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Tommy Goes to Jesolo

Tommy Goes to Jesolo

E’ un sabato sera di inizio Estate e il Sole sta per calare su una piccola fabbrica della Pianura Padana. Tommaso, il figlio del proprietario, sta uscendo dall’ufficio per andare a prepararsi per la serata.

“Ehi papà, io vado. Chiudi tu l’ufficio?”
“Certo figliolo, vai e divertiti”
“Ah papà, posso prendere la BMW?”
“Devi uscire ancora con la ragazza di ieri sera?”
“No, stasera esco con Matteo e Andrea”
“Va bene, prendila pure. Ma non bere e non correre troppo!”
“Ok papà, ciao!”

Tommaso è bellissimo: 185 cm di statura, moro, occhi verdi e uno sguardo penetrante da cui traspare tutta la sicurezza maturata in 25 anni di stima e apprezzamento dagli altri uomini, ma soprattutto dalle ragazze.

Non fa in tempo a salire in macchina che il telefono squilla. E’ Sofia, quella della sera precedente.

“Ciao
volevo dirti che sono stata benissimo con te ieri sera, è stato
dolcissimo e non ho chiuso occhio tutta la notte. Mia sorella questa
mattina mi ha subito chiesto se abbiamo fatto qualcosa, secondo me ha
una cotta per te hehe Che fai di bello stasera? Un giorno di questi ci
si potrebbe vedere ancora, i miei sono via per tutta la settimana.”
“Ti so dire.”
“Va bene, ti aspetto,
è veramente da tanto che non mi sento così bene in compagnia di un
ragazzo, prima pensavo a quando la barista l’altro giorno ha confuso le
nostre ordinazioni, non è stato buffo ahah fatti sentire mi raccomando”
“Ok”
“Buona serata, spero che tu non mi abbia preso per una scema quando ti ho detto quella cosa lì, ho sbagliato ad esprimermi.”

(Visualizzato)

Promemoria: timbrare anche sorella di troietta conosciuta l’altra sera.

Tommy infila una magliettina mélange aderente che mette in risalto il suo torace atletico e, intorno al suo collo muscoloso, fa passare una
collanina con piastrina in acciaio. Subito dopo va in bagno per sistemarsi il suo lungo ciuffo.
Allo specchio è riflessa l’immagine di un atlantomediterraneo dai lineamenti perfetti e nel fiore della giovinezza, ma Tommy non si è fermato mai un attimo a riflettere su ciò, indaffarato come è sempre stato a vivere la sua intensa vita.

Poco dopo, i ragazzi al bar in centro sentono il rumore di un’ auto sportiva provenire in lontananza. E’ Tommaso sulla BMW cabrio nera del
padre, con la cappotta abbassata e il motore 6 cilindri che ruggisce. E’ arrivato. Tutti corrono ad accoglierlo calorosamente. Aspettavano solo lui.

“Ciao Tommy! Sei arrivato!” “Ciao mitico” “Ehi Tommy bella macchina!” “Ehi Tommy, passa a trovarmi una sera di queste che ho un cd da darti!” “Ehi vecchio mio, hai visto il Milan l’altra sera, che partitona!””Barista,fai uno spritz qui a Tommaso”.
In mezzo alle tante voci maschili ce n’è anche una femminile. E’ quella di una moretta paffutella e bruttina che frequenta spesso il bar, ma che quasi mai cede alle proposte dei numerosi ragazzi che ci provano con lei nel locale.
“Ciao, sono Laura, ti ricordi?”
“No, non ho presente”
“L’amica di Martina!”
“Ah ok”
“Ti va di prendere qualcosa da bere?”
“No guarda, sono qui coi miei amici, fra poco andiamo pure via”
“Ok , magari un’altra volta?”
“Vediamo, ciao”

Si avvicinano Andrea e Matteo, i suoi amici dai tempi delle medie. Anche se non si può dire che se la passino male con le ragazze, la vita dei due è ben diversa da quella di Tommaso. Provano parecchia invidia nei suoi confronti, ma agli occhi della gente riescono a nasconderla abbastanza bene.

