Analisi degli status negativi
Questo articolo è il seguito di un articolo che avevo pubblicato qui che trattava degli status positivi, e non è la versione in negativo di quest’ ultimo perché ci sono status positivi che non hanno una controparte negativa e viceversa.
Lo status è il terzo elemento della triade LMS ed è la reputazione o fama che una persona ha in un determinato contesto sociale. Quindi risulta, a differenza delle altre due lettere, avere delle componenti soggettive e quindi la sua analisi e quantificazione non è banale.
Gli status negativi qui sono elencati dal più grave a quello meno grave.
Questa è un’analisi più qualitativa che quantitativa, solo il punto 4 e il punto 6 esprimono da soli una marea di situazioni.
1)Essere uno zerbino
Lo zerbino è una persona che nella speranza di conquistare una donna fa azioni che normalmente non farebbe.
In genere lo si fa avendo un atteggiamento molto servile, ma esistono anche persone che eccedono nell’altro senso, cioè si mostrano troppo narcisistici o scontrosi con le donne e lo fanno perché pensano che facendo così dimostrino un valore sociale superiore alla donna che gli interessa, ma in realtà stanno comunque assumendo un atteggiamento innaturale e ciò li rende agli occhi delle donne comunque degli zerbini (a cui non la daranno mai), al limite si distinguono dagli zerbini “servili” perché vengono reputati inutili o nocivi dalla donna che gli interessa.
In sintesi uno zerbino è colui che modifica i suoi comportamenti per compiacere una donna.
Ci sono due motivi per cui lo zerbino non attrae una donna.
Quello più importante è che zerbinando si comunica che la donna ha valore sociale alto e quindi superiore ed essendo la donna ipergamica queste vede come non attraenti le persone che hanno un valore sociale più basso del suo.
L’altro motivo per cui lo zerbino non attrae le donne, è che una donna ricerca dall’ uomo medio le attenzioni (il sesso lo ricerca solo da alcuni tipi di uomini) e comportandosi in maniera innaturale (sia essa troppo servile che troppo arrogante) si sta comunicando un forte interesse e la donna avendo ciò che ricerca non ha bisogno di dare qualcosa in questo “rapporto”.
Faccio un esempio, io da 30 anni nel mio giardino ho un albero di melograni quindi in 30 anni la mia famiglia non ha mai comprato al supermercato un melograno, perché non ha senso comprare una cosa se la stessa identica cosa puoi averla gratuitamente, e nel rapporto donna-zerbino avviene la stessa cosa: perché una donna deve investire (sia emotivamente sia sessualmente) se lo zerbino gli dà ciò che vuole in maniera gratuita? è veramente utopistico pensare che lo faccia perché spinta dalla gratitudine o da un senso dell’onore (è come se io comprassi al supermercato un melograno perché è moralmente giusto far girare l’economia).
Purtroppo l’essere uno zerbino non ha effetto solo sulla donna su cui ci si zerbina, ma anche su tutte quelle che vengono a sapere che stai zerbinando o se hai mai zerbinato in passato, il motivo per la quale accadde verrà detto nel punto seguente.
Il modo per rendersi conto se ci si sta comportando da zerbino è domandarsi “se non mi piacesse mi comporterei allo stesso modo?” e se la risposta è negativa correggere subito il proprio comportamento oppure, come facevo io, è non nascondersi dietro ambiguità e chiedere un’uscita, senza aspettare millenni, così se dice di no ( e soprattutto se lo ribadisce) si può tranquillamente passare ad altro. Nel gruppo del Redpillatore c’era uno che diceva che, quando si conosce una ragazza in chat, se dopo 3 ore non esce il numero è meglio chiudere il rapporto; lo stesso se dopo 3 giorni non è stato programmato un appuntamento. Penso sia un consiglio molto valido perché facendo così si entra nell’ottica che il proprio tempo e le proprie energie sono preziose e che quindi non devono essere sprecate per una persona che non si conosce, soprattutto se questa richiede favori senza dare concretamente nulla, e andando avanti in questo modo, ad ogni iterazione con una donna ci si rifiuta sempre di più di sprecare energie per comportarsi in maniera innaturale, e quindi non si è più zerbini.
Purtroppo il non essere zerbini non è qualcosa che eleva il tuo status o ti aiuta a conquistare una donna, questo perché molto spesso le donne hanno sempre lo zerbino di scorta e poi perché le donne sono attratte da chi ha un valore nettamente superiore al loro e per averlo non basta solo essere un non zerbino. Al limite il non zerbinare potrebbe servire se tutti gli uomini di un determinato contesto sociale si comportassero da non zerbini, così le donne ridimensionerebbero il loro valore.
Il non essere zerbini serve solo a non crearsi lo status negativo che ti potrebbe impedire di raggiungere lo scopo, che sembra poco, ma in realtà è tanto perché noto che per molti uomini sul 6-6,5 l’essere zerbini è la causa principale (e talvolta unica) del loro insuccesso.
Prima di chiudere ci tengo a far presente che anche se molto spesso lo zerbinamento si manifesta come eccessiva gentilezza, le parole “uomo zerbino” e “uomo gentile” non sono sinonimi, cioè se una persona di base è disponibile e gentile non vuol dire che se si comporta in maniera gentile con la donna è uno zerbino, al massimo rientra nel punto 3 di questa classifica.
Faccio un esempio, supponiamo che Mirko e Veronica mi chiedono gli appunti della lezione che hanno saltato, se:
a) dico di sì ad entrambi vuol dire che sono una persona gentile a cui non pesa fare favori agli altri, ma non sono uno zerbino, ho comunque uno status negativo (il punto 3), ma non quello dello zerbino.
b) dico di sì a Veronica ma di no a Mirko, in questo caso dimostro di essere uno zerbino, perché dicendo di no a Mirko ho mostrato che mi pesa aiutare gli altri, ma se me lo chiede la donna che mi interessa allora in maniera innaturale dico di sì.
c) dico di sì a Mirko ma no a Veronica, facendo così dimostro che di base sono una persona a cui non dispiace aiutare gli altri, ma per mostrare una dark triad, che non ho, mi comporto in maniera innaturale con Veronica, e questo gli basta a lei per classificarmi come zerbino.
d) dico di no ad entrambi, allora sono uno s*ronzo ma non uno zerbino, e facendo così purtroppo si mostra dark triad a Veronica e lei diviene attratta da me.
P.S. questa è un esempio per evidenziare le differenze di comportamento tra le diverse sfaccettature di zerbino e non, non è un esempio applicabile alla realtà.
