Dinamiche Sociali

2 Motivi per non Pagare la Cena a una Donna

Chi paga la cena

Invitare una donna a cena

La cena al ristorante è forse il più classico degli appuntamenti e quando un uomo invita a cena fuori una donna, soprattutto se si tratta della prima uscita insieme, spesso attende l’evento con la moderata ansia di fare qualche errore e guastare la serata.
Fra gli utenti di questo blog, soprattutto i più giovani, ci sono alcune domande ricorrenti: come invitare una ragazza a cena? Quale ristorante scegliere? Come comportarsi a tavola? Chi paga il conto? Penso che la cena al ristorante abbia sia aspetti positivi che negativi (questi ultimi purtroppo troppo spesso sottovalutati o addirittura ignorati), che è bene comprendere e che mi piacerebbe discutere con voi in questo articolo.

Perché invitare una ragazza a cena?

La cena innesca meccanismi psicologici ancestrali. Nella preistoria, mentre le donne si dedicavano alla cura dei figli, gli uomini spendevano gran parte del loro tempo a cercare cibo. Trascorrevano le loro giornate a caccia e poi rientravano nella caverna per condividere le loro prede con le donne e gli altri membri della tribù, mangiando tutti insieme intorno al fuoco. La condivisione del cibo, sia come pretesto per creare nuovi rapporti che come strumento per mantenere la coesione sociale, ha avuto un ruolo essenziale nello sviluppo delle società umane [1] ed è ciò che sta alla base di eventi moderni come grigliate, cene e banchetti. Offrire del cibo ad una donna, magari a lume di candela, risveglia istinti atavici ed è un modo per comunicarle che siamo in grado di provvedere a lei, che abbiamo quindi -per dirla nel gergo del blog- valore di sopravvivenza.

Ciò che mangiamo o non mangiamo ha una forte influenza sui nostri processi decisionali. Negli anni ’30 lo psicologo russo Gregory Razran, durante uno dei suoi esperimenti, notò ad esempio che le persone tendevano ad essere più accomodanti e bendisposte mentre mangiavano [2]. Questa -da lui chiamata- “tecnica dello spuntino” è oggi largamente utilizzata come strumento di persuasione da parte di politici e di associazioni varie, che durante le campagne elettorali o gli eventi per la raccolta di fondi si assicurano sempre di offrire un ricco buffet agli ospiti.

Chi paga il conto?

Come abbiamo appena visto, è l’uomo che porta su di sè l’onere di provvedere alla caccia e al cibo, quindi Natura vorrebbe che sia lui a pagare la cena (molti uomini si sentono addirittura “svirilizzati” da una donna che vuole dividere il conto) e questa è stata la prassi fintanto che è esistita la cd. società tradizionale, impostata secondo una precisa suddivisione di ruoli, dove del resto la donna in genere non lavorava e non poteva permettersi certe spese. Anche ai giorni nostri però, dopo decenni di femminismo e di carrierismo femminile, è rimasta la convinzione che sia l’uomo a dover pagare il conto, tanto che nei ristoranti più rinomati i camerieri portano ancora alle donne gli stessi menu degli uomini, ma senza prezzo esposto.
Ciò mette in evidenza tutta l’ipocrisia delle femministe, che blaterano di ricercare la parità fra uomo e donna, ma sul tema del sessismo nel galateo tacciono, così come su ogni altra questione dove la disparità fra uomo e donna vede quest’ultima avvantaggiata. Se la donna è pari all’uomo, lavora e guadagna, perché deve pagare l’uomo?
Per giustificare i sacchi pieni di bigliettoni che risparmiano in conti al ristorante (e Bar, Cinema ecc.) nel corso della vita, le donne tirano in ballo termini come “gentilezza” e “galanteria”. Ma la galanteria è un prodotto della tanto disprezzata epoca patriarcale. Al giorno d’oggi è un residuo anacronistico e si traduce solamente in un ingiusto privilegio.
La gentilezza invece è tale quando è spontanea, non quando è una costrizione dettata dalla pressione sociale e dalla necessità di essere competitivi in un mercato sessuale dove la concorrenza si fa sempre più spietata. Se rifiutarsi di pagare una cena alla ragazza significa doversi scordare un secondo appuntamento (molte ragazze tranquillamente ammettono che se lui non paga al primo appuntamento non ne avrà un secondo), allora non parliamo più di gentilezza ma di obbligo. Il termine più appropriato è “pizzo”.

