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E’ Vero che le Donne Guadagnano Meno degli Uomini?

La situazione economica delle donne nei Paesi avanzati sta migliorando
sempre più, sono la maggioranza dei laureati (fatta eccezione per alcuni
campi del settore STEM) e sono sempre più libere, forti ed indipendenti. Tuttavia
le femministe e i media non fanno altro che ricordarci ogni giorno come
le donne siano svantaggiate, guadagnino tot meno degli uomini e che noi
maschi dobbiamo aiutarle per espiare la nostra colpa di oppressori
patriarcali e altri ritornelli petulanti.

In questo articolo non mi
soffermerò a debunkare (nuovamente) il Gender Pay Gap, ossia il fatto che
le donne non vengono pagate meno per “sessismo” ma per le diverse
carriere lavorative intraprese (condizionate anche dal fatto che prima
l’educazione alle donne era meno accessibile “socio-culturalmente”
parlando).
Invece parlerò di come i mass media e le femministe
malinterpretino (volontariamente o meno, lasciamo loro il beneficio del
dubbio) i vari dati facendo un’analisi superficiale che guarda solo al
momento presente e non all’evoluzione del fenomeno.

Come ho già
accennato il gender pay gap è dovuto alle diverse scelte lavorative e al
fatto che le donne nella fascia 40-50 anni per motivi socio-culturali
continuavano di meno gli studi (e sceglievano molto più di ora facoltà
con sbocchi lavorativi precari) sono di più delle donne nella fascia
20-39 anni che sono più emancipate e si dedicano di più alla carriera.
Questa è la piramide demografica italiana.
Infatti la disoccupazione giovanile (15-24 anni) è più alta fra i maschi contrariamente a quanto si pensa.

Dove
il mercato del lavoro è in buona salute, la disoccupazione è maggiore
per la componente maschile.
È così nel Regno Unito (5,2% e 5,0% a
novembre 2015), in Austria (6,4% e 5,4%) e in Germania (4,6% e 4,0%).
Anche in Francia, dove il tasso di disoccupazione si attesta oltre il
10%, la componente maschile registra un andamento peggiore di quella
femminile (10,8% e 9,4%).”

Inoltre le donne giovani (20-29 anni) guadagnano nel Regno Unito,in Olanda e in America più dei loro coetanei maschi.
Questa
differenza è dovuta al fatto che le donne si laureano di più e anche al
fatto che sono più richieste nel settore terziario per la bella
presenza per questioni di marketing (le ragioni sono quelle per cui negli
annunci di lavoro si legge che si cercano solo donne o per cui le donne
entrano gratis in discoteca, detto in parole povere).FONTI: [1] [2] [3] [4] [5]

le donne giovani guadagnano di più dei maschi giovani

Alcuni
dati sulla situazione lavorativa delle donne negli Stati Uniti dove si
può vedere come le il tasso di disoccupazione per le donne è minore di
quello degli uomini: “The unemployment rate for all women was 8.6
percent and for men it was 10.5 percent. ”

Invece i maschi della stessa fascia d’età non solo guadagnano di meno,ma hanno anche un tasso d’occupazione più basso.

Il
tasso di occupazione più basso non è dovuto solamente al fatto che ci
sono più donne laureate (anche se buona parte di loro si laureano in
corsi che danno pochi sbocchi lavorativi e mal pagati), ma anche al fatto
che la crisi ha colpito soprattutto il settore secondario (l’industria)
dove sono impiegati soprattutto uomini,mentre il settore terziario dove
sono concentrate le donne ha retto meglio.FONTI: [6] [7] 

“La
riduzione del divario tra uomini e donne si deve a un piccolo aumento
dell’occupazione femminile, e al fatto che gli uomini sono stati più
colpiti dalla crisi. Per le donne – presenti soprattutto in settori meno
vulnerabili come quello pubblico – si registra anche un prolungamento
del tempo di occupazione, dovuto a leggi che hanno aumentato l’età della
pensione. “

E la situazione lavorativa degli uomini non potrà
che peggiorare dato che il settore industriale sarà quello che verrà
maggiormente colpito in futuro a causa dell’incalzante automazione con
cui l’uomo può competere solamente lavorando con stipendi da schiavi.

Da
questi dati si evince che nonostante attualmente il Wage Gap sia a
sfavore delle donne, la situazione nel futuro potrebbe ribaltarsi
negativamente per gli uomini
e con conseguenze più disastrose per i
disoccupati uomini rispetto alle disoccupate
Chi mi legge da molto
probabilmente avrà già intuito a cosa sto alludendo: una donna ha un
potere sessuale maggiore dell’uomo che sia disoccupata o meno e pertanto
può scambiare il “sesso” in cambio di vitto,alloggio e
protezione,mentre l’uomo no e come mezzo di sopravvivenza ha solamente
il potere economico (salvo sia un modello di Armani ma parliamo di una
percentuale irrisoria della popolazione maschile).
Una donna può contare sul supporto di un uomo,ma un uomo può contare solo su se stesso.