“Ehi Tommy, che si fa stasera?” Esordisce Andrea.
“Non lo so, sarebbe bello andare al mare a Jesolo. Vi va?” Subito propone Tommaso.
“Sì, per me va bene, possiamo andare al locale che ci ha consigliato Paolo”
“Sono stato lì ma non è granché, c’è poca figa. Meglio che andiamo in quello dell’altra volta”
“Ahah ma tanto tu la figa la trovi sempre ovunque!”
“Lo so, ma io lo dicevo per voi sfigati ahah”
“Bastardo ahaha”

Un altro spritz e si parte. L’asfalto scorre veloce sotto le ruote della BMW, il piede preme forte sull’acceleratore; il divertimento non può aspettare.
La BMW attraversa la campagna veneta a tutta velocità, con Children a palla che esce dalle casse e il vento che soffia forte sulle attaccature
perfette dei tre giovani.
100, 120, 140 all’ora.
Nell’abitacolo il profumo della natura si mescola a quello dei dopobarba firmati dei tre.

In un attimo sono già arrivati al mare e, dopo un altro cocktail, si preparano ad entrare nel locale.
Come al solito all’ingresso c’è una fila lunghissima, ma per fortuna Tommy è amico del buttafuori. Appena questo lo nota, fa cenno ai tre di passare avanti.

La festa ha inizio e la serata già promette bene. In pista c’è una biondina molto sexy in minigonna che sta sculettando al ritmo di Despacito e Tommaso non perde tempo, si fionda a provarci iniziando a ballarle vicino.
“Uere ar iu from?” Tommy sfondera subito il migliore dei suoi rompighiacci, ha sempre funzionato con le fighe straniere perché dimostra interesse e una buona dose di famigliarità con la geografia.
“From Sweden!”
“Iu biutiful!”
“Thank you, wanna go to the toilet?”
“Uat?Sex?”
“Yes”
“Ok”.

Conoscere l’inglese è sempre utile con le ragazze.
Mentre i due si dirigono verso il bagno il nostro prode si ricorda di non avere con sè preservativi. “Vabbè, spruzzerò in bocca” pensa tra sè e sè.
La porta del piccolo bagno si chiude e la biondina è in piedi e dà le spalle a Tommy, in attesa di essere presa da dietro. Il rapporto è fugace ma intenso e la bella nordica è scossa da brividi di piacere. Tommy sta per venire e cerca di estrarlo ma la svedesina lo prega di continuare e di finire dentro di lei.
“E’ sempre così” pensa Tommy, in un misto tra il rassegnato e il compiaciuto di essere un distributore ambulante di sperma.
Ma serata è appena all’inizio e, prima che gli amici lo chiamino per rientrare, altre ragazze campioneranno il suo il DNA, sia in disco che in spiaggia, mentre Andrea e Matteo rimarranno con un pugno di mosche.
Ore 3.50 del mattino.
Lungo la statale alberata nella strada del ritorno c’è una curva pericolosa.
Tommy la conosce bene ma questa volta la stanchezza e l’alcol non gli permettono di rallentare prima di affrontarla.
Il guidatore sterza bruscamente, ma è troppo tardi. L’auto sbanda più volte e finisce contro un platano. Tommy viene sbalzato fuori dall’abitacolo.
Mentre il suo corpo inerme si libra nell’aria, il giovane rivede davanti a sè in pochi istanti tutta la sua esistenza. I traguardi, le cerbiattine, la stima degli altri. Una vita in pole position. Finalmente si rende conto del dono prezioso che Madre Natura gli ha dato e che ora gli sta per togliere. Il volto di Tommy, che di lì a poco verrà completamente deturpato dall’impatto con l’asfalto, si dipinge di un sorriso radioso. Un bello muore una volta sola, un brutto muore ogni giorno.

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Anonimo
Anonimo
3 anni fa

mah…se tommy è veneto, come mi pare di capire, i saluti degli amici quando arriva al bar sono assai poco credibili.
Assai più verosimili:
"areo lì diocan"
"ciao recia. Un spriss par mi e uno pal bòcia"
e via dicendo

Anonimo
Anonimo
3 anni fa

Se c'è qualcuno che crede che questa storia non sia realistica è meglio che esca un po'di casa invece di stare a sparare cazzate davanti al PC.

Comunque, perché hai disattivato i commenti nell'articolo sullo stupro?
Ti sei piegato al politicamente corretto e al nazismo delle femministe?

Urhen
Urhen
3 anni fa

Una cosa che ho apprezzato è il contrasto tra l'inglese di Tommaso (che è pessimo) e l'inglese della straniera (che è fluente), che dimostra come ciò che dici alle donne non conta niente, ma conta solo il faccino di chi lo dice.
Bellissimo anche il fatto che si faccia intuire che Tommaso creda di sapere l'inglese e che di disporre di ottimi rompighiaccio, a dimostrazione del fatto che questo tipo di persone vivano in un mondo ovattato.