Lo Sneating

Molte donne approfittano del loro potere sessuale e del portafoglio di uomini poco avveduti per mangiare a sbafo. Circa un terzo delle donne accetta inviti a cena da parte di uomini verso i quali non nutre alcun interesse sessuale o romantico, e lo fa solo per avere cibo gratis [3]. Il fenomeno sta diventando così diffuso che il mondo anglofono ha persino creato un termine apposito: Sneating, fusione di sneaking eating (mangiare agendo furtivamente).
Mentre i media continuano a propinare fandonie come la disparità salariale di genere, il potere della donna media cresce giorno dopo giorno, a discapito di quello dell’uomo medio che invece è ormai ridotto a una nullità, un eunuco schiavo pagatore di tasse e null’altro.
Nell’era di internet il potenziale di arricchimento di una donna è praticamente illimitato. Vuoi fare sesso con un uomo da copertina? Scarica Tinder. Ti senti giù di morale? Pubblica una tua foto su Instagram e fai il pieno di dopamina con tutti i like e complimenti che ricevi. Bisogno di qualche soldo extra? Fatti una foto ai piedi e vendila su Onlyfans. Frigo vuoto e anche i soldi extra non sono bastati? Accetta l’invito a cena di uno dei tanti coglioni che affollano il girone dantesco degli sfigati.
Il web è pieno di testimonianze di profumiere che escono a cena solo per mangiare gratis. Ancora dieci anni fa una ragazza newyorkese fece scoppiare un’enorme polemica dichiarando di risparmiare 1200 dollari al mese scroccando cibo e cocktail vari a uomini conosciuti su match.com [fonte: DailyMail]. Io stesso diversi anni fa creai per curiosità il profilo di una ragazza mediamente carina (diciamo sul 6.5), dichiarando di essere disoccupata per vedere cosa sarei riuscito a scroccare. Pranzi e cene erano proprio il minimo sindacale (il massimo che mi hanno offerto sono stati dei week end a Parigi e a Sharm). Non solo trovavo comodamente da riempire ogni singolo giorno della settimana sia a pranzo che a cena, ma avevo pure l’imbarazzo sulla scelta del ristorante. Figuratevi come se la passa una turbognocca.

State certi che le donne non hanno nessuno scrupolo a farvi bruciare tempo e denaro per inseguire un’illusione.
Da una parte sono incoraggiate da una retorica femminista che le dipinge costantemente come vittime (“gli uomini guadagnano di più delle donne quindi mi faccio giustizia così“), motivo per cui arraffare quanto più denaro possibile è visto quasi come una forma di risarcimento che la donna ritiene di meritare dal genere maschile, dall’altra ormai hanno un ego così enorme che sono convinte che tutto sia loro dovuto solo per il fatto di esistere e pensano che in fondo il povero fesso che è stato a cena con loro abbia pagato un congruo prezzo per la loro presenza. Perciò dovete essere voi a tutelarvi.

ll sushi è la metafora perfetta della donna: Costoso, insipido, più improntato all’apparenza che alla sostanza, e potenzialmente nocivo se l’animale non è scelto con cura.

Perché non pagare la cena a una donna

L’atto di pagare qualcosa a una ragazza ha dei risvolti che vanno ben oltre il semplice fatto di privarsi di un po’ di denaro del quale beneficerà lei. Ci sono due motivi principali per cui non dovreste pagare la cena a una donna, soprattutto al primo appuntamento.

  1. Pagare significa lanciare il messaggio che lei ha più valore di voi, e che pur di godere della sua presenza siete disposti a rimetterci dei soldi. State in pratica comprando il suo tempo e la sua attenzione, ponendovi automaticamente in una posizione di sudditanza. Nessuna donna prova attrazione nei confronti di un uomo che percepisce come inferiore.
    Gli uomini ricchi portano le donne in ristoranti di lusso come modo per risultare attraenti rendendo la donna partecipe del loro stile di vita. In certi ambienti frequentati da uomini molto facoltosi e donne molto belle non accadrà mai che una donna paghi. Ma quella è una questione diversa perché c’è congruenza con il personaggio. Si rende partecipe la donna del proprio stile di vita, non ci si impegna per migliorare il suo senza garanzia di contropartita. Bisogna tenere presente che le fondamenta che gettate all’inizio della relazione andranno poi a determinare il modo in cui si evolverà il rapporto con la donna. Se impostate un rapporto sulla transazione sarà poi difficile avere validazione. Ricordatevi che i bellocci non pagano mai un bel niente, ottengono sempre gratis quello che poi il coglione normaloide ottiene pagando.
  2. C’è il rischio che lei si senta in imbarazzo. Se è vero che molte donne scroccano senza scrupolo, molte altre provano la sgradevole sensazione di essere in debito nei confronti di uomini che le portano in ristoranti costosi. Soprattutto nelle prime fasi del rapporto, quando ancora ci si sta conoscendo e non c’è una forte attrazione da parte sua, è meglio non forzare troppo la mano instillando nella donna un fastidioso senso di obbligo nei nostri confronti che potrebbe sortire l’effetto opposto a quello desiderato.