Vedi:
–Uomini Zerbini
–Vademecum Antizerbino
–50 Consigli per non Essere un Patetico Zerbino
2)Essere rifiutato da un’altra donna
Questo deriva dal fatto che di base tutte le donne sono in competizione tra di loro per prendersi l’uomo migliore (lo stesso anche noi uomini, anche se a un livello minore), e quindi prendersi un uomo rifiutato da un’altra donna è una manifestazione di inferiorità rispetto alla donna che lo ha rifiutato (tranne nel caso in cui l’uomo in questione non aumenti notevolmente il suo valore sociale).
Ma tutto questo viene ancora di più aggravato dalla cultura consumistica che sta sempre di più influenzando le persone e che porta le donne a vedere l’uomo come una borsetta da mostrare per fare invidia alle altre.
Ricollegandomi al punto precedente, per questo essere uno zerbino o esserlo stato ti rovina anche con le altre donne, perché oltre allo status di zerbino ti ritrovi anche lo status di uomo rifiutato.
Una cosa che si potrebbe pensare è che l’entità del rifiuto dipende anche da chi viene, un conto è venire rifiutati da una modella, un altro da una bruttarella, il problema è che ormai, grazie agli zerbini del punto 1, la maggioranza delle donne si credono bellissime (cioè nonostante purtroppo le relazioni umane siano una gerarchia basata sul valore sociale, le donne sono convinte di essere tutte allo stesso valore sociale, al massimo con lievi differenze o considerando fuori scala quelle realmente belle, ma che però molto ipocritamente a noi uomini ci classificano in base a una gerarchia rigidissima).
Questo tipo di status è devastante soprattutto in provincia, perché sento molto spesso di uomini che a 30 anni non hanno nessuna perché le donne si dicono: “se nessuna lo ha voluto finora un motivo ci sarà”, ma molto spesso questo motivo è perché facevano lo stesso ragionamento a 25, prima ancora a 20 e prima ancora a 15, fino ad arrivare alla donna 0 che ha detto di no perché non era uomo bellissimo over 8.
Una soluzione, che aveva proposto il Redpillatore in un precedente articolo, è “non si può cambiare l’ambiente, ma si può cambiare ambiente”, se è vero che cambiando città/regione/nazione si lasciano indietro nomee negative è anche vero che in qualsiasi ambiente le donne migliori (o più semplicemente le decenti) vengono prese subito.
Un esempio positivo di questo era in un episodio dei Simpson dove c’era Milhouse che si doveva trasferire in un’altra città e quando ritorna a Springfield per trovare Bart ritorna vestito da super figo con gli amici fighi, e qui non ricordo se veniva detto esplicitamente che il cambiamento era dovuto al fatto che aveva fatto tesoro delle esperienze precedenti quando ha dovuto ricominciare da capo.
Questo status è l’opposto della preselezione che avevo indicato come positivo nel mio precedente articolo.
3)Essere un bravo ragazzo
Il problema deriva dal fatto che lo sviluppo delle civiltà è molto più veloce dell’evoluzione, cioè anche se prendiamo l’aereo e usiamo il computer, il nostro DNA è poco differente da quello di un uomo preistorico, quindi molti istinti primitivi permangono ancora nell’essere umano, uno di questi è la sensazione che hanno le donne nel ritenere un uomo aggressivo, egoista e prevaricatore un vincente, mentre l’uomo gentile e disponibile verso gli altri come un perdente (anche se poi nella realtà non è cosi), le ragioni di ciò sono state spiegate in più articoli, quindi è inutile ripetere.
Il problema è che per evitare questo status non basta fingere una dark triad perché se lo si fa e la donna se ne accorge si finisce con l’essere considerati uno zerbino, che è peggio. Nell’esempio di Mirko e Veronica, io, che sono sempre stato considerato da tutti un bravo ragazzo, se per impressionare Veronica avessi detto di no a tutti e due, sperando cosi di rientrare nel caso d, sarei stato classificato come zerbino (inutile) da Veronica perché la dark triad non fa parte della mia indole e, diversamente da quello che si pensa, è molto molto difficile passare per credibili quando si prova a essere ciò che non si è (infatti non è un caso che gli attori veramente bravi siano pochissimi).
Purtroppo l’unica soluzione per contrastare questo status negativo è compensarlo con degli status positivi, in modo che la somma sia positiva, oppure nell’avere la fortuna di essere belli o avere un capitale monetario molto sostanzioso.
4)Status delle 4 pareti negativo
Per una donna il gruppo è molto importante, pure qui la motivazione è di tipo ancestrale. Una donna da sola nello stato di natura ha meno probabilità di sopravvivere rispetto a uomo e per questo una donna, per rimanere all’interno del gruppo, tende a essere più conformista rispetto a uomo, cioè una donna rispetto a un uomo basa molto di più le sue scelte su ciò che la società (o qualsiasi tipo di gruppo di persone) ritiene giusto/sbagliato o importante/insignificante. Questo atteggiamento che ha la donna di conformarsi in base alla società (o un gruppo piccolo di persone alla quale appartiene) può essere molto positivo ma anche molto negativo.
Essere lo zimbello del paese, lo scemo della classe, un reietto per la società, un uomo solitario, avere pochi amici o più semplicemente non piacere ai suoi amici sono tutte condizioni equivalenti che vengono giudicate negative dalle donne. Da notare che non è importante se il motivo per cui il gruppo giudica di basso livello un uomo sia reale o sensato.
Qualche tempo fa sul gruppo del Redpillatore un utente aveva chiesto alle sue amiche cosa valutavano a prima vista di un uomo e tra questi c’era anche il giudizio che gli amici della donna avevano dell’uomo.
Un modo per cambiare questa condizione è cambiare posto oppure capire cosa ha determinato una nomea negativa nel posto in cui si vive e risolverlo, se possibile.
Verrebbe da domandarsi se il giudizio negativo dei genitori su un fidanzato potrebbe influire sulla relazione, la risposta è che l’importanza del giudizio negativo dipende dall’importanza che dà ai genitori e perché il giudizio è negativo.
5)Essere un uomo lasciato
Questo ha un’intensità molto minore rispetto ai precedenti, e diventa un problema quando diviene un “tutte le donne con cui sono stato mi hanno sempre lasciato” oppure “sono stato lasciato tante volte”.
Come nel punto 2, il problema risiede nel fatto che le donne sono ossessionate dal doversi prendere l’uomo migliore che esista e inoltre sono perfettamente consapevoli che quando un’altra donna lascia è perché nella maggioranza dei casi ha trovato un uomo migliore, quindi quando una donna sente “sono stato lasciato” inconsciamente pensa “mi sto prendendo lo scarto di un’altra” oppure “esiste un’altra donna, probabilmente una mia pariestetica o inferiore se no non ci avrebbe provato con me, che ha un uomo migliore di quello che sto per prendere io”.
