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Il Detestabile Vizio Femminile di Introdursi negli Ambienti Maschili

Quando ho inaugurato la pagina facebook del Redpillatore mi sono subito trovato a dover decidere come rapportarmi con le donne che vi avrebbero partecipato.
Fin da subito la pagina è stata invasa dalle femministe e i miei post lasciavano una scia di commenti femminili rancorosi e aggressivi.
All’inizio ho cancellato quelli più offensivi censurando il meno possibile le varie polemiche, ma poi le lamentele degli utenti maschi si sono fatte sempre più fitte e tutti chiedevano a gran voce non solo il ban delle intruse ma addirittura il divieto per le donne di postare.
Ciò è ancora più comprensibile se si considera che i primissimi utenti provenivano principalmente dal mondo incel che, si sa, non è mai stato ben disposto verso le donne. I vari forum incel per dire hanno sempre avuto problemi con le donne, tra litigi, chiusure, scissioni ecc. L’unico gruppo che continua funzionare, magari un po’ a rilento ma senza intoppi, è quello del nucleo originario che ha deciso di lasciar fuori le donne una volta per tutte. Negli altri invece continuano a spuntare sondaggi per far bannare le donne o thread in cui ci si lamenta dei loro comportamenti.

Io però non volevo creare una pagina incel, ma una pagina redpill.

Vedi: Incel e Redpillato non sono sinonimi

Trovo sia giusto che le donne restino fuori dagli spazi incel, ma penso che la redpill, pur essendo ugualmente un argomento maschile, possa offrire uno spazio di integrazione anche per loro, o almeno per quella minima parte di loro che ha sufficiente razionalità. Questo perché anche molte donne subiscono le conseguenze di scelte errate dovute al fatto di essere blupillate.
Ho quindi preso la decisione che mi sembrava più sensata: lasciar postare solo le donne che fossero d’accordo con la redpill, o perlomeno con i suoi pilastri principali, tagliando fuori le provocatrici, le femministe e le troll di vario tipo.
Questa politica a mio avviso si è rivelata abbastanza efficace: sono rimaste poche donne, ma buone.

Diverso è invece quanto successo nei gruppi.
Io non ho mai avuto particolare interesse ad aprire un gruppo perché so che la censura su facebook è pesante e sarebbe durato poco. Inoltre i gruppi si riempiono di contenuti scrausi perché la struttura di facebook non incoraggia le discussioni un po’ elaborate, vanno moderati e non costituiscono un vero valore aggiuntivo.

Altri però hanno pensato bene di colmare questo vuoto aprendo gruppi “a tema redpill” per conto loro e hanno lasciato entrare ogni genere di donna, creando degli interessanti microcosmi che ora analizzeremo.

Innanzitutto bisogna precisare una cosa: la donna non digerisce il fatto di essere esclusa da un gruppo.
Agli uomini non frega in genere nulla di essere esclusi dalle attività per donne anche perché, diciamolo, in genere una attività tipicamente femminile non interessa per nulla a chi è di sesso maschile.
La donna invece vive il diniego come un affronto personale, come una sfida. Il suo profondo complesso di inferiorità, misto ad un egoismo che si fa scudo dietro al valore della libertà, la spinge inevitabilmente ad introdursi negli ambienti maschili e a cercare di relazionarsi alla pari, in genere senza riuscirci per ovvi limiti biologici. Spesso non c’è neppure un interesse di base (quando non direttamente il disprezzo) per gli argomenti discussi o le attività praticate dagli uomini di quell’ambiente, c’è solamente la voglia di esserci.
Molte delle donne che partecipano ai gruppi redpill non hanno ad esempio mai lasciato un commento né probabilmente neppure seguito la mia pagina, che è praticamente l’unica sulla redpill, mentre nei gruppi  sono molto attive.
Come si spiega tutto ciò?E’ semplice: i gruppi consentono loro di fare ciò che nella mia pagina non è consentito, e cioè elemosinare attenzioni, farsi zerbinare, e accalappiare bellocci. Ecco perché le ho recentemente definite “redparassite”:  la redpill è solo un pretesto di facciata per fare i loro comodi.

