La Parola ai Lettori

Ora ho le Donne, ma sto Peggio di Prima

Migliorarsi per confermare gli stereotipi. Ne vale la pena?


Aver trascorso un’adolescenza difficile ormai è quasi un clichè. Io, così come tanti altri, ho sofferto di solutidine per praticamente tutto il periodo liceale. Il motivo? Ovviamente l’aspetto. Ormai immaginarsi un ragazzotto molto sovrappeso, di statura non impressionante e dagli atteggiamenti da “sfigatello” non è mica così impensabile. A differenza di altri, però, non provavo rancore per il mondo. Ero ben cosciente del fatto che io ero il solo da poter accusare e incolpare. Non ho di certo mai fatto nulla di concreto per cercare di migliorare me stesso, vivevo le mie giornate con un atteggiamento di rassegnazione e passavo ore a fantasticare su realtà utopiche in cui anche uno come me poteva ambire a qualcosa di più. Tutto questo è cambiato qualche anno fa, quando decisi di stravolgere completamente la mia vita. Tramite un po’ di buona volontà e l’aiuto di alcune persone sono riuscito a diventare la migliore versione di me stesso. Ora sono in forma, sono relativamente attraente e ho un lavoro invidiabile. A seguito di questo cambiamento radicale, quasi dal nulla, la mia vita è diventata incredibilmente piena. D’un tratto ero circondato da belle ragazze e amicizie più “importanti”. Incredibile vero? Chi l’avrebbe mai pensato che un ragazzo come me avrebbe potuto avere tutto ciò. Beh, all’inizio era veramente bello. Ma andando avanti con la vita ho iniziato a realizzare quanto vuota fossa la mia attuale esistenza. Dopo cambiamenti del genere è normale pensare che tutto questo l’abbiamo fatto per noi stessi, per sentirci meglio e non avere rimpianti. Però in fondo sappiamo che tutti gli sforzi e sacrifici fatti per arrivare fino a questo punto li abbiamo compiuti per gli altri. Sentirsi accettati e apprezzati è quasi come un droga, e così come per le droghe si finisce spesso nell’abuso. Ben presto ho realizzato che quello che facevo era dettato esclusivamente dal volere delle altre persone. Non ricordavo quasi più il tempo passato dall’ultima volta in cui mi ero effettivamente divertito. Sì, ero circondato da migliori compagnie e da ragazze che effettivamente non mi guardavano con la classica indignazione. Però quali erano gli effettivi benefici se alla fine della giornata mi sentivo completamente vuoto e non soddisfatto? Esempio pratico. Anche dopo la mia “trasformazione”, la mia personalità e il mio atteggiamento ​sono rimasti sempre gli stessi nei confronti delle ragazze. L’idea di essere visto e percepito in modo completamente opposto grazie solo ad un bel faccino mi irritava e amareggiava. Avere finalmente una fidanzata non era male, ma nel profondo sapevo che tutti i sentimenti si basavano su un castello di carte in precario equilibrio. Avere un bell’aspetto bastava per mantenere una relazione? Lo scopo dell’articolo non è quello di dirvi di non migliorarvi. Vorrei solo che le persone riflettessero meglio sul perchè o la profondità delle ragione che ci spingono a cambiare. Mi scuso inoltre per le mie doti molto carenti da scrittore, però vorrei veramente sapere la vostra opinione a riguardo. Come affrontereste una situazione del genere? Vivere una vita piena esternamente e vuota internamente oppure il contrario?

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Razionale
Razionale
4 anni fa

Congratulazioni!
Hai scoperto che non c’è nessun merito nella validazione altrui. La ottieni solo in base all’involucro esterno perché la quasi totalità delle persone sono così stupide da non saper andare oltre.