La soluzione sarebbe quella di dirgli che nelle precedenti relazioni sei tu quello che il più delle volte ha lasciato, se non ha modo di verificare, oppure mostrargli che rispetto a quando sei stato lasciato il tuo valore sociale è aumentato.
Come già detto questo ha un’ intensità molto minore rispetto ai precedenti, perché viene compensato in parte dallo status positivo della preselezione (passata), quindi la cosa migliore da fare quando con una donna si parla con una donna di relazioni passate e dirgli di essere stato quello che il più delle volte ha lasciato (assicurandosi di essere credibili, altrimenti si finisce nello status dello zerbino).
6)Essere un uomo che ottiene solo sesso transazione o un uomo che fatica per ottenere sesso o beta-provider
Qui non si intende solo l’uomo che va a prostitute o affini (che è la versione più estrema di sesso transazione) ma anche chi per ottenere sesso deve aggiungere qualcos’altro al valore sociale (sia esso soldi, tempo, impegno, sostegno psicologico, sopportare tradimenti, prendersi cura dei figli d’altri…).
La donna dal suo punto di vista vede questo genere d’uomo come un uomo di scarso valore perché se avesse un alto valore non dovrebbe pagare con una moneta extra ma gli basterebbe la moneta del valore sociale, insomma per una donna l’uomo “ideale” è uno che si limita a pagare solo con la moneta estetica o con la moneta dello status socio-economico.
In sintesi rientrano in questa categoria tutti gli uomini che per avere una relazione devo mettere qualcos’altro oltre i loro valori LMS.
Questo tipo di status non è particolarmente invalidante per ottenere una relazione (ma sarà una relazione basata sull’interesse materiale della donna e non sull’attrazione), ma è invalidante per ottenere una ONS, perché la donna inconsciamente pensa: “perché devo essere io a concedermi gratis quando tutte le altre hanno sempre ottenuto qualcosa in cambio?”.
7)Aver fatto interventi di chirurgia estetica
Se da una parte è positivo andare dal chirurgo plastico per migliorare il proprio aspetto, dall’altra è negativa in termini di status perché le donne ti vedono come una borsetta brutta che è stata ricucita. Non c’è dubbio che tra una borsetta brutta e una ricucita che ora è bella preferiscano la seconda, ma è anche vero che tra una borsetta ricucita e una che è stata fabbricata bella preferiscano quella fabbricata bella.
In altre parole, penso che siano tutti d’accordo nell’ affermare che un uomo nato come 8 batta un uomo divenuto artificialmente 8 e il motivo di questa disparità risiede secondo me nello status.
Quando una donna viene a sapere che il suo uomo è andato dal chirurgo plastico, non pensa che questo sia coraggioso, intelligente, intraprendente o che abbia il potere di superare i limiti della natura, ma pensa che ha subito una piccolo inganno (in fondo a parti inverse lo penseremmo pure noi uomini) ed è quindi giusto cercare altro e nel frattempo, visto che è tanto “coraggioso”, chiedergli qualche altro ritocchino per aggradare la sua vista come “risarcimento” della “truffa” che ha subito.
La soluzione è quella di evitare di dire che si è andati dal chirurgo plastico.
8)Essere insicuro
Come nell’articolo sugli status positivi concludo riportando quelle caratteristiche che sono un po’ al confine tra personalità e status e che quindi incidono poco, e queste caratteristiche sono l’insicurezza, la bassa autostima o l’avere una bassa intelligenza sociale che molto spesso sono legate alle persone che non hanno ottenuto un grande successo nella vita.
Mostrare queste caratteristiche di solito non preclude a priori un risultato, ma diventano un problema se si accompagnano ad altre caratteristiche negative o più semplicemente se non si hanno almeno piccole caratteristiche positive che compensino. Tra un 6 insicuro e un 6 psicologicamente normale vince il 6 normale, ma tra un 6 pieno di sé e un 8 molto insicuro per problemi psicologici vince l’8.
Ulteriori osservazioni
a)si potrebbe pensare che l’essere vergini o l’aver avuto poche donne sia uno status negativo, secondo me non è un vero e proprio status ma una conseguenza dell’avere un basso valore sociale, cioè quando una donna scopre che un uomo è vergine, ciò che la preoccupa non è tanto il fatto che lo sia, ma perché lo sia.
In altre parole penso che una volta risolti o compensati i motivi per cui si è vergini automaticamente l’essere vergini smette di essere un problema anche se lo si è ancora (e poi quando si farà la prima volta grazie al valore aumentato il problema sarà risolto definitivamente).
Faccio un esempio, un uomo va dal dottore perché ha mal di testa e il dottore gli dice che è causato da un tumore al cervello. Cosi come a una persona che dice “sto male perché ho mal di testa” gli si risponde “tu non sei malato di mal di testa, ma di tumore e una volta risolto il tumore il mal di testa va via”, allo stesso modo a uno che dice “non conquisto le donne perché sono vergine” bisogna rispondere “non conquisiti le donne perché sei brutto/povero/sfigato non perché sei vergine, una volta aumentato il tuo valore sociale l’essere vergini non sarà più un impedimento sociale”.
In sintesi pensare di non attrare una donna per via di una poca esperienza sessuale significa scambiare la causa con la correlazione.
In ogni caso è una condizione negativa che va tenuta nascosta alle donne, non perché sia questo il problema ma perché poi gli viene il dubbio che stanno con uomo di basso valore, ed è una cosa che le terrorizza talmente tanto che basta il minimo sospetto per troncare tutto.
b) Si potrebbe pensare che essere povero sia uno status negativo, certamente è una condizione negativa che danneggia lo status perché alla fine le 3 lettere della LMS non completamente indipendenti tra di loro, ma io questa negatività la metterei più nella variabile M che nella variabile S.