Anonimo
Anonimo
3 anni fa

Bel racconto, realistico anche se leggermente esagerato (solo leggermente, ma ci sta). Mi spiace per il finale, ma anche quello rappresenta una possibilità reale. Alcune note: all'inizio con la maglietta melange aderente, la targhetta metallica al collo, l'amico che presta CD e la canzone Children pensavo che fosse ambientata sul finire degli anni 90 ! Invece si scopre che suonano Despacito, quindi Children è quella versione di Fedez, la maglietta e le targhette metalliche vanno anche ora, magari sono un po' diverse. In pratica un racconto valido per molte epoche ! (l'hai fatto consciamente? comunque non credo che al giorno d'oggi qualcuno presti ancora i CD, se li sostituisci con "vinile" allora tutto torna dato che c'è il revival). Altra nota importante: di Andrea e Matteo non si sa nulla nel finale, eppure presumibilmente erano in auto con Tommy. L'autore fa così capire chi è che conta davvero nella società, anche nelle disgrazie. E se a fine racconto anche voi lettori non avete pensato a che fine hanno fatto Andrea e Matteo…allora su questo c'è da riflettere davvero !
-Kollok-

Anonimo
Anonimo
3 anni fa

Noto che ci sono due tendenze, l’una legata all’altra, ma ben distinte, che da un po’ si susseguono nel blog.
La prima è la Redpill vera e propria: la teoria LMS è tutto ciò che ne consegue.
La seconda è invece la visione della vita che fa dell’avere elevati valori LMS non solo un vantaggio (il che sarebbe ovvio), ma addirittura ciò che conferisce senso e significato alla vita e la rende felice.
Se la prima parte (la Redpill) è sostanzialmente incontrovertibile, la seconda è una visione totalizzante delle cose che fa oggettivamente acqua da tutte le parti.
Che essere belli, ricchi e famosi renda automaticamente felici è una cazzata monumentale.
Gli elenchi dei pazienti degli analisti traboccano di persone che, quanto a LMS, non dovrebbero avere nulla di che lamentarsi.
E d’altra parte, quanti rampolli ricchi e belli (come il nostro Tommy) si danno alle droghe o si suicidano?
Se la LMS è questione (quasi) matematica, la felicità è cosa ben più complessa.
Per citare Bruce Springsteen
“Poor man wanna be rich
Rich man wanna be king
And a king ain't satisfied
'Til he rules everything”
L’ elevata LMS è un vantaggio oggettivo ed è anche vero che, se i soldi non danno la felicità, figurati la miseria…
Ciononostante l’uomo, ricco o povero, bello o brutto, non è mai soddisfatto.
Spesso anzi il cessone che fa il manovale si contenta di un panino, una birretta con gli amici e qualche mignottona in caso di necessità; viceversa, chi ha tutto, vorrebbe avere ancora di più.

vonMoltke
vonMoltke
3 anni fa

Stai parafrasando Napoleone. “Morire non è niente. Vivere da sconfitto è morire ogni giorno”.
Era già a Sant’Elena. Sapeva quel che diceva.

anonimo
anonimo
3 anni fa

Mi ricorda il film più redpillato che abbia mai visto: Apri gli occhi del 1997 con una magnifica Penelope Cruz, ai tempi una splendida bellezza da 8 tondo tondo.

Tommy goes to jesolo è praticamente l’inizio di quel film cioè la routine quotidiana di un Tommy qualunque, fatta di figa, soldi e vita sociale in God Mode.

Il seguito del tuo articolo viene raccontato dal film:
Tommy sopravvive ad un incidente d’auto e si risveglia col volto completamente sfigurato, dall’oggi al domani.
Donne ed amici cambiano completamente atteggiamento nei suoi confronti ma hey che te lo dico a fare che si tratta di Pura e Cruda Redpill?

Tommy non regge l’impatto psicologico ed impazzisce, il resto del film scorre bene inanellando, una dopo l’altra, ineluttabili perle quotidiane di Redpill.

Anonima
Anonima
3 anni fa

Un articolo del genere non giova alla causa di questo blog, così venato di blackpill.

Però una riflessione me l'ha suscitata: forse tra i giovani maschi top certe vicende sono lievemente più frequenti perché i privilegiati vivono più intensamente ed anche "rischiosamente". Insomma, se si passano le serate in casa di fronte ai videogiochi, è un po' più difficile che capitino certi incidenti. Forse è anche per questo che di qualche giovane scomparso si dice, tra le altre cose "era bello"…

black wolf
black wolf
3 anni fa

senza polemica, ma scrivere una storia mettendo insieme i temi incel e una tragedia stradale non è opportuno. la frase finale poi… scusa ma è agghiacciante.