Purtroppo, una volta dato l’accesso ad una donna ad un gruppo maschile, sarà solo questione di tempo prima che lei inizi a fregarsene di tutto e ad assecondare la propria natura di ipergama.
Ecco quindi che uno spazio nato per discutere in maniera civile di un argomento si trasforma in un patetico teatrino che ripropone le classiche scenette trite che già conosciamo.
Gli uomini di valore più basso iniziano a zerbinare le donne, che però -neanche troppo segretamente- li disprezzano e li scartano per puntare ai bellocci.
I bellocci si fanno le fighe migliori e quelle escluse iniziano a sparlare in privato delle prescelte (mi hanno passato certi screen che, vi giuro, roba da riderci per giorni).
Oddio, un attimo, “migliori” va messo tra virgolette. Il realtà, per quanto ho visto, i gruppi redpill hanno una quantità di casi umani femminili da fare invidia ad un freak show: cesse post wall che fanno da recipiente a bellocci più giovani, alpinoidi alte un metro e una banana, bimbeminchia lardosette coi capelli multicolor e chi più ne ha più ne metta.

Del resto, se ci pensate, perché una ragazza di valore, con tutte le attenzioni che ha, dovrebbe andare a parassitare nei gruppi redpill? E’ chiaro che le redparassite approfittano della scarsa concorrenza di un ambiente prevalentemente maschile per ottenere vantaggi che altrove non avrebbero, o perlomeno non avrebbero così a buon mercato.

COME UNA FANBASE/GRUPPO/HOBBY/GIOCO VA A PUTTANE (traduzione di un nostro utente)
Fase 0: il
gioco viene creato da amici stretti (i “neri”, FB mi possa perdonare per
aver usato la parola vietata) e viene generalmente tenuto all’interno
del gruppo. Ci sono delle regole da rispettare e tutti quelli che vi
partecipano sono contenti di seguirle.
Fase 1: un amico dei membri originari (il “verde”) viene invitato e
inizia a giocare regolarmente. Dato che è in minoranza in un gruppo già
piccolo, è obbligato ad adeguarsi alle regole piuttosto in fretta per
farne parte.
Fase 2: qui c’è la prima svolta negativa. Persone
non conosciute dai membri (i “marroni”) originari iniziano a giocare,
perché i “verdi” hanno iniziato a parlarne con amici oppure il gioco
diventa famoso. Dato che i membri originari sono diventati una minoranza
ormai, i nuovi arrivati non si sentono così in obbligo di imparare le
regole del gruppo e del gioco e quindi la qualità del gioco inizia a
scadere.
Fase 3: a questo punto accade l’irreparabile. Le donne
diventano parte di un gruppo originariamente solo maschile, e ci
partecipano non per la voglia di imparare a giocare, ma per attirare
l’attenzione degli uomini dove di fatto c’è pochissima concorrenza. Dato
che non è lì per giocare, risulta petulante e distrae i membri non
veramente affezionati, impedendo il normale svolgimento del gioco/hobby.
Fase 4: siamo quasi alla fine. Fighetti e Alpha vedono chi è la tipica
persona che gioca, crede di essere migliore di loro, e pensa di poter
attrarre le donne che sono lì per ricevere attenzioni. Inoltre non
gliene frega una mazza del gioco e anzi piglia per il culo chi ci vuole
giocare seriamente, chiamandoli “nerd”, anche se è la loro community
quella in cui sta entrando.
Fase 5: a questo punto i membri
fondatori sono troppo pochi rispetto a tutte le nuove entrate poco
interessate, quindi pensano che l’unico modo per tenere in vita il gioco
sia quello di semplificarlo il più possibile, finendo però per
snaturarlo. Questo però fa disaffezionare gli utenti che volevano
giocarci veramente e non cambia nulla per chi è lì per rimorchiare e
socializzare più che per giocare. Il gioco è ormai diventato una scusa
per trovarsi e fare tutt’altro.
Fase finale: i fondatori sono
così delusi dallo stato della community in cui hanno investito così
tanto tempo che se ne vanno, magari per fondare un altro gioco in cui il
ciclo potrebbe ripetersi. Quello che è rimasto del gioco, in gran parte
ignorato, o collasserà su se stesso perché non ci sarà nessuno ad
aggiornalo o sistemarlo, oppure verrà semplificato ulteriormente fino a
che non somiglierà per nulla al gioco originale, e magari continuerà a
crescere in popolarità fino a che riceverà le attenzioni dei media, che
poteranno alla distruzione totale del gioco.

