Le donne ce la stanno davvero mettendo tutta per togliersi di torno la fastidiosa presenza degli uomini di basso valore riproduttivo. L’ultima geniale proposta da Uterolandia è quella di punire il cd. “Catcalling“. Per chi non parlasse uterolandese, si tratta dei commenti, talvolta un po’ esuberanti e chiassosi, che alcuni uomini fanno, come segno di apprezzamento, alle donne che passeggiano per strada. Frasi tipo “sei stupenda”, “che gambe!”, “complimenti alla mamma”, oppure “ma dove vai bellezza in bicicletta” per i nostalgici degli anni ’50. A quei tempi in effetti, prima che il femminismo avvelenasse la società, questo modo di fare era la norma. Faceva quasi parte del rituale di corteggiamento. Oggi non va più di moda, è sempre più raro vedere uomini che interagiscono con sconosciute in mezzo alla strada, eppure improvvisamente per le donne questo comportamento maschile pare essere diventato un enorme problema, al punto che si arriva pure a discutere di creare una legge ad hoc (per inciso, in altri Paesi come la Francia e l’Olanda, ci sono già leggi di questo tipo, giusto per capire quanto è presa sul serio la cosa).
Da dove nasce il problema? Non è forse per essere gratificata che una donna si trucca e si mette in tiro prima di uscire di casa? Essere ammirati dagli altri non è ciò che in fondo desideriamo tutti? Il problema sta nel fatto che, per la donna media, quasi mai dietro al tentativo di lusinga c’è il sosia di Daniel Sharman, vestito Ermenegildo Zegna a bordo di una Mercedes Clk Cabrio, ma molto più verosimilmente c’è il camionista grasso sul suo Iveco del 1999, il manovale albanese con la testa quadrata, l’operaio cencioso di mezza età, il magrebino sdentato, il bengalese alto 160 cm che vende le rose ecc. Insomma, uomini brutti, poveri e reietti. Gente che sta sul fondo della scala sociale.
C’è da capire che alle donne non danno fastidio i complimenti, dà fastidio chi li fa. Se io ricevo un complimento prendo e incasso, non importa da chi proviene. Se me lo fa una ragazza che mi può piacere rimango in estasi per giorni e mi ricordo della cosa anche a distanza di decenni. Se me lo fa una cicciona penso “peccato sia brutta, però guarda come è gentile con me”. Sono ugualmente felice perché, in quanto uomo medio, ho il potere dell’invisibilità e quindi ricevere qualche feedback positivo dalle donne è come vedersi offerto un bicchiere d’acqua fresca dopo giorni che arranchi in mezzo alle dune del deserto sotto il sole cocente. Per la donna non è così. Il complimento ricevuto da un uomo brutto e dal basso status socioeconomico è irritante perché rimette in discussione il modo che la donna ha di percepirsi. Come già detto più volte in questo blog, la donna mette in relazione il proprio valore di mercato a quello degli uomini con cui riesce ad andare a letto (la donna redpillata invece capisce che il proprio valore di mercato è proporzionale a quello degli uomini disposti ad impegnarsi per lei). Se una ragazza va a letto con l’8 conosciuto su Tinder, si autoconvincerà di essere una 8. Quando il 5 le dice “Sei stupenda” lei pensa “Ma che vuole questo subumano? Perché mi rivolge la parola? Crede che una come me possa mettersi con uno come lui? Io esco con gli 8, perché lui pensa di avere speranze con me? Non vede che siamo su un altro livello? Oddio, allora forse non sono proprio così bella come credevo…”. Alla ragazza dà fastidio il complimento del brutto perché il fatto che un brutto possa pensare di avere qualche possibilità con lei mette in dubbio il suo valore estetico. Tutte le donne escono di casa al meglio nella speranza di ricevere attenzioni e complimenti, ma dagli uomini attraenti. L’uomo non attraente per le donne va bene solo per pagare le tasse, è solo scenografia che deve passare inosservata. Solo che ammettere di discriminare in base all’estetica rovinerebbe la loro reputazione e le farebbe passare per superficiali, così devono inventarsi questa pagliacciata del catcalling.
