Cultura e Società

Le mega crudezze sessuali del villaggio olimpico

Migliaia di giovani donne da tutto il mondo, con corpi atletici e nel pieno della fertilità, si incontrano lontano da casa per pochi giorni con altrettanti maschioni dal fisico scolpito, geneticamente elitari e ingrifati come tori da monta in un luogo delimitato dove tutti girano con pochi vestiti addosso. Che ne può venire fuori? Ovvio: un’orgia continua.

Per gli spettatori da casa, le Olimpiadi sono solo un’intrattenimento a basso costo, una medicina in grado di alleviare la noia delle loro mediocri vite. Già dai tempi dei romani (panem et circenses) questo genere di manifestazioni è sempre stato un ottimo mezzo di distrazione delle masse e Parigi 2024 non ha fatto eccezione: abbiamo perso ormai il conto delle varie strumentalizzazioni politiche e ideologiche, e delle conseguenti polemiche fra diverse fazioni che vanno avanti per giorni.

Ma per coloro che vi partecipano da protagonisti, le Olimpiadi sono ben altro: una tappa fondamentale per la propria carriera, un’opportunità di entrare nella storia dello sport con un successo memorabile e…un’occasione di irripetibile edonismo e dissolutezza. Ore tarde, alcol, musica e promiscuità. Nessuno parla mai di ciò che accade al villaggio olimpico tra questi ragazzi, sia prima che dopo le gare. Ma chi viola la regola tacita secondo la quale “ciò che accade al villaggio olimpico rimane al villaggio olimpico” e decide di spifferare quanto ha visto o sperimentato in prima persona lascia chiaramente intendere che le Olimpiadi sono sempre contemporaneamente due: una di sport e una di baldoria.
Per la prima c’è già la telecronaca in TV, per la seconda invece ci dobbiamo affidare alle testimonianze dei diretti interessati, che sono tutti concordi sull’innumerevole quantità di incontri e feste sessuali che si svolgono all’interno del villaggio olimpico.

“Circa il 70-75% degli atleti olimpici fa sesso nei giorni trascorsi al villaggio” rivela Ryan Lochte, nuotatore americano. “Ehi, a volte fai ciò che devi fare”, spiega.

Ryan Lochte

Per far capire quanto è comune il sesso in quell’ambiente, un anonimo calciatore della squadra inglese, in una vecchia intervista per il Daily Mail, dichiara che “Potevi portarti a letto una ragazza nuova ogni notte, anche più di una se eri fra quegli atleti che dispongono di una camera tutta per loro.” Poi si sofferma a raccontare della serata trascorsa con un suo compagno di squadra e due atlete ucraine, prima portate in un locale fuori dal villaggio e poi fatte entrare di nascosto nella loro camera da letto (é molto facile persuadere i sorveglianti esibendo medaglie d’oro o corrompendoli con dei gadget che vengono regalati agli atleti) per bere qualche bicchiere di Vodka Absolut e Disaronno, prima di dare il via alle danze. Una delle ucraine si apparta con un calciatore, ma finiscono presto di fare sesso. Così torna nell’altra stanza, con indosso solo le mutandine, trovando l’amica ancora nuda in attesa di iniziare.“Non fate caso a me, prendo solo da bere”. Finisce con le due che iniziano a baciarsi e la cosa presto si evolve in una foursome.

Il sesso di gruppo è molto frequente: alle olimpiadi invernali di Vancouver 2010, sei atleti tedeschi, canadesi e austriaci vennero beccati a fare un’orgia in una vasca idromassaggio.

Josh Lakatos

Josh Lakatos, tiratore americano, trasformò le camerate del villaggio olimpico di Sydney 2000 in una casa di appuntamenti. Le sue gare di tiro erano terminate e la sua federazione premeva affinché tornasse a casa. Ma lui comprensibilmente non aveva nessuna voglia. Era già stato 4 anni prima ad Atlanta, sapeva bene cosa accadeva negli ultimi giorni delle competizioni. E ovviamente non voleva perderselo. Così, dopo aver chiesto alle domestiche di voltarsi dall’altra parte, scassinò le serrature di alcune stanze in disuso. Prese una stanza unica per sè e lasciò le altre a disposizione degli atleti di corsa, salto e lancio della squadra americana. “La mattina seguente” raccontò Lakatos “giuro su Dio, l’intera squadra di staffetta femminile 4×100 di qualche paese dall’aspetto scandinavo esce da una stanza, seguita da alcuni dei nostri ragazzi. E io pensavo tipo ‘porca puttana, abbiamo guardato queste ragazze correre la notte prima’”. Lakatos aggiunse infine “È andata avanti così per otto giorni mentre un gran numero di olimpionici, maschi e femmine, si recavano a tutte le ore a casa dello sparatore – così tutti la chiamavano- , Casa dello Sparatore”. Alla fine Lakatos realizzò: “Sto gestendo un fottuto bordello nel Villaggio Olimpico! Non ho mai visto tanta depravazione nella mia intera vita.” I partecipanti alle orge facevano giusto una tappa presso una una borsa Oakley stracolma di preservativi ottenuti dalla clinica medica del villaggio.

Già, i preservativi.

