sfottendomi per la mia bruttezza. Una volta mi chiusero per un ora nel bagno dell'oratorio. Cose che se accadessero oggi finirebbero in mano all'avvocato ma all'epoca i genitori ti dicevano "impara a farti rispettare" (farti rispettare un par di palle, se sono in 8 contro 1 che fai?).
ti dico la verità amico ho pianto leggendo la tua storia , mi sono ritrovato in tantissimi punti, per quello che puo' valere che dio ti benedica amico!
Per quel che vale, l'autore di questa storia ha tutta la mia solidarietà.
Sono sinceramente contento di aver letto che, nonostante i traumi adolescenziali, sia riuscito a migliorarsi e ad avere diverse relazioni sentimentali.
Una storia davvero toccante, la vita certe volte sa essere davvero bastarda.
Bel racconto e fortunato l'autore.
Quello che mi pressa sottolineare è come non sempre ci sia un (pseudo) lieto fine a certe storie e realtà. Non sempre si raggiunge quel livello di status sufficiente ad attirare l'attenzione di chi "vale meno" nella società. E non sempre si si guadagna, per volontà divina o tanti sforzi, quel +0.qualcosa al proprio look. Certe volte il lieto fine non arriva e in quei casi tocca cambiare obiettivi di vita se si vuole scampare alla corda che aspetta. Io ho 33 anni e sono KV e la vita non mi ha dato alcuna chance di migliorare…
Qualche interrogativo che mi suscita questo racconto (ovviamente l'autore è libero di non rispondere se non lo vuole…):
– (questo esula dal problema incel…) mi chiedo come mai una persona che esce con sufficiente alle medie e non ama lo studio si iscriva prima al classico poi allo scientifico. Imposizione dei genitori? Di solito i professori delle medie sconsigliano fortemente il liceo a chi esce con sufficiente. Se poi penso per contro a quanti bravi e studiosi di famiglie modeste vengono obbligati ad iscriversi ad istituti tecnici perché i genitori non sanno se potranno permettere loro l'università, passando così anni di emarginazione alle superiori perché sono gli unici in classe che studiano…
– parlando della prima esperienza con l'altro sesso, finalmente viene citato attivamente da parte di un uomo il verbo "ipergamare". Dimostrazione che questo comportamento non è un'esclusiva femminile ma è attuato anche dagli uomini, seppur con modi diversi…
– come ci rimangono le ragazze quando chiudi la relazione con loro? Non è che le lasci prima tu per timore che possano farlo loro e le precedi per limitarti la sofferenza e l'umiliazione? Di solito è un comportamento lievemente più femminile che maschile…
Un saluto ed un augurio per il meglio, indipendentemente se risponderai o meno…
Ciao. Volevo chiederti gentilmente come hai risolto i problemi al viso e ai capelli. Ho gli stessissimi tuoi problemi. Grazie.
ED ecco un'altra conferma dell'adolescenza come periodo di m@@@a.
E ben volentieri leggo un'altra storia di un miglioramento notevole rispetto a tale periodo (come è capitato a me).
Ancora una volta sarà uno sfogo liberatorio ma lo grido alla rete ed ai giovani che seguono questo blog.
Forza e coraggio che prima o poi quel c@@@o di liceo finirà !!!
Alla bella età di 45anni le ferite degli anni di m@@@a del liceo sono diventate cicatrici che mi danno forza…un po' come le sette stelle di Ken il guerriero ma anche io fino a dieci anni fa sentivo come un peso la tristezza di un periodo di vita perduto ora forse il tempo che è la migliore medicina mi aiuta a vedere le cose in prosettiva.
Gradualmente sono diventato un red-pillato ma sapere di non essere l'unico è gratificante assai 🙂 .
Ritorno al lavoro con un sincero augurio a tutti di lunga vita e prosperità 🙂 (si sono sempre io che ho commentato a crudezze liceali – parte 2).