Insomma, per un primo appuntamento è meglio tenere basse le aspettative e scegliere un contesto più informale come un’uscita al bar, un gelato o al massimo uno spuntino veloce. E’ anche più comodo sganciarsi nel caso l’uscita si metta male e non ci sia il feeling che si sperava.
In seguito, se il rapporto si consolida, si può pensare a una cena. A quel punto buonsenso vorrebbe che si seguisse il principio “Chi invita paga”, dove però c’è una bella differenza tra un invito del tipo “Ho prenotato un tavolo per due da Gennarino” e una proposta generica della serie “Che si fa?Restiamo fuori a mangiare?”. Se inviti tu paghi tu, se invita lei paga lei. Sappiamo però che la responsabilità dell’interazione in genere è sempre a carico dell’uomo, quindi molte donne giocano sui malintesi per non tirare fuori il becco di un quattrino. Significa che la vostra relazione è pesantemente sbilanciata verso la transazione, e che state a tutti gli effetti foraggiando una parassita che non ha alcuna intenzione di investire sul rapporto. Regolatevi di conseguenza.

Bibliografia

[1] Fischler C (2011). Commensality, society and culture

[2] Razran GHS (1940). Conditioned response changes in rating and appraising sociopolitical slogans

[3] Collisson B, Howell JL, Harig T. (2019). Foodie Calls: When Women Date Men for a Free Meal (Rather Than a Relationship)

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Remo
Remo
2 anni fa

Ennesimo grande articolo caro Red.
Io come primo appuntamento il massimo che ho offerto è stato una pizza.
Ma sarà successo un paio di volte al massimo.
Generalmente alla prima uscita se ho intenzione di offrire vado di aperitivo.
Facile da gestire, molto economico e mi consente di cenare mentre capisco chi ho di fronte.
Se piaci piaci e lo capisci subito.
Al ristorante ci ho portato solo fidanzate o amiche di letto.
Quindi sempre e solo dopo aver scopato.
Se la situazione è così degenerata la colpa di chi è se non di tutti questa MDF?

NinoFrassicadeiBalcani
NinoFrassicadeiBalcani
2 anni fa

La vita è già colma di casini,figurarsi se vado a offrire la cena in pompa magna a una signora/ina nessuno di questi tempi.Senza garanzie di un ritorno di qualche natura.Loro agiscono per convenienza,sempre.
La vera emancipazione emotivo/sessuale la devono ancora raggiungere gli uomini che tengono su questo circo di spese gratuite per tizie sulle quali non andrebbe investito nemmeno un caffè.Oggi molte fenomene le inquadri subito dai social,quello che condividono,le boiate che scrivono.Non c’è bisogno di arrivare a una cena.Poi sono truffatrici a livello estetico incredibili,looksmaxano da morire.Inviti una che sembra carina,poi ti ritrovi tipe anonime senza interessi a cui pagare da mangiare a sbafo.Quei soldi li dono a qualcuno che ha perso il lavoro e sta davvero male,se proprio devo spenderli a fondo perduto.
In sintesi,opinione personale:mai cominciare oggi con una cena una possibile conoscenza/relazione intima.Troppi contro.

Razionale
Razionale
2 anni fa

La questione è semplice: perché io devo pagare una cena ad una che molto probabilmente non me la darà né tantomeno ci avrò una relazione mentre il chad di turno viene chiamato a orari improbabili dalla donzella che poi è disposta a farsi i chilometri per andare a campionare i loro geni? Gratis, rimettendoci tempo e benzina, e ringraziando pure.

Cosa sono io, il babbeo di turno?

A scanso di equivoci parlo per esperienza diretta, quando ero un cucco blupillato trastullavo la donzella tutta sera, lei ad un certo punto di “sganciava” e verso mezzanotte era sotto le coperte di un altro.

Ennesimo anonimo
Ennesimo anonimo
2 anni fa

Siamo alle solite, ovvero in un’epoca come questa noi uomini dobbiamo tirar fuori gli attributi, ovvero dignità al primo posto sempre e comunque.
Donne volete la parità? Bene parità in tutto e per tutto, corteggiate voi, fate voi la prima mossa, invitate voi e la cena la pagate voi. Parità di diritti ma anche di doveri… Altrimenti ognuno per sè e Dio per tutti. Per sempre Mgtow.
Chiaro il messaggio?

Se tutti gli uomini mettessero la dignità al primo posto cosa ci scommettiamo che le donne abbasserebbero la cresta in un amen?

Quentin Sorrentino
Quentin Sorrentino
2 anni fa

Vi racconto brevemente la mia esperienza, e sì, mi sono zerbinato per portarmela a letto. San Valentino, ho fatto i salti mortali per trovare qualcosa che non fosse al completo. Pranziamo e pago il conto. Mesi dopo mi dice: “se quel giorno non mi avessi offerto il pranzo ti avrei scaricato”. Morale: dopo alcuni mesi insieme in cui ho pagato almeno il 60-65% (e sto basso) delle uscite/cene/aperitivi, mi sento anche dare del tirchio. Ovviamente l’ho poi scaricata io.

Central Scrutinizer
Central Scrutinizer
2 anni fa

Caro Red, nel mio caso, “predichi a un convertito”. Mi capitò anni fa di conoscere una ragazza in viaggio, una volta arrivati a destinazione decidemmo di rivederci per cenare insieme e così accadde pochi giorni dopo. Terminata la cena, andammo alla cassa e io non feci alcun cenno di voler offrire. Pagammo a metà, al che rimase molto seccata. Fuori dal ristorante era molto insofferente, quasi maleducata, capii che la cosa non le era scesa. Da quella sera non la vidi più. Credo di non essermi perso proprio nulla.