I fatti però parlano chiaro e basta una ricerca in qualche rivista scientifica per trovare studi che mostrano chiaramente che l’attrattività determina la percezione di colpevolezza o innocenza persino nei casi di molestie sessuali [1] [2], che le donne tollerano tranquillamente comportamenti strani e non convenzionali da parte degli uomini attraenti, ma non da quelli brutti [3], che la definizione di molestia online dipende dall’attrattività dell’uomo [4] e via di seguito.
“Red, ma come si può pensare di punire un comportamento che può essere positivo o negativo a seconda di chi lo mette in atto, lasciando definire alla vittima (anziché al giudice) se la condotta è lecita o meno in base a pure sensazioni personali?”
Non si può ragazzi, è una bestialità giuridica. Si finirebbe per punire un uomo non per come si comporta ma per come è, e addirittura la norma si presterebbe a facili strumentalizzazioni dando in mano alle donne un’arma per far passare dei guai a uomini totalmente innocenti.
Ma mostra chiaramente come uomini e donne abbiano un diverso modo di interpretare la giustizia. Le società sono sempre state create dagli uomini, i quali le hanno organizzate attraverso un eleborato e (più o meno a seconda dei contesti politici) condiviso sistema di regole, congruenti fra loro e finalizzate al benessere della collettività. Un uomo ritiene un comportamento giusto o sbagliato in base alle regole che condivide, una donna invece considera un’azione sbagliata quando fa star male qualcuno [5]. Una persona per strada fa un commento su di me che mina la mia autostima? Poco conta l’oggettività del comportamento, se io sono ferita nei miei sentimenti significa che ha fatto una cosa ingiusta e che va punita. Il web è pieno di donne che pretendono che il mio blog venga rimosso, anche se non c’è nessun contenuto illegale.Non si chiedono in base a quale legge ciò dovrebbe avvenire. Leggono qualche mio contenuto che le infastidisce, che offende la loro sensibilità, e pensano che io commetta chissà quale ingiustizia, per la quale dovrebbe mobilitarsi un’autorità.
Negli ultimi decenni vivere in Occidente è diventato un continuo camminare sulle uova. Attento a non offendere questo, attento a non offendere quello. Se dici così sei razzista, se dici così sei sessista. E via con leggi assurde. Ciò è il risultato di una società sempre più femminista e femminilizzata, della quale il reato di catcalling è solo uno dei tanti abomini.
La verità è che essere attraenti è una benedizione, e vedersi riconosciuta la propria attrattività è un privilegio. Tutto il nostro sistema ruota intorno alle donne, ma pare che ancora non basti. Le donne vogliono godere dei frutti del proprio potere sessuale senza prendersi le responsabilità che questo potere comporta.
Vogliono ottenere benefici economici, condiscendenza, empatia, fondi pubblici, quote, like sui social e denaro a volontà per non far nulla (le reaction su instagram e le donazioni su Onlyfans non sono molestie, neanche se fatte dai brutti), ma non vogliono neanche accettare il prezzo che qualche poveretto osi pensare di poter rivolgere loro la parola.
Hanno completamente emarginato il 95% degli uomini dalle app di incontri, ma ancora non basta. Vogliono completamente togliere ogni speranza di interazione anche dal vivo a tutti i diversamente modelli, costringerli ad una vita da schiavi che si rintanano in casa quando hanno finito di produrre, annullandosi completamente; rassegnarli ad un destino di spettatori paganti (ma solo dietro uno schermo) della loro maxi festa insieme ai fighi.
Ragazzi, recuperiamo la dignità e smettiamo di fare catcalling. Ma smettiamo anche di aiutarle quando non riescono a mettere la valigia sul vano bagagli del treno perché troppo pesante (sei una donna forte e indipendente, arrangiati), smettiamo di tenere aperto il portone quando devono entrare con la spesa, smettiamo di trattarle come interlocutrici nei dibattiti e smettiamo di offrir loro qualunque tipo di supporto o di feedback positivo. Una volta sgonfiato il loro ego, vedremo poi quale altra legge si inventeranno per farci ridere, questi giullari della vita chiamati donne.
