La Parola ai Lettori

Validazione e altre trappole

Depressione post-redpill e tua nuova politica

Ciao Red,

sono un tuo accanito lettore da circa un paio di anni e fin dal primo articolo che ho letto mi sono trovato subito d’accordo con te sul fatto che le relazioni fra uomo e donna siano governate da dinamiche biologiche ben precise e non da un amore disinteressato. Questi argomenti mi hanno appassionato così tanto che ne ho parlato con amici a conoscenti, alcuni dei quali hanno iniziato anche a leggere il tuo blog. Devo ammettere che nella mia prima fase da redpillato ho sbattuto in faccia queste dure verità ad alcune persone senza preoccuparmi troppo di averle ferite e di questo me ne sono pentito. Avrei potuto dire le stesse cose senza attaccare la gente sul personale e dirgli quanto erano brutti. Però da un po’ di tempo a questa parte la situazione si è ribaltata completamente. Dopo un trasferimento in un paese nuovo dove non conoscevo nessuno e un cambio di lavoro (in cui mi sono trovato molto peggio) ho iniziato ad accorgermi che la redpill è una dura verità non solo per gli altri, ma in primo luogo per me stesso. In questo periodo ho notato come le persone non erano interessate a legare con me, nemmeno per fare amicizia. Evidentemente il mio valore di mercato non era così alto come pensavo e aver perso lo status che avevo nel mio luogo d’origine mi ha trasformato in un anomino signor nessuno. Da quel momento in poi ho sperimentato un periodo di profonda depressione perché la visione che avevo di me stesso è uscita completamente distrutta. A distanza di qualche mese ho passato diverse fasi: prima tristezza profonda, poi rabbia nei confronti di questa vita che ai miei occhi era ingiusta e infine ho razionalizzato che non posso cambiare le regole del gioco della vita, ma posso solo decidere se accettarle e prendere quel po’ di validazione che la vita mi ha riservato oppure chiudermi in me stesso passando un’esistenza frustrata e rancorosa. Fortunatamente ho scelto la prima alternativa. Mi sono rimesso sul mercato, ho curato il mio aspetto fisico (avevo messo su un po’ di pancetta), sono tornato a fare sport e tante altre attività dove poter intrattenere relazioni sociali. In questo momento sto anche valutando fra due tre ragazze quale sia la migliore su cui puntare e in una prima conoscenza ho ricevuto alcuni segnali positivi. In questo periodo ho scoperto una verità fondamentale che purtroppo avevo cercato di rimuovere per non sentirmi inadeguato: noi uomini siamo animali sociali e ci nutriamo di validazione (di qualsiasi tipo, sia quella che ci danno le ragazze che sono attratte da noi sia quella degli amici che vogliono frequentarci). Senza validazione da parte degli altri la vita è grigia e senza senso. Potremmo anche scalare l’Everest, ma se non c’è nessuno che lo sa e che riconosca il nostro risultato è tutta fatica inutile. Invece la più piccola delle avventure che abbiamo fatto nel corso della nostra vita diventa indimenticabile con l’aggiunta della validazione. Cosa vuoi che sia fare una passeggiata di sera nelle stradine di campagna? Eppure se al nostro fianco c’era una bella cerbiattina ce li ricorderemo come i momenti più magici della nostra vita. Oppure quando da ragazzini andavamo in giro a suonare i campanelli e a fare i dispetti alle persone quello che ci rendeva felici non era tanto lo scherzo in sè ma il fatto di sentirci parte di un gruppo. Se rifacessimo le stesse cose da adulti e senza tutti quegli amici non sarebbero più così divertenti. E’ la validazione che dà colore alla nostra vita. Da questo momento in poi ho deciso di vivere la mia vita senza frustrarmi inutilmente per cose che non potrò mai avere e di accontentarmi di quello che ho, che comunque non è poco. Se non posso avere una validazione da 7 tanto vale accontentarsi di quella da 6 piuttosto che crepare solo come un cane dopo una vita schifosa perché non accetto il fatto di non essere un fotomodello. A mio avviso hai fatto bene a ribadire questi concetti negli ultimi articoli, che hanno certamente degli spunti interessanti anche se non li condivido totalmente (ad esempio non sono d’accordo nel rinuciare alla battaglia sociale contro la promiscuità e per il ritorno della monogamia). In particolar modo “la redpill non è un alibi per il disagio” mi ha fatto molto riflettere, perché anche io purtroppo mi sono comportato un po’ di merda con le persone che avevo intorno solo perché certe verità mi facevano stare male e non voglio più ripetere gli stessi errori in futuro.