Alex72
Alex72
2 anni fa

Il post è ineccepibile: iniziare il corteggiamento con un invito a cena è un errore esiziale.
Dopo gli sbagli commessi in gioventù, dettati dalla perversa somma tra tempeste ormonali e inesperienza, ho sempre optato per il classico caffè (che io non bevo) lasciando agli sviluppi dell’appuntamento ulteriori mosse.
Trovarsi “costretto” a pagare il conto di un ristorante (ma anche di una pizzeria) dopo aver compreso che non si verificherà il seguito auspicato è una pessima vicissitudine, per la propria bile e anche per l’autostima.
La seduzione è un rapporto tra le forze in campo e soggiace ai valori percepiti dei protagonisti.
Una donna che si sente palesemente inferiore non esiterà un istante a mettersi in macchina alle 23, percorrere decine di km e venire a casa vostra per farsi “castigare” senza che le paghiate nemmeno un pacchetto di cicche.
Parlo sempre per esperienza personale.

Grindelwald
Grindelwald
2 anni fa

Ho i brividi a sentire certi miei amici/conoscenti che danno per scontata la cenetta nel ristorante stellato, quando sono in “sfregola” per il primo incontro, e di conseguenza il pagamento di essa da parte loro. Senza contare il calicino di “dompe” per l’aperitivo.
“Eh beh sai, sto risparmiando perché venerdì esco con una con cui ho iniziato a sentirmi da una settimanella…”.
Sto risparmiando.
Danno per scontato, accettando passivamente, che per forza debba sganciare l’uomo sempre e comunque. E che sia giusto così.

Personalmente, faccio fatica a non far polemica quando odo codeste corbellerie, sono anche stato etichettato di “pidocchioso”, “MISOGINO”…
Pensa te, il misogino/pidocchioso che si rifiuta di pagare a prescindere una cenetta da 200 euro per una conosciuta da una settimana (e magari è anche risaputo che sia una cioccolataia/profumaia scroccacene).

Tocco solo il discorso lavoro e differenze (ma quali?!) tra uomo e donna.
Chissà perché in ambito amministrativo nelle opportunità lavorative anche di agenzie di somministrazione “blasonate” trovi sempre “cercasi impiegatA”.
Idem per l’ambito Risorse Umane in generale.
Chissà perché su LinkedIn si vedono improbabili “scatti di carriera” per belle e formose ragazze – l’ultimo che ho visto è stata una che da stagista cassiera in un discount è finita, dalla sera alla mattina, responsabile del personale in una nota azienda di assicurazioni. –
Chissà come mai, nelle aziende in cui ho lavorato, si trovavano delle ragazze under 30, entrate da un paio di mesi, che con sorprendente rapidità ottenevano scatti di stipendio e/o carriera; e le si vedevano “ronzare” attorno al manager responsabile di turno.
Certo, ci sono tante coincidenze.

Last edited 2 anni fa by Grindelwald
angelo
angelo
2 anni fa

Molte donne sono delle tirchiacce incredibili, sempre a dare del tirchio a chi è molto meno tirchio di loro.

Du Roy
Du Roy
2 anni fa

Invitare una donna a cena come primo appuntamento, a meno che non sia a casa propria, è da veri beta…

Comunque articolo top! Un altro bel temine è “Foodie call” (come booty call)

Last edited 2 anni fa by Du Roy
Diretto
Diretto
2 anni fa

Ci sono parecchie alternative alla cena pagata. C’e’ anche la possibilita’ di invitare la ragazza di turno a cena a casa propria. Serve un po’ piu’ di impegno per i preparativi ma il cibo e’ comprato al supermercato e costa meno, c’e’ l’intrigo della totale intimita’, l’aperitivo pre-cena, ecc.

Poi se la chimica scatta, il divano comodo o la camera da letto sono a 3 metri dal tavolo da pranzo…

Barone Ungern
Barone Ungern
2 anni fa

Boh, a me invitare una donna a cena mi pare una roba da film americani.

Quasimodo68
Quasimodo68
2 anni fa

Se è veramente e genuinamente attratta da te ti invita a cena a casa sua cucina per te ( se ne è capace) e poi spera nelle tue avance
Purtroppo sono privilegi goduti solo dai chad/tommy o da chi comunque ha elevati valori di LMS

Alex Le Large
Alex Le Large
2 anni fa

Attenzione, quello del conto obbligatoriamente (de facto) pagato dall’uomo è un malcostume imposto, questa volta, dalla famosa “societàh patriarkale” (che patriarcale non è stata mai, anzi…per tanti motivi che sarebbe inutile elencare).
Fa male dirlo ma è così.