Bibliografia
[1] ^ Wuensch KL, Moore CH. 2004. Effects of physical attractiveness on evaluations of a male employee’s allegation of sexual harassment by his female employer.
[2] ^ Fairchild K. 2010. Context Effects on Women’s Perceptions of Sexual Harassment. Sexuality & Culture.
[3] ^ Gibson JL, Gore JS. 2015. You’re OK Until You Misbehave: How Norm Violations Magnify the Attractiveness Devil Effect.
[4] ^ Angelone DJ, Mitchell D, Carola K. 2009. Tolerance of sexual harassment: a laboratory paradigm.
[5] ^ Carol Gilligan 1982. In A Different Voice: Psychological Theory and Women’s Development
Ineccepibile… impossibile non corcordare o trovare lacune logiche…. quando si è onesti intellettualmente.
Aggiungo che il termine stesso “catcalling”, è ridicolo, l’ennesimo fastidioso inglesismo che non fa che confermare la schiavitù morale del nostro paese nei confronti del mondo anglosassone ed in particolar modo quello americano.
La discriminazione in base ai tuoi LMS esiste da sempre e su tutto: basti pensare all’omosessualità: se sei un modello bello e ricco sei gay, se sei un metalmeccanico sei fro.io; se ti vesti a ca..o di cane (es scarpe di colori diversi), se sei ricco e bello sei eccentrico, se sei povero sei ridicolo; se sei fissato col sesso, se sei bello sei caliente, se sei brutto sei un maniaco. Le prime avvisaglie le si hanno in adolescenza quando al tavolo di un pub se a fare una battuta di spirito è un brutto nessuno lo nota o addirittura viene perculato, se è un bello tutte/i ridono e acclamano. A volte capitava pure che io (brutto) facessi una battuta, passasse inosservata, il bello me la rubasse ripetendola e tutte a ridere.
Lezione di storia.
Una ragazza americana, la 23enne Ninalee “Jinx” Allen (nome da nubile, come era allora, ma conosciuta in seguito anche come Ninalee Allen Craig dal cognome del secondo marito) passeggia per la Firenze del 1951 e gli uomini italiani la guardano con ammirazione, un ragazzo sembra anche dire qualcosa o fischiare. Foto iconica e famosissima (cercatela e guardatela, ha un non so che di poetico dei tempi che furono). Su questa storia le femministe col tempo ci hanno imbastito tante polemiche. Nel 2017 la CNN ha intervistato la ragazza, ormai anziana, e si scopre che la ragazza non era spaventata, non riteneva che la stessero importunando e al contrario era emozionata (“thrilled”) e se la stava spassando come non mai (“I was having the time of my life”). Secondo le sue parole si sentiva come Beatrice e pensava che avrebbe potuto incontrare Dante da un momento all’altro.
Anche la fotografa era una donna, Ruth Orkin, e nel servizio pubblicato nel 1952 le didascalie spiegavano come quell’atteggiamento degli uomini in Italia fosse innocuo e lusinghiero (harmless and flattering). Se lo dicono due donne, la protagonista e l’osservatrice, possiamo crederci.
Un articolo di Repubblica del 2018 poi racconta anche un ulteriore retroscena: la protagonista dello scatto poi sposò proprio un italiano (ovviamente non uno qualsiasi ma un conte: ricchezza e status avranno avuto il loro fascino anche sulle studentesse d’arte come lei), e l’uomo seduto sulla lambretta che le guarda il sedere era il cugino del suo futuro marito ! Fate voi le vostre deduzioni di causalità.
C’è un ulteriore legame nella foto: dopo il divorzio con il conte, Ninalee torna in America dove sposa un importante manager di un’azienda canadese dell’acciaio. Questo suo secondo marito riconosce nella foto un suo partner d’affari italiano.
Ritengo che la vicenda dietro a questa foto abbia tanto da insegnare, spero vi sia piaciuto.