Stesso ragionamento per la bruttezza.
c) Sapendo che l’essere un traditore seriale è una reputazione positiva nei fatti (non nella parole) per le donne, ci si potrebbe domandare se essere un uomo fedele possa essere una reputazione positiva o negativa, la risposta è che ogni donna interpreta la fedeltà secondo il suo metro di giudizio, c’è chi pensa che la fedeltà sia una manifestazione di basso valore perché non si è capaci di prendersi altro e c’è chi pensa che sia una manifestazione di alto valore perché in passato ci si è tolti tante soddisfazione. Alla fine la risposta è che non è né positivo né negativo ma dipende dall’effetto alone.
d) Si potrebbe pensare che l’essere un secchione o il primo della classe sia uno status negativo, secondo me pure questa è una conseguenza dell’avere un basso valore sociale. Ho notato che in genere un ragazzo di fronte alla consapevolezza di avere basso valore sociale reagisce in 2 modi:
-avendo tanto tempo libero, una parte di questo la occupa facendo il suo dovere e quindi problemi scolastici grossi non ne hanno, anzi di solito sono quelli che vanno meglio.
-diventano ossessionati dal vincere questo limite e presi da questa ossessione rovinano tutto il resto della loro vita.
Invece i chad a scuola non brillano ma non vanno neppure troppo male, perché avendo la fortuna di trovarsi risolti tutti i problemi relazionali, la loro unica seccatura è la scuola per la quale fanno il minimo per non avere problemi.
In sintesi non è che non si conquista una donna perché si è dei secchioni, ma perché se si è un secchione molto probabilmente si ha un valore sociale basso.
—Urhen
Penso di averli tutti io gli status negativi. In piu faccio l’operaio, che poco importa se ho un livello che prendo di più di tutti gli impiegatucci laureati in economia, ho casa di proprietà mia (comprata a 26 anni) e sono autonomo al 100%. Non sono cool, sono visto come una pezza da piede, l’ultimo scalino della piramide. Per assurdo fa più colpo dire che lavori come personal trainer o fare un lavoro che ti permette di viaggiare all’estero anche se prendi 1000 euro al mese che lavorare in fabbrica anche se ne guadagni il doppio. Ma del resto cosa volete pretendere da queste figlie della società dell’apparenza e dei consumi?
Non concordo con l’inclusione del carattere “narcisistico e arrogante, scontroso con le donne, ecc.” nell’insieme degli zerbini.
Lo zerbino è per definizione quello che si fa trattare dalla donna come un servo, che gli fa ogni tipo di favore e la tratta come una principessa senza avere nulla in cambio, ma quello scontroso/arrogante/narcisista fa l’esatto opposto, cioè non fa nulla per esse, le tratta con supponenza, non gli da attenzioni positive, spesso nemmeno le caga più del minimo indispensabile… quindi semplicemente non è uno zerbino.
Magari la ragazza capirà ugualmente che lo fa perchè attratto e aumenterà lo stesso il proprio ego/valore, ma saprà che quello comunque non è uno zerbino.
Chiamalo con un altro termine, chessò falso dark triad sfigato, tsundere, o chissà cos’altro, ma non zerbino. Serve un termine apposito per quelli con questo tratto caratteriale.
Molti di questi status negativi derivano anche dall’effetto alone dovuto ad un fattore L scadente.
Voi ce lo vedete un Aranzulla ad essere l’anima della festa, avere grossi circoli sociali con persone che lo invitano ogni sera? Ce lo vedete ad essere messaggiato dalle ragazze? Ce lo vedete in giro con bei manzi che rimorchiano le ragazze di instagram?
Aranzulla ha fatto tutto quello che normalmente si consiglia a chi vuole migliorare la sua situazione sentimentale, ha creato un’azienda ( M ) ed è famoso sul web e in tv ( S ). Ha persino raggiunto un fisico nel top 10% maschile da natural (L). Rientra nel top 0,01% LMS degli uomini, eppure nulla, è passato da essere un incel che si sega in cameretta ad essere un incel milionario che si sega in un attico a Milano. Dopo tutti i suoi sacrifici, viene deriso sul web da persone che non faranno nella vita tutto quello che lui fa in un mese. Ha una cultura sterminata che ha come unico effetto sulle donne di farlo risultare un noioso pedante con il ditino alzato.
Purtroppo bisogna raggiungere un livello di ingresso L, e se non lo si raggiunge non esiste status che tenga. Di M non parlo perchè con quello puoi avere gold diggers, ma non avrai mai la validazione che prende un qualsiasi 7.
Bell’articolo. Schietto, lucido e veritiero. La conclusione è che non piacere può trattarsi di un circolo vizioso dovuto a fattori molteplici. Come possibile soluzione per gli uomini con almeno un abbozzo di L e S, vedo il resettare tutto e cambiare ambiente. Una volta stavo per cominciare un nuovo percorso di studi in una nuova città e un caro amico mi disse: “ma tu lo sai che là potrai essere chi vuoi?”. Così e andò, e ha funzionato. In alcuni casi togliersi una pessima nomea o alone, ricominciare una nuova vita in un posto dove nessuno sa nulla di te, può già migliorare notevolmente le cose, il resto poi viene da sé. A patto, ripeto, di avere un paio di carte da giocarsi per attrarre.
Mi sembra manchi un ulteriore status che ho sempre visto estremamente negativo e spesso se ne comprende l estrema negatività solo maturando ossia circondarsi di amici sfigati/nerds/asociali in una sola parola negativi. Se anche il vostro comportamento e la vostra persona sono diversi (anche molto) da queste persone se gli altri/e vi vedono spesso/sempre accompagnati da simili amici avrete un marchio molto difficile da eliminare. Se i vostri amici si comportano da mdf/asociali/reietti le persone tenderanno a considerare anche voi come tale e dovrete faticare il doppio per dimostrare il contrario. Come ‘effetto alone’ (negativo) lo trovo peggiore del effetto alone (positivo) di frequentare solo chad/Tommy pur non essendo al loro livello. Il rimedio è piuttosto semplice : variate/cambiare compagnia e soprattutto non fatevi vedere con gli scemi del villaggio nei posti dove potete andare ad abbordare.
Secondo me il peggiore è di gran lunga il 4. Sia di per se stesso, sia perché impedisce una normale vita sociale. E una normale vita sociale sarebbe necessaria sia a migliorare lo status conoscendo altre persone, sia a reperire la materia prima! Inoltre, con questo tipo di status le donne possono evitarti ancora prima di aver compreso la tua condizione, perché qualcuna nel gruppo di amiche dice che devono fare così. Quindi, una condizione tre volte negativa. Per chi non riesce a cambiare ambiente, la soluzione è paradossale: evitare le donne e farsi dimenticare da loro fino a che non ci si è creati un buon giro di amici maschi! Una vita dedicata ad evitare questa condizione non sarebbe un’esistenza sprecata.
Bell’articolo che parla della componente meno compresa e discussa della triade LMS. Mi piacerebbe leggerne di più sull’argomento “status”.