A pagare il prezzo di tutto sono ovviamente quelli che vorrebbero discutere di redpill e che invece si trovano a leggere magari gli sfoghi di una che è stata usata da un figo del gruppo e poi sfanculata. Piagnistei peraltro inutili, tanto si sa che la ragazza, anche avendo la possibilità di tornare indietro nel tempo, rifarebbe la stessa scelta una terza, una quarta, una milionesima volta piuttosto che rendersi conto del proprio valore di mercato e andare con uno al suo livello.

Entrare in un gruppo redpill e farsi usare e sfanculare dai fighi è come andare a un esame avendo già il foglio con tutte le risposte pronte e fallire lo stesso l’esame ahah

Che poi, le donne non ripetono di continuo che detestano i redpillati? “non rimorchiate proprio perché avete questa idea delle donne”, non era quello il loro cavallo di battaglia?
E poi invece tutte dentro, in competizione per la nerchia redpillata del belloccio come barboni che si spintonano per una tazza di zuppa.
Sono sicuro che il belloccio di turno si diverte pure ad umiliarle. “dillo che sei una ipergama” e loro “oh sì, sono proprio una pretenziosetta”, impagabili istanti di pura sottomissione prima che lui cacci il fallo in bocca e scarichi giù per l’esofago il suo prezioso nettare.

Naturalmente la situazione non si protrae all’infinito perché poi la gente si stanca e si arriva presto al collasso. Il gruppo si svuota o si scinde.
Questa, se ci pensate, è una perfetta metafora di quanto accade nella nostra società:

  • Solo la minoranza di uomini top ha successo
  • Le donne disprezzano gli uomini che non sono al top e anzi si compiacciono di essere in grado di sfruttarli per raggiungere i loro obiettivi.
  • Le donne sono in perenne competizione tra loro per i più fighi.
  • Gli uomini che sono tagliati fuori dal gioco finiscono per abbandonare il gioco.

In definitiva, questi gruppi redpill, nati per parlare di redpill ma usati per parlare di tutt’altro, riescono con i fatti a spiegare la redpill molto meglio di come potrei farlo io.

Le stesse dinamiche però si possono osservare anche altrove. Io ad esempio lurkavo i gruppi di antropologia fisica. Ad un certo punto si sono riempiti di donne che utilizzavano il pretesto della classificazione tassonomica per postare foto di loro stesse e ricevere adulazione dalla massa di sfigati.
A loro non fregava nulla di fenotipi, dopo anni lì non sapevano ancora la differenza tra un alpino e un dinarico,  ma sapevano benissimo chi erano i più fighi del gruppo e si rivolgevano a loro per le classificazioni, anche se erano totalmente ignoranti.
Alla fine ti trovavi post in cui c’era il tipo lituano che veniva classificato come mezzo medio-orientale solo perché poveretto aveva il naso un po’ convesso e un mento sfuggente, e la tipa che invece era veramente medio-orientale “poteva fittare benissimo” anche come europea. Credetemi, il ridicolo del ridicolo. Me ne sono dovuto andare.

In conclusione, penso che la morale di questo articolo sia piuttosto chiara: se lasciate la donna libera di fare ciò che vuole, e la lasciate introdursi in un ambiente maschile senza porle limiti o condizioni, in poco tempo distruggerà ogni cosa che tocca. Regolatevi di conseguenza.