Scusatemi se metto link, ma serve per citare le fonti (chi può legga tutto l’articolo, è un interessante spaccato su un mondo che non c’è più, parla di come si sono incontrare fotografa e soggetto della foto, del turismo in europa negli anni ’50, insomma una bella testimonianza al di fuori del tema catcalling):
https://edition.cnn.com/2017/03/30/europe/tbt-ruth-orkin-american-girl-in-italy/index.html
L’articolo della femministissima Repubblica:
https://www.repubblica.it/cultura/2018/05/04/news/ninalee_allen_craig_foto_american_girl_in_italy_e_morta_a_90_anni-195491191/
Nota: Per anticipare critiche bacchettone (anche se ho solo riportato fatti storici, sui quali non vedo possibilità di critiche, ma sai mai…) vi dico anche la mia sul “catcalling”: è una cosa stupida da fare perché nessuna ci starà mai, è una cosa maleducata da fare perchè può spaventare la ragazza/donna (per ovvi motivi), è una cosa dannosa per gli uomini perchè quando non spaventa la ragazza le fa credere che tutti gli uomini le muoiano dietro e che lei sia una diva. Dunque non va fatto mai, senza eccezioni. E’ da gran sfigati. Ora passiamo all’idea di legiferare sul catcalling: la fattispecie è già contemplata nell’articolo 660 codice penale (leggetevelo). Quindi chi promuove l’idea di fare una legge apposta arriva in ritardo. Sta all’interpretazione del giudice poi decidere se una certa cosa sia “molestia o disturbo” in base a tale articolo, e purtroppo qua dobbiamo renderci conto che gli uomini sono in genere trattati come colpevoli in partenza: nel 2008 un giovane fu condannato per aver “guardato insistentemente” una donna di 55 anni in treno. Solo guardato, senza aver proferito parola. La donna si era seduta davanti a lui in treno, capite un po’ voi a che livello siamo arrivati. Si dovrà casomai fare una legge per spiegare che guardare non è reato, così come fare un saluto e dire “buongiorno”, per evitare abusi di questo tipo sugli uomini.
Fare complimenti a donne sconosciute al giorno d’oggi rientra nella peggior forma di zerbinismo. Hanno voluto la parità? allora ci si comporta secondo la legge della reciprocità, anche il corteggiamento è assurdo se la controparte non ricambia l’interesse, eppure molti continuano a non capire.
Applicare il consiglio finale dell’articolo è la nemesi della stronzaggine femminile,
non mi consideri degno come essere umano, bene, quando sei in difficoltà chiedi aiuto a qualcun’altro perché io non esisto.
Mah..io i marocchini sdentati li vedo con il meglio pacchio perché sono spesso delinquenti spacciatori con il fascino esotico del delinquente..io normale maschio bianco etero cattolico sono sempre con la ciolla in mano. Beh almeno non perdo tempo a fare lo zerbino di queste oche viziate, meglio stare solo, piuttosto che farmi il sangue acqua dietro a queste capre..
La passeggiata serale del lungomare estivo era affollatissima. Nonostante il covid non fosse debellato, la gente stava cercando, poco a poco, di tornare alla normalità.
Seduti su un muretto un gruppo di ragazzi ridevano e scherzavano tra loro. Ad un certo punto, vedendo passare un gruppo di ragazze sopra la media cominciano a cantare, all’unisono, “oh lè lè, oh là là….”.
Il canto era quasi sottovoce, seppur avvertibile dalle ragazze le quali, qualcuna imbarazzata, qualcuna infastidita, qualcuna col sorrisetto come per dire “ti piacerebbe eh” proseguirono il loro cammino fingendo di ignorare i ragazzi.
Il piccolo coro però non passò inosservato all’agente cuck, poliziotto in servizio di controllo del territorio, che correndo verso il gruppo esclamò: avete commesso i reati di catcalling, molestie e stupro verbale. Debbo arrestarvi. Si affrettò a prendere la radio “centrale, chiedo rinforzi sul lungomare, ho necessità di trarre in arresto alcuni ragazzi”.