Qualche osservazione:
1. sull’essere uno zerbino e sul come corteggiare una donna ne ho sentite di ogni. Per alcuni il semplice dire “Ciao” a una donna, già ti inquadra nella categoria “zerbino”. In realtà lo zerbinaggio ha più a che fare col calpestamento della propria dignità, che col rivolgere la parola a una estranea o col semplice provarci.
Se chiedo a una ragazza di uscire non la sto zerbinando. Se chiedo a una ragazza di uscire per la 5° volta dopo altrettanti rifiuti, sono uno zerbino DOP (oltre che un po’ fesso!) e merito di essere umiliato e fustigato per tutto l’orbe terracqueo.
3 ore per chiedere un numero e 3 giorni per chiedere un appuntamento…sai Urhen, noto una costante in tutta la manosfera: la fretta. Devi spingere, spingere, spingere, non perdere tempo, non essere esitante perchè alle donne gli uomini insicuri non piacciono e perchè potrebbe arrivare un altro a soffiartela. E poi perchè se perdi troppo tempo dietro a una, potresti perdere occasioni ghiotte con altre.
E’ una continua corsa contro il tempo per tirarle giù le mutandine, perchè se non ti fai avanti subito, potrebbe arrivare l’ex, il match su Tinder, il belloccio su Instagram o una sfavorevole quadratura tra Marte e Giove che ti rovina tutto e la perdi.
Risultato? Ragazzi che piazzano inviti ad cazzum a perfette sconosciute con cui hanno scambiato 3 parole contate, perchè hanno letto da qualche parte che bisogna chiedere un appuntamento il prima possibile, e se la risposta è no, next.
Non funziona così. A meno di essere un figo da 9 che può tutto e subito, le tempistiche per schienare una ragazza sono più rilassate.
Per l’uomo medio, tolte le bellissime che restano inarrivabili, le donne alla sua portata non sono mai un si o un no secco, ma un forse. Un forse che può concretizzarsi o sfumare a seconda di mille cose, che la ragazza ha bisogno di valutare. Chi è, cosa ha da offrirmi, è simpatico, ha amici, che stile di vita ha, cosa fa oggi, cosa vorrebbe fare da grande. Quello che noi chiameremmo money, status, carattere. Non sono cose valutabili in 72h, a meno di avere 72h di conversazione continuata.
E’ quella che negli strampalati manuali di primi anni 2000 chiamavano fase di “comfort”, e che ormai sembra saltata perchè devi arrivare al date prima possibile.
Questo non vuol dire che la fase di comfort deve durare 3 anni, ma nemmeno 3 giorni.
Credo che stabilire un limite di tempo netto su queste cose serve a poco, perchè ci sono donne che valgono una vita intera, e donne che valgono non più di 5 minuti.
2. si, Milhouse in una puntata si trasferisce in un’altra città, ma a essere precisi non ritorna a Springfield. E’ Bart che lo va a trovare, e scopre che è cambiato da così a così: capelli biondi, vestiti da rapper, gioieli vistoso, una buona dose di cazzimma, e questo gli ha permesso di stringere amicizia coi fighi locali piuttosto che coi nerd locali.
Nell’ultima puntata della 7° stagione, succede qualcosa di analogo. Tutta la famiglia Simpson va in vacanza al mare e Lisa, stufa di essere la ragazza meno popolare della scuola, decide di dire addio alla vecchia Lisa, facendo finta di dimenticare di mettere i suoi vestiti in valigia, e creandosi un nuovo stile da intellettualoide alla moda. Questo le porta nuovi amici, anche se Bart poi rovina tutto mostrando loro l’albo della scuola: la cocca della maestra, prima nella gara di spelling, la francesina oh la là!, ecc.. Lisa scappa via in lacrime pensando che i suoi nuovi amici la allontaneranno, anche se poi arriva il lieto fine.
4. lo status delle 4 pareti al contrario l’ho vissuto per parecchi anni. Essere conosciuto come quello che a scuola veniva bullizzato, lo sfigato che girava con altri sfigati, quello che non ha mai avuto una ragazza, nelle piccole realtà di provincia lascia un marchio indelebile. Anche se si tratta di episodi risalenti a 10 anni fa.
Per quanto puoi migliorarti a tutti i livelli, per il mondo resti il solito reietto secchione di quando avevi 15 anni. La mia fortuna è stata andare a studiare altrove, essermi lanciato nelle primissime chat testuali e aver capitalizzato ogni occasione di socializzazione che mi si presentava. Fossi rimasto ancorato al paesello sui monti, o peggio ancora mi fossi chiuso in camera, sarei ancora vergine probabilmente.
5. che l’essere un uomo lasciato abbia un impatto negativo, ho qualche dubbio. Io ad esempio tendo spesso a piangermi addosso, a ingigantire le cose, a parlare del mio passato sentimentale come un disastro in cui sono stato abbindolato e maltrattato. Questo però non ha mai fatto scattare il meccanismo psicologico del “ho davanti uno scarto”, ma ha fatto scattare invece il meccanismo psicologico della crocerossina che cura le ferite lasciate da altre.
Funziona sempre? Certo che no.
Avessi davanti una modella nemmeno arriverei a snocciolare il mio passato, perchè il meccanismo psicologico del “ho davanti uno scarto” scatterebbe ancor prima di aprire bocca.
Ma nemmeno mi sento di dire tout-court che è deletereo dire di essere stato spesso lasciato. A una carina che mi dà corda, ma non troppo, e con cui ho una conversazione molto leggera, non le vado a raccontare le mie sfighe sentimentali.
A una che conosco da mesi, con cui ho un rapporto più fitto e che e si è già lanciata in mille aperture nei miei confronti, posso parlarle di me senza timori.
Anche qui, è tutta questione di esperienza, intelligenza sociale e capacità di leggere le situazioni. Tutte qualità che non impari nei manuali, nè leggendo i classici della letteratura.
7. idem sulla chirurgia estetica. Premesso che non sono mai stato da un chirurgo, dubito che se a una donna dico di essermi rifatto zigomi e mento, le scendo perchè mi considera una “borsetta ricucita”. Una sorta di falso ben riuscito.
Sarebbe ridicolo, considerato che quelle che vivono di chirurgia estetica, filler e ritocchini vari sono loro. Anche quelle che sembrano più naturali, una aggiustatina qua e là l’hanno subita. Se penso ai visi che si vedevano fino a 10-15 anni fa, i visi femminili di oggi sono molto omologati.
Per il resto, vale la regola del chissenefrega. Giustissimo evitare di menzionare l’argomento, ma se per caso saltasse fuori che mi sono rifatto e questo non le sta bene, posso trovare un’altra nel giro di pochissimo visto che ho lookmaxato.