Da Seoul 1988 il comitato olimpico (CIO) distribuisce preservativi all’arrivo degli atleti, che tuttavia più volte si sono dimostrati insoddisfatti della quantità. Alle olimpiadi di Sydney del 2000 ad esempio vennero forniti 70000 preservativi, più di dieci preservativi per ogni atleta maschio. Ma finirono prestissimo, tanto che il CIO fu costretto a chiederne d’urgenza altri 20000. Da allora la base si alzò a 100000, ma negli ultimi 20 anni il numero di condom necessari è aumentato ancora a dismisura. A Parigi 2024, per dire, sono stati dispensati 300000 preservativi per uomini, 20000 preservativi per donne e 10000 dighe dentali (per praticare sesso orale in sicurezza). E non è neppure la cifra più alta: a Rio 2016 addirittura 450000 preservativi!

Del resto sappiamo già che negli ultimi 20 anni, anche e soprattutto grazie a internet, per gli uomini attraenti è diventato ridicolmente più facile organizzare incontri sessuali. Con l’avvento delle app di incontri come Tinder o di social come Instagram, per una donna comune ma carina non è più così irrealizzabile il sogno di un’avventura sessuale con il suo artista preferito, e neppure con lo sportivo del momento. Molti atleti scaricano Tinder solo per quelle due settimane di permanenza. Si geolocalizzano al villaggio olimpico, impostando un breve raggio di azione, e setacciano tutti gli uomini o donne interessanti e disponibili nei paraggi. Il primo uso intensivo di Tinder venne fatto ai giochi olimpici invernali di Sochi (Russia) del 2014. Lo snowboarder americano Jamie Anderson lo chiamò “Next level”. Un livello superiore. E pensare che Tinder era ancora agli albori.

Quest’ anno Grindr, una famosa app di incontri per Gay, ha staccato il servizio all’interno del villaggio olimpico, impedendo la geolocalizzazione. Ufficialmente ciò è stato fatto per garantire agli utenti la privacy, dal momento che molti atleti provengono da Paesi dove mancano alcuni diritti civili e i gay sono pesantemente discriminati. Ma forse c’entra anche il fatto che, a causa dell’enorme mole di attività, la app ha difficoltà a gestire tutte le richieste contemporaneamente e rischia di collassare. Come accadde alle Olimpiadi di Londra, quando il sito andò in sovratensione e alla fine crashò, costringendo i gestori a interrompere il servizio per 24 h.

Gli organizzatori delle Olimpiadi e le federazioni dei singoli Paesi talvolta provano a mettere un argine all’eccessivo degrado. Sorveglianti (come già detto facilmente corruttibili), coprifuoco, settori separati per le diverse squadre, divieto di alcol, divieto di portare donne in camera. Negli ultimi anni sono diventati comuni anche dei letti soprannominati “anti-sesso”, con una struttura instabile in cartone teoricamente studiata (nella pratica chi li ha provati dice che ci si può scopare lo stesso, anche se solo in due, sigh!) per reggere il peso di una persona ed evitare contatti durante la pandemia.

Susen Tiedtke, ex saltatrice tedesca, ride di questi ingenui tentativi. Per lei, la cultura del sesso all’interno del villaggio olimpico è “una componente inevitabile”. Gli atleti trovano sempre un modo per fare certe cose, anche a costo di camminare per km in cerca di un luogo disponibile per appartarsi. Gli atleti greci, ad Atene 2004, venivano spesso beccati a fare roba nei balconi esterni.
Ho visto persone fare sesso all’aperto. Ovunque, sull’erba, tra gli edifici, le persone si buttano a terra sporcandosi.” sono le parole di Hope Solo, portiere della squadra di calcio femminile degli USA.

Hope Solo, gran cavallona

Lei stessa, poco dopo la vittoria della medaglia d’Oro, riuscì a far entrare una celebrità all’interno del villaggio olimpico per farci sesso (non ha voluto rivelarne l’identità, ma durante i festeggiamenti era in un club con Vince Vaughn e Steve Byrne, un comico famoso negli USA, perciò…).

Da notare che sia le donne che gli uomini, per quanto si lascino andare alla promiscuità e quindi si creino per tutti più occasioni di quelle che uno si può aspettare in altri contesti, continuano comunque a selezionare in perfetta coerenza con i loro istinti biologici, ovvero ipergamia per le donne e poligamia per gli uomini.

Gli uomini provano a farsi un po’ tutte, sia atlete che tifose, o comunque donne che provengono dall’esterno (magari trovate in qualche locale o su Tinder), le donne invece mirano agli altri atleti, in particolare a quelli di maggior status (leggi: medagliati) e più difficilmente sprecano tempo con chi non è dell’ambiente (celebrità escluse). A Carrie Sheinberg, sciatrice americana partecipante alle Olimpiadi del 1994 la squadra di bob propose la medaglia d’oro come moneta di scambio per una cosetta di gruppo. “No grazie, Tommy Moe ha una medaglia d’oro, andrò a giocare con la sua”.

Alcune donne fanno anche a gara a chi ottiene più baci, altre a chi si porta a letto il maggior numero di medaglie d’oro, altre cercano di capire quale genere di sportivo ha le migliori performance a letto.
A quanto si riferisce, americani ed est europei sono i più disinibiti sessualmente.

Il nuotatore sudafricano Chad (un nome, una garanzia) Le Clos celebra la sua vittoria olimpica con tre ragazze

Miglior consiglio per rimorchiare? Scoprire presto quale sport praticano le ragazze per non perdere tempo. Le maggiori fighe di legno sono quelle del polo e del cannottaggio, suppongo perché si tratta degli sport tipici delle famiglie più ricche, e quindi le ragazze mantengono una certa dose di classismo.“I concorrenti hanno tutti lo stesso badge, contrassegnato con la scritta ‘atleta’, quindi è necessario chiedere in anticipo per evitare di perdere tempo”, suggerisce un calciatore inglese. “Evita qualsiasi cosa che abbia cavalli o remi.” Poi aggiunge : “Sono le più riservate. Ti diranno che i genitori non le lasciano uscire, che devono andare a letto presto. Puoi sprecare ore a parlare a una cavallerizza o a una canoista- non verrà mai a casa con te”.