Approfitto anch'io della disponibilità dell'autore per fare una domanda: quali sono le occasioni che hai sfruttato per approcciare le donne con cui sei stato?
Grazie per la risposta, ho chiesto perché trovo incredibile che con un'adolescenza come la tua alle spalle (praticamente priva di relazioni sociali) tu sia riuscito a migliorare così tanto il profilo caratteriale (oltre che estetico). Complimenti, hai tutta la mia stima.
Leggere la tua storia mi ha fatto ritornare con dolore ai miei tempi della scuola, a partire dalle elementari sino all'unico anno di liceo che sono riuscita a fare.
Solitudine più totale, emarginazione ed umiliazione continua… gli unici momenti piacevoli erano quelli dell'intervallo in cui non c'era nessuno in classe, ed io potevo disegnare in pace nel mio angolino.
Mi fa piacere leggere di qualcuno che è riuscito ad uscire alla grande da quell'orrendo periodo di vita, per me ahimè, per un motivo o per un altro non è accaduto.
Ho fallito negli studi per la troppa depressione, già da metà elementari non riuscivo neppure più a parlare davanti ai compagni, poi ci si sono aggiunti i lutti, infine cessa ero e cessa sono rimasta imho (anche se c'è chi dice di no, ma non ci credo) ed a 27 anni mi ritrovo sola, non ho un singolo amico, ad aver avuto un solo fidanzato, seppur la storia con quest'ultimo sia durata 11 anni… ma comunque priva di qualsivoglia esperienza sociale e abbastanza rassegnata a restare sola per il resto dei miei giorni nonostante sia da due anni in terapia.
@Emanuele: grazie a te per l'interesse. Da quel poco che ho letto nei tuoi interventi, sembri una bella persona e ti auguro il meglio per il futuro 🙂
Sono Henri de Toulouse-Lautrec del forum dei brutti; la tua storia sembra la fotocopia della mia anche se io, per fortuna, ho avuto un rapporto migliore con gli amici maschi. Le ragazzine comunque anche a me hanno fatto la stessa cosa di presentarmi all'amica dicendo "guarda che bel ragazzo che è lui".
Ho vissuto l'adolescenza in costante friendzone e frustrazione.
Adesso sono felicemente sposato ma la ferita rimane, rimane la sensazione di una gioventù bruciata, di aver perso quegli anni in cui si marinava la scuola e si andava in 2 sul bravo o ciao sul mare con la fidanzatina.
Ti lascio con questa citazione che secondo me descrive perfettamente la nostra situazione:
"E' evidente. E' da un pezzo, che è così. Da sempre. Raphael, tu non rappresenterai mai e poi mai il sogno erotico di una ragazza. Devi fartene una ragione; cose del genere non fanno per te. E comunque è ormai troppo tardi. Raphael, l'insuccesso sessuale che conosci sin dalla tua adolescenza e la frustrazione che ti perseguita dall'età di tredici anni lasceranno in te una traccia indelebile. Anche ammesso che tu riesca ad avere delle donne – cosa che, francamente, non ritengo possibile – non basterà; ormai più nulla riuscirà a bastare. Resterai per sempre orfano degli amori adolescenziali che non hai conosciuto. In te la ferita è già dolorosa; lo diventerà sempre più. Un'amarezza atroce, senza remissione, finirà per riempire il tuo cuore. E' così."
(Michel Houellebecq, estensione del dominio della lotta)
Sono l'autore e scrivo per rispondere ad alcuni simpatici commenti che ho letto sulla pagina facebook del redpillatore sotto questo scritto. Premetto che non ho Facebook quindi non posso rispondere direttamente lì, ma presumo che i vari autori leggano anche il blog, quindi lascio qui un commento.
In primo luogo sono decisamente sorpreso leggendo vari commenti di fastidio, astio o rabbia nei miei confronti che possono essere spiegati solo con l'invidia verso il mio miglioramento dai 18 anni in su. Gente che con rabbia mi da addirittura del "terrone" militare mantenuto e nullafacente senza motivo, senza conoscermi, senza sapere che NON HO il posto fisso visto che ho fatto si il militare diversi anni, ma non sono passato in servizio permanente.