Nel frattempo si era creato un po’ di trambusto e la gente si era fermata a guardare, comprese le ragazze prese di mira dai cori, che tornarono indietro per vedere cosa sarebbe accaduto a quei ragazzi.
Dopo nemmeno un paio di minuti arriva la prima pattuglia, quella che era piu’ vicina, la cui capopattuglia è la tenente Stacy. Quest’ultima scende dall’auto tenendo una mano sulla pistola ed esclama “allontanate tutti le mani dal corpo, ma mano che arrivano i colleghi, due di voi per auto salgono e vengono portati in centrale.”
Ad un certo punto la tenente Stacy, notando uno dei ragazzi molestatori, cambia espressione. “Tommy, ma sei tu? Che ci fai in mezzo a questi delinquenti?” queste parole erano rivolte ad uno dei ragazzi del muretto (ormai scesi e pronti a salire sulle varie auto della polizia che nel frattempo erano sopraggiunte); effettivamente Tommy era diverso dagli altri: occhi azzurri brillanti, mascella scolpita squadrata, leggera barba curata. Gli altri invece erano mediamente bassi, col mento retruso, occhialuti e stempiati.
“Ingannavamo un po’ il tempo tra amici”, risponde Tommy”, “non facevamo niente di male
“Ma cerca di non confondertici con loro” replicò la tenente.
“Agenti, questo ragazzo è una brava persona”, disse la tenente rivolgendosi agli altri agenti nel frattempo sopraggiunti “era solo galante, non voleva offendere – vero ragazze (rivolgendosi alle ragazze a cui erano rivolti i cori) che lui è stato galante?”
“Certo, lui è l’unico che è stato galante” replico’ una ragazza.
“Ma cantavamo tutti insieme” provo’ a dire con un po’ di paura uno degli altri ragazzi
“Zitto tu”, replicò inviperita la tenente, “non peggiorare la tua situazione” e aggiunse “allora, Tommy, vai pure, voi altri salite tutti sulle auto dei colleghi”
Tommy si incammino’ per allontanarsi dal capannello di persone che si era formato, ma ad un certo punto si fermò, si voltò verso gli altri ragazzi che stavano salendo sulle auto in stato di arresto e disse loro:
“Mi dispiace, ma io sono un chad, e voi nun siete un cazzo….”
Henri de Tolouse Lautrec
Fare complimenti ad una donna (se non ci siete in confidenza quindi esiste già un onesto rapporto) va abolito, non per legge ma per buon senso: fare dei complimenti vi ha aumentato le possibilità di farvela dare? NO, mai, potete solo che fare danni, perché 1-passate per ‘morti di figa, 2-contribuite ad aumentare l’ego della tipa di turno: con tutti i complimenti che riceve di continuo pensa di valere chissà cosa, di meritarsi chissà quale uomo. Se ve la darà non dipende minimamente dai complimenti ma dal vostro valore estetico. Corollario: se siete belli potete anche sfotterle e offenderle, piacerete uguale. Facciamole scendere tutte dal piedistallo. Soprattutto su chat, sui social…smettiamole di adularle, meritano meno di niente.
Articolo sublime che descrive con fredda lucidità la sempre più inquietante realtà che ci circonda. È la corretta epifrasi dell’egoismo e deresponsabilizzazione dell’universo femminile e femminista moderno. È l’intollerabile ipocrisia che alberga nella mente delle rappresentanti del non gentil sesso che raggiunge così il suo apice, trasfigurando e mistificando la realtà a proprio piacimento. Ed è così che si coniano nuovi termini, come il qui citato catcalling, pur di giustificare le proprie angherie. E magari si tratta delle medesime esponenti che ritrovi a lottare contro un fantomatico patriarcato, o per la gratuità degli assorbenti. Quelle stesse ipocrite che poi fondano gruppi social, come il recente “Le Bimbe di Benno”, a tutela e difesa di un pazzo assassino reo confesso, ma con gli addominali scolpiti ed il viso da Tommy Slayer. Su tale soggetto non invocherebbero mai il “catcalling”, anzi, ci si sgrilletterebbero al solo pensiero, poco importa poi se ha massacrato i suoi genitori. O a volerne ribaltare la prospettiva, chissà che gogna mediatica avrebbero mobilitato nel caso in cui il tipo in questione fosse stato un Normaloide o un Normobruttino.