Una volta che fai questo passo è pure peggio perché scopri che:

  • I dementi con un bell’involucro avranno maggior validazione e otterranno molto di più nella loro vita rispetto a persone normali/brutte ma piene di qualità.
  • Migliorarsi fisicamente per piacere agli altri alla fine non ripaga a livello intimo perché gli altri apprezzeranno solamente i miglioramenti estetici.
  • Migliorarsi culturalmente e essere intelligenti è autoreferenziale, a nessuno importa, nemmeno ai tuoi genitori o alla tua ragazza (se ce l’hai). Ai tuoi genitori importa che hai un bel reddito e una laurea per potersi vantare con gli altri, alla tua ragazza i tuoi discorsi intellettuali (ma neanche tanto) la annoiano.

La chiamano “società moderna”, che di moderno ha solo diavolerie tecnologiche piene di bug. Per il resto siamo dei primitivi ben vestiti.

Anonimo
Anonimo
4 anni fa

Ho una storia quasi identica alla tua, per cui ti capisco.
È vero: quella di essere accettati e piacere agli altri è una droga vera e propria. Non serve a darti la felicità, ma solo a distrarti un momento per poi ritrovarti più solo di prima.
Con le donne ciò è ancora più vero: fatichi (tanto o poco che sia), migliori, poi finalmente arriva l’apprezzamento femminile, il sesso che pensavi avrebbe trasformato la tua vita da inferno in paradiso.
A quel punto ti accorgi di non aver in mano nulla, e magari rimpiangi il tempo qualche amico vero, che tu poi hai abbandonato perché ritenevi sfigato, ti accettava per ciò che eri.
È fondamentale, per trovare la felicità, non lasciarsi ossessionare dai propri desideri, ed in particolare da quelli che coinvolgono l’apprezzamento altrui.
O se ne resterà del tutto schiavi.
Anche perché, va detto anche questo, la bellezza, prima o poi, passa. E se non avrai basato la tua vita su qualcosa di serio, anche le gioie effimere e del tutto illusorie provenienti dalla validazione femminile spariranno come le prime nebbie del mattino.
Così, fattasi sera, ti troverai solo, vecchio è triste.
Prima che sia troppo tardi, occorre allora godersi la vita per quello che è, dedicandosi a ciò che ci fa divertire per davvero, senza fingere di essere le persone che non siamo.

Last edited 4 anni fa by Anonimo
Mahler
Mahler
4 anni fa

Gli insuccessi con le ragazze durante l’adolescenza e la giovinezza costituiscono un problema anche nell’età adulta per diverse ragioni:
– Rimpianto per ciò che non si è avuto durante un periodo percepito come “magico” della propria vita, e che si ritiene impossibile da ottenere nel futuro;
– Insorgenza o aggravamento di disturbi psicologici che sfociano in atteggiamenti narcisistici, istrionici, paranoici, antisociali;
– Incapacità di relazionarsi in maniera “sincrona” con l’altro sesso, vivendo esperienze e nutrendo desideri non in linea coi coetanei.