Come ultima cosa ti vorrei chiedere un piccolo favore personale. Ho ventuno anni e sono alto 1,68 ma onestamente ancora non sono in grado di darmi un’onesta autovalutazione. Sicuramente non sono un belloccio, anche perché le ragazze non mi approcciano mai per prime (ad eccezione di quelle sub 5). Però quando mi sono fatto avanti io ho avuto feedback positivi da ragazze nella media o in luoghi dove godevo di ottimo status anche di ragazze carine (diciamo 80esimo percentile). Naturalmente sono stato anche rifiutato o trattato con indifferenza da ragazze carine e anche normaloidi, quindi complessivamente penso di essere poco sopra la media, ma magari mi sbaglio e mi sto ancora sopravvalutando. So che hai smesso di fare valutazioni ai tuoi lettori, ma mi aiuterebbe molto sapere qual è il mio valore estetico da parte tua e sono disposto anche a pagare per questo (e non 10 euro, ma quello che è giusto per il tuo lavoro). Mi interesserebbe una valutazione un po’ approfondita (tipo quelle che fai su facebook per intenderci) dove dici a che percentile mi colloco, se il mio viso è mascolino oppure no, a che fenotipo appartengo e quali sono i pregi e difetti del mio viso. Ti allego alcune mie foto sperando in una tua valutazione ed eventualmente fammi sapere quanto vuoi essere pagato. Te ne sarei davvero grato. Per quanto riguarda la prima parte della mail se ti interessa come storia di vita puoi pubblicarla sul blog.

Pietro

Il Redpillatore risponde

Ciao, redpillarsi è già un processo doloroso quando proviene dall’interno di noi stessi, figuriamoci quando proviene dall’esterno. La cosa migliore da fare è probabilmente seminare allusioni e lasciare che chi ci ascolta elabori da solo certe conclusioni, altrimenti c’è il rischio di sentirsi forzati nel processo.

Veniamo a te. La validazione è probabilmente l’apice delle esperienze umane, ma è anche una trappola mortale quando se ne fa il perno della propria vita e non si è nelle condizioni di poterla ottenere, per questo occorre un lavoro di parziale decondizionamento che è anche utile nel momento in cui conosci le donne perché ti toglie il grosso della pressione e non ti fa apparire come un disperato agli occhi della tipa che stai conoscendo.
E’ sempre difficile farsi nuovi amici quando si entra in un contesto nuovo e si deve ripartire da zero. Nelle grandi città si è anonimi e i rapporti sono molto liquidi, nei piccoli centri invece ci sono già compagnie consolidate da una vita, con un loro equilibrio e una loro impermeabilità a nuovi membri. Non ho ben capito il tuo contesto di riferimento, ma mi pare si avvicini piuttosto al secondo tipo.
Ad ogni modo la soluzione è sempre quella di procedere per gradi, per il momento puntare più a fare conoscenze che amicizie.

Quanto alla valutazione estetica non faccio valutazioni di quel tipo agli utenti, perché anche se nella pagina cerco di sintetizzare i concetti, l’analisi facciale fatta bene è un processo abbastanza lungo e complesso. Ad una prima occhiata posso però dirti che non hai disarmonie gravi, ma le proporzioni del viso non sono ottimali e rientrano in un range di normalità. Fenotipicamente sei mediterraneo alpinizzato. Sei abbastanza nella media di aspetto, assolutamente non sopra la media. Però potresti rosicchiare qualche percentile diminuendo ancora la percentuale di grasso.
Se noti c’è ancora un po’ di grasso sotto il mento che ti appanna un pochino i lineamenti. Non sei grasso ma in questo senso c’è margine di miglioramento. Nel tuo caso quindi hanno qualche senso i vari consigli normie sull’andare in palestra, peraltro può diventare una valida occasione per conoscere nuove persone.