Difatti ancora oggi se non offri “non sei uomo” e passi per cafone o morto di fame, spesso proprio grazie a branchi di zerbini con la sindrome di Stoccolma, inviperiti da prole e mogli obese e latranti e, per paradosso, migliori alleati delle NP.

Si noti anche che esistono campagne contro il catcalling, contro gli assorbenti che costano, contro le definizioni di sesso ecc, ma quella dei conti pagati dall’uomo è una branca che mai e poi mai verrà attaccata dalle femministe, dato il suo valore simbolico e di privilegio.

Superata l’obbligatorietà, offrire la cena deve essere un piacere, non un peso, e in tal senso ha senso solo per gli high LMS.

Il medioman può offrire anche il caffè a tutto il quartiere svenandosi ogni domenica, sempre medioman rimane.

Articolo perfetto, come sempre.

Last edited 2 anni fa by Alex Le Large
Ultor
Ultor
2 anni fa

Guarda, c’è solo una cosa da fare: pagare per scopare, punto. Io le trovo sui vari siti che offrono questi servizi, le invito a cena e pago, e poi pago anche la prestazione, ma in questo modo non perdo tempo con le cazzate che non interessano a nessuno, tanto meno a lei. A qualsiasi lei interessa SOLO che tu paghi, il problema sta solo nel ricevere il massimo spendendo il minimo o comunque il giusto. Ora, con 350 €, mi scopo una bellissima ragazza di 29 anni, fatta veramente da dio. Prima usciamo a cena molto gradevolmente, facciamo due parole, ci si diverte, si scherza, si sta bene insieme, e poi si tromba, così nessuno dei due ha perso tempo. Questo è l’unico motivo che ha di esistere una donna.

Salvo
Salvo
2 anni fa

io non pago le cene per vedere la reazione della ragazza se fa scenate meglio lasciarla perdere voglio una donna con me non una bambina viziata.

mario bianchi
mario bianchi
2 anni fa

“tanto che nei ristoranti più rinomati i camerieri portano ancora alle donne gli stessi menu degli uomini, ma senza prezzo esposto.”

Questa non la sapevo! Che squallore!

“Ma la galanteria è un prodotto della tanto disprezzata epoca patriarcale.”

In effetti, la femmina è l’essere vivente più ipocrita del Pianeta.

“Se inviti tu paghi tu, se invita lei paga lei. Sappiamo però che la responsabilità dell’interazione in genere è sempre a carico dell’uomo, quindi molte donne giocano sui malintesi per non tirare fuori il becco di un quattrino.”

La lei di turno non ti invita neanche se lo vorrebbe fare. A meno che non sei un adone di bellezza, ma allora cambiano tutte le dinamiche.
Sul fatto di giocare (giocano sui malintesi, su mezze frasi dette, su tutto quello a cui possono appoggiarsi), negli ultimi anni ho chiuso due o tre conti che erano rimasti aperti giocando anch’io, e pure sporco. Certo, sarebbe stato meglio chiuderli subito ma senza la lucidità e soprattutto la presenza di chiare alternative (seconde e terze scelte su cui puntare) diventa tutto molto difficile.

Last edited 2 anni fa by mario bianchi
moverimmchessuccer
moverimmchessuccer
2 anni fa

Illuminante il punto sulla condivisione del cibo.
Non ci avevo mai pensato ma, riflettendoci, è proprio così.
Quest’estate, una sera in spiaggia, ho staccato un riccio femmina da uno scoglio, l’ho mangiato crudo con una ragazza ed effettivamente ha funzionato.
Sarà stato l’effetto “uomo cacciatore” visto che una figa come lei l’ho avuta raramente

Boucaneer
Boucaneer
2 anni fa

Penso che il contributo cultural-antropologico offerto dall’articolo sia molto interessante e condivisibile.
Tuttavia trovo un po’ fuori tempo massimo il concetto di “invitare a cena” (specialmente se al ristorante) una tipa come primo appuntamento.
Mi sa tanto di approccio “anni ’50” o di tentativo di creare una atmosfera alla James Bond di cartapesta.
Personalmente vado giù di aperitivi o caffè al bar e da lì (se evolve il rapporto) evolvono anche le connesse forme di convivialità. Vedo che tutti fanno così, persino i boomers oramai…
Inoltre trovo patetici coloro che invitano una donna a cena al ristorante come primo appuntamento, come quelli che regalano fiori e cioccolatini a San Valentino o che si tatuano il nome dell’amata (che probabilmente non li ricambia e li cornifica, LOOOOOOOOL!!!).

Francesco
Francesco
2 anni fa

Che devo pensare di questo articolo?
È l’ennesima conferma dell’eccellenza e del valore assoluto di questo blog.
Non trovo veramente le parole adatte per esprimere l’arguzia, l’acume e l’intelligenza sociale che sprigionano i vostri articoli.
Noto che ragionate con la vostra testa e non con quella del gregge…
Ancora questa società ipocrita non ha capito che le femministe e le donne in generale rivendicano la parità dei sessi solo quando fa comodo a loro!
Per la società, se un uomo mantiene una donna è tutto ok, è tutto normale… Se la donna mantiene un uomo (pochissimi casi) allora quest’ultimo diviene un tossico, un nullafacente, uno sfaticato, un buono a nulla, un malato di gioco, etc.. etc..
Per me siete il top, punto.