Le più disponibili a flirtare sono invece le atlete di atletica leggera e le nuotatrici. Queste ultime in particolare sono in piscina quasi nude tutto il giorno, e le ragazze fissano gli uomini in costume da bagno, scambiandosi commenti sui loro culi e pacchi.
I nuotatori sono tra i più ambiti (basta guardare come le ragazzine della rete in questi giorni sono andate in visibilio per Thomas Ceccon), vuoi perché hanno il fisico migliore, vuoi perché il nuoto è tra le discipline più seguite. Ma più status di loro forse ce l’hanno i velocisti, che sono quelli con maggiore probabilità di scopare tanto e facile. Alcuni sono così ambiti che per riposare prima di una gara mettono il proprio coach davanti alla porta della camera, per evitare di essere disturbati da qualche ragazza che entra di soppiatto.

Usain Bolt dopo la vittoria del 2012 andò a festeggiare in un locale e, racconta un testimone, “Era come se le donne fossero in calore. Usain stava facendo il DJ alla consolle, e c’erano donne ovunque che si lanciavano contro di lui.”
Famosa è quella ragazza brasiliana, neanche particolarmente bella a dire il vero (vedi foto sotto) , che venne rimorchiata da Bolt in un night e si fece immediatamente portare a letto vantandosi con le amiche con tanto di foto su whatsapp e vendendo poi tutti i dettagli della storia ai giornali, persino la rivelazione che Bolt ha un cazzo di dimensioni modeste LOL.

Uno dei più grandi chiavatori olimpici è stato il giavellottista americano Breaux Greer, un colosso di 188cm per 100kg, con la faccia da vichingo.

Breaux Greer

Alle Olimpiadi del 2000, entravano nella sua camera MINIMO tre donne ogni giorno, spesso a distanza di meno di due ore. Due erano atlete, una saltatrice con l’asta e un’ostacolista, mentre l’altra era una turista scandinava.“Le ragazze sono in mutandine e reggiseni molto succinti, i ragazzi in mutande, quindi vedi subito cosa hanno da offrire.”, ci istruisce Greer “Anche se la loro faccia è un 7, il loro corpo è un 20.”. Per lui, la validazione sessuale era doping: “Ero un uomo felice quando entravo in competizione”, dice. “Se trovi qualcuno che ti piace e a cui piaci, il tuo mondo è completo per un secondo e gareggi bene”. Greer scopò persino in aereo durante il volo di ritorno da Sydney a Los Angeles, portandosi un’atleta nel cesso (lurido) dell’aereo, mentre altri invece se la spassavano tranquillamente fra le file di sedili.

L’estetica la fa sempre da padrone anche in questi contesti, ma merita una menzione Matthew Syed. Syed, oggi giornalista e conduttore televisivo ma con un passato da giocatore di ping pong, a 21 anni partecipò alle Olimpiadi di Barcellona del 1992, e a proposito di quell’esperienza ricorda: “Ho fatto più sesso in quelle due settimane che in tutto il resto della mia vita fino ad allora”. Il che è facile, quando tutto il sesso che hai fatto nella tua vita è zero, mi sentirei di azzardare.

La morale di questo articolo ormai è chiara: esistono ambienti più o meno favorevoli. Il valore di mercato che un uomo possiede non è l’unica variabile a determinare il suo successo. Molto importante è anche il mercato sessuale, ovvero l’ambiente in cui uno si inserisce. Anzi, è lo stesso mercato che talvolta determina il valore sessuale. Lo stesso uomo può avere un elevato valore in un ambiente, e averlo bassisimo in un altro (caso classico quello degli expat nel terzo mondo, totalmente ignorati in patria diventano degli dei in mezzo alle poveracce della Thailandia o del Venezuela).

Le Olimpiadi e il microcosmo che si crea all’interno del villaggio olimpico sono (solo per i protagonisti, ca va sans dire) un ambiente estremamente favorevole perché:

  • Si tratta di uno dei club più esclusivi al mondo. Solo pochissime fortunate e talentuose persone possono accedervi, con una scrematura che quasi in tutte le discipline è data da un invalicabile scoglio genetico (vale a dire: puoi sforzarti quanto vuoi, se non sei nato con i geni giusti te lo scordi). Il solo fatto di essere lì è una garanzia. Non c’è necessità di indagare oltre.
  • Allo stesso tempo però fra i profani, ovvero quelli che seguono le Olimpiadi giusto per FOMO e perché i media gliele sparano in faccia, lo status dell’atleta olimpico (specialmente delle discipline minori) se ci pensate non è abitualmente cosi alto come ci si potrebbe immaginare perché, con alcune eccezioni, non c’è un gran giro di affari e di visibilità dietro a certi sport. Ma durante le due settimane di Olimpiadi tutte le telecamere sono puntate sugli atleti, è il momento di massima fama. Le donne esterne, anche se non hanno particolari interessi sportivi, si eccitano all’idea di entrare in qualche modo a far parte dell’ambiente che è sotto l’attenzione di tutti o dello sportivo del momento, per cui fanno carte false per accedere al villaggio e giustamente gli atleti ne approfittano.
  • Testosterone a palla. Il testosterone è l’ormone del desiderio sessuale, e negli atleti d’èlite prima di una competizione è ai massimi livelli. Le donne producono meno testosterone degli uomini, ma le sportive professioniste hanno livelli più alti della media, quindi hanno anche una maggiore libido.
  • Pressione sociale minima (questo vale per le donne e per gli uomini impegnati). Sei lontano da casa, spesso in un altro continente, nessuno ti giudica perché tutti sono lì per fare le stesse cose tue. E’ improbabile che il tuo futuro marito in Svezia scoprirà mai dell’orgia che hai fatto quella volta a vent’anni in camera con la squadra di pallanuoto australiana a Pechino
  • Sesso come celebrazione di una vittoria, sesso come consolazione per una sconfitta, sesso per rilassarsi prima di una gara, sesso per sfogare tutta l’energia accumulata. Sesso, perché no?
  • Tutti vanno in giro mezzi nudi, vedere corpi tonici e muscolosi tutto il giorno qualche pensiero inevitabilmente lo fa venire. Julie Foudy ha definito il villaggio olimpico come un “Party di confraternita universitaria con un patrimonio genetico molto carino”.
  • E’ un’esperienza che capita ogni 4 anni e che per alcuni capiterà una sola volta nella vita. La scarsità è un forte elemento persuasivo. Nella consapevolezza che non ti ricapiterà mai più è normale voler costruire bei ricordi, siano essi di sesso o di feste. Un po’ come l’Erasmus, se non fai certe esperienze ti senti tagliato fuori.
  • “Gli atleti tendono ad essere estremisti. Quando si allenano c’è focalizzazione totale” dice Hope Solo “Quando sono fuori per un drink, sono 20 drink al colpo”. Le occasioni di conoscenza sono poche nei periodi di intensa preparazione durante le stagioni competitive. Per quanto amino divertirsi come tutti i giovani, gli atleti hanno uno stile di vita particolare fatto di duri allenamenti, per cui per molte settimane o mesi l’anno sono separati dalla vita normale e dalle persone comuni. Un’occasione come quella delle Olimpiadi condensa tutte le potenziali nuove conoscenze in un breve periodo.

Dopo aver letto queste storie del “mondo di sopra” capite perché trovo ridicola l’immedesimazione che certuni provano nei confronti degli atleti, che rispetto alla gente comune viaggiano su un universo distante e parallelo. Anche se i media e la politica (e anche gli atleti stessi, per una questione di pubblicità personale) incoraggiano strenuamente la pratica di far passare le gare olimpiche come circostanze che riguardano tutti anziché solo i singoli protagonisti, e alcuni beoti da casa arrivano a convincersi che la vittoria di un loro connazionale sia anche una vittoria personale, è chiaro che le cose stanno un po’ diversamente, visto che i gareggianti fanno una vita da sogno e voi l’indomani tornate a lavorare in fabbrica per 1500 euro al mese, continuando a prendere pali su Tinder persino dalle più improponibili cessone.
Per cui la prossima volta che vi viene da scrivere cose tipo “Grazzie Marcello Jacobs, mi rendi orgogliozo di ezzere itallianoh”, beh, sappiate che non vi legge. E’ impegnato con qualche pallavolista norvegese. Tornate a lavorare, poveri.

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FrankColombo
FrankColombo
3 mesi fa

Finalmente il buon vecchio Redpillatore. Dopo l’articolo sul cuckoldismo calcistico ecco un esempio di cuckoldismo olimpico. Comunque queste cose per i redpillati si vecchia data son chiare come l’ave maria. Gli sportivi sono in cima alla piramide di selezione sessuale. Hanno (elevato all’ennesima potenza) :
– Notorietà sconfinata
– aspetto fisico (nella stragrande maggioranza dei casi)
– soldi. Quando diventi famoso per meriti sportivi ti chiamano dappertutto, a fare pubblicità, a condurre programmi, a fare l’opinionista eccetera.
La variabile con maggior peso è sicuramente quella dello status a mio avviso.

Neverwjth
Neverwjth
3 mesi fa

Articolo crudissimo sconsigliato ai deboli di stomaco. Un campo da calcio che diventa un sotterraneo orgione di squadra, alla faccia di chi fa schedine, tifa e sale sul carro del vincitore (il perdente)

Questi sono gli articoli che squarciano il velo di Maya, che ci piacciono.
Complimenti, ottimo contenuto.

p.s: Sto ancora attendendo un articolo che approfondisce l’influenza familiare sul soggetto, uomo o donna, e l’impatto sul suo valore di mercato.

Anonimo
Anonimo
3 mesi fa

Non oso pensare a quante avances avrà ricevuto il saltatore con l’asta francese Ammirati, quello che non è riuscito a qualificarsi per via delle dimensioni del suo pacco che ha urtato contro l’asticella facendola cadere e ha pure ricevuto un’offerta da un sito porno per esibirsi nudo…..

Antipocrita
Antipocrita
3 mesi fa

La foto a corredo di questo articolo è pura crudezza.

Il chad atleta che si bacia con la biondina e tutti i beta che esultano e fanno anche delle foto per immortalare il momento.

Terrificante.