Mottarello
Mottarello
4 anni fa

Hai fatto una maturazione personale molto importante: hai compreso che la validazione esterna non è sufficiente per renderti felice (scoperta molto redpillata). Ma se tu non ti fossi migliorato non l’avresti mai scoperto, dunque ben vengano i tuoi sforzi per migliorarti, anche se tu li hai fatti per avere donne (incentivo sbagliato) o diventare felice (incentivo illusorio) ti hanno dato un dono diverso, forse più prezioso ma difficile da maneggiare, quello di conoscere la realtà. Poi vorrei introdurre anche un argomento più generale, parlando non solo della validazione. Per come è fatto l’essere umano ci illudiamo che “se facciamo questo” o se “diventiamo così” poi saremo felici. Ma la felicità non è una cosa che si “conquista”, ci si finisce dentro senza accorgersene, e durante la maggior parte della vita non la si sfiora nemmeno. Quello che puoi conquistare con le tue azioni è invece il senso di “aver fatto la cosa giusta” oppure di “aver realizzato qualcosa che ritengo importante”. Che sono comunque cose che danno contenuto alla vita. Il discorso si dilungherebbe su cosa riteniamo che sia la felicità, ma non voglio affrontarlo, non so nemmeno se ne sarei capace, ti lascio solo un concetto che mi piace: “la felicità è una scelta”, che secondo me è da intepretare come “la felicità è un atteggiamento volontario” ossia possiamo cercare di mantenere un umore sereno o anche felice anche quando siamo in una situazione che non è quella che avevamo progettato, anche se la situazione è negativa.
Per quanto riguarda il fatto che pensi che il tuo rapporto con la fidanzata possa essere basato su un castello di carte…in molti casi è così, ma non in tutti. Sotto certi versi è anche giusto che l’aspetto fisico abbia un po’ di importanza: se dovete fare sesso dovete provare attrazione reciproca, quindi non lo vedo come una cosa scandalosa. D’altronde il fatto che ANCHE altre cose siano rilevanti è fondamentale, deve anche apprezzare il tuo carattere e stare bene insieme. Un mio amico ha conosciuto la compagna quando entrambi erano giovani e carini, se fosse stato bruttino non l’avrebbe mai trovata, poi dopo anni insieme lui si è ammalato ed è peggiorato ma lei lo ama ancora, te lo assicuro. Quindi è possibile che anche se c’è una componente estetica ci sia anche altro. Ma ti assicuro anche che questi casi sono rarissimi, a me le donne ogni volta che ho avuto un problema economico o di salute mi hanno salutato e se ne sono andate. Dunque statisticamente mi viene da dire che se pensi che il tuo rapporto sia basato su un castello di carte hai probabilmente ragione, però non puoi averne la certezza perchè ci sono rari casi in cui non è così.

Peter
Peter
4 anni fa

E’ tutto indotto dalla società:
se non hai determinate caratteristiche la società ti fa sentire una m…a, se ce le hai nella maggior parte dei casi ti senti vuoto perchè sono caratteristiche innaturali.
Tutti sistemi atti a rendere le persone insicure, controllabili, frustrate che consumando e acquistando prodotti (realizzati da chi comanda) risolvono la loro frustrazione.

Non bisogna puntare nel fare le cose per piacere agli altri

anonimo
anonimo
4 anni fa

La pillola rossa comincia a fare effetto e diventa chiaro che la validazione affettiva da parte delle donne dipende esclusivamente dalla Bellezza (Look) e
col Karattereh ed un buon lavoro magari riesci a farti una famiglia con una pariestetica o giù di lì

Sappi però che molti se cadono in disgrazia perdendo il lavoro o la salute vengono scaricati senza tanti complimenti (ovviamente ufficialmente per altri “validi motivi” )

Last edited 4 anni fa by anonimo
black wolf
black wolf
4 anni fa

Anni fa ho vissuto un’esperienza di “trasformazione” simile a quella che hai descritto, per cui nel giro di un annetto sono passato dal non aver nessun tipo di frequentazione femminile ad avere diverse ragazze… solo che allora ero bluepillato, credevo nelle relazioni e ho sfruttato poco quel “momento d’oro” focalizzandomi troppo sul costruire una relazione seria e solida, cosa che solo in seguito ho capito essere una chimera, per cui rimpiango di non aver vissuto con lo spirito giusto quegli anni e non essermi divertirto e goduto le donne con più leggerezza… (avevo anche l’età perfetta per farlo)… quindi se ne hai la possibilità ti consiglio di frequentare le ragazze quanto basta per divertirsi, senza investire troppo tempo, energie e progettualità in una relazione, anche perchè per quanto tu possa essere bello, intelligente e ricco, cmq dopo un po’ si “annoieranno” e ne vorranno un altro facendo saltare tutto… per il resto dai sempre priorità alle cose che ti piacciono e ti interessano davvero, al tuo tempo libero, alle persone care della tua famiglia di origine, ai buoni amici… insomma… vai per la tua strada e non fare minimamente conto sulle donne.

