Uncategorized

Siamo Figli di Annibale?

In questi giorni sto affrontando una fase di debunkeraggio di molte bufale storico-genetiche che si sentono in giro per il web.
L’altro giorno è stato il turno del cannolo e della cassata, cavalli di battaglia di molti filoimmigrazionisti che attribuiscono la paternità di questi due prodotti dolciari agli arabi, ignorando (o fingendo di ignorare) che già i romani avevano l’usanza di creare dolci a base di ricotta, la cui produzione peraltro era disciplinata da specifiche leggi, e che una descrizione del cannolo siciliano ce la fornisce già Cicerone, che fu questore a Lilibeo (l’attuale Marsala).

Secondo certa gente la semplice importazione dello zucchero da parte degli arabi basta per conferir loro la paternità di questi tipici dolci siciliani, ma stranamente non si sono accorti che anche gli altri dolci contengono zucchero, almeno nella loro ricetta originaria.
La Sachertorte non è quindi araba?No, quella forse è più guatemalteca, visto che il cioccolato fu importato dal centro America. 

Oggi però viaggiamo verso un’epoca più antica ma altrettanto gettonata da progressisti e multiculturalisti vari.

Vi ricordate di Annibale?Dai, le guerre puniche, quello che invase Roma attraversando le Alpi con gli elefanti.
Anche se non siete storici incalliti sono sicuro che qualche reminescenza delle scuole medie ce l’avrete pure voi, ma spero non abbiate avuto il libro di testo degli Almamegretta, autori nel 1993 di un brano intitolato “Figli di Annibale” che ci spiega come i meridionali siano tutti discendenti di questo prode generale cartaginese.

So che molti miei lettori già conoscono questo brano e staranno pensando che è come sparare sulla croce rossa ma lasciatemi divertire un po’, suvvia, anche perché certi luoghi comuni non restano confinati alla musica ma vengono pure utilizzati come argomenti di discussione in dibattiti impegnati e in ogni caso stiamo parlando di un pezzo abbastanza famoso, visto che alcuni anni dopo fecero pure un film ispirandosi a quel titolo.

 FIGLI DI ANNIBALE 

 “Annibale, Annibale grande generale nero”

 Generale nero?Ma intendono dire che era incazzato nero con Roma?
No perché se intendono nero di fenotipo non so da dove salti fuori questa cosa, dal momento che Annibale proveniva dall’attuale Tunisia (la cd. Africa Bianca) che già ora certo non è abitata da congoidi, figuriamoci all’epoca quando i nordafricani erano più chiari di pelle di ora perché non avevano ancora neppure subito l’invasione degli arabi.
Del resto ci sono svariati dipinti storici di Annibale (uno famoso è quello di Goya) e nessuno si è mai sognato di dipingerlo come “nero”, chissà come ha fatto a diventarlo in questo brano.

“con una schiera di elefanti attraversasti le Alpi e ne uscisti tutto intero”

Oddio, tutto intero mica tanto, visto che nell’attraversata perse circa metà dell’esercito.


“a
quei tempi gli europei non riuscivano a passarle neanche a piedi “

 Ah no?E i Celti come sono venuti in Italia?E tutti i popoli italici?Sono venuti col teletrasporto?

“Lo sapete quanto sono grandi, grossi e lenti gli elefanti? “

Sicuramente meno grandi e grossi della cazzate che mi tocca leggere.
Anche perché gli elefanti di Annibale non erano i classici elefanti africani enormi che siamo abituati a vedere ma erano elefanti del nord Africa, molto più piccoli di dimensioni.

Peraltro gli elefanti non fecero neanche tutta questa fatica ad attraversare le Alpi, furono decimati più che altro dal freddo dell’inverno successivo (quindi fu anche una grossa crudeltà portarli in Italia).

“Eppure Annibale gli fece attraversare le Alpi con novantamila uomini africani.”

Veramente stime più verosimili parlano di 30 mila uomini, e neanche tutti africani.
In ogni caso non fu Annibale a portare in Italia gli elefanti per primo.
Gli elefanti erano utilizzati a scopo bellico in Asia già da molti secoli e Pirro, durante le guerre contro i romani, ne portò una ventina in Italia diversi decenni prima di Annibale.

 “Annibale sconfisse i romani, restò in Italia da padrone per quindici o vent’anni “

Facciamo 17.5 e ci sto pure rimettendo.

 

“ecco
perché molti italiani hanno la pelle scura, ecco perché molti italiani
hanno i capelli scuri”

Ah cavolo, non fa una piega.LOL E i greci e gli albanesi non hanno pure capelli e pelle scura?Eppure Annibale lì non ci è mai arrivato.
In tutta Europa c’è gente con occhi e capelli scuri.Sean Connery, scozzese, discendente di Annibale pure lui?