Jack
Jack
3 mesi fa

Personalmente non ho mai scritto scemenze del tipo: “Atleta di turno, sei tutti noi!” Seguo lo sport ogni tanto per osservare le prestazioni, per distrarmi.
Ho conosciuto un paio di persone che hanno partecipato alle Olimpiadi, una molto riservata e tranquilla, l’altra, gran chiacchierona e contornata da qualche sgallettata che voleva sentire le sue gesta.
Ci sono da fare alcune considerazioni.
1) Arrivare a quei livelli, comporta un notevolissimo sacrificio, per tutte le discipline quindi si, serve la genetica ma serve anche la preparazione. In giro ci sono tante persone geneticamente ok e che magari fanno lo stesso sport ma restano nell’ombra. Serve anche un poco di fortuna a mio avviso, trovarsi al posto giusto al momento giusto ma ripeto, gli atleti sono tantissimi ed arrivare in cima (intendo anche il podio da terzo posto) non è roba da tutti, assolutamente. Quindi, rispetto a chi “mangia, beve e fotte” senza far nulla, questi meritano sicuramente più rispetto.

2) In tutti gli ambienti di élite non mancano mai le possibilità di fare sesso. Allora a questo punto non guardiamo più films, tanto gli attori ed i produttori sono solo dei maiali. Oppure non ascoltiamo più la musica, tanto tutti i musicisti di un certo calibro sono pieni di donne (o uomini).

3) Credo che, da questi ambienti e manifestazioni, si dovrebbe prendere il meglio per noi quindi: se possibile, imparare qualcosa, distrarsi positivamente, nel senso di relax senza sbattimenti da “tifoso sfegatato” in quanto si, qui sono d’accordo, LORO vincono, mica il Popolo!

4) Vivere e vedere questi personaggi “importanti” o meglio, noti, come una fonte positiva per noi. Poi di quel che fanno nel privato, come si dice, a noi nulla toglie e nulla aggiunge.

5) Per me i personaggi importanti sono altri, è la gente che concretamente migliora o tenta di migliorare la vita media delle persone comuni. Penso ai medici (quelli bravi), ai sociologi a chi cerca di diffondere la cultura.

Anche Alberto Angela, ad esempio, è molto rincorso dalle donne. Magari fa pure la bella vita alla faccia nostra ma personalmente, lo trovo di utilità sociale e culturale. Sempre meglio di Tempestion Island dove deduco si mangia, beve e fotte a più non posso.

Overthecrap
Overthecrap
3 mesi fa

Ahahahaha, Articolo esilarante!
Quanto mi infastidisce tutte le volte che un italiota tifoso della merenda dice: ABBIAMO vinto/perso/pareggiato. Vorrei capire che cazzo ha fatto lui/lei per parlare così. Poveracci.

Asdrubale
Asdrubale
3 mesi fa

Cosa accade nelle paralimpiadi ?

Night Driver
Night Driver
3 mesi fa

Gli atleti fanno quello che il loro istinto gli suggerisce di fare, che è esattamente quello che farebbe la maggior parte di noi in una situazione del genere. Purtroppo la natura fornisce lo stesso istinto a tutti, ovvero quello di accoppiarsi con individui di aspetto attraente, indipendentemente dal fatto che si abbiano le caratteristiche fisiche e comportamentali adeguate ad essere ricambiati in questo intento.

Questo è. Se stessimo parlando di un’altra specie animale, che so, i cervi, o i leoni, ci limiteremmo a constatare la cosa, come se stessimo guardando un documentario, ma siccome si parla della nostra specie, e magari individuiamo in noi stessi un esemplare di “secondo ordine”, che non riceve quel trattamento, perché non possiede le caratteristiche necessarie a ricevere quel trattamento, allora la cosa ci turba. Ma concettualmente sempre di etologia si sta parlando, al netto dei complessi personali sulla questione. Che tocca fare, è la biologia…

Paradiso Perduto
Paradiso Perduto
3 mesi fa

In questo caso, non sono molto d’accordo con “il redpillatore”.
Che un uomo che si allena per anni con costanza, magari in discipline in cui è facile procurarsi ferite anche serie (un mio collega che fa MMA, è infortunato da due settimane, per un calcio ricevuto durante un allenamento), poi, raggiunto il villaggio olimpico, si diverta, mi sembra pure giusto.
Personalmente, mi infastidisce di più l’idea del figlio dell’imprenditore, che scopa come un riccio, solo grazie al cognome, piuttosto che un atleta olimpico nella stessa situazione…

Manuel
Manuel
3 mesi fa

C’è però anche un’ altra cosa da dire. Anche nell’ atletica per le donne basta spesso essere solo belle per essere famose, gli uomini sono invece costretti a vincere perché la bellezza, da sola, può non bastare.
Un’ esempio fra tutti: nel 2012 durante il warm up prima della corsa 110 m ostacoli, a Barcellona, una 19enne australiana si esibì in una sorta di riscaldamento-balletto che divenne virale sui social e su internet.
Pare addirittura 9 milioni di visualizzazioni dopo pochi giorni! Un record storico!
Sto parlando della mitica Michelle Jenneke che aveva anche un certo talento nel presentarsi in televisione e negli spot pubblicitari.
Non credo che ci sia stato mai un episodio del genere per un atleta maschio.
Il video con la musica Boys Boys di Sabrina le ha reso molta celebrità! I suoi risultati sportivi, invece, non erano altrettanto soddisfacenti.
Morale della favola: furono soprattutto le donne a criticarla per aver scelto la celebrità sui social a scapito dei risultati sportivi.
Ma credo che Michelle jenneke non è mai stata una potenziale primatista mondiale e ha guadagnato molto di più coi social.
Credo che molte ex atlete del passato, quasi da medaglia, avrebbero fatto a cambio con lei. Peccato che molte di queste erano fra le prime a criticare jenneke.
Ad ogni modo, il mondo oggi favorisce le donne anche nello sport, in un modo o nell’altro… https://youtu.be/hfXw2tPaNZU?si=u9ejCuZ3g-kot4-8

Last edited 3 mesi fa by Manuel
Alex Le Large
Alex Le Large
3 mesi fa

Ritorno per caso sul blog e leggo questo articolo. Interessanti aneddoti, ma fondamentalmente nulla di nuovo, nulla che non si sappia già.