Last edited 4 anni fa by black wolf
Manuel
Manuel
4 anni fa

Dopo un’ adolescenza difficile, ( e quasi tutte lo sono), si ritiene che la soluzione a tutti i mali sia il passare dall’ emarginazione all’ essere accettati da tutti.
Imparare a gestire un inaspettato successo però è ancora più difficile. Si tratta di una fase che dovrebbe essere anch’ essa transitoria come l’ adolescenza.
Sentirsi apprezzati dalle donne è sicuramente molto gratificante, ma spesso il prezzo che si paga si chiama conformismo ed omologazione.
Il disagio che ho letto mi sembra sia collegato proprio a questo aspetto..” tutti i sacrifici fatti..li abbiamo compiuti per gli altri”.
Ha ragione l’ autore a dire che si stava meglio quando si stava peggio e che si divertiva di più prima.
Perché non si può vivere la vita degli altri e non si può portare sempre una maschera per stare in società.
Meglio una propria personalissima, originale ” Way of Life” magari con meno donne ma con più libertà. Ma questo capita solo se si supera la seconda fase adolescenziale che si chiama conformismo a tutti i costi per far parte del branco.

Last edited 4 anni fa by Manuel
Mtn
Mtn
4 anni fa

Probabilmente c’è una versione di te stesso che non è lo sfigatello delle medie, non è il figo di oggi, e che devi ancora scoprire ed accettare. E’ una condizione imprescindibile per ottenere se non la felicità, l’appagamento.

Cutlass
Cutlass
4 anni fa

Starai bene quando capirai che devi solo essere te stesso , ma la vera domanda è: lo vuoi ?

Alberto
Alberto
4 anni fa

Non ho mai creduto alla storia di quello che cambia da così a così. Chi nasce tondo non può morir quadrato. Al massimo puoi imparare a recitare una parte, per questo sei insoddisfatto, è frustrante passare la vita a far finta di essere un altro. Ma per cosa poi? Per le donne? Ma per carità. Se proprio, trovati una che ami te, non quello che fai finta di essere.

Francesco
Francesco
4 anni fa

Preferisco essere quello che sono, non altri.
Incel si, ma fiero di rappresentare un baluardo della civiltá perduta.

Winston Smith
Winston Smith
4 anni fa

Mi trovo più o meno nella stessa situazione, nel senso che raggiunti i quasi “anta” mi ritrovo con meno hobby e meno amici di quando avevo 20/25 anni e vivevo per me stesso, facendo le cose che mi facevano divertire e nelle quali mi sentivo realizzato (più o meno). Crescendo ho dovuto abbandonare gioco forza certi hobby e certe compagnie (suonare, ubriaconi e drogati) e darmi alla ricerca della chimera della “donna adatta”. Come? Semplice, conformandomi: lavoro stabile, palestra, auto carina, taglio di capelli a cadenza bimestrale, vestiti appena più decenti (dico appena perché sono ben lungi dal vestirmi bene) e compagnie più tranquille (quando ci sono, perché alla mia età sono tutti impegnati ed escono solo il venerdì sera, se tutto va bene). Risultato: le donne non mancano (credo di essere sopra al 7 ora) ma non mi ricordo quando ho fatto l’ultima cosa davvero divertente e spensierata solo ed esclusivamente per me. Forse sono passati anni. Ora sto cercando di riprendermi quegli spazi e di ricostruire qualcosa che mi faccia stare bene veramente. Se avete consigli sono tutto orecchi.

Last edited 4 anni fa by Winston Smith
MarcoC
MarcoC
4 anni fa

In buona sostanza.
Da sfigato la tua vita non ti piaceva, da vincente la tua vita non ti piace nemmeno.

Sei più contradditorrio e incontentabile di una figa, con la differenza che lei è in preda alla sua innata irrazionalità e agli estrogeni, quindi è perdonata, mentre tu, in quanto uomo, dovresti tenere la barra a dritta e avere chiare la direzione verso cui vuoi andare. Dovresti essere tu la guida di una donna, mentre da queste poche righe è chiaro che non riesci a guidare nemmeno te stesso.
Non sono solito consigliare psicologi, ma in questo caso un consulto psicologico o di un life-coach sarebbe utilissimo perchè il tuo è un problema non affettivo o sessuale, ma esistenziale. La tua esistenza non ti appagava prima e non ti appaga neanche adesso.