Mario
Mario
3 anni fa

Ciao, sono un cosiddetto chad a cui non frega niente di fare serate e avere decine di donne al seguito, ma non ho mai trovato “quella” che ho sempre desiderato e la cosa mi è sempre pesata. Ricordo che preferivo alzarmi presto ed allenarmi che fare serata in locali pieni di gente fatta e di fumo….

Matmondo
Matmondo
3 anni fa

Ma veramente c'è ancora gente, in ITALIA, sotto l'8 che pensa di rimorchiare in discoteca similnormaloidi (dal 5.5 truccate) in su? Ragazzi miei salvate denaro, timpani, ora anche salute. Chi ci guadagna è più la vostra frustrazione che non altro. Risparmiate per prostitute e/o viaggi nell'est in periodi e città non blupillati. Belli anche i trainochad.

Anonimo
Anonimo
3 anni fa

Riflettevo in questi giorni quanto sia divertente denotare il fatto che le donne, mediamente, guardano una quantità industriale di programmi spazzatura che sono infinitamente redpillati. Matrimonio a prima vista, 90 giorni per innamorarsi, Primo appuntamento, Take me out e cagate varie (la mia ragazza li guarda e ho provo un certo piacere a farle notare tutte le crudezze e le pretese dei comportamenti femminili). Beh lì si vede la realtà per ciò che è: donne che scartano ragazzi su ragazzi, senza dar loro neanche la più pallida possibilità di farsi conoscere. Su matrimonio a prima vista addirittura alcune ereggono un muro piuttosto che provare a dare una chance al novello sposo (ma che cazzo vai ad un programma del genere se poi fai la pretenziosa di merda?!) dopo aver stabilito in una frazione di secondo che possono avere di meglio. Perché è questo il punto che si evince da quei programmi: le donne presenti non scartano gli uomini perché siano effettivamente brutti, ma solo perché nelle loro incredibilmente ipergamiche menti pensano "Merito di più. Non mi devo accontentare". Ed è ironico che siano le femmine ad atrofizzarsi il cervello davanti a questo genere di puttanate senza riuscire a capire di quanti privilegi godano in ambito relazionale. Probabilmente perché si immedesimano nella stronzetta di turno o forse perché sono redpillate a livello inconscio, ma del tutto incapaci di riconoscerlo a livello cognitivo

DarkTechno
DarkTechno
10 mesi fa

Un articolo interessante, una storia ben scritta, divertente da leggere e da seguire.

Però trovo oltremodo pericoloso e inutile stare a perdersi dietro a uomini che hanno un aspetto fisico attraente. Non serve a nulla “divinizzare” Chad e Tommy. Perché anche Chad e Tommy, prima o poi, devono fare i conti con le mille mila cazzate delle donne. Il GodMode non dura all’infinito. Perché le donne solo raramente si accontenteranno di essere scopate e via: il più delle volte cercheranno di attaccarsi come gatte ai coglioni, e son dolori.
Lo so perché ci sono passato.

Io sono stato un Tommy, mi verrebbe da dire.
A 20/25 anni nessun problema con le donne: in discoteca trovavo sempre qualcuna da ripassare (come nel racconto), e sicuramente me la sono goduta. Ho anche sempre avuto la ragazza fissa molto carina, e tutto quel che ne consegue.
Però, non appena le donne si accorgevano che ero “tenero di cuore” – leggi anche: molto Blu-pillato – allora non te le scollavi più di dosso, e finivi per trovarti in situazioni molto spiacevoli, al limite dello sfinimento.
Le donne ti presenteranno sempre il conto, credetemi.

Stanco delle mille paranoie create dalle donne, stanco dell’energia che mi sottraevano, stanco delle cazzate immani che mi propinavano, stanco degli sfinimenti, dei litigi, delle pretese, stanco dei drammi, stanco dei ricatti, stanco delle scenate, stanco della loro gelosia, delle loro crisi isteriche, stanco dei musi, stanco degli infantilismi da prima asilo, stanco dei pettegolezzi, stanco delle lamentele, stanco dei capricci, stanco delle bizze, stanco… stanco di questo incommensurabile mare di cazzate, mi sono rivolto finalmente al mondo del sesso a pagamento.
E lì ho trovato l’appagamento.

Voglio dire una cosa basata sulla mia esperienza personale.
Il sesso di natura transazionale che si fa pagando una escort può essere di qualità molto SUPERIORE al sesso che si fa “gratuitamente” con una svitata trovata in discoteca. Ed è allora che capisci che non ha più senso cercare le donne “nella vita reale”. Che tu sia un Tommy o meno, conviene sempre pagare.