Impressionante comunque il numero di preservativi usati da ciascuno in due settimane (stimabile come media in 20 e oltre), mentre per metà della popolazione maschile normale il numero è compreso fra 0 e 4. E per un terzo della popolazione maschile è pari a zero non in due settimane, ma in tutto l’anno.

Non a caso il mercato sessuale segue esattamente la sproporzione ormai sempre più esponenziale fra pochi che hanno economicamente sempre di più, e tanti che hanno sempre di meno.

Avevo già posto la similitudine non casuale in passato, però si passa per comunisti e marxisti demmerda, quindi non mi spingo in discorsi che finiranno inesorabilmente nel vuoto.

Godetevi lo spettacolo: andrà così fino all’ultimo giorno della vostra vita.

Last edited 3 mesi fa by Alex Le Large
Manuel
Manuel
3 mesi fa

Purtroppo questo racconto rappresenta ciò che sospettavo e temevo sul mondo dell’ atletica…non avevo tutte queste prove e testimonianze, però il mio intuito non andava molto distante da questa cruda realtà messa nero su bianco.
A me fa particolarmente male leggerlo perché le atlete, soprattutto quelle di alcune discipline ( pallavolo, salto in lungo, salto in alto, tennis, alcune velociste, nuoto, nuoto sincronizzato..) , sono da sempre in assoluto le donne che mi piacciono di più da sempre insieme alle modelle tipo Victoria Secret…
L’ unica cosa che posso sperare e che il racconto sia volutamente esagerato. D’ altronde se si vogliono raggiungere risultati sportivi non si può di certo esagerare.
Mi dà pure molto fastidio l’ idea che una gran parte di cerbiattine nordiche o est europee, per la moda dell’ esperienza black, sono quasi tutte “blacchizzate” dopo le olimpiadi, sono sincero…
Certo sono situazioni che non mi riguardano da vicino, sono solo uno spettatore anche se seguo poco le olimpiadi, giusto se capitano prima di un altro programma che voglio seguire…ma è il mio istinto a farmi scrivere certe cose… Anche se ho fatto canottaggio a livelli buoni ..
Comunque ben tornato Red!!!!

Solunto
Solunto
3 mesi fa

Il senso dell’articolo:

  • non stimate gli atleti olimpionici perché scopano e voi no;
  • non stimate gli attori perché scopano e voi no;
  • non stimate i professionisti di successo perché scopano e voi no;
  • non stimate i politici perché scopano e voi no;
  • non stimate i personaggi televisivi perché scopano e voi no;
  • non stimate chi ha la barca perché lui scopa e voi no.
  • non stimate chiunque scopi se voi siete sfigati.

Io invece stimo chiunque conquisti una medaglia, chiunque suoni una bella canzone, chiunque segni un bel gol, chiunque mi faccia ridere in un film, eccetera. Poi se lui scopa sono contento per lui.

Pugliesaccio
Pugliesaccio
3 mesi fa

Finalmente un articolo che introduce il concetto di ambiente. La gente si lamenta di non trovare fica perché la cerca dove non c’è, o dove è predisposta a chiudere le gambe come le discoteche. Mettete da parte qualche soldino e spostatevi dall’altro lato del mondo e chiaverete. Poi però trovare una madre decente per i vostri figli è tutto un altro paio di maniche. È dura scoprire che scopare è una sciocchezza in confronto a trovare la giusta compagnia. Il film La grande illusion di Jean Renoir spiega che trovare la giusta compagnia è più dificile di vincere una guerra mondiale.

Boucaneer
Boucaneer
3 mesi fa

Sempre magistrale e, nel finale, fuochi d’artificio di una cruda e divertentissima spietatezza XD

Tutto corretto e condivisibile, tuttavia allargherei un po’ di più lo zoom sulla dura vita degli atleti e la mediocrità dei non atleti, introducendo (in parallelo e non in contraddizione) il fatto che nel caso dello sport non è soltanto questione di genetica ma anche di meritocrazia.
Una meritocrazia benefica su tutti e 3 i livelli LMS (perché, banalmente, più mi alleno, più mi faccio il fisco, più divento ricco e famoso, più piaccio alle ragazze).
La vita dell’atleta agonistico (anche i “comuni mortali”, non solo gli olimpici) è durissima: allenamenti tutti i giorni (in parallelo con lo studio) sabato sera a letto presto e domenica gara.
Pausa di fine stagione? No col cazzo, Anzi, anche lì ti danno i “compiti per le vacanze”, dove per i fatti tuoi devi allenarti e arrivare pronto alla stagione successiva.
Alcune discipline poi non cessano nemmeno gli allenamenti, se non un mesetto più per permettere ai coach di farsi le ferie e perché comunque il corpo va fatto riposare con degli stop che siano giusto un po’ più lunghi di 24 ore… ma se fosse per le squadre sospetto che ti farebbero allenare anche il giorno di Natale.
Regime alimentare controllato (altro che aperitivi)… vuoi fare colazione al bar con brioche e cappuccino? Vuoi mangiarti una pizza? Berti una birra? Non sono cose vietate al 100% ma sono comunque ultra centellinate.
Quindi a fronte di tutto questo, sia che si tratti delle Olimpiadi o di un semplice ritiro dove ci sono anche le squadre femminili, l’atleta agonista tenderà a sfogare tutto in quei pochi frangenti dove la promiscuità e il tempo libero si incrociano.
Per sorridere, fanno quello che fanno i marinai in sostanza: mesi in mare e poi quando sostano nei porti (soprattutto in paesi del terzo mondo)…