Fermo restando che è uno scritto troppo breve per trarre qualunque conclusione, visto che non dai molti dettagli. Non sappiamo quanti anni hai, a che età hai avuto la prima fidanzata, ecc…Se il tuo primo approccio femminile è arrivato tardi, diciamo dopo i 25 anni, è facile che questo vuoto che senti sia dovuto al rimpianto degli amori adolescenziali che non hai mai vissuto, alla sensazione di dover in qualche modo recuperare il tempo perduto (tutte le passere che non hai visto dai 14 ai 25 anni, te le vorresti fare ora per compensare), al fatto che ti senti in ritardo rispetto agli altri perchè i tuoi coetanei iniziano a sposarsi e fare figli mentre tu sei come un 15enne che per la prima volta si affaccia nel mercato delle relazioni.
Ma sono solo supposizioni.

Oibaf
Oibaf
4 anni fa

Accadrebbe la stessa cosa se nel racconto tu sostituissi “donne” con “denaro”. Chi è nato con molto denaro, lo gestisce con serenità. Chi è nato bello, gestisce l’abbondanza di belle donne con serenità. Chi si arricchisce e chi si “abbellisce” talvolta soffre il cambiamento. Ma alla fine, “piuttosto che niente, è meglio PIUTTOSTO. Non credi?
Ciao

Nano alto
Nano alto
4 anni fa

Anche io ho visto quel video e non mi ha fatto ridere. Dice cose condivisibili per carità, ma non aveva spinta comica, sarà perché si sapeva già esattamente cosa avrebbe detto.

Cippolippo
Cippolippo
3 anni fa

Per me a dire il vero essere cercato e circondato da cretini sarebbe più che altro una rottura di balle. Scopare gratis qualche figa avrebbe aspetti positivi, purché non parlino troppo (a meno che non siano particolarmente colte e intelligenti).
Certo anche un fotomodello, se si mette a fare oggi discorsi intelligenti, fa scappare quasi tutti.

Mark Jenkins
Mark Jenkins
4 anni fa

Mi associo alle congratulazioni che ti hanno fatto. Te le meriti anche perchè sei una persona sensibile, che ha acquisito una notevole consapevolezza. Molti significativa, e drammatica la tua frase “tutti i sentimenti si basavano su un castello di carte in precario equilibrio”. Essendo una persona vera, con una autentica profondità, non puoi accettare facilmente la superficialità del venire apprezzato solo perchè sei attraente e perchè hai soldi. A mio giudizio, se permetti un consiglio, un pò di psicanalisi può aiutare. Potrebbe anche essere che tu abbia riportato delle ferite psichiche per via della tua adolescenza. Ma anche dedicarsi a interessi autentici, culturali, artistici e altro puo’ dare soddisfazione. Non troverai facilmente persone (e soprattutto donne!) che condividono la tua sensibilità – che ti soddisfano davvero.

mr.b
mr.b
4 anni fa

C’è qualcosa che non mi torna, nel come molti di voi descrivono il modo in cui vanno “a caccia”: aperitivi, disco, ed altre amenità mondane che possono essere di una noia mortale.
C’è qualcosa che non va: quello è il modo in cui le donne cercano (e trovano spesso) uomini, non dovrebbe essere il modo in cui uomini cercano le donne, funziona bene per loro, malissimo per noi. I 7 e gli 8 pure, ndo vanno vanno acchiappano. Un mio amico 7.5/8 se le ordina su tinder e gliela portano a domicilio. So che sembra un ossimoro (se le donne stanno lì, li devo andare), ma se non c’è altro a parte il fine di scoparti qualcuna e quell’ambiente ti annoia (a me annoia molto), allora stai sbagliando qualcosa, secondo me. Per carità, l’ho fatto anche io, eh, parlo per esperienza.
Ma poi per forza escono fuori diverse storie lette qui sul sito per cui uno dopo si sente alienato, svuotato, senza interessi, hai si la figa ma la vita è poi peggiorata. Caxxo il tempo è poco, se devi passare quel poco che resta quando lavori in minchiate noiose e costose, grazie che la vita peggiora. E non solo perché poi le donne le trovi e sono il prototipo dello scassa minc##a.