Altri fanno notare come sia impossibile che io nella mia vita ho fatto sesso con 10 donne quando loro (5 a loro volta) ne hanno "timbrate" solo 7. Ragazzi ma di che accidenti parliamo? Prima di tutto non ho avuto 10 relazioni, ho avuto 4 relazioni di bassa durata visto che un anno è pochissimo, le altre sono state frequentazioni lampo, la maggior parte estive. Esiste anche il fattore fortuna, uno scarto di 3 e ripeto 3 donne non significa NULLA, il redpillatore stesso mi ha visto (nelle famose tre foto quando non era ancora così "famoso" da non poter visualizzare e dare giudizi) e sono un 5/5,5 confermato, niente di più.
Ancora qualcuno dice che i problemi di pelle sono irrilevanti perchè contano le ossa..ragazzi ma state dando i numeri? Sapete cosa accidenti è la dermatite seborroica? Hai il viso tutto squamato rosso e unto, l'olio e la forfora nei capelli che ti fanno apparire sporco anche se ti fai doccia e shampoo in continuazione. Oltre a ciò avevo anche l'apparecchio per i denti e non quelli invisibili di oggi, quei cosi orribili fissi, metallici stra-penalizzanti SIA SOPRA CHE SOTTO. Volete che tutto questo non mi facesse diventare un 4 pieno? Forse dovevo specificare anche che ero costretto (per i problemi di sebopsoriasi in testa) a rasarmi i capelli e sono un dinaro-mediterraneo. Magari avrei dovuto aggiungere anche questo dettaglio per rendere meglio il tutto, ora che ho risolto quei tipi di problemi ho i capelli molto più lunghi e in generale armonizzo meglio con il viso, quindi tutti questi fattori messi insieme hanno fatto si che passassi dal 4 al 5/5,5.
Arrivano anche i geni che parlano di fobia sociale, peccato non capiscano che i problemi sociali siano CORRELATI all'aspetto e ai feedback negativi ricevuti di continuo. Quanto ci vuole a capire che se vieni continuamente definito brutto, ostracizzato per il tuo aspetto ed evitato è praticamente OVVIO che cerchi di isolarti, il che ovviamente ti penalizza ancora di più, ma è tutto correlato ai feedback negativi ricevuti. Certo, ci sono anche gli over 6 affetti da fobie sociali, ma sono casi rari, la maggior parte dei problemi della sfera sociale gravi come quelli che avevo io derivano dai feedback esterni e nient'altro. Se invece parliamo di problemi MENTALI allora è tutt'altro paio di maniche, io facevo sempre riferimento ai normodotati.
Non so che dire, forse se dopo i diciotto anni mi fossi suicidato alcuni lettori sarebbero stati più contenti, MA non è quel che è accaduto, mi dispiace molto. Caratterialmente sono cambiato tantissimo, vero che conta solo il bel faccino, ma se ti avvicini al normaloide (purtroppo non ci sono arrivato, però mi ci avvicino) essere più sicuri di sè e sfacciati aiuta di sicuro, se non altro verso alcune tipe più sensibili verso questi fattori. Ho letto cose allucinanti come gente che parla di "slayer", quando io gli slayer veri li ho visti, ne conosco alcuni e vi assicuro che quelli lì hanno fatto sesso con 100-200 donne nella loro vita, altro che 10. Credo sia tutto, non so che dirvi, spero che le cose per voi migliorino (mi rivolgo a chi mi ha criticato), vi abbraccio lo stesso anche se mi siete ostili.
Ciao, complimenti per l'articolo e anche per il cambiamento che sei riuscito a dare alla tua vita. Il tuo racconto è veramente molto crudo.