I non atleti invece? Gente che usa la macchina per andare a comprare il pane sotto casa, gente che lo sport lo guarda solo in tv, gente che pensa solo a fare aperitivo…
Anche se fai una vita da sportivo “della domenica” (3-4 allenamenti a settimana, mica agonismo) ti guardano come se tu fossi un alieno.
Io auguro il bene a tutti, sia chiaro, e questi pelandroni alla fine saranno anche delle persone squisite, però ecco poi non lamentiamoci della scarsa attrattiva della pancetta e delle spalle strette.

Manuel
Manuel
3 mesi fa

Non riesco comunque ad immaginare le avventure sessuali della pugile Khelif….questa battuta per dire che, purtroppo temo sia proprio come dice il Redpillatore… d’ altronde, come al solito, ha portato dati difficilmente contestabili.
Il numero di profilattici che si usano ad un olimpiade sono tanti, in pratica 27 per atleta.
Mi sto solo cercando di immaginare le vie di fuga. Credo che molti atleti seri, se vogliono raggiungere risultati importanti e record, non possono esagerare coi bagordi.
Se poi nelle stanze del villaggio olimpico manca l’ aria condizionata e, come si è visto, alcuni dormono sul prato, ciò rende complicate le cose.
Una gran parte di atleti sono inchiavabili, come i lungometristi, le lanciatrici del martello/peso/ giavellotto, i maratoneti…
Molti atleti già famosi, come Duplantis che ha una fidanzata svedese strafiga, che si vedeva spesso in tribuna, non è detto che abbiano bisogno di cercare altro….
Certo… purtroppo l’ idea che Alica Schmidt e altre cerbiattine nordiche o est europee vengano ripassate dai soliti energumeni di colore, mi dà non poco fastidio.

Uomini virile
Uomini virile
3 mesi fa

Le atlete possono anche scegliere con chi stare,sono gli atleti che devono fare attenzione

Henri de Toulouse-Lautrec
Henri de Toulouse-Lautrec
3 mesi fa

Ma il principio di Pareto nei villaggi olimpici non vale?
Gli alteti hanno generalmente L-S superiore alla gente comune (M no, a parte chi diventa una star e si fa sponsorizzare), ma al villaggio olimpico sono comunque in competizione con gli altri.
Quindi io immagino che succeda come in erasmus. Gli sportivi a piu’ alti L-S fanno razzia di figa mentre quelli meno belli e meno famosi rischiano di non battere chiodo, a meno di non puntare sulle “tifose” fuori dal villaggio olimpico.
Poi magari ci sarà anche chi non scopa per convenienza razionale: esempio la sportiva che si è messa insieme all’imprenditore milionario e lo sta intortando per sposarlo, se si spargesse la voce del tradimento rischierebbe di perdere tutto; oppure lo sportivo belloccio ma che in patria sta insieme a una cerbiattina della madonna, vale la pena rischiare di perderla per una scopata?
Nota: Io stesso in una ventina d’anni di matrimonio, pur nella mia bruttezza, ho avuto un’occasione e mezza di avere un’avventura e ad entrambe ho detto di no; una e mezza intendo che una era sicura esplicita al 100% detto chiaro e tondo, l’altra forse era una profumiera che me la faceva annusare e basta… in ogni caso ho mille buoni motivi di non complicarmi e rovinarmi la vita, motivi sia bluepillati (ammmore, rispetto) sia redpillati (ho avuto il culo di trovare geomaxando una donna molto piu’ bella di me, di certo non rischio di perderla)… Questo pippone finale non per cantarmela e suonarmela da solo ma banalmente per far capire che anche agli sportivi, se si presenta un occasione, potrebbero avere dei buoni motivi per tirarsi indietro.

Frankenstein
Frankenstein
3 mesi fa

…cosa dice la scienza – il sesso influisce sulle prestazioni ? publ. su NATURE 2022

Gerald Zavorsky e Rebecca Brooks, dell’Università della California, hanno analizzato tutto quello che era stato prodotto fino a quel momento sull’argomento per dare una sorta di “risposta definitiva” su se e come il sesso può influire sulle prestazioni sportive.

da un punta di vista puramente “atletico” e legato alla performance. Lo studio, alla fine, dice che non c’è risposta. O meglio, “i risultati non hanno favorito né l’astinenza né l’attività sessuale prima di un test di idoneità fisica”.

il resto? baggianate e fuffa 🙂 …

Luigi
Luigi
3 mesi fa

Una volta avevo letto che a Sochi nelle olimpiadi invernali del 2014 fecero tremendi bagordi sessuali, sia le atlete che le residenti.

Anonimo
Anonimo
3 mesi fa

Il senso di questo articolo qual è? Che un atleta olimpionico scopa un botto? Non ci vedo chissà che lezione francamente

Cippolippo
Cippolippo
3 mesi fa

Poi le Olimpiadi sono ipocritamente presentate come democratiche, multiculturali, inclusive.
Le leggi del successo sportivo sono le stesse dell’attrazione sessuale: bellezza, giovinezza, forza.
Sono gli stessi criteri del Nazismo.
Il culto neopagano dell’atletismo non ha nulla di democratico.
E’ anzi tipico dei totalitarismi.
Fra cui va annoverato anche l’odierno pansessualismo, che finalizza (conformemente del resto alla biologia) l’intera esistenza ad un unico aspetto di essa.