Osservatore Romano
Osservatore Romano
4 anni fa

Amico, punto di vista interessante ma troppo sintetico: hai scritto una cartolina, non un saggio breve.
Se elabori forse si può formare un’opinione, altrimenti boh.

Dominik
Dominik
4 anni fa

C’è da dire però che anche noi uomini guardiamo l’estetica della donna. Personalmente penso che la donna bella vada solo scopata, la donna bella e intelligente è la perfetta compagna di vita, la donna brutta e intelligente va bene come amica, la donna brutta e non intelligente va scartata. E comunque la bellezza è soggettiva, come anche l’intelligenza, per cui ognuno ha la sua anima gemella.

Paolo
Paolo
4 anni fa

Mah….la mancanza di amore è il problema x tutti
Ma dubito che bel faccino sia triste. Al massimo soffre di una leggera inquietudine

Boucaneer
Boucaneer
4 anni fa

Interessante articolo… certe situazioni sono un po’ come il muro di Berlino. Nel mondo redpill gli inces stanno nella parte “sovietica” e guardano con invidia e concupiscenza la parte “NATO-Occidentale” e i suoi abitanti (in questo caso rappresentato dai chad & co.). Ma non è che da questa parte della barricata sia sempre tutto oro, tutto facile, tutto regalato e tutto esente da rischi e rotture di scatole eh? E l’autore dell’articolo ne offre una valida testimonianza.
Personalmente ritengo che l’automiglioramento possa tranquillamente far coesistere entrambi i driver del cambiamento (ossia per piacere a sè stessi e agli altri), ricercando così la creazine di un circolo virtuoso.
Farò un esempio banale con lo sport. Allenarsi soltanto per dimagrire, stare in forma e quindi piacere alle ragazze è sbagliato. Crea soltanto frustrazione e ossessione, trasformando così quella che potrebbe essere una sana passione in un secondo lavoro (peraltro non pagato ma anzi, dove si deve addirittura pagare!). Accade quindi che se si riceve un palo dopo aver raggiunto l’agognata forma smagliante si rischia di cadere in uno stato depressivo (della serie: “ma come, con tutta la fatica che ho fatto per far venire fuori la tartaruga e quella tipa non me la dà?”).
Invece uno prima di tutto dovrebbe fare sport perchè GLI PIACE. Perchè è un passione. Unirci poi il fatto che allenarsi tanto comporta il mantenimento di una buona/ottima forma fisica (e quindi una maggior probabilità di piacere alle ragazze) beh, direi che è perfetto. E se anche una mi dicesse no, che importa? Gli sport che pratico mi danno felicità lo stesso.
Viceversa, ho tre fighe per le mani e ho un fisico da bronzo di Riace anche senza far nulla? Continuo lo stesso ad allenarmi perchè lo sport per me è una passione.
Senza contare che oltre al divertimento in sè, al miglioramento della forma fisica (e quindi più figa), è un’ottima occasione per fare e approfondire nuove amicizie (comprendendo di nuovo ma anche prescindendo dal discorso figa)
E lo stesso dicasi per altri campi, tipo i circuiti sociali, i locali, le mode, ecc.

anonimo
anonimo
4 anni fa

una volta redpillato, puoi vivere lo stesso una vita piena esteriormente arricchendola interiormente grazie al fatto che puoi concedere il giusto peso e tempo alle varie situazioni di vita