In bocca al lupo

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Il Monsignore
Il Monsignore
1 anno fa

Il punto è: quanto conta la validazione di una donna che prima di scaricarti si fa chiavare da qualcun altro? Quanto conta la validazione di una che appena trova una migliore condizione di vita ti ghosta completamente? Rivivresti con lo stesso cuore grondante di malinconia il pensiero di quelle passeggiate per le stradine di campagna con la cerbiattina se la medesima cerbiattina ti avesse giusto concesso un po’ di lingua prima di andare al mare a farsi aprire come un barattolo di ceci?

Quella è una falsa validazione, una spinta all’ego momentanea e piacevole che poi ti fa sprofondare nel baratro della più disperata realizzazione. Ti devi accontentare di essere quello scelto in quel momento e stop, perchè alla prima occasione di lasciarsi andare con qualcuno che le piace di più, lo farà esattamente come lo fanno i chad.

Legare la propria validazione a qualcuno di esterno e di così volatile non è una scelta vincente. Chiaramente siamo animali sociali e dobbiamo interagire con gli altri, ma siamo anche consapevoli di non poter piacere a tutti (o almeno dovremmo esserlo), per cui dobbiamo accontentarci dell’amicizia (e validazione) delle persone che stimiamo.

Il rapporto amoroso breve e le relazioni a lungo termine hanno troppi interessi in gioco per poter parlare di validazione, senza contare che alcune donne sono così volubili da cambiare idea come si cambia un paio di scarpe, per cui basare la propria validazione sull’essere stati (momentaneamente) scelti da loro è una sorta di suicidio emotivo.

La verità è che dovremmo essere noi i primi a piacere a noi stessi e dovremmo cercare di ridare l’affetto verso le (poche) persone che davvero lo dimostrano nei nostri confronti durante la vita, quelle presenti nei momenti difficili. Il resto è fuffa della quale non bisogna fidarsi.

erutufon
erutufon
1 anno fa

Posso capire per alcuni aspetti l’autore di questa lettera. Ci sono alcune analogie nel mio percorso di vita, ma in generale le differenze tra me e lui sono notevoli. Sorvolo, comunque, perché non sarebbe utile soffermarsi su singoli punti.

Mi concentro invece sulla risposta che vorrei dare all’autore. Per prima cosa, che cosa possiamo fare per noi stessi?
Direi per prima cosa di lasciar perdere le valutazioni. Il tuo valore discende dall’apprezzamento che ricevi giorno per giorno nel tuo ambiente; il tuo valore perciò sarà determinato dal desiderio che suscita nelle donne.
In secondo luogo, ho sperimentato che è necessario uscire dalla trappola mortale della validazione. Se fai della validazione la tua unica ragione di vita ma poi non riesci a ottienerla, cadi in una trappola mortale nel vero senso della parola perché perdi qualunque interesse, non vivi più. Dai perciò un senso alla tua vita scegliendo di fare ciò che ti fa crescere professionalmente e umanamente.

Che cosa possiamo fare a livello generale invece?
La mia risposta è univoca: far crescere tra i giovani la consapevolezza che in un mondo femminilizzato come il nostro la ricerca di validazione a ogni costo può essere molto pericolosa oltre che inutile per la maggior parte di loro.

Samoth
Samoth
1 anno fa

Se potessi tornare ai miei 21 anni, di certo non cercherei la validazione femminile e dedicherei tutte le mie attenzioni al sesso inteso come esercizio fisico ed esperienza, senza andare troppo per il sottile. C’è tempo dopo per la validazione, a 21 anni le donne sono ipergamiche all’ennesima potenza e noi maschietti dovremmo fare i maschietti, ovvero tentare di impallinare più donne possibili. Invece, tra l’immancabile one-itis e le pulsioni di ricerca verso un tipo di amore più commerciale e hollywoodiano, perdiamo tempo a cercare una validazione che nella migliore delle ipotesi finisce con un palo e nella peggiore quando la nostra Beatrice di turno se la schiaccia un chad analfabeta. Dalla risposta del Redpillatore mi pare che potrai dire la tua in futuro (credimi, ti potrai prendere delle belle rivincite), se ti piglia lo scoramento non fare lo schizzinoso e cogli ogni occasione, altrimenti in futuro te ne pentirai.