Fa eccezione Concettina che vive a Pizzo Calabro, se a lei dici che ti sei rifatto è sicuro che la cosa non la tange minimamente, ma se finisci sotto i ferri non è per corteggiare uno scaldabagno 🙂
io aggiungerei anche l’essere mammone….o cmq troppo dipendente da mammà (che magari è pure leggermente invadente).
Quando una donna capisce che il figlio fa quello che dice la madre (che magari lo vizia a tavola e gli stira la biancheria, cosa che lei non intende fare) a livello di Status sono punti in meno.
Se non sei più in età da studente, tra gli effetti molto negativi (a meno di non avere L smisurati), aggiungi alla lista “non avere un lavoro”, “aver perso il lavoro” o “essere sotto-occupato” . Oltre a determinare un’oggettiva mancanza di M e ad incidere conseguentemente su S, questo fattore spaventa donne di tutte le età: vuoi mica che per uscire insieme debbano poi pagare loro?
Gli status più negativi sono sicuramente:
A meno che il tipo in questione non compensi con importanti livelli di LM, queste caratteristiche, o peggio più di una (anche perché spesso sono legate e ognuna la conseguenza delle altre) sono tanti chiodi sulla bara. Al contrario uno status alpha, di uomini indipendenti, forti caratterialmente (senza che sfocino necessariamente nell’ambito criminale ecc…, anche se di sicuro sono caratteristiche che fanno bagnare più del beta “buon padre di famiglia”) è un bonus importante.
Concludo infine che in questo articolo si è parlato dello Status caratteriale, sarebbe poi magari in futuro interessante che Red affrontasse lo Status lavorativo, ovvero attività lavorative, un tempo molto “In”, che col tempo hanno visto ridotta, o addirittura annullata ,la loro importanza e il loro interesse agli occhi femminili. Penso per esempio ai vari professionisti, o presunti tali, stile avvocati, medici, architetti o imprenditori, che oramai vengono considerati solo se con un livello M adeguato, ma che di base non suscitano più nessuna reazione nelle donne, anche perché spesso economicamente con le pezze al culo. Al contrario, soprattutto nella fascia under-25, gente che magari lavora nel mondo dell’intrattenimento, musicale, influencer, streaming, e altra “fuffa internettiana” ottiene una notevole considerazione, anche se magari è col portafoglio sgonfio.
Tutto vero però alla fine tutto si concentra sul punto 4 e quando in un determinato gruppo o ambiente sei considerato uno sfigato sei finito
Non su tratta solo di rimorchiare ma anche di tutte le interazioni sociali e anche se tu sei cambiato la tua reputazione è un fardello troppo pesante da portare l unica è provare in un altro ambiente dove non sei ancora stato messo alla berlina
Praticamente in almeno una di queste categorie rientra/è rientrato circa l’80% della popolazione maschile?. In sostanza non ci resta che piangere
Se avete più di 35 anni e avete un lavoro ma vivete ancora con i vostri genitori, magari persino dividendo ancora la vostra camera con vostro fratello, per voi è finita con le donne se non uscite da questo tunnel.
Pensate a questo: conoscete una ragazza, uscite, la portate a cena…e poi, se le vi dice che vuole stare in intimità, cosa fate, la portate in macchina in campagna? Le diete che non puoi portarla a casa perché a casa ci sono mamma, papà e tuo fratello?
Andate a vivere da soli se avete un lavoro, altrimenti nessuna donna starà mai con voi
Quello della chirurgia estetica e’ una stronzata.
Manca lo status peggiore che si possa avere: quello del morto di figa. Se ti fai la reputazione del disperato che ci prova anche con le peggio cesse, sei finito. Ti conviene cambiare citta’. Quello e’ il peggiore status possibile, a nessuna donna piace l’idea di mettersi con un disperato che ci prova con tutte e andrebbe anche con un cesso pur di sfogarsi. Per evitare tale status, l’ideale e’ provarci solo a colpo (quasi) sicuro, oppure andare in luoghi dove non ti conosce nessuno per fare la “pesca a strascico”.
Questo articolo dimostra in maniera lampante come lo status S sia diretta emanazione e conseguenza di aspetto e soldi (L e M).
In sostanza con L e M ci nasci e se nasci sfigato è quasi impossibile sollevare la propria condizione lavorando sullo stato S. Se non altro non in tempo utile per avere relazioni soddisfacenti in giovane età quando la personalità si sta formando. Quindi L e M bassi di partenza implicano esperienze scarse e di basso valore in gioventù che implica una personalità debole e piena di cicatrici che a sua volta implica status basso.
Poi magari col tempo, dopo i 30 anni solitamente, si migliora in M e, per chi è fortunato in L. Ma le cicatrici e la pessima nomea (status) rimangono.
Quindi io personalmente quando si parla di redpill lo status non lo considero proprio, introduce una inutile complicazione.
Interessante il ragionamento sulla verginità, non ci avevo pensato effettivamente… Il problema non è essere vergine, ma perché lo si è…
Dire “non trovo quella giusta” suona mille volte meglio di “non trovo nessuna”, effettivamente
Impeccabile. Aggiungerei però un altro punto, ovvero la massima espressione dello scarso valore attrattivo (magari come appendice estremizzata, ma possibile, del punto 6): Arrivare ai 20 anni senza mai aver avuto relazioni, ritrovandosi vergine per forza di cose
Molto interessante la riflessione sullo zerbino innaturalmente stronzo
Voi come lo inquadrereste un tipo così:
1) Sovrappeso, non alto e non bello. Introverso e sprizzante depressione da tutti i pori. Insicuro.Buona cultura, ottimo eloquio.
2) Posto fisso a vita nella sua città di residenza. Stipendio normale ma posto “appetibile”
3) Proveniente da famiglia benestante e abbastanza conosciuta, ma che non ha mai ostentato.
Una “cessetta” non sarebbe certamente attirata dalla 1) e forse la 2) e la 3) non basterebbero. Una “cessetta” furba facendo 2+2 però potrebbe pensare di sistemarsi a vita lei e la sua progenie per almeno un paio di generazioni trovandosi uno “zerbino” controllabile e entrando “da padrona” in un ottima famiglia.
Ovviamente nessuna cessetta ha fatto finora questo ragionamento.
Anni fa il tipo in questione aveva ottime prospettive universitarie, frequentava i giri giusti ed aveva una migliore forma fisica, tanto che una “stacy” (oggi fidanzata con un calciatore di buon livello) lo definì un “bel ragazzo”. All’epoca lui provò con un paio di “cessette” qualche approccio ma fu rifiutato.