Zarauke
Zarauke
4 anni fa

Citando un famoso film di fine anni ’90, “L’automiglioramento è masturbazione, l’autodistruzione invece…”.
Si potrebbe spiegare meglio come una metafora. Quando nasciamo siamo come dei diamanti unici e pieni di sfaccettature ma poi veniamo ricoperti di merda. Un giorno guardandosi allo specchio e vedendo dolo uno grosso stronzo i più intraprendenti potrebbero decidere di “migliorarsi”, e allora cosa fanno? Comprano una bella vernice luccicante e se la spalmano addosso, magari pure un po di profumo per coprire il fetore ma tendenzialmente sempre dei grossi stronzi restano, per quanto luccicanti e profumati possano essere. Il che a mio avviso è un po quello che è successo all’autore di questa testimonianza. Si è migliorato, ha lavorato su se stesso, magari ha studiato, si è allenato ed ha ottenuto donne, successo e denaro. Ma è sempre rimasto lo stronzo che era, cosa confermata dall’insoddisfazione che lo coglie nel buio di ogni notte quando tutte le interferenze esterne si abbassano di volume e si resta davvero soli con i propri demoni.
Quello che invece si dovrebbe fare è per prima cosa grattarsi via di dosso tutto il letame marcio che ci ricopre e soltanto dopo cominciare a lavorare su se stessi. Se ancora se ne è convinti. Soltanto allora tutto quello che faremo avrà un senso e potrà dare vera soddisfazione. Anzi probabilmente dopo quel lavoro nemmeno la soddisfazione o meno sarà più nemmeno rilevante.

Rododendro
Rododendro
4 anni fa

Vivere dipendendo troppo dai riscontri degli altri è la ricetta perfetta per l’insoddisfazione.
Dall’altro lato bisogna essere monaci buddisti per non subirne minimi effetti.
Il protagonista ha avuto modo di assaporare momenti genuini quando non ne era troppo dipendente e dunque avere ora rapporti basati solo sulla superficialità lo fa sentire in downgrade umano.
Confermo che è irritante avere ascolto o riscontro solo se rispondi a modelli convenzionali , un esempio terra terra è vedere come si è accolti in luoghi pubblici a seconda di come si è vestiti.

Marcos
Marcos
4 anni fa

Soddisfatto un bisogno ne appare un altro. Se morissimo di fame penseremmo tutto il giorno al cibo e non alla figa. Il darsi da fare puó valere per chi si trova tra il 6.5 e il 7 per provare a superare il muro di sbarramento, sotto il quale, a causa dell’ipergamia, si é tagliati fuori da tutto.

Last edited 4 anni fa by Marcos
xiaoxiongmao
xiaoxiongmao
3 anni fa

Come affrontereste una situazione del genere? Vivere una vita piena esternamente e vuota internamente oppure il contrario?

non capisco perchè una dovrebbe precludere l’altra? il motore principale dell ‘animo umano è volersi sentire importante, considerato dagli altri, nessuno fugge a questo sentimento.
non capisco scusa ti strugge? se sei vuoto di attività o hobby che ti lasciano un vuoto interiore non è certo colpa delle ragazze, sei te che li hai trascurati. cercare e frequentare ragazze non è un attività full time 24/24 che non permette di dedicarsi ad altro.

Peter
Peter
4 anni fa

Anche a me è piaciuto, come doppiaggio amatoriale non è male.
Gli argomenti dei dialoghi sono ovvi, ma possono aprire gli occhi a chi non li conosce.

Cioran
Cioran
4 anni fa

Come direbbe qualcuno:nulla di nuovo sotto al sole.Quello che un essere umano fa lo deve o dovrebbe fare solo per sé stesso,per la propria armonia personale.Se ci deve essere l’automiglioramento,va considerato più come un aumento progressivo della consapevolezza di sé stessi e della vita nella sua globalità con il passare degli anni.Che siamo animali sociali è incontrovertibile,ma se facciamo le cose in funzione degli altri che cosa ne ricaviamo alla fine della corsa?
Solo un senso di vuoto,come dice l’autore.
Essere belli,avere uno status e i soldi piacerebbe a tutti o quasi tutti,ma come ho letto in un testo di Schopenhauer una volta, quello che conta è la nostra natura,la nostra personalità o indole,il resto volente o nolente è passeggero,come noi del resto.Se uno è un imbecille di nascita con status,soldi o addirittura bellezza potrà scopare quanto vuole,ma sempre un coglione rimane.Credetemi che ne conosco di individui del genere,senza una spina dorsale, senza personalità,con belle donne “emancipate” da mantenere che gli mettono pure le corna a raffica facendo finta di voler fare le coppie aperte dove alla fine cucca solo lei, anche in età avanzata(ho testimonianze di un amico investigatore privato).La più grande cazzata che si può fare poi nella vita secondo me è basarsi soprattutto sull’approvazione femminile,ci si sente svuotati e sempre in difetto,visto che le prime a essere in difetto sono le donne.Ingoiare la red pill è diventato obbligatorio per salvare se stessi.