Tutto sta nel pagare la donna giusta.

Questo per dire che – alla fine – l’aspetto fisico conta relativamente. Il fattore M (money) della triade LMS è assolutamente il fattore più importante, perché GARANTISCE di scopare. L (looks) è un fattore che anche in un uomo sbiadisce con il tempo. M (money) ti dà l’assoluta GARANZIA di scopare – di scopare bene e sempre. E soprattutto, senza rotture. Ditemi se è poco.

nicola
nicola
3 anni fa

Ineccepibile la storia, che è più realistica di quanto appaia se piuttosto di capirne il senso ci si mette a fare le pulci ai dettagli, le descrizioni. Il realistico che conta è che esistono persone che sembrano vivere in un universo parallelo da quanto, per loro, è tutto facile, tutto a portata di mano senza doversi sbattere; sono nati con la camicia. Molti di loro (se non sono redpillati ovviamente) neanche si accorgono di quanta fortuna abbiano, proprio perchè non riescono ad identificarsi nei loro opposti, in chi deve lottare per ogni grammo di felicità. Conosco anche io persone mondane che sono sempre cercate, invitate, addirittura a cui le ragazze si presentano e offrono di farsi una chiacchierata insieme. Neanche da dire che a me ovviamente non è mai capitato. Il destino però alla fine rimette tutto in pari, anche i belli non sono immuni alle leggi fisiche, alle malattie, alle scelte sbagliate che li portano a mantenere figli non voluti, rovinarsi con la separazione, fallire economicamente. La redpill dovrebbe servire a conoscere i propri limiti, eventualmente affrontarli, e trarre il massimo giovamento con quello che si ha. Si può capire di partire svantaggiati rispetto ad altri, ma si deve fare il minimo possibile di errori. Il recupero arriva.

Henri de Tolouse Lautrec
Henri de Tolouse Lautrec
3 anni fa

Una storia un po' troppo romanzata, con le caratteristiche dei personaggi esacerbate, in maniera quasi caricaturale, come avveniva anni fa nei film di Muccino.
Il finale poi sembra quasi una sorta di rivalsa dei brutti. Avrei preferito un finale piu' realistico e meno forzato, cioè il chad che abituato a non fare un piffero, con l'età tendeva a ingrassare e magari perdere capelli. Il padre moriva, lui ereditava la ditta, ma buono a nulla che era la faceva fallire.
Comunque potrebbe essere una parte della trama di un film sugli incel, un sogno che prima o poi vorrei realizzare. Un film economico lo puoi fare anche con 2 / 300 mila euro. Ma serve comunque un crowdfunding: nessun produttore commerciale finanzierà mai un progetto che fa arrabbiare le femministe e va contro il pensiero unico politically correct.

DarkTechno
DarkTechno
4 mesi fa

Questo è – senza offese – forse l’articolo più brutto (e fuorviante!) dell’intero sito. Non capisco cosa si vorrebbe dimostrare. Che un “bello” scopa tantissimo? Se scopo belle donne in discoteca, mi rilasciano un certificato di idoneità alla vita? Occorre scopare come se non ci fosse un domani per essere “uomini”? No, ragazzi. Non ci siamo.
RedPill significa liberarsi la mente dalle donne: articoli come questo mettono le donne ancor più sul piedistallo (come se il sesso fosse l’unica fonte di felicità terrena e l’unico parametro di successo). Ma non lo capite che è proprio questo il gioco che il sistema vuole farvi giocare? Correre a vuoto nella ruota del criceto assetato di sesso, invidioso di chi ha più sesso di lui. RedPill significa uscire dal gioco: scendere dalla ruota e mandarla una volta per tutte in frantumi. E cercare il proprio valore al di fuori della sessualità. Credere nella RedPill e (allo stesso tempo) continuare – direttamente o indirettamente – a venerare il sesso e/o a osannare i “Tommy” non porta a nulla.

Fantasma (tra)passato
Fantasma (tra)passato
3 anni fa

Prima di trarre conclusioni moralistiche e/o "psicologiche" bisognerebbe considerare che:
– il Tommy del racconto possiede al max grado tutte le caratteristiche positive e gratificanti: E' perciò un personaggio idealizzato.
– vive nel modo che ognuno vorrebbe vivere -senza inutili moralismi o frasi fatte- ma che in realtà pochissimi possono permettersi.
– la sua fine non viene presentata come un conto da pagare e nessuno si mostra contento di ciò; al limite è lui che, nonostante stia per passare nel mondo dei fu, sorride quasi soddisfatto.
Si può quindi trarre dal racconto la seguente "morale":
Chi vive in buona qualità è più felice di chi vive in una quantità maggiore ma non altrettanto appagante.
Insomma bisogna vivere sfruttando al max ciò che si ha a disposizione.