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Andy
Andy
5 anni fa

Io noto che ormai anche qui nel Blog, salvo rarissime eccezioni, ultimamente si introducono donne alle quali non frega un beneamato ca**o della RedPill, sparano idiozie senza aver capito il senso degli articoli e dei commenti (magari non li hanno nemmeno letti fino in fondo e con attenzione, magari sono analfabete funzionali) e, dulcis in fundo, se glielo fai notare, provano a controbattere con altrettante idiozie e banalità, dopo di che ti insultano. Penso che per ricevere attenzioni ed egoboost, dato che questo è palesemente l’intento, sarebbe opportuno si instradassero verso luoghi (fisici o virtuali) più idonei.

Anonimo
Anonimo
5 anni fa

Spunto di riflessione, spero di non andare troppo off topic, ma secondo me in qulache mianiera si ricollega al presente articolo.
Effettivamente l'invadenza femminile si sente spesso in diversi contesti, e i driver principali sono sempre più o meno legati a sete di potere, ricchezza, protagonismo e capricciosità. Un esempio banalissimo è il calcio. Credo che al 99,9% delle donne non freghi niente del calcio (e men che meno di qualsivoglia forma di orgoglio nazionale), anzi, magari lo vedono pure come il fumo negli occhi (in quanto "tipica passione maschile" e "diversivo distraente" per gli uomini). Pertanto non nominateglielo nemmeno. Poi però, non si sa perchè, quando gioca la nazionale ai mondiali o agli europei, e iniziano a proiettare le partite anche in locali e discoteche, esse fingono un attaccamento morboso alla bandiera, arrivando addirittura a (fingere di) disperarsi o a piangere (lacrime di coccodrillo) quando la nazionale perde. Perchè questa ambivalenza? Semplice… perchè in quel caso e in quei contesti il calcio va di moda. Tutti ne parlano, i locali si riempiono di manifesti e volantini che pubblicizzano l'evento dj dopo la proiezione della partita… senza considerare l'eco mediatica che viene dai social e dalle pagine fb di sudddetti locali o influencers di paese. E poi la classica motivazione magica "perchè ci vanno tutti". In quel momento lo scopo non è "guardare la nazionale" bensì "farsi guardare mentre guardano la nazionale". Un'ennesima trovata per fare passerella in provincia.

Anonimo
Anonimo
5 anni fa

Io sono una donna e leggo molto volentieri questo blog perché mi piacciono gli argomenti e come sono esposti. Penso tuttavia che molti lettori maschi leggano ciò che è scritto in chiave incel e non redpill.
Da donna (anche se sicuramente qualche donna dirà che sono uomo e quindi fake) voglio confermare che la mentalità dilagante femminile è esattamente quella esposta da queste teorie. Io se fossi uomo non mi sposerei mai. Non saprei neanche dove trovarla una donna come dico io.
Non chiudere l'accesso al blog alle donne. Ce ne sono pochissime in giro che condividono queste teorie, ma quelle poche che ci sono hanno solo questo blog per approfondire l'argomento e di sicuro non vengono a rompere le uova nel paniere. Se ve le rompono, magari cancellate i commenti o bannatele se si può.

vonMoltke
vonMoltke
4 anni fa

Infatti devo confessare di esere rimasto molto deluso dal gruppo FB, avendo trovato la qualità della discussione molto inferiore a quella di questa pagina. Nonostante reperire i commenti e leggerli sia più facile, la qualità media degli stessi è proprio terra-terra (sia nella forma grammaticale che nei contenuti, ma sia detto che ci sono delle lodevoli eccezioni), c’è un’inflazione di racconti o sblianciatamente INCEL, o, peggio ancora, che non c’entrano nulla con le tematiche del gruppo, e riportano eventi persino imbarazzanti nella loro inverosimiglianza. E poi, la presenza di donne, la maggior parte delle quali dà un apporto zero al livello della discussione, quando non si tratta di puro trollaggio (magari involontario, e dovuto solo alla stupidità della partecipante). Per questo preferisco stare qui.