“Nessuno può dirmi stai dicendo una menzogna, no, nessuno può dirmi stai dicendo una menzogna.”

Tutti i risultati genetici ti dicono che stai sparando cazzate.La genetica nord africana in Italia è praticamente assente, e attribuire quella poca che c’è all’esercito di Annibale è a dir poco fantasioso, quando già gli stessi romani erano sparsi un po’ in tutto il nord Africa.

“Se conosci la tua storia sai da dove viene il colore del sangue che
ti scorre nelle vene”

Meno male che la conosci tu. Genetica e storia comunque non vanno quasi mai di pari passo. Gli spostamenti degli eserciti incidono geneticamente in misura davvero minima, i grossi cambiamenti genetici avvengono con lo spostamento in massa delle popolazioni.

 Citando il genetista Paolo Francalacci:

“La genetica è più democratica della storia, perché ci fa vedere gli
spostamenti delle masse, non dei singoli re e dei loro eserciti. Gli
uomini hanno tutti una origine comune: una piccola tribù africana di
circa 150000-200000 anni fa. (su questa parte tornerò in futuro perché
sta prendendo sempre più piede la teoria della multi-regionalita
sull’origine della specie umana) 27000 anni prima prima di Cristo la
base genetica dell’ Italia moderna ha iniziato a definirsi: gruppi di
uomini provenienti dal Medioriente e dall’ Europa (prima dal nord, più
tardi da occidente) cominciarono a susseguirsi sul territorio italiano
fino al XII secolo a.C.La cosa più sorprendente è che il paesaggio
genetico italiano è rimasto fermo a età preromana. Gli antichi romani,
che tanta importanza hanno avuto da un punto di vista culturale e
politico non hanno influito molto sui geni degli italiani: erano infatti
sì una élite dominante, ma costituivano un gruppo troppo piccolo per
lasciare una eredità genetica.”



“Durante la guerra pochi afroamericani riempirono l’Europa di
bambini
neri”

Afroamericani??Pure l’America aveva scoperto Annibale?Cavolo ma era proprio un fenomeno,questo qui si era già girato tutto il mondo con gli elefanti.Ma erano volanti questi elefanti?
Poi cavolo chissà che pitone dovevano avere questi afroamericani per riempire addirittura tutta l’Europa.Tipo anche in Polonia, Lituania, su di lì, tutti bambini neri dell’esercito di Annibale.


“cosa credete potessero mai fare in venti anni di dominio militare
un’armata di africani in Italia meridionale?”

Non saprei, si godevano o’ sole e o’ mare?Forse preparavano cassate?
L’unica cosa sicura è che avrebbero fatto meglio a starsene a casuccia loro, visto che poco dopo Cartagine fu completamente rasa al suolo.

E questo è un po’ il livello di argomentazioni dei vari progressisti, che arrivano a distorcere completamente la loro stessa storia pur di portare avanti assurde battaglie filo immigrazioniste.

Come se peraltro le varie invasioni subite dall’Italia nel corso della storia siano state scaramucce da poco, qualcosa da guardare con romanticismo.
Facile guardare ad avvenimenti di migliaia di anni fa con l’occhio freddo e distaccato (e magari un po’ arrossato) dei nostri tempi.
Provare a immedesimarsi che cosa volesse dire fronteggiare guerre di invasione, persone morte, famiglie spezzate, risulta complicato ma doveroso se non si vuole passare per dei dissociati che credono nelle favolette.

Comunque c’è da dire che, almeno, come storici, gli Almamegretta sono sicuramente migliori che come musicisti.

Forse ti interessa: 

Subscribe
Notificami
guest

8 Commenti
Più votati
Più recenti Più vecchi
Inline Feedbacks
View all comments
vonMoltke
vonMoltke
3 anni fa

Applauso a scena aperta. Amo molto Annibale, e, da sardo, credo di avere una buona fetta di discendenza punica nelle vene, ma che fossero, i cartaginesi semiti, anche negri, è una di quelle minchiate che purtroppo stanno prendendo piede nella versione progressista della Storia (e della Realtà tutta). Al confronto la propaganda nazionalsocialista era rigorosamente scientifica.