Sono gargamella del fdb, volevo darti il mio punto di vista (a te ed anche al redpillatore) riguardo alle critiche che dici di aver ricevuto su Facebook. Non condivido affatto la critica gratuita, tantomeno nei confronti di uno come te che ne ha passate di cotte e di crude. Tuttavia posso capire ciò che li motiva.
Molti di loro non hanno mai vissuto un miglioramento della loro vita sociale/relazionale, neanche a 30 anni. Sul redpillatore sono state recentemente pubblicate 3 stotlrie: quella di Red, la tua e quella di mahler. Tutti e tre sembrate affetti da un passato esageratamente brutto, aspetto fisico infilo, bullismo, emarginazione estrema. E tutti e tre ad un certo punto sembrate aver avuto un riscatto epocale quasi improvviso, arrivando a timbrare un numero di ragazze notevole.
Perciò un utente medio, dal passato anche meno crudo del vostro, che leggendo la prima parte del tuo racconto tirerebbe un sospiro di sollievo per non aver sopportato tali atrocità, si sente del tutto stranito nel leggere che dopo la sorte si è completamente ribaltata.
Personalmente io ho 29 anni, un passato abbastanza tosto ma mai quanto il tuo, amici ne ho sempre avuti, con gli anni mi sono migliorato di molto. Mi sono messo a frequentare l'uni, ho fatto esperienze all'estero… Insomma la mia vita non è così così male. Ah di aspetto poi sembra che io sia addirittura sopra al sei stando alle valutazioni ricevute.
Eppure ho avuto una sola relazione, addirittura ho baciato solo quell'unica ragazza che ho avuto.
Quindi una reazione comprensibile nel leggere le vostre 3 storie è incazzarsi un po' col mondo perché "se ce l'ha fatta quello, che si descrive come un caso umano grave, che diamine devo avere io che continuo a non battere chiodo ancora e ancora?"
Ci si sente ancora più soli, e si vorrebbe semplicemente sentire la storia di uno che come noi non ce l'ha mai fatta.
In realtà credo che nessuno possa volerti male, e personalmente sono solo contento che un mio fratello sia riuscito a riscattarsi da un'adolescenza terribile. Gli insulti sono solo uno sfogo incontrollato dettati dalla frustrazione, non dateci peso.
Ancora auguri per il futuro che la vita continua!
>brutto vero
>Perde la verginità a 18 anni
Jfl
Ma va va, normies
Io ti ringrazio di aver condiviso la tua storia….Ho avuto un'adolescenza simile alla tua (forse peggiore…Al sottoscritto una ragazza ha consigliato caldamente il suicidio davanti ad una classe intera di persone) e sono riuscito a migliorare a livello amicale (non sono una persona sola assolutamente) e lavorativo (ho un lavoro fisso e pochissime spese di viaggio) ma non con le ragazze….Li è sempre stato buio completo….Tanta stima…
io sono rimasto TRAUMATIZZATO!!! la tua storia è IDENTICA alla mia, in fisica quantisticasi chiama rispecchiamento! io ho 17 anni e mi rivedo in grandissima parte nella prime e metà parte della tua storia,ti giuro!!!!!
A scuola ho avuto una situazione simile, solo che al contrario, una strana forma di egocentrismo legato alla mia intelligenza mi ha impedito di buttarmi giù di morale.
A te è andata bene, io nella mia vita ho avuto solo 1 fidanzata (e non credo di essere un 4, forse un 5-5.5 ma se mi tenessi meglio a 6 ci arriverei).
Sfiga vuole che io sono un Acquario e no, non so niente di astrologia, ma per darti una definizione della mia personalità, leggiti oroscopo.grazia.it/acquario/caratteristica-segno-acquario.html (100% descrizione di me stesso, te lo giuro, ci sono rimasto male pure io).
Ma questa personalità pare che spaventi un casino le donne, di conseguenza ci faccio sempre figure demm***a, e non concludo fondamentalmente niente. E ripeto, a te è andata fin troppo bene con la tua media di donne. E per cartità, ne sono anche felice. Hai avuto il tuo riscatto.