Urhen
Urhen
4 anni fa

Questo articolo parla di una persona che con la sua volontà si dà da fare e migliora e si ritrova pieno di belle ragazze. QUESTO ARTICOLO, ALMENO NELL’INCIPIT, MI PUZZA DI BLUEPILL. Le prime righe potrebbero essere scambiate per il riassunto di “The Game” di Neil Strauss.
P.S. non viene specificato cosa ha fatto per migliorarsi, se intende miglioramenti solo estetici allora va bene, ma se dice caratteriali allora è bluepill

Uno qualsiasi
Uno qualsiasi
4 anni fa

La persona che amo una volta disse “molti amici, molta solitudine”. Per causa e per effetto, aggiungo io. È una dinamica di sofferenza. Si soffre per una mancanza, la si sovracompensa, e quella sovracompoensazione porta ad avversa ma aumentata sofferenza. Si ha un moto di rifiuto, e si ricomincia. Ma non bisogna per contro desiderare di essere emotivamente inerti, di bastare a sé stessi. Perché non si può. In medio stat virtus, et sempre est modus in rebus. L’uomo ha bisogno del suo prossimo, ma questo bisogno non va mutato in dipendenza. Bisogna stare bene in solitudine, ma non desiderarla in sé stessa. Godere di tutto ma non bramare nulla, e neppure disdegnare o spregiare alcunché, se non rare eccezioni. Esistono anche i momenti, ma in genere la selezione è l’unica arma della sopravvivenza, così in biologia, così in psicologia. Anche la natura lo sa.

Cavallo pazzo
Cavallo pazzo
4 anni fa

Ciao zio red! Hai sentito che da oggi in Italia le terapie ormonali per le persone con disforia di genere saranno gratuite? Che ne pensi? Ciao mito!

Josa
Josa
4 anni fa

Penso che se si sceglie la strada del Don Giovanni (se ce lo si può permettere) il portare a letto una nuova donna (il +1) vada solo inteso come il portare a casa l’esperienza unica (il sesso e il suo tempo) che ci offre.

Non come una valutazione del proprio valore.

In senso assoluto ciò non rende felici.

Solo temporaneamente appena finita l’esperienza. Poi si torna al proprio stato emotivo di base.

Il non avere “una” che ti capisce può fare sentire soli in compagnia. Ovvio poi che soli soli sia peggio che soli in compagnia.

Last edited 4 anni fa by Josa
Antonio
Antonio
4 anni fa

Quindi ora sei bello e trovi figa? Bene, complimenti. Costruisci qualcosa con una donna e fatti una famiglia. Vedrai che starai meglio.

Anna
Anna
4 anni fa

Hai scritto delle cose molto profonde e la domanda finale è legittima, putroppo la risposta temo che sia : si nasce e si crepa soli, la validazione che le persone ti danno base al 90%dal bisogno…

Perso
Perso
4 anni fa

Secondo me non è detto che la storia di un bello sia un castello di carta. Essere belli in fondo da solo l’occasione per farsi notare; se poi dentro alla persona c’è anche del valore umano, può nascere anche una storia importante. Tu hai avuto la fortuna di passare da una condizione estetica sfavorevole a una migliore; ciò che hai dentro ha forgiato l’uomo che è in te che MAI si dimenticherà la sofferenza di quando era di aspetto meno gradevole.

Pino
Pino
4 anni fa

Blupillato!