E noi Uomini dovremmo assistere inermi di fronte a tutto ciò?
Chiusura dell’articolo semplicemente memorabile ed in linea con quanto sostengo da tempo. In un periodo storico, dominato da femminismo, ginocentrismo e misandria, dove non c’è più spazio per uomini mediocri e normaloidi, non abbiamo purtroppo alternative e l’unica salvaguardia rimasta è quella della difesa proattiva e non violenta. Alzate le barriere, non fatevi calpestare, pretendete i vostri sacrosanti diritti, esattamente come fanno loro di contro, piantatela una volta per tutte di zerbinarle e di infarcire le loro pagine social di like e patetici apprezzamenti di ogni genere nella vana speranza che ve la diano. Non giustificate le loro ipocrisie, isolatele e lasciatele cuocere nel loro stesso brodo; quel 20% di Chad al mondo non riuscirà di certo a soddisfarle tutte e quella isteria di massa che le sta colpendo, dovrà prima o poi scontrarsi con la realtà dei fatti e giungere ad un duro epilogo. Incapaci di trovare nuovi beta che alimentino il loro ego e altresì impossibilitate a procreare, capitoleranno e quel germe della follia, non potendosi rigenerare, morirà con loro.
Da profondo redpillato stavolta non sono daccordo con l’articolo. Ho lavorato come responsabile di cantiere per un paio d’anni e non ti dico il comportamento degli operai nei confronti delle ragazze che passavsno per strada. MDF di prima categoria: giovani e vacchi, sposati e single…una cafoneria continua. Mi nascondevo dietro il camioncino per la vergogna che provavo da parte loro. Quando li riprendevo e gli “spiegavo” che non gliela avrebbero data neanche se fosse stato l’ultimo giorno sulla terra mi sono sentito rispondere: “possiamo solo guardare”…. Che fallimento personale!!! Altri facevano a gara a offrire il caffè alle tipe al bar sperando di ottenere…. Ahahahah, ma andassero a puttane, scoprirebbero l’America!!!
Inoltre sono daccordo che il MDF possa essere denunciato per molestia, per me vi sono tutti gli estremi, anzi comincerebbero ad estinguersi sti invertebrati; poco mi importa anche del trattamento differente tra belloccio e normie/brutto: appurato che è molestia, deciderà la vittima se perseguire chi li ha recato un danno oppure no. Se io trovo un ladro in casa nessuno mi obbliga a denunciare il fatto. È una mia decisione. Ma in qualsiasi caso ho sempre di fronte un ladro.
Non ho mai ritenuto la redpill misogena. Quindi se essere redpillato vuol dire avvere il sopravvento sulle donne…allora no grazie. L’unica cosa su cui sono daccordissimo è la parte finale: io da tempo non le aiuto, non le calcolo e i loro servizi li compro col loro benestare (escort e colf)…e ho validazione femminile….il punto è che non so che farmene.
La redpill, a parer mio, dovrebbe dedicarsi con anima e corpo a contrastare il peggiore pericolo per l’uomo moderno: lo stato provider a carico dell’80% dei beta contribuenti; come accennato nell’articolo, il vero obiettivo del femminismo moderno altro non è che il mantenimento dei vecchi privilegi delle donne, più uno ogni giorno. Ci cuociono come la famosa rana…un grado alla volta. Oggi quote rosa, il bonus maternità (dei figli degli altri), poi bonus università (dei figli degli altri), sussidi madri single, fondi imprenditoria femminile…e come detto non siamo lontani dagli assorbenti, e obiettivi di tassazione degli uonini degni della carfagna…..
….insomma la donna vuole essere come l’uomo (per me è contro natura, ma va bene), allora bisogna smontare anche la sua naturale propensione al parassitismo.