Gus
Gus
5 anni fa

Beyazid II Ottomano – Sultano di Costantinopoli26 settembre 2019 20:26

Ho letto 3 volte tutti i tuoi post in questo articolo e li ho proprio apprezzati.

Mi complimento per la tua analisi, profonda e veritiera, che dimostra non solo la tua completa consapevolezza della Redpill ma anche una fuori dal comune capacità di comprensione della società attuale in tutti gli aspetti ad essa collegati (economia, politica, sociologia, diritto, psicologia, marketing e comunicazione).

Hai toccato tutti i punti chiave, demistificando completamente la narrazione femminista e dimostrando che chi avversa (parzialmente o totalmente) la Redpill non vede o non vuole vedere la "big picture", ossia non si rende conto di come pochi cambiamenti, che hanno colpito gli assiomi su cui è stata costruita per secoli la società umana, ne abbiano già minato in soli 50 anni (tramite un effetto domino) la coesione e la stabilità.

Anche la forma con cui ti sei espresso in lingua italiana è straordinariamente curata e denota una cultura storica e letteraria fuori dall'ordinario, aspetto che ha conferito ancor maggior pregio ed autorevolezza alla tua esposizione.

Ti ringrazio sentitamente del tuo intervento.

RED91
RED91
5 anni fa

Ieri mi è capitato di seguire una live su youtube di Mortebianca, personaggio che apprezzo molto, e che ha espresso una critica a proposito della red pill e incels, e la cosa mi ha fatto riflettere. Tralasciando il fatto che la domanda in chat è stata liquidata come "red pill complottisti del sesso, bisogna ingannare le donne per combinare qualcosa, tutti incels disperati che odiano le donne perchè non scopano, gente che vuole la ragazza gnocchissima e che la dà subito anche se sono brutti". Premetto di avere avuto poche soddisfazioni con le ragazze, a causa del mio aspetto fisico di poco sotto la media, e posso capire la frustrazione di tanti utenti della comunità che hanno le stesse difficoltà….se non peggiori….ma allo stesso tempo spero che la comunità red pill si basi sul diffondere concetti razionali che possano essere utili per tutti, non per diventare uno sfogatoio…e sia chiaro, non mi piacciono gli estremi, nè maschilismo nè femminismo…per fare un esempio l'articolo sulla teoria LMS lo reputo il più importante di tutto il blog: le dinamiche delle relazioni funzionano così nel 95% dei casi, punto e basta! Ed è una cosa che va accettata, come la forza di gravità e/o come il fatto che se non ti lavi i denti ti vengono le carie. Per esempio l'articolo sul far pagare la tassa sulle vagine lo trovo estremo e francamente evitabile (spero l'intento sia stato ironico/provocatorio). Ripeto, per me le tematiche red pill dovrebbero aiutare le persone a capire i meccanismi di certe dinamiche sociali, accettarle e trovare soluzioni; non a trovare un nemico con cui prendersela….come ho notato in tanti articoli di mgtow italia…e come di contro fanno certe femministe…detto ciò un abbraccio al Redpillatore e buon giovedì a tutti.

Anonimo
Anonimo
5 anni fa

Spunto di riflessione…m'è sempre stato sul cazzo Berlusconi e tutto quello che rappresenta (è lui che ha sdoganato il concetto: 'già che mi vogliono scopare tanto vale farmi pagare per farlo') ma ogni tanto pure gli orologi rotti segnano l'ora.

Pseudogiornalista: "Presidente, ma lei preferisce le more o le bionde?"

Silvio B.: "Mah, more, bionde… non importa se una donna è bionda o bruna, basta che me la dia."

Tradotto: le fiche di legno vanno emarginate. Da cui: le rompipalle vanno emarginate. Le profumiere vanno emarginate. Le cacciatrici di provider vanno emarginate. Eccetera.