Unknown
Unknown
3 anni fa

L unica cosa da dire è che un tommy rischia malattie veneree

Anonimo
Anonimo
3 anni fa

Le curve unica igiene sociale.

Musty
Musty
3 anni fa

Notizia freschissima di pochi giorni fa, un Chad della mia città, trentenne tartarugato belloccio e benestante, si è schiantato in moto e lotta fra la vita e la morte. Ho immediatamente pensato a questo articolo.

Anonimo
Anonimo
3 anni fa

Bel racconto. Veritiero.
Anche se, in questa storia,sono le donne a perdere,non riuscendo ad ottenere ciò che vogliono veramente dal figo figlio di papà.
Eppure trovo più sano e normale quando le donne si comportano così. Non avrei mai immaginato di poterlo dire, ma preferisco donne che si vendono a quelle che si regalano. Quantomeno le prime attribuiscono un valore a se stesse e spingono gli uomini a migliorarsi, almeno da un punto di vista economico.
Certo, sarebbe auspicabile una società più ricca, con un benessere più diffuso e meno sperequazione sociale. Ma ormai si va verso la direzione opposta.
Per quanto sia, le donne che si concedono al Tommy della storia, le trovo più normali anche perché è una vicenda che si ripete dalla notte dei tempi.
Il fenomeno nuovo di questi anni invece, lo trovo molto più sgradevole della storia che hai raccontato: si tratta della mascolinizzazione dei comportamenti femminili. Per cui nella storia, quelle che si concedono al figo ricco, oggi, nell' attesa che arrivi, fanno beneficienza a destra e a manca. Quindi una volta si conservavano per il Tommy, oggi non si fanno mancare nulla.
E il Tommy di turno, col sesso non protetto in bagno con la svedese, rischierebbe pure qualche infezione, considerando le innumerevoli avventure anche etniche della Scandinava.
Quindi rimpiango le sane donne interessate di una volta! Che erano pure così furbe da non farsi possedere solo in bagno ma che erano capaci di ottenere di più.
Meglio venderla che regalarla. Quanto meno attribuisci un valore a quella cosa lì…trovo più sana una società in cui le donne sanno vendersi piuttosto quella in cui si regalano.. preferisco quelle che vanno con Tommy il ricco e giovane imprenditore veneto che quelle che si danno a marocchini,rapper di colore,dj giamaicani solo perché vanno di moda..o che girano ubriache a Ibiza e vanno con chiunque senza ricordarsi neanche con chi..come nelle vicende dell' Erasmus che hai raccontato..
Certo la società ideale è quella che permette a tutti le stesse possibilità. Forse le società scandinave socialdemocratiche si avvicinano più a questo modello. Ma si tratta comunque di utopia.
Ma fra i due mali, meglio il male minore! Meglio quelle che la vendono a quelle che la regalano. Per lo meno è un comportamento più femminile e codificabile.

Anonimo
Anonimo
3 anni fa

La morale della storia dal mio punto di vista:
Quella del Tommy è una vita vuota,incapace di vedere la propria fortuna vive una alla ricerca del eccesso e dello sfrenato egocentrismo nutrito da amici lacche (con i quali non ha un rapporto di parita) e donzelle disponibili con le quali ha rapporti del tutto anafettivi (visto che è ricco tanto varrebbe pagarsi un tot di prostitute)
Uno stile di vita abbagliante per chi ne è escluso (quasi tutti) ma non per questo garanzia di felicità
Qusimodo68

Anonimos
Anonimos
3 anni fa

Io invece da questa storia deduco (correggimi se sbaglio): invidia verso i Tommy e i Chad, nel senso che vorresti essere uno di loro… e che la storia rappresenta il tuo stile di vita ideale (tranne la fine chiaramente).
Inoltre da come descrivi così minuziosamente questi particolari della vita di un Tommy si evince che: o ne sei stato in qualche modo testimone (essendo stato tu un Matteo o un Andrea), oppure desideri talmente tanto fare quel tipo di vita che inizi ad immaginare tutti quei particolari.

In ogni caso fantasticare e desiderare così ardentemente determinati tipi di vita non aiuta, anzi peggiora la situazione, ma sicuramente già lo sai.