Oggi sta affogando nella depressione e non è capace di fare nessun passo avanti.
Voi come vedete la situazione? Ribadisco che una “cessetta” intraprendete potrebbe fare oggettivamente tombola.
Non sono d’accordo col punto 5. Secondo la mia esperienza, esiste uno strano “fascino del becco”. Ho notato che spesso le donne tendono ad avvicinare l’Uomo Cornificato. Che sia l’istinto materno? Naturalmente mi riferisco al cornuto 6-7+, perché sotto il 6 difficile che la tua esistenza venga notata, figuriamoci le tue problematiche.
Ciao Redpillatore. Ho scoperto da poco il tuo blog ed è stato incredibile considerare come molte delle tue teorie ed osservazioni (che reputo assolutamente veritiere) siano totalmente affini alle mie. Considerazioni circostanziate e precise che ho maturato anch’io dopo essermi “messo in gioco sul campo” per anni in un contesto estremamente tossico ed isterico (una piccola e ricca cittadina di provincia) analizzando, studiando e vivendo sulla mia pelle letteralmente l’impossibile.
Mi complimento quindi per il tuo blog, ma sento la necessità di esporti un mio grossissimo problema che mi sta letteralmente logorando.
Esteticamente sono sul 6,5 (assolutamente non brutto quindi, ma nemmeno uno strafigo), poca mascolinità percepita per via della mia ossatura fine e dei lineamenti delicati. Attiro come un magnete i gay e diverse milf, poco le teen e le ragazzine. Non sono alto (1,75).
Il mio problema è tanto serio quanto duplice, in quanto rientro a pieno titolo nella categoria delle persone che “diventano ossessionate dal vincere i limiti esterni, rovinandosi l’esistenza”.
Io continuo ad insistere, a mettermi in gioco, a voler costruire la mia vita a mia immagine e somiglianza, a voler imporre il mio Io e le mie regole in un gioco a quanto pare truccato in partenza.
Il punto, caro Redpillatore, è che a differenza di molti altri io sono e sono sempre stato totalmente inadattabile alle “regole non scritte” della società, in una società dove invece gli esseri umani (specialmente in campo relazionale e sessuale) seguono schemi preconfezionati come se fossero dei software. Le donne, come tu stesso dici, rispondono a meccanismi sociali e a spinte biologiche ancestrali ed ho vissuto sulla mia pelle quanto tentino, consciamente o inconsciamente, di “collocare” gli uomini in rigidi range di valore, aspettandosi pure che questi schemi vengano rispettati.
Per me tutto questo è fuori discussione, il problema è che è assolutamente reale e se manca la spinta primaria manca tutto ed io entro in conflitto non solo con l’altro sesso, ma con l’intera società e anche con me stesso.
Di recente, girando con alcuni amici veramente fighi e mascolini mi sono reso conto di cosa voglia dire essere veramente attraenti ed “alfapercepiti” agli occhi delle donne. È qualcosa di incredibile, ti senti completamente impotente di fronte a certi meccanismi.
Io e un “alfapercepito” pur essendo spigliati alla stessa maniera giriamo per il centro assieme. Quest’ultimo riceve sguardi languidi, ammiccanti ed espliciti senza dover fare assolutamente nulla. Con me questo non avviene. Semplicemente NON AVVIENE.
Pur avendo avuto qualche sporadica avventura ed esperienza negli ultimi anni ho sempre avvertito il “meccanismo” come forzato, come non naturale e soprattutto non ho mai percepito i feedback femminili nei miei confronti come solidi, reali, consistenti.
A quanto pare, pur non essendo brutto, non vengo percepito “al di là” di questa barriera e per motivi fuori dal mio controllo non posso condurre la vita sessuale e amorosa che desidero.
Per me è inaccettabile.
Cosa dovrei fare?
Ma anche no. Se sei un cesso (6-6,5) a veronika non gliene può fregar di meno di te, smeplicemente tu per lei non esisti, qualunque cosa fai. Al massimo può indispettirsi un attimo perché A LEI non hai dato gli appunti, che troverà da un altro cesso qualche minuto dopo.
Questa è una mentalità da tafazi che non vi porta da nessuna parte.
Hai scritto:
“In sintesi uno zerbino è colui che modifica i suoi comportamenti per compiacere una donna”.
Non cogli invece un aspetto importante: la timidezza.
Ai tempi della scuola avevo un rapporto tranquillo con una mia amica, ero spontaneo e brillante nelle battute e nei dialoghi, proprio perché non avevo altri fini. Ricordo che mi faceva dei complimenti per questa mia brillantezza. Un giorno capii che lei mi piaceva e divenni tutto insieme impacciato, freddo, poco intelligente, poco pronto nei dialoghi, distaccato…ma tutto questo non era affatto zerbinismo ma pura e semplice timidezza.
A questo punto meglio starsene per i fatti propri. Tanto siamo in via di estinzione.
Lo studente molto intelligente potrebbe fingere di non esserlo cioè commettere errori di proposito per apparire mediocre e ribelle in una classe dove essere bravi rappresenta uno status negativo per essere accettato dal gruppo di cui fanno parte le femmine belle con intelligenza normale più numerose di quelle belle e molto intelligenti(come per gli uomini del resto). Cioè forse è meglio essere il primo degli ultimi piuttosto che l’ultimo dei primi quando essere nel gruppo dei primi può escludere invece che avvantaggiare.
A parte i punti 7 (mai mi sottoporrei ad un intervento per piacere alle donne!) e 3/5 (essendomi sempre rifiutato di corteggiare, non ho nemmeno potuto essere né “riutato” né “lasciato”), colleziono (con un certo orgoglio) praticamente tutti gli altri punti.
E mi compiaccio di poter restare ciò che sono (“insicuro”, ossia razionalmente in dubbio e non stupidamente ottimista, puttaniere, ossia gaudente, ecc.), di poter vivere liberamente senza dover guardare punto per punto cosa dovrei fare per compiacere il genere femminile. Ho fatto davvero bene a chiudere i ponti con le ragazze (quelle non a pagamento, si intende) a vent’anni! Almeno ho vissuto un ventennio di vita autentica (anziché di “recita” sociale).
Solo un appunto sullo “status delle 4 pareti” da “primo della classe” (anzi, peggio, dell’istituto) e al presunto legame di causa/effetto con l’essere incel.
Quando ho deciso di diventare “secchione” (e cioè a 6 anni) non avevo ancora uno “status” con le “donne”. Se non quello del “bel bambino” portato in giro dalla mamma (“ha i suoi occhi, signora!”). Anche la storiella del “dovere” c’entra poco (ero amorale fin da piccolo).