Henry de Toluose Lautrec
Henry de Toluose Lautrec
5 anni fa

Su uno dei forum dei brutti come compariva qualche donna o presunta tale, il thread si riempiva di messaggi (non oso pensare poi ai messaggi privati).
Vorrei capire nella Real Life, tutti quelli che si professano Monk, come si comportano nella realtà appena incontrano la profumiera normocarina che gliela fa annusare un po'….

Unknown
Unknown
5 anni fa

@CHIARA lui ha imparato e capito quella che tu definisci lezioncina, se tu scrivi commenti del genere vuol dire che sei tu a non aver capito proprio nulla, dato che voi femminucce siete alquanto superficiali, tanto da fermarsi a malapena al titolo di un articolo… La figura della minorata la stai facendo tu, e se ti rode così tanto il culo vuol dire che ti rispecchi perfettamente nella sua descrizione

Anonimo
Anonimo
4 anni fa

L’ULTIMA FRONTIERE DELLE FEMMINISTE ACIDELLE: PROIBIRE LE DISCUSSIONI SPORTIVE IN AMBIENTE DI LAVORO. “SONO SESSISTE” – LA PROPOSTA E’ DI ANN FRANCKE, ESPERTA DI MANAGEMENT" citato da digospia.com

Anonimo
Anonimo
5 anni fa

Esempio bluepill paura: Francesca Piccinini. Telecronista cagna come poche però tutti a complimentarsi perché è bionda e cogli (occhi)oni. Più altre cosette che taccio. In ambito sportivo (dove gli effettivi valori sono misurabili numericamente) è davvero divertente osservare la sopravvalutazione di atlete guardabili rispetto a vere campionesse (solo se le due cose coincidono si ottiene la superstar). Altro tipico esempio la patetica (risultati alla mano) staffetta 4×400 italiana.

Anonimo
Anonimo
4 anni fa

Beyazid II Ottomano – Sultano di Costantinopoli
Superba analisi.
Grazie!

Anonimo
Anonimo
5 anni fa

Esiste anche il detestabile vizio maschile di mandare tutto in vacca per stupidità e incoerenza ("su tinder ipergamano e mi trattano male, su instagaz conta solo l'aspetto e mi filano solo le brutte ciccione, feisbuc è tutto un egobust" -no refuso- per poi continuare a passarci le ore nella speranza che una fighetta li cachi di striscio resuscitando l'inutile appendice attaccata tra le… spalle).

E in gruppo su FB è un ottimo esempio della tendenza.

Unknown
Unknown
5 anni fa

…prima che lui cacci il fallo in bocca e scarichi giu' per l'esofago il suo prezioso nettare..
Trionfo linguistico!
Stima eterna Red!

Dave
Dave
5 anni fa

I gruppi redpill su Facebook, non hanno nulla che fare con la redpill.
Sono dei gruppi di cazzeggio puro, dove si postano meme, si fa gossip, si scherza.
Non sono degli ambienti maschili nel senso stretto del termine.
Sono piuttosto il sostituto delle vecchie chat testuali che hanno chiuso i battenti 10 anni orsono con l'avvento di Facebook. Dei mega contenitori con 100-200 persone che interagiscono contemporaneamente, e con in più la possibilità offerta dalla tecnologia moderna di inviare foto e video in tempo reale. Per farsi valutare, o più semplicemente per mostrare a tutti cosa si sta facendo.

La maggior parte dei frequentatori sono ragazzi/e nella fascia 18-25 con forti tendenze nerd (immagini di manga e anime a nastro), e tra le ragazze definirsi "brutte" va di moda (sono soloooo una 4, sigh!!!)…anche se poi le guardi e di davvero brutto non hanno nulla. Sono tutte ragazze ben curate e intorno alla sufficienza estetica.

Conosco anche un paio di casi di coppie formatesi in seno a questi gruppi, ma, come sempre, la carina del gruppo si accompagna al carino redpillato. Il pari-estetismo delle coppie è sempre rispettato.
I casi più disperati sono sfottuti e umiliati in modo più o meno sottile.