Victor Valmont
Victor Valmont
2 anni fa

E vogliamo parlare del teatrino che viene messo in scena ogni volta?! “Ma paghi sempre tu! La prossima volta faccio io..”
Ma al massimo assistiamo all apertura della borsetta e stop, con il cameriere che attende disgustato di incassare i nostri soldi…

Anonimo
Anonimo
2 anni fa

Leggevo di un personaggio che sta sempre su internet che nel giro di qualche anno ha portato a cena circa una sessantina di ragazze senza poi concludere nulla….e ragionava sul cosa avrebbe potuto fare con i soldi spesi….alla fine ha comprato un cane….

Zullo
Zullo
2 anni fa

“Soprattutto nelle prime fasi del rapporto, quando ancora ci si sta conoscendo e non c’è una forte attrazione da parte sua”
Red, qui mi sei caduto. Se non c’è un’ attrazione dopo i primi minuti di interazione è finita ancora prima di cominciare.
L’attazione (fisica) non la crei, avviene con il cosiddetto colpo di fulmine.
Costruire l’attrazione è una di quelle cavolate che propinano i PUA.
Durante la prima uscita assieme al massimo si vede se c’è un’ affinità in termini di passioni, hobbies, visione del mondo… come hai scrutto giustamente dopo.
Comunque buon articolo come sempre.

toronto
toronto
2 anni fa

Pagare le cene è una perversa attività cui si dedica l’uomo dei paesi occidentali. Non si è mai visto un cinese, un turco, un indiano, un russo, men che meno un arabo, pagare cene a chicche e sia (per dirla alla Totò)

Marco
Marco
1 anno fa

[…] Vuoi fare sesso con un uomo da copertina? Scarica Tinder. Ti senti giù di morale? Pubblica una tua foto su Instagram e fai il pieno di dopamina con tutti i like e complimenti che ricevi. Bisogno di qualche soldo extra? Fatti una foto ai piedi e vendila su Onlyfans. Frigo vuoto e anche i soldi extra non sono bastati? Accetta l’invito a cena di uno dei tanti coglioni che affollano il girone dantesco degli sfigati. […]

Mi prendo licenza di citare l’articolo, ma in tal caso non direi che sia colpa delle donne, ma colpa della innumerevole quantità di coglioni che compone il genere maschile.
Sei un bel figo e trombi cessone per non fare il minimo sforzo? sei un coglione!
Paghi per una foto (piedi, tette e genitali vari) sei un coglione!
Metti like sistematici a tipe che non ti cagano di striscio? sei un coglione!
Inviti a cena tipe sconosciute (aperitvo, caffe, ecc, no?)? sei un coglione!

Perché se le donne possono prendersi il lusso di comportarsi così, non dimentichiamo che esiste una schiera di dementi che gli permette di farlo!
Vedo il futuro nero tanto quanto voi, ma bisognerebbe ricordare a più di qualcuno che essere nato uomo, prevede di dover tirar fuori gli attributi!

Anonimo veneziano
Anonimo veneziano
2 anni fa

Come spesso succede, malgrado una formazione redpill più o meno avanzata, nella prassi ci si rimbecillisce retrocedendo ad automatismi e retaggi tradizionali. Ieri sera sono uscito con una, non era una vera e propria cena ma un drink a sedere, durante l’interazione ho creduto di vederla interessata e per questo ho pagato il conto con la scusa di andare in bagno. Lei si è limitata a dire un ‘grazie’ a bassa voce senza nemmeno fingere un teatrino di “non dovevi, ma perché, la prossima volta dividiamo, ecc…”, dopodiché dopo due calici e stuzzichini vari ingeriti, rifiuta sdegnatamente il mio approccio. «Non mi interessi. Mi aspettavo un altro tipo di approccio!» «Quale?» chiedo io, «Nessuno». Punto. Spedita a casa. Una sconosciuta, incontrata casualmente per caso a un compleanno due sere prima, accetta a primo colpo l’invito ad uscire da parte di uno e non si aspetta che quello come minimo proverà a baciarla? Ovvio che no. Obiettivo: pomparsi l’ego, possibilmente crearsi un orbiter (“stranamente” mi ritrovo il suo ‘segui’ su Instagram al ritorno al casa) e poter raccontare alle amiche che uno sfigato ci ha provato con lei. Se a ciò aggiungi domande tendenziose da parte di lei sul mio status vaccinale e le mie risposte affermative, per quanto vaghe ed ironiche, il quadro della situazione può considerarsi più che completo. Ragazzi, ancora una volta, ve lo dice un anonimo veneziano, a costo di risultare noiosi e ripetitivi (non è mai abbastanza): state in guardia, non pagate nulla (se la tipa vuole ve la smolla anche se non pagate) e se proprio volete scopare andate pay e tornerete a casa sempre contenti.