Bob
Bob
9 mesi fa

Bisognerebbe smettere di pagare x loro e chiedere reciprocita’ da subito.
Una sera mi e’ capitato che 2 mai viste prima venute con i mezzi ( la dignita’ femminile non esiste quando si tratta di mungere) pretendevano di essere riportate a casa…. Ragazzi ricordatevi che la cavalleria e’ morta in Ocitania intorno all’anno mille. Bisogna smettere di ragionare con il pisello e di farsi manipolare da persone senza etica e morale ( non avrei mai pensato di dover parlare cosi’ di donne)

anonimo
anonimo
1 anno fa

Il pregio più grande di questo blog: aver capito che la donna è tendenzialmente ipergamica.
L’errore più grande di questo blog (compiuto in quest’ultimo periodo): aver ceduto all’ipergamia. In altri termini, se sei un pavone con una brutta coda cerca di migliorare la tua coda, se non ci riesci accontentati delle galline. Peccato che il pavone è nato per essere attratto dalle pavone e non dalle galline.

Dunque, qual è la soluzione?
Io non ho la soluzione in mano, ma cerco di trovarla con cognizione di causa osservando i fatti e soltanto i fatti:

1) le femmine di ogni specie vivente tendono all’ipergamia, e la mettono in pratica sempre! Salvo quando il maschio glielo impedisce (es. gorilla);

2) comportarsi dunque da gorilla e non da pavone (chi pavone si fa la femmina se lo percula: chi gorilla si fa la femmina se la inc.la).

Cosa dicono i fatti:
musulmani oltranzisti (vale a dire i gorilloidi) scopano tutti (e le loro femmine raggiungono orgasmi!). Gli occidentali, invece, (vale a dire i pavonoidi) affollano gli ospedali psichiatrici.

Antipocrita
Antipocrita
1 anno fa

Scusa ma non capisco.

Prima

Evidentemente il mio valore di mercato non era così alto come pensavo e aver perso lo status che avevo nel mio luogo d’origine mi ha trasformato in un anomino signor nessuno. Da quel momento in poi ho sperimentato un periodo di profonda depressione perché la visione che avevo di me stesso è uscita completamente distrutta

Poi

Se non posso avere una validazione da 7 tanto vale accontentarsi di quella da 6 piuttosto che crepare solo come un cane dopo una vita schifosa perché non accetto il fatto di non essere un fotomodello. A mio avviso hai fatto bene a ribadire questi concetti negli ultimi articoli

Tu sei andato in crisi perché per pochi mesi della tua vita non hai avuto un po’ di validazione e poi vai a dire agli altri che è tutto sommato giusto accontentarsi?

Perché non ti sei accontentato quando non avevi validazione?

Cosa dovrebbero fare quelli che la validazione non ce l’hanno da una intera vita nonostante palestra, diete, trapianti di capelli o che altro?

Lasciamo la Redpill a descrivere la realtà ma per favore non spingiamoci in stupidi consigli su cosa sia giusto fare spacciandoli come validi anche per altri che magari vivono situazioni inaccettabili.

aldebaran89
aldebaran89
1 anno fa

Caro Pietro, se leggerai queste righe, mi piacerebbe sapere, nel tuo piccolo, come viene trattata la tematica red pill tra i tuoi coetanei della Gen Z. Io, quasi 34enne, della famigerata classe millennial, fatico parecchio ad introdurre certi argomenti.
Grazie in anticipo.