Gus
Gus
5 anni fa

@ilredpillatore

Faccio una proposta provocatoria, che tuttavia – se applicata – risolverebbe COMPLETAMENTE tutte le criticità indicate nell'articolo.

Basterebbe infatti FAR PAGARE per avere l'accesso alla consultazione del sito ALLE SOLE DONNE.

Ovviamente questo richiederebbe l'accesso autenticato di ogni utente, previa verifica di un documento d'identità una-tantum per essere ammessi e ricevere le credenziali personali.

Ecco i benefici che ne deriverebbero:

– Visti gli scopi umanitari dichiarati dal sito, l'accesso agli utenti abituali rimarrebbe gratuito in quanto già condonato per il fine del "raggiungimento di una conoscenza più profonda del sè", attuale obiettivo dell'opera di divulgazione del Redpillatore

– Per gli utenti incel, veder pagare una donna per leggere cose da uomo sarebbe il vero "plus" di cui aver consapevolezza, il giusto contrappasso per la loro involontaria situazione, condizione ancora negata dalla società

– I troll di ogni genere o i perditempo sarebbero ugualmente dissuasi

– Le donne disinteressate solo in cerca di validazione eviterebbero del tutto di entrare e di far perdere tempo agli utenti che frequentano il sito per imparare e discutere seriamente di redpill. Anche il solo versamento di una cifra simbolica una-tantum (es. €5,00) basterebbe per allontanarle e per far riconoscere loro il valore dell'ideologia Redpill e conseguentemente del sito che la tratta

– Le donne veramente interessate, per accedere ad una conoscenza interdisciplinare delle nuove dinamiche sociali e sessuali (LMS), che passa dalla psicologia evoluzionistica alla psicologia comportamentale applicata, dal diritto di famiglia alla sociologia, dall'antropologia all'estetica, dal femminismo all'antifemminismo, dalla comunicazione alle tecniche di pick-up femminile, E' GIUSTO CHE PAGHINO, così come gli uomini hanno sempre pagato i più disparati corsi di miglioramento personale (per non parlare di quando vanno in discoteca per conoscere donne)

– Nessuno (vale a dire le più irriducibili femministe) potrebbe criticare la scelta di far pagare, giacché sarebbero loro a decidere se accedere o meno alla dottrina e alla discussione

– Come nella vita, si terrà presente che esisterà comunque qualche white night o mangina che userà la propria posizione di pene-munito per favorire l'accesso a scrocco a qualche "profumiera"; ovviamente verrà avvertito preventivamente dal disclaimer di accettazione che – come sempre accade – anche acconsentendo questo sfruttamento, non riuscirà ugualmente "a concludere"

– In ogni caso, l'operazione di messa a pagamento dell'accesso al sito, unica voce in Italia che tratta (ed espande) la dottrina redpill, determinerebbe una crescita del suo valore di mercato (non escludo qualche importante recensione giornalistica a riscontro dell'iniziativa, coraggiosa nel suo genere)

– Come plus a seguito del pagamento, il Redpillatore sarà ancor più sarà motivato a produrre valore aggiuntivo, come l'e-book di cui è già stato da tempo invitato alla realizzazione, composto da una raccolta aggiornata dei suoi articoli che esemplificano la comprensione della dottrina, unitamente ad alcuni interventi scelti degli utenti, che ogni utente registrato potrà scaricare

Contestualmente, invito tutti gli utenti affezionati al Redpillatore a replicare al seguente post, concordi o no all'idea, anche solo per ringraziarlo di tutto il lavoro fatto finora al servizio della community.

Provocazione a parte e statistiche del sito alla mano, il Redpillatore potrà come minimo ricevere il giusto apprezzamento che merita per il lungo e continuo impegno profferto negli ultimi due anni ed oltre.

P.S. : Hai visto che lo scorso post è quasi arrivato a 200 commenti? Ora non è più un'eccezione superare i 100 commenti… Complimenti, continua così!

Mario
Mario
5 anni fa

Red ma aprilo lo stesso il gruppo su facebook, poi deleghi la moderazione ad altri.