Anonima
Anonima
3 anni fa

Secondo me questa storia meriterebbe un sequel, e il protagonista sarà… il figlio postumo che ha avuto dalla sveltina con la svedesina 😉 O:) …

In fondo, una storia come questa, in cui non ci sono di mezzo Internet e social, potrebbe tranquillamente aver avuto luogo negli anni 90. Ed il figlio del Tommy deceduto allora potrebbe essere tranquillamente un ventenne di oggi.
Chissà se, crescendo in Svezia, potrebbe avere vita più facile. Per qualcosa si, per altre credo di no…

Anonimo
Anonimo
3 anni fa

@Anonima
Ma certo! Ma per quale (assurdo) motivo un uomo (che può permetterselo) non dovrebbe cercare validazione tra i suoi simili (uomini e donne, quindi in due modi diversi) quando viviamo ormai in una società estremamente competitiva ed individualista (spinta innescata e sostenuta dalle donne) come quella attuale?
L’unica risposta che mi viene in mente è quella che già traspare dalla tua domanda: se ha una relazione soddisfacente e stabile con una donna (che incarnerebbe il tipico “unicorno bianco”) ed entrambi non “hanno altri grilli per la testa” (per farlo probabilmente dovrebbero vivere separati dagli altri, sempre senza smartphone, social e TV, perché diversamente sarebbero inevitabilmente sedotti da questa ideologia di vita “ideale” della nuova società occidentale, che è globale e pervasiva), altrimenti chi si ferma in una relazione (prima o poi) è perduto! Le statistiche confermano che oggi sono perlopiù le donne (>75%) a rompere anche i legami apparentemente stabili… “perchè possono meritare di meglio”. Questo è dunque tutto quello che rimane: gli uomini se ne rendono conto sin dall’adolescenza, le donne solo quando arrivano al “muro”. Ringrazia il femminismo!

Last edited 3 anni fa by admin
Cavaliere Oscuro
Cavaliere Oscuro
3 anni fa

Non sono solo i brutti a morire ogni giorno, di questi tempi anche
uno esteticamente nella norma tra continue mortificazioni e delusioni
rischia di passarsela molto male, se non è fortunato.
Possiamo anche fare finta di niente, ma è innegabile che le due cose
che incidono sulla qualità della vita sono principalmente
affetto e salute, la seconda salvo eventi fortuiti oggigiorno è possibile mantenerla a lungo, la prima è una eventualità rara,
dato che le donne ormai l'unico affetto che sono in grado di dare
è nei confronti del loro cane o della borsetta firmata da mille euro.

black wolf
black wolf
3 anni fa

concordo in pieno. per questo, tornando al finale del racconto, fare un parallelo tra la morte vera in un incidente stradale e la "morte" quotidiana che sperimenterebbero i brutti mi sembra un'assurdità. a mio parere il racconto si conclude in maniera decisamente stonata rispetto al resto della storia. piuttosto sarebbe stato interessante lasciar vivere Tommy per scrivere un nuovo capitolo della storia su di lui quarantenne, divorziato etc.

Chinaski
Chinaski
3 anni fa

Qui ci sta proprio bene una citazione di Blade Runner:" E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo, come lacrime nella pioggia.E' tempo di morire". RIP Tommaso !

Red Hawk
Red Hawk
3 anni fa

Mi considero un redpillato, ma scusate questo racconto l'ho trovato stupido. Ho conosciuto fortunati e bellocci da vicino e posso dirvi che tutti riusciamo a dare qualsiasi fortuna per scontata e se non abbiamo problemi, siamo tutti bravissimi a crearceli. Insomma siamo tutti sulla stessa barca piena di m… chad, medioman ed incel

Anonimo
Anonimo
3 anni fa

E anche oggi prendiamoci bene domani.
Questo blog dovrebbe fare pubblicità a una marca di lamette.