Nexus
Nexus
7 mesi fa

Un po come dire: chi s accontenta gode, e l uomo e animale sociable…
Tutto giusto. Ma si deve pure capire che il modo in cui ci comportiano in larga parte va adatto alla cultura del paese in cui viviamo…io resto dell idea, che un tipo piu carino Della media, e simpatico, non saprebbe a chi dare I resti in certi paesi, e qua solo perche gli ha detto sfiga, fa una vite triste…in parole spiccie, l Italia si conferma per la millesima Volta come il paese e la societa piu complicata e difficile nel mondo occidentale, di questo Sono sicuro, quindi cerchiamo di non farcene una colpa, almeno questo

benzina
benzina
1 anno fa

lasciamo perdere le cerbiattine nordiche che,mito o leggenda che siano appartengono ai 7/8/9 con i soldi .il problema è che il normale 5 o 6 senza pancia non becca’ e non becchera’ altro che pali con normalissime 5/6 bassine latine ,grazie alle nuove donne italiane ,supportate dai social ,dal femminismo , dallo stato .(tutte cose che sappiamo )
certo ognuno puo’ trovare una donna oggi ,facendo sforzi enormi e impegnandosi a fare da bravo servetto tutta la vita …
è cambiato qualcosa dagli anni 50 /60/70/80 ??
poco e niente mio padre è stato bullizzato pesante da mia madre tutta la vita
a che scopo ? avere un po’ di compagnia femminile ?,analizzate i vostri genitori ne verranno fuori delle belle …

Pasquale Fresegna
Pasquale Fresegna
1 anno fa

“Da questo momento in poi ho deciso di vivere la mia vita senza frustrarmi inutilmente per cose che non potrò mai avere e di accontentarmi di quello che ho, che comunque non è poco. Se non posso avere una validazione da 7 tanto vale accontentarsi di quella da 6 piuttosto che crepare solo come un cane dopo una vita schifosa perché non accetto il fatto di non essere un fotomodello”

Qua sta gente che manco una 5 riesce a trovare. Mi sa che i concetti sono poco chiari ancora

PS concordo sulla Validazione: mi sono trovato nei guai (aka Prima Storia Saltata) per avere la gioia di prendere qualche like in più alle foto

Non so quando mi valuto io, sono nella media ma non so di preciso dove, ma ammetto che tra una Faccia Skin con grasso ancora sotto al mento e una Skin Face ci sia una differenza. Non abissale. Ma c’è

Ma tanto sei basso quanto me e le donne avranno SEMPRE da ridire

Henri de Toulouse-Lautrec
Henri de Toulouse-Lautrec
1 anno fa

Ottimo articolo, ma che non tiene conto di una cosa importante
La validazione non è fine a se stessi ma aumenta anche il social proof.
Piu’ social proof => più figa => più gente che vuole essere tuo amico => più sei popolare => ancora più figa e così via, secondo un circolo vizioso.
Quando ho avuto dei discreti successi a livello regionale in ambito sportivo (non posso dire quale), nel mio microcosmo (status delle 4 pareti) ho avuto offerte da un paio di ragazze. Ovviamente fuori da quell’ambiente nessuna mi considerava.

Chi scala l’everest va addirittura in TV e avrà qualche offerta di figa da tutta Italia; chi scala il piccolo monte della propria regione avrà social proof nel club di alpinismo locale.
Una bella donna che te la dà non ti dà solo validazione ma ti dà social proof, anche grazie al fenomeno della preselezione. Io sono uno di quelli che quando, negli anni 80, mi fecero il quiz “preferisci andare con Claudia Shiffer senza poterlo raccontare a nessuno, oppure non andarci ma poter dire di esserci andato con lei che conferma?” scelsi la seconda: meglio un social proof pazzesco che una banale scopata.

Analogamente ricordo, sempre negli anni 90, il “paradosso dello sciupafemmine”: un mio amico chad cominciò a farsele tutte e, contrariamente a quello che potrebbe pensare un bluepillato, quando si sparse la voce che lui se le faceva tutte mollandole dopo essersele remixate, le ragazze, anziché schifarlo, divennero irresistibilmente attratte con lui tanto da non veder l’ora di farselo (preselezione).
Vero anche l’opposto, un incel bluepillato che dice ad una ragazza “ehi io sono vergine, sarai la prima a fare sesso con me” si dà la zappa sui piedi.
Quindi la validazione è importante non solo fine a sestessa ma perché innesca un circolo virtuoso.

antonio88
antonio88
1 anno fa

mi fa piacere che chi ha scritto l’articolo abbia capito che certi comportamenti sono tirarsi la zappa sui piedi.
Se uno inizia ad attaccare la gente facendogli notare difetti fisici di solito passa solo per disagiato e viene allontanato.