Veneto
Veneto
2 anni fa

Anni fa un amico che lavorava a Milano per una grossa societa mi ha raccontato il metodo di un suo cliente. Questo (non bello, anche grezzo ma piccolo imprenditore di ottimo successo monetario) invitava a cena in ristoranti di lusso degli hotel modelle (sto parlando di modelle vere che si mantenevano con il loro aspetto), quasi sempre andava bene ed il giorno dopo regalava loro un gioiello … Aveva la fila di modelle che lo volevano ‘conoscere’ è un giro di amici che facevano come lui …Qualcuna di queste era pure modella all epoca conosciuta ….il senso quindi di organizzare uscite del genere è avere il portafoglio fornito come il tipo in questione ed invitare donzelle che vivono grazie al loro aspetto….altrimenti la probabilita di avere buttato denari inutilmente è quasi certezza!

Unutente
Unutente
2 anni fa

Tutto molto condivisibile, peccato che da normaloide, se non rispetti questo “galateo” fasullo, le possibilità di arrivare a qualcosa si riducono quasi a zero.
Molte donne, furbescamente, dicono appunto “paga chi invita”, ben sapendo che nel 90% dei casi siamo noi ad invitare.
Il discorso è sempre lo stesso…se hanno di fronte un belloccio, se reputano che ne valga la pena e sono fortemente attratte, si lanciano senza problemi in inviti, spostamenti e pagamenti, altrimenti fanno le tirchiacce in modo esagerato.
Anche donne economicamente benestanti, tendono a non sganciare un euro, se possono si fanno pagare tutto o al massimo arrivano a fare a metà.

Alberto
Alberto
2 anni fa

Aggiungerei una piccola parentesi alla tua disamina, dopo i 20 anni complice il mio momentaneo e scellerato amore per la palestra, ho avuto un felice periodo di appuntamenti e non avete idea di quanto godessi a far pagare la loro parte alle “principesse” che ordinavano ogni portata dall’antipasto al dolce, lasciando puntualmente sul piatto più di mezza porzione per ogni portata (sennò come te magni tutto), spiegando anche in alcuni casi la motivazione, dato che più di una volta, successe a qualcuna di non avere fondi a sufficienza.
Inutile dire che nonostante il mio aspetto fosse oggettivamente “de riace”, una buona parte di loro si è dileguata. Ma all’epoca me lo potevo permettere

Il Toscano
Il Toscano
7 mesi fa

Anche riguardo a tale questione porto l’esperienza riguardante il primo (ed ultimo) appuntamento con la rizzacazzi/one-itis che ho tampinato per un annetto buono.

Aperitivo in un locale tranquillo, accogliente, in zona periferica.

Abbiamo preso 2 calici di vino a testa, più vari stuzzichini e 2 vassoi di tartine.

Vado in cassa, lei fa il gesto di tirar fuori il portafoglio e contare le banconote, al che mi propongo di pagare io.
Totale del conto: 24€

Beh, oltre alla “mossa” lei non ha fatto altro.
Non un “grazie”, nè tantomeno un tentativo di pagare la sua parte.
Ricordo solamente un “sarebbe 12” a bassa voce (presumo che stesse ragionando sull’importo della consumazione se fosse stata singola) mentre raccolgo il resto.

Preciso che non ho mai invitato tipe a cena (nemmeno in pizzeria) prima di esserci stato a letto: sono sempre andato di aperitivo.
Ho sempre seguito il principio “chi invita paga” e in tutti i casi non ci ho rimesso più di 30€.
E quasi sempre, la lei di turno un minimo di teatrino l’ha inscenato.
O quantomeno un “grazie”.

Smaruzzi
Smaruzzi
1 anno fa

Io purtroppo sono stato solito offrire alla np con cui per caso, riuscivo ad uscire..
Oggi invece vado solo di aperitivo , e raramente (credo 2 volte) , le ho portate direttamente a cena. Ed entrambe quelle 2 volte ho avuto davanti 2 morte di fame, ma sul serio morte di fame, che sembravano non vedere cibo dal 15-18.
Ovviamente senza poi concluderci nulla, ovviamente.

Io sarò uscito di la con il portafoglio alleggerito, ma quelle 2 con la sacca della dignità ancor più vuota.
Certo, il coglione sono io lo so… però le esperienze bisogna farle.. Oggi imparo a riconoscerle subito le gold-dinner-digger… e imparo a scansarle ancor prima del primo caffè offerto.

Mitch
Mitch
1 anno fa

Articolo interessante. ma riguardo questo paragrafo “Nell’era di internet il potenziale di arricchimento di una donna è praticamente illimitato. Vuoi fare sesso con un uomo da copertina? Scarica Tinder. Ti senti giù di morale? Pubblica una tua foto su Instagram e fai il pieno di dopamina con tutti i like e complimenti che ricevi. Bisogno di qualche soldo extra? Fatti una foto ai piedi e vendila su Onlyfans. Frigo vuoto e anche i soldi extra non sono bastati? Accetta l’invito a cena di uno dei tanti coglioni che affollano il girone dantesco degli sfigati” ritengo che anche nel caso femminile valga solo se sei quantomeno decente. credo anche le donne possano avere i loro problemi a trovare carne se sono brutte.