Realista
Realista
3 anni fa

bestiale questo racconto : pillole amare da digerire

Mark Jenkins
Mark Jenkins
3 anni fa

Racconto che è un piccolo capolavoro

Henri de Tolouse Lautrec
Henri de Tolouse Lautrec
3 anni fa

C'è una cosa che mi ha colpito: "Lo so, ma io lo dicevo per voi sfigati ahah": mi domando chi glielo faccia fare ai suoi pseudo-amici di continuare a uscire con uno che li umilia così. Non rileva il fatto che stia scherzando: non si mette il dito nella piaga delle disgrazie altrui, nemmeno per scherzo, questa è una regola di buona educazione nell'amicizia. Sarebbe come prendere in giro un disabile sulla sua disabilità, è vietatissimo, a meno che non sia lui a scherzarci per primo, ma anche in quest'ultimo caso, sarebbe meglio glissare.
Ah immagino che gli amici della compagnia del Tommy siano normaloidi. I brutti veri non escono con un Tommy (e viceversa); il problema è che i brutti veri che non escono col Tommy si sentono superiori "alla superficialità del Tommy" e sono convinti di conquistare le ragazze con le loro qualità (quali?), salvo poi raggrumarsi nelle loro compagnie tossiche dedite a giochi di ruolo o altri hobby nerd, compagnie di incel dove vige la regola non scritta di non parlare di esperienze con ragazze per evitare di mettersi in difficoltà a vicenda.

Unknown
Unknown
3 anni fa

Una vita al massimo. In tutti i sensi.

Emanuele
Emanuele
3 anni fa

Quando ho letto l'inizio, un nervoso!!!! Lo stile di vita di un animale! Per fortuna che esiste la livella.

Daniele V
Daniele V
3 anni fa

Chissà se invece di morire fosse rimasto "solo" orrendamente e irrimediabilmente sfigurato… Comunque, la cosa più tragica è che sono proprio questi tipi, cinici, vacui e insensibili ad avere più successo. D'altra parte, una volta il matrimonio, oltre ad essere un obbligo sociale era necessario per la sopravvivenza e quindi le persone ricercavano nel partner, ed erano spinte a mostrare, qualità morali più alte, oggi che siamo indipendenti ci limitiamo a quelle esteriori. Non dico certo che fosse meglio prima (la vita dei contadini, operai, ecc. era durissima, ed erano loro la stragrande maggioranza dell'umanità), è solo un (amaro) dato di fatto.

Anonimo
Anonimo
3 anni fa

bellissimo

Gino
Gino
3 anni fa

Posto che se Tommy fosse stato strafatto il mio primo pensiero sarebbe che per fortuna non ha ammazzato nessun altro… Da questo racconto si evince una cosa: puoi anche fare da gregario a un bel chad ma sarai al massimo la seconda scelta, più spesso nemmeno quello. Che le discoteche siano il posto peggiore del mondo, frequentato dai minus habens peggiori del mondo è emerso in questi giorni con la risalita dei contagi da covid. Questa gentaglia, che si presume sia stata chiusa in casa 2 mesi come tutti, in nome dell'ipergamia e dello zerbinismo adesso rischia di farci ripiombare nel caos (ma tanto i soldi del papi ci sono, chissenefrega). Le disgrazie accadono, ma spesso i vari Tommy se la vanno a cercare. Selezione naturale

Alberto
Alberto
3 anni fa

Sarà che ho un’età, ma ai miei tempi il viveur invidiato era quello che consumava le sue avventure nelle alcove delle dame del jet set, non cinque minuti nel cesso di una discoteca con una che con tutta probabilità è pagata dal gestore per fare quel lavoro. Se questo è il vostro modello di ruolo state veramente messi male.

Anonimo
Anonimo
3 anni fa

Senza offesa, questo indulgere nel descrivere dettagliatamente la bellezza maschile tradisce una certa omosessualità maschile.

Anonimo
Anonimo
3 anni fa

Sia dal racconto che dai commenti trapela troppo rancore invidioso, la cosa non è salutare

Anonima
Anonima
3 anni fa

Mi viene da porre una domanda perentoria: ma davvero la vita del chaddino/tommy è il sogno di tutti o perlomeno della stragrande maggioranza degli uomini? Perché a me pare che il presupposto di questo scritto sia questo, almeno da parte dell'autore.
Ho in mente uomini che, pur avendone la possibilità, non hanno fatto la vita del tommy. Legati serenamente fin dalla prima giovinezza o addirittura tarda adolescenza ad una donna di cui sono innamorati e soddisfatti ed a cui almeno apparentemente sono fedeli, si sono dedicati ad altro (studio, lavoro, sport, solo per fare gli esempi più ovvi) traendone soddisfazione invece di andare per discoteche a rimediare (magari potendosi pure permettere di rifiutare le avance di quelle ritenute non pari livello), o pensando alla prossima da "timbrare" o ad ostentare qualche nuovo bolide o moda.
Sicuramente ci sono anche persone brave a tenere nascosti i propri "intrallazzi", ma penso che poi alla fine qualcosa, poco o tanto, salti fuori.

Insomma, cos'è che induce a dare per scontato che, potendo, la vita raccontata sopra sia il sogno di tutti o quasi quelli a cui è alla portata?