Loris
Loris
1 anno fa

Con la tua valutazione red ad uno così gli hai rovinato la vita a prescindere lol.

Da come scrive si aspettava una valutazione molto più alta ahahha

Tiziano
Tiziano
1 anno fa

Le sonne rifiutano sempre qualcuno, anche tu fossi il più sexy del mondo prendresti comunque qualche 2 di picche. Da quello che scrivi penso tu possa essere un belloccio.

Mauro
Mauro
6 mesi fa

Sono parzialmente d’accordo sulle tue affermazioni circa la validazione. Probabilmente in età giovanile e nel pieno delle funzioni ormonali ciò che dici potrebbe corrispondere al vero, ma mi permetto due osservazioni:

1) Innanzitutto è una questione di autodisciplina. Da molti anni io perseguo, con grande successo, la logica stringente dei risultati, e NON mi interessa ottenere o meno la gratificazione da parte di chi mi sta intorno.
Vado a chiarire meglio: non posso entrare nel dettaglio poiché non intendo rivelare aspetti personali e delicati della mia vita.
Posso però dirVi questo: grazie al MIO intuito e alle MIE capacità ho completamente ribaltato la mia situazione economica, e adesso mi trovo in una condizione rosea oltre ogni mia aspettativa. Naturalmente mi guardo bene dal rendere tutto ciò di dominio pubblico, per motivi che Vi lascio immaginare.
Ma ciò che è importante ai nostri fini è che
tutto ciò continua serenamente ad accadere SENZA che io avverta la minima necessità di quella che voi chiamate gratificazione, e SENZA che io avverta il minimo disagio psicologico o sociale.
E questa si chiama autodisciplina.
Aggiungo un aspetto buffo, nonché incidentale: questa mia nuova condizione mi permette di vivere “sopra le righe” tutte le problematiche quotidiane che le persone normali sono costrette ad affrontare. Immagino che, probabilmente, la serenità e il distacco che trasudano dai miei comportamenti (che non rivelano mai la vera origine della mia sicurezza) mi procurano molte occasioni di vita sociale, molte di più di quando anche io ero un comune mortale….

2) Per onestà intellettuale devo convenire che questa modalità è decisamente più ardua da perseguire (e mantenere) in età giovanile, quando il desiderio e la necessità di una compagnia (specie femminile) è per natura più marcato, per ovvi fattori ormonali e biologici .
Tuttavia vorrei dare un suggerimento che ritengo prezioso: abituatevi ad essere esigenti innanzitutto con voi stessi. Datevi degli obiettivi ambiziosi e combattete per raggiungerli, senza preoccuparvi dell’ eventuale consenso intorno a voi, che è quanto di più effimero e volubile possiate immaginare. Vi garantisco che nel momento in cui otterrete successo nel campo che vi siete scelti, le gratificazioni intorno a voi inizieranno a comparire come fiori in un campo a primavera.
Aggiungo un famoso detto russo: “Il successo ama il silenzio” . Non sbandierate mai le mete raggiunte, lasciate che siano le persone che vi osservano ad intuire il vostro valore, questo vi conferirà una caratteristica di forza e di autosufficienza e, in fin dei conti, di assertività, molto apprezzata dal pubblico femminile.

Gogol
Gogol
1 anno fa

La mancanza di commenti ed interazioni a questo articolo dimostra come il “nuovo corso” non sia piaciuto all’utenza che non ne capisce il senso e soprattutto la motivazione. Tipo questo articolo che sembra fatto apposta come se si dovesse dimostrare a qualcuno che si è sulla giusta strada…Pare tutto troppo artificioso e falso.