Il catcalling è un problema sociale talmente presente e devastante che le donne hanno smesso di vestirsi in maniera attillata; da un po’ di tempo ho notato nella mia città un fatto alquanto inquietante: le donne hanno smesso di truccarsi, hanno abbandonato i leggins e i vestiti stretti; ora girano tutte con gonne lunghe e larghe, felponi larghi e addirittura alcune indossano dei veli per coprire i capelli…… Cosa, le donne continuano ad indossare leggins, gonne inguinali e vestiti ultra scoperti?! Ah allora mi sa che ‘sto catcalling è tutta una cazzata, l’ennesima minchiata femminista per fare da titolo a qualche post o qualche giornale (di MERDA). Insomma, uno dei tanti problemi meme che affligge l’occidente.
Sono la pagina uomini vittime di violenza fisica,psicologica e giudiziaria e volevo complimentarmi per l’ottimo articolo.
Bellissima la parte finale, quando ragioni sia assurdo che si venga condannati in base al proprio aspetto fisico…discriminatorio,sessista e discriminante.
L’importante è non fare i finti tonti però. Si sa benissimo qual’è l’identikit del molestatore verbale, ma il solito perbenismo fa passare che se l’80% delle donne ha subito catcalling (dato difficile da raccogliere, ma per me verosimile), l’80% della popolazione maschile l’ha praticato a sua volta. Invece è una minima minoranza composta da vecchi bavosi, barboni alcolizzati, clandestini, pischelletti e gente a cui gli si è fuso il cervello. Questo è stato detto? Perché tutti lo sanno,e nessuno lo dice.
“Giullari della vita” bellissima definizione del “gentil sesso” che di gentile ha veramente zero. Zero compassione, zero umanità.
Quando un numero enorme di uomini non lavorerà e non pagherà le tasse facendo così vacillare il leviatano di merda che hanno creato voglio vedere che cazzo tireranno fuori. La violenza per omissione sarà il loro nuovo cavallo di battaglia
Questo articolo è al meglio del Redpillatore, e con gradevole sorpresa più tendente, stavolta, a un approccio MGTOW (s’arrangiassero, altro che sportello aperto in auto) che a uno PUA (di cui il catcalling è una forma, seppur di basso livello).
Occorrerebbe fare un esperimento di catcalling preciso e ben organizzato, sulla scia di quelli pro femministe: 20 uomini di alto LMS apparente (ben vestiti e a bordo di qualche bel macchinone) e altri 20 di tipo normaloide, magari seduti su una panchina o in una Punto. Stesso approccio e stessi complimenti per tutti.
Escludendo intenzionalmente soggetti potenzialmente ritenibili (a ragione o torto) come pericolosi e/o rozzi, in modo da escludere a priori la “molestia” vera e propria come possibile causa delle lamentazioni.
In base alle reazioni (anche semplicemente facciali) della donna a seconda del soggetto in questione, si potrebbe confermare la natura ipocrita e ipergamica (anzichè di merito) delle lamentele femminili sul catcalling,
Sarebbe veramente qualcosa da fare, se qualcuno avesse l’ardire di organizzarla. E quanti altri sistemi (esperimenti sociali, interviste a trabocchetto…) potrebbero sputtanare in pochi minuti tutti i costrutti ipergamici e falsi delle femministe del nuovo millennio.
Del resto, una volta compreso il tutto, non è che ci voglia molto.
Ho visto appena adesso un video di “catcalling” (questo termine inizia già a starmi sulle scatole) menzionato nei commenti, basta cercare “catcalling Bologna” su YT.
Assolutamente ridicolo, le protagoniste (due gatte morte di primissima categoria) reagiscono in modo esagerato a complimenti della mutua da parte di poveracci con la birra, appunto gli straccioni di cui si parlava nell’articolo.
Da notare che il video è fatto nei posti più controversi di Bologna, come i portici e la stazione. E’ come andare in mezzo agli ubriachi e lamentarsi se ruttano, estendendo l’accusa di “ruttismo” a tutti i bevitori di birra…
Guardatelo quel video, fa venir voglia di diventare MGTOW a vita.