Anonimo
Anonimo
3 anni fa

Credo che in questi ultimi 20-30 anni, forse in contrasto con la nascita della Lega molti “meridionalisti” abbiano cavalcato questa corrente di pensiero, nella quale fondamentalmente io ravviso questi 3 aspetti:

1) dal punto di vista artistico
Parliamoci chiaro: in italia chi vuole fare musica o similare distaccandosi dal cliché baffi neri, chitarra e mandolino, dal mondo del neomelodico della tradizione napoletana o simile deve guardare necessariamente ai fenomeni underground d’oltreoceano. Il punto di riferimento culturale diventa il mondo degli afro-americani da cui sono nati in tempi remoti il blues poi l’hip hop, il rap, ecc.
Tutti generi che hanno in comune la ribellione prima dell’ex schiavo e poi dell’abitante del ghetto. Occorre, per darsi una certa credibilità artistica quando si fa musica di un certo tipo, quindi trovare qualcosa in comune a cui ribellarsi, in questo caso l’uomo bianco che ha plasmato la civiltà e il modo di vivere della società odierna. Ed ecco che allora, nasce l’esigenza di sentirsi nero anche se non lo si è dal punto di vista genetico e quindi basta sostituire lo schiavo deportato dalla madre terra africana per lavorare nelle piantagioni di cotone con l’uomo del sud costretto a lasciare il suo paesello di mare per andare a fare l’impiegato del catasto in qualche ufficio del nord italia e il gioco è fatto. Stessa cosa insomma: si sentono i neri de noantri.

2) dal punto di vista storico
E’ dura da morire la visione per cui il meridione è stato rovinato da Garibaldi e da Cavour che ha depredato il sud. Insomma che alla fine nell’unità d’Italia il sud ci ha rimesso. In questo contesto la mafia è considerata come una specie di male necessario, nata per opporsi alle angherie dello stato e che poi tutto sommato ci ha comunque dato dei vantaggi: evitandoci un trattamento peggiore da parte dei vincitori della seconda guerra mondiale (per aver favorito lo sbarco degli alleati) e, in fondo, facendoci subire meno attentati terroristici dai talebani visto che alla fine sono loro che controllano veramente il territorio…

3) dal punto di vista culturale:

Ci sono anche quelli che pur non sentendosi africani dentro sentono sempre l’esigenza di sentirsi come il Sud di qualcosa, non importa cosa.
Anni fa ricordo alcuni meridionalisti che avevano adottato come simbolo quello degli stati confederati americani (il generale Lee per capirci). Che poi, se vogliamo sottilizzare, i sudisti nella guerra civile americana erano quelli contrari all’abolizione della schiavitù, quindi in teoria erano quelli più razzisti e nemici dei neri……però per costoro…..chissenefrega, basta essere del Sud per essere dalla parte giusta.
Eccezione a questa regola sono però le radici normanne. Chi fra i meridionalisti può rivendicarle lo farà senz’altro, mai visto uno di loro rinnegare le proprie origini normanne…(vista la teorica superiorità fisica e culturale dei neri) magari vantandosi di essere più biondo di un valdostano o di un altoatesino.

Insomma, un miscuglio di neoborbonismo, voglia di non fare un cazzo, inesattezze storiche, scuse per poter dire di avere il cazzo più lungo, sentirsi più fighi e più furbi degli e, nonostante tutto, tifare per la Juventus.

Veneto
Veneto
3 anni fa

Pezzo divertentissimo e realista ! Complimenti, un vero red pillato deve andare contro a tutte le idiote falsità che il mainstream vuole spacciarci come verità

Umberto Ceratti
Umberto Ceratti
6 anni fa

Sei un grande, fai benissimo a colorare di ridicolo le tesi vergognose e assolutamente false e anti scientifiche di quegli schifosi sinistroidi immigrazionisti degli Almamegretta.

Volpe
Volpe
1 anno fa

Nel film una vita al massimo c’è un bel dialogo tra Christopher Walkem e Dennis Hopper che mi ha sempre fatto pensare a questo pezzo, che tra l’altro è grandioso anche se storicamente fa acqua da tutte le parti.

Vitalba
Vitalba
1 anno fa

“Ma tu Annibale, grande generale nero
Tu le passasti con un mare di elefanti
Lo sapete quanto sono grandi e grossi e lenti gli elefanti?
Eppure Annibale gli fece attraversare le Alpi
Con novantamila uomini africani
Annibale sconfisse i romani
Restò in Italia da padrone per quindici o vent’anni
Ecco perché
Molti italiani hanno la pelle scura
Ecco perché
Molti italiani hanno i capelli scur
Durante la guerra pochi afroamericani
Riempirono l’Europa di bambini neri
Cosa credete potessero mai fare
In venti anni di dominio militare
Un’armata di africani in Italia meridionale”

Queste sono piú o meno (cambiano solo alcune parole insignificanti nel testo) frasi di un discorso di Malcolm X sulla storia afroamericana