Luigi
Luigi
3 mesi fa

In realtà un buon 90% degli atleti olimpici tolte le olimpiadi restano signori nessuno, paradossalmente quando cominciano a voler godere della fama olimpica quasi tutti non vincono più e quindi perdono lo status (lo status dell’atleta è molto labile).
Posso divertirsi quando smettono…. quindi a 35-40 anni, quando ormai sono vecchi.
Rimorchiano più altri.

Last edited 3 mesi fa by Luigi
Leo
Leo
3 mesi fa

Io sto chiuso in casa da 5 anni col dolore cronico, ovviamente senza scopare, l articolo è verissimo ma anche tristissimo per gente come me

Agent Smith
Agent Smith
3 mesi fa

Ciao Red, finalmente un nuovo articolo sul quale riflettere e dibattere!

Mah, è solo una mia personale opinione, secondo me le Olimpiadi sono differenti dal calcio.
E’ sicuramente innegabile quello che scrivi (cit. i media e la politica … incoraggiano strenuamente la pratica di far passare le gare olimpiche come circostanze che riguardano tutti“) tuttavia credo che stavolta neanche i blupillati blu che più blu non si può si pongono qualche domanda ed hanno qualche dubbio al riguardo.

Un esempio lo potete trovare nelle polemiche infinite degli ultimi giorni sulla dieta del buon Gimbo; a differenza di quanto avviene nel calcio, nessuno ha mai osato affermare “abbiamo perso” nella specialità del salto in alto.

Inoltre, anche i blupillati più estremi qui ammettono che per arrivare a quei livelli occorre un’ottima genetica, nessuno si è mai azzardato a dire che “per correre i 100 mt sotto i 10 secondi non contano muscoli e fisico, conta solo il carattere“.

Magari mi sbaglio, voi che ne pensate?

DinarMed
DinarMed
3 mesi fa

Crudo come al solito, tuttavia non vedo perché farsene il dente amaro.
Loro sono campioni, hanno ottima genetica, è normale che abbiano un bacino molto più ampio dell’uomo medio, sedentario e cresciuto a patatine fritte e pranzi domenicali con cui si poteva sfamare il Continente Nero.
Sicuramente lo S e le attenzioni planetarie fanno da moltiplicatore notevole alle loro possibilità di riproduzione (anche se ovviamente non sono così matti da ingravidare atlete e spettatrici, pena la rovina eterna con mantenimenti indefiniti, come accadde a Justin Bieber, il quale aveva degli avvocati personali che davano automaticamente alle ragazze che affermavano di avere i loro figli una somma di denaro forfettaria per farle tacere), tuttavia niente di nuovo sotto al sole.

Non capisco di cosa ci si lamenti e perché ci sia da invidiare malignamente questo tipo di atleti, loro fanno esattamente ciò che faremmo noi nelle loro condizioni.
Per quanto riguarda il ‘cuckoldismo’ olimpionico sinceramente me ne sbatto che Jacobs si trombi il triplo delle donne che ho avuto io, a me fa piacere che la mia nazione sia tra i primi dieci paesi nella classifica del medagliere e ho esultato a ogni singola medaglia.

Piuttosto parliamo del maghrebino con il testosterone più alto dei sollevatori di peso uomini, tutto funzionale al petaloso e politicamente corrotto. Su quello bisognerebbe porre l’attenzione. Mi dispiace soltanto che un aborto del genere, ermafrodita o meno, non lo abbiano mandato a concimare le sabbie del deserto algerino in modo da potervi formare così un’oasi verde.

Gianclaudio
Gianclaudio
3 mesi fa

☀️

Last edited 3 mesi fa by Gianclaudio
Paolus
Paolus
3 mesi fa

Le donne che fanno atletica a quei livelli spesso sono poco femminili, in particolare le velociste senza fianchi, con cosce enormi quanto un ciclista degli anni ’80, con bicipiti bombati dal GH.

Giacomo
Giacomo
3 mesi fa

Sì ok, tutto giusto. Ma oltre alla genetica fuori dal comune, per emergere in certi sport c’è da farsi un mazzo a dir poco spaventoso. Hai letto gli articoli sulla vita di Thomas Ceccon? La mattina alle 6 sveglia, poi in piscina per 3 ore, pranzo leggero, riposino, cena leggera e entro le 10 A LETTO. Altro che orge e dissolutezze…poi ogni 4 anni le olimpiadi, ma io, dire di fare a cambio, anche no.

Veneto
Veneto
3 mesi fa

Sei tornato a scrivere ad alti livelli ! Disamina perfetta dell’ambiente ed argomento ovviamente non trattato dai media blupillati se non come ‘colore’…perfetta la chiusura dedicata ai cuck sport fan! Bello lo spunto lasciato ai redpillati che volessero approfondire il concetto di ‘mercato sessuale’ e l’importanza che riveste (in italia poi particolarmente)

pino
pino
3 mesi fa

Lassatele PERDA fateve er COCCODRILLETTO come me …je date troppa importanza!! MGTOW sono io

Andy
Andy
3 mesi fa

Articolo abbastanza inutile, sono cose che si sanno da decenni che più sei in alto nella gerarchia LMS e più scopi di brutto, e in tutto questo ci sono situazioni e o contesti (le Olimpiadi) che fungono da moltiplicatore. Dove sta la novità.