Last edited 1 anno fa by Mitch
benzina
benzina
2 anni fa

in linea di principio hai ragione da vendere ,all’atto pratico conosco molte ragazze e anche signore che poi mi raccontavano delle loro uscite con uomini e molto spesso chi non pagava o peggio accampava scuse pietose veniva bocciato per ulteriori uscite e cosa peggiore irritava la donna .
se pensiamo che la nostra uscita sia fatta allo scopo di concludere la serata a letto allora irritare la donna è il migliore dei modi per andare in bianco .
purtroppo la posizione degli uomini molto spesso è un contrasto netto fra odio e amore ,vogliamo la donna ma odiamo il suo immenso potere dittatoriale (per le belle donne ),non le reggi ma non puoi farne a meno …

Flyingsoul
2 anni fa

Fammi capire, è lei che interessa a te o il contrario?
Sei tu che vuoi portare a cena lei o il contrario?
Tu parti dal presupposto che lei ti debba qualcosa, ma lei non ti deve assolutamente nulla, sei TU che cerchi di rimorchiarla, non lei. Quindi giustamente, e non perché è femmina, si aspetta che tu paghi.
Sei un normodotato? Il problema è tuo, non suo.
Paga chi ha meno potere, se tu non ne hai, è un tuo problema, non suo.

Marcantonio
Marcantonio
2 anni fa

Ma la donna in questione è una povera morta di fame venuta su un barcone che non è in grado di comprarsi una pizza da sola? Ci sono cose migliori da offrire (come un confronto intellettuale da persone alla pari), la pizza la mangi una sera e non te ne resta nulla (apparte le calorie).

Giacomo
Giacomo
12 giorni fa

Io personalmente ho SEMPRE pagato il conto per il semplice motivo di essere stato io ad invitare, E la percentuale di successo che ho avuto è molto alta, perché ho rivolto l’ invito a cena solo quando ero abbastanza sicuro che ci fosse trippa per gatti. Un paio di volte, di cui una andata a buon fine e una no, la ragazza ha voluto dividere il conto.
Non condivido affatto il punto 1, secondo cui se l’ uomo paga subcomunica un valore inferiore a quello della donna : si tratta di sterile retorica PUA alla “io sono il premio”, che possono rendere effettiva solo pochissimi. La realtà è che se l’ uomo non paga il conto manifesta di non avere valore di sopravvivenza.
Poi ragazzi, che sarà mai se ogni tanto non va, aver pagato in un anno qualche centinaio di euro a vuoto, se qualcuno è così tirchio o morto di fame da ritenerlo un problema è giusto che tiri avanti a seghe.

Antonio
Antonio
2 anni fa

Qui non mi trovi d’accordo.

Fin troppo scontato sottolineare le ipocrisie del femminismo. Le conosciamo bene e sappiamo che il femminismo moderno è solo ipocrisia e misandria. Quindi se l’articolo fosse “stai attento alle femministe”, avresti solo applausi.

Ma se come me sei fautore del tradizionalismo e dell’antimodernismo, dovresti difendere quelle usanze che sono sotto attacco proprio da parte di questa cultura malata promossa in Occidente.

Ovvio che le n.p. femministe vanno trattate di merda (se hai LMS sufficiente) oppure rieducate se hanno un minimo di umiltà e cervello.

Però se trovi una che non ha il cervello completamente andato, è ovvio che devi essere uomo, quindi provvedere a lei, educarla, domarla, dominarla a letto, decidere sull’educazione dei figli, indirizzarla verso le cose che realmente possono soddisfarla emotivamente, portare la spesa… e pagare al ristorante. Sempre, perché tu lavori e lei deve tenere in ordine la casa e crescere la famiglia. E non sto dicendo che sia facile trovare queste donne (per brutti e normaloidi è praticamente impossibile), però, ripeto, le tue osservazioni valgono solo se consideri tutte le donne come cerebrolese irrecuperabili ed allora avresti dovuto scrivere un altro articolo.

Pagare la cena è (un esempio di) espressione del sacrosanto “dominio” biblico per cui una donna deve essere mansueta e sottomessa alla volontà dell’uomo. Le vere grandi donne antifemministe che sono poche ma esistono (ad es. Suzanne Venker o Costanza Miriano) queste cose le sanno bene e le dicono senza vergogna.

Signal
Signal
2 anni fa

Ragazzi bisogna sempre contestualizzare, io becco 2000 al mese, ho zero spese perché vivo con i miei genitori, sono fidanzato con una ragazza neolaureata che becca 500 perché e tirocinante e pago la stra grande maggioranza delle volte io.
Mi sentirei una merda sinceramente a far pagare sempre metà ad una tipa che guadagna un quarto di me, dai la