Semplicemente, sono nato competitivo ed amando la F1 mi dicevo: “devo arrivare sempre davanti agli avversari”.
Alle elementari il mio status con l’altro sesso era quello del “marito per gioco” nel rito di darsi la mano e di recitare da adulti.
Al liceo lo “status” (che non era semplicemente quello del “secchione”, ma anche e soprattutto quello del “piccolo ateniese” che osava parlare all’assemblea d’istituto da premino e che poneva sempre domande scomode in classe agli insegnanti) contava in positivo: quando andavo a fare i compiti dai compagni, le madri mi trattavano a mo’ di ospite d’onore (avessi cagato sul tappeto avrebbero detto: “grazie per aver replicato nel mio salotto l’opera di Duschamp”) e una volta quelli di “seconda” (che mi vedevano come un “idolo” per aver spennacchiato dialetticamente i “nonni” di quarta e quinta) ad una festa mi accolsero con un “te le presento tutte” (riferito alle tipe). Ma io, convinto da Cicerone che non fosse “consentauem” per un uomo di studio cedere alla lussuria, non provai nemmeno ad approfittarne (vi concedo di ridere!).
Peggio all’università: le quattro pareti erano sparite e con esse anche il mio “status”. Infatti è lì che iniziai a sentire la solitudine: del resto, dopo la delusione con l’Innominata, studiavo con lo stesso spirito di un soldato che fosse partito volontario proprio per dimenticare, con le durezze della guerra, un “amore finito male” (per questo non mi dispiaceva di vivere in un monastero di numeri e calcoli e depreco che ora ad ingegneria vi siano tante ragazze).
Sul “dopo” hai perfettamente ragione. Ho sostanzialmente rovinato (o comunque buttato via e “non vissuto”) tutta la mia vita seguente per l’incapacità di sopravvivere al “trauma post-laurea”, ossia alla scoperta di non poter avere sul lavoro la stessa posizione di prestigio/preminenza ottenuta da sempre nello studio. Pazienza.
Nessuno mi ha comunque mai spiegato perché mai, all’ingresso nel mercato del lavoro, in mancanza di altri elementi di giudizio, non si dovrebbe concedere almeno una possibilità a chi, fino a quel punto, si è sempre impegnato per essere il primo. A chi dovrebbe essere riservata tale possibilità, a chi ha “fatto sempre il minimo” o addirittura a chi ha fatto il somaro?
Comunque sono domande accademiche: per noi Xennials, in genere, non c’è stata alcuna occasione, né per i bravi né per i somari né per i chad. Tutti a 1000 euro e bollati come “choosy”. Mal comune mezzo gaudio? Mah: a me un po’ dispiace non avere nessuno degli amici che conoscevo di cui oggi essere invidioso in termini di money, status e quindi fica!
Avere una fidanzata straniera è un altro enorme status negativo. C’è una legge non scritta che dice che esiste una proporzionalità inversa tra il grado di avvenenza di un uomo e la distanza della donna dal contesto di origine. Il compagno della straniera, specie se viene da un paese più povero, viene visto come “quello che non se lo è cagato nessuna/non in gradi di trovare una ragazza locale”, oltretutto è vista come una sorta di slealtà, un imbrogliare nelle regole del gioco.
Facciamo un esempio:
Se una ragazza mi contatta per un favore e io dico no (come l’esempio del gruppo) ma lo fa una singola persona, e io appunto rifiuto, risulto ugualmente uno zerbino?
Vi siete dimenticati i mentalcel
Analisi buona ma con diversi punti da rivedere. Per esempio ci sono tanti modi di essere zerbini (avevo anche proposto un articolo al Red), uno dei quali è quello “di protezione/estensione dell’harem”.
Esso viene messo in atto dagli uomini di alto LMS (per esempio ergersi a difensori delle Grete Beccaglie di turno) per farsi ancora più belli agli occhi delle donne e mantenere costante la validazione da parte loro.
Quindi essere degli zerbini non è sempre screditante, se si è di alto LMS: in tal caso, se lo zerbinaggio è calcolato, si rientra nella figura di corteggiatori/narcisisti, quindi in campo positivo.
Inoltre non credo che la chirurgia plastica abbia effetti negativi, nella misura in cui un tizio si rifà gli zigomi anzichè le labbra a canotto, ovviamente.
So che non si fa ciò che sto per fare…da qualche giorno ho iniziato a conoscere la teoria redpill…sono di sicuro un neofita blupillato…tuttavia vorrei dire la mia. Non mi importa di essere insultato.
Credo innanzitutto che la teoria si basi su una visione materialistica e deterministica o meccanicistica dell’essere umano, un visione che riduce l’uomo ad animale e le relazioni al solo sesso. Ebbene io non condivido questo presupposto, non lo credo reale e non corrisponde alla mia esperienza.
La teoria riduce le relazioni alle leggi della biologia e del mercato….grazie al c. È come dire che il mondo è cattivo e che gli esseri umani perseguono solo potere e denaro….statisticamente è vero ma non è detto che lo debba essere sempre, né che lo sia sempre stato. Gandhi e Mandela sono esistiti…perciò preferirei non rassegnarmi. Se in tanti non si rassegnassero potrebbe diffondersi una linea di pensiero e dei valori diversi.
Secondo punto..alcuni acronimi sono agghiaccianti, il peggiore di tutti è NP: anche vostra madre è una NP? Non avete davvero mai conosciuto ragazze buone e gentili che vi volessero bene per come siete?
Terzo, anche considerando valida la teoria stessa, io credo che la formula LMS contenga una piccola falla, o meglio possa essere interpretata in modo meno piatto: d’accordo sulla bellezza che in buona parte è oggettiva, peró sappiamo che ha un peso e che tale peso non vale il 100%. Venendo alle altre variabili io credo che i soldi siano solo una variante dello status…ovvero un possibile status e non una variabile a sé stante. Rimane quindi oltre alla bellezza, solo lo status, ma lo status io credo sia davvero relativo: ciò che è status per qualcuno non lo è per altri. Per qualcuno è status il prestigio sociale ma per altri sarà la cultura, per altri una fede religiosa o l’ideologia, per altri ancora la personalità o il carisma o la bontà d’animo etc. Lo status cambia a seconda del contesto e dei valori di riferimento..
è chiaro che ogni teoria è autoreferenziale e che pertanto io sarò classificato come blupillato e liquidato subito. Però ci tenevo a dire ciò che penso…proprio qui nella tana del lupo..