DA NON PERDERE: IL MITO DELLA PARITA’ DEI SESSI

Ovviamente
il potere sessuale delle donne è un argomento che non piace alle
femministe perché mina molte delle loro teorie e mostra un campo in cui
le donne sono più avvantaggiate rispetto agli uomini (un vantaggio che ha
sia risvolti emotivi che economici).
Ad esempio molte donne per pagarsi gli studi universitari si prostituiscono.
L’analfabeta
funzionale medio leggendo che le donne sono costrette a prostituirsi
per pagarsi gli studi s’indignerà e penserà che le donne sono delle
povere sfruttate da tutelare in ogni modo invece di pensare che il
potersi vendere sessualmente per pagarsi gli studi è un grande
vantaggio:un uomo non può prostituirsi perché ha poco potere sessuale e
quindi se non ha i dindini per pagarsi gli studi non può far altro che
rimanere con le mani in mano con un futuro incerto e presumibilmente
buio a causa dell’automazione. FONTI: [8] [9] [10]
[11] [12]

Quindi,
siamo sicuri che il doversi prostituire per pagarsi gli studi sia
peggiore del non poterseli pagare e così minare il proprio futuro?

Ma
poi perché scandalizzarsi della prostituzione? Come disse Morelli alle
Iene “Ogni donna è una potenziale prostituta”,e poi non mi pare che ci
sia qualcuno che si scandalizza nel vedere donne sposate con ricconi
bassi,brutti e grassi e a dir la verità non ho mai sentito una
femminista lamentarsene.Anzi quando in una discussione su Facebook feci
notare a delle femministe questa discrepanza di pensiero prendendo come
esempio Brunetta e la moglie mi risposero col classico messaggio
pre-impostato nel cervello di ogni donna: “Non puoi saperlo,non li
conosci,non puoi dire che lei sta con lui per i soldi”.

Come
se non bastasse la disoccupazione negli uomini è correlata a un rischio di suicidio maggiore. Certamente questa è una ovvietà,ma è bene
ricordare che il motivo per cui gli uomini disoccupati si suicidano non è
per la mascolinità tossica che impedisce di esprimere i loro sentimenti
come qualche pazza/o vuol far credere,ma perché(ripetiamolo per i duri
di orecchie) un uomo senza potere economico nella maggior parte dei casi
è finito
dato che ha preclusi i piaceri materiali della vita e quelli
carnali:un uomo può esprimere tutti i sentimenti che vuole,ma esprimerli
non gli darà un lavoro né annullerà la sua frustrazione sessuale.

Uomini,quindi,speriamo
nel meglio ma prepariamoci al peggio,non lasciatevi abbattere dalla
depressione e concentratevi sugli studi (soprattutto quelli nel campo
scientifico) e sul lavoro,perché se non pensiamo noi a salvarci non ci
salva nessuno.

                                                                                                           Scritto da ShiningArk

DELLO STESSO AUTORE: LE VIOLENZE DEI VIP

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Osservatore Romano
Osservatore Romano
3 anni fa

Inserendo nel computo prostitute comuni e mantenute il risultato naturalmente cambia, ma si distruggerebbe il politicamente corretto.

Anonimo
Anonimo
6 anni fa

Questa volta mi trovo in disaccordo sulla tua previsione: la robotica e l'intelligenza artificiale sostituiranno sopratutto i lavori femminili: dalla cassiera alla giornalista, dall'avvocatessa alla promoter sono già lavori che vengono sostituiti dalle nuove tecnologie, basta una semplice app. per sostituire il lavoro femminile che si basa sopratutto sulla comunicazione e sull'imparare a memoria un database.
Invece quando ti servirà il tecnico o l'operaio che ti aggiusta il robot di turno ci vorranno gli uomini.

Danif
Danif
5 anni fa

É inutile cercare di eguagliare le diversità distorcendole, bisognerebbe invece valorizzarle per trarne il massimo beneficio. No?

Anonimo
Anonimo
6 anni fa

Marco, stiamo parlando di medie statistiche, a parte le cassiere, avvocati e giornalisti, in previsione , saranno sempre più donne, che si laureano in maggioranza in materie umanistriche. Mentre programmatori e tecnici sono quasi tutti uomini. Inutile parlare per eccezioni.

Ilretrogamer
Ilretrogamer
3 anni fa

Maledetta automazione! Non c’è molto da dire, o diminuiamo di numero noi esseri umani, o eliminiamo un po’ di robot. Altrimenti non ci sarà lavoro per tutti.

black wolf
black wolf
3 anni fa

proteggere e aiutare le donne è un istinto atavico che gli uomini hanno…