Mamma mia che derelitte mentali.
E la cosa amara è che questo delirio è finanziato e foraggiato a norma di legge.
Ma io mI VeStO bEnE pEr mE StEsSa!!! PeRcHè mI pIaCe vEsToRmI BeNe!! Tu eScI dI cAsA ScIatTo e sEnZa lA bArBa fAtTa?!
*tratto da un commento realmente letto oggi sotto al solito post del solito “giornalista” politicamente schierato (nemmeno vi dico dove è schierato) che parlava del “chiamagatto”.
E niente, fa già ridere così.
+1 per l’articolo. Red sempre sul pezzo.
Nell’Occidente (ma presto si diffonderà anche altrove, se non l’ha già fatto) del 21° secolo essere un uomo “diversamente attraente” sarà come essere un nero nella Louisiana del 1860.
L’edonismo e la ricerca della bellezza, che vengono veicolati in maniera sempre più imponente da tv e internet, pervaderanno ogni società o quasi, neanche i Paesi arabi ne saranno esenti (in passato pensavo di si, ma adesso non sono più così sicuro).
A mio giudizio il “Catcalling” è la cosa più stupida e controproducente si sia mai vista nel creato.
Non si è mai avuta notizia, da che mondo è mondo, di un solo uomo che abbia trombato per aver detto “ah bbbella…” a qualcuna.
Caso mai, ci sarà stato qualcuno ad aver trombato MALGRADO complimenti di questo tipo rivolti a una ragazza, nel senso che era talmente figo che gliel’avrebbero data comunque.
Se vogliamo parlare dell’ipocrisia femminile nello stigmatizzare un simile comportamento, facciamo solo bene, detto ciò il “catalling”, in sè, è una sciagura molto più per noi che per le donne, perché aumenta il loro ego e svilisce la nostra dignità.
Se lo proibissero, in realtà, ci farebbero solo un favore; anzi, sono certo che ben presto le donne vorrebbero tornare sui propri passi, avendo nostalgia dei complimenti un tempo rivolti loro da qualche belloccio che le usava da svuotacoglioni.
Da scolpire nella pietra l’ultima frase dell’articolo a futuro e attuale monito, in questo paese potrà solo peggiorare la situazione. Italia Catto-comunista fino al midollo permeata da quel perbenismo di facciata che l’argomento cui sopra ne è un esempio lucido, pensare sempre e solo a sé stessi e forse l’unico rimedio a questo declino delle dinamiche sociali. Pensare di coltivare e curare solo il proprio orticello personale ( hobby, tempo libero, benessere personale ecc. ) porta un sacco di risparmio in termini di tempo, soldi, risorse che altrimenti si perderebbero con la melanzana italica di turno. Meglio una “Pro livello 8” a Villach oggi che una “pantofolara parassita” domani, meglio un viaggio a Sharm El Sheikh da solo che un giro delle 5 terre con na rompi balle che te l’ha fatta sudare mesi. E questo metodo paga e paga molto bene in termini di serenità personale, lasciare a sposati e fidanzati lo stress e le rotture di c… quotidiane meglio godersi la bella vita.
Posso confermare. Fino ai 20 anni ero un ragazzo molto bello e, dopo essermi tolto di dosso l’aria da sfigato dovuta a un certo tipo di mentalità e ad un look pessimo, avevo iniziato a collezionare successi con le ragazze.
Fast forward ai 21 anni, di colpo avevo perso i capelli ed ero diventato abbastanza brutto rispetto ai miei coetanei. Dispiaciuto, ma non buttatomi troppo giù (d’altro canto, ormai avevo una buona reputazione e una certa esperienza sociale), continuai serenamente con la mia vita.
Colpo di scena: il mio modo di fare, che prima era adorato da tutte (“hai carattere!” o “sei misterioso!” cit.), di colpo divenne intollerabile. Mi capitava letteralmente che le ragazze con cui parlavo (normalmente!) iniziassero a insultarmi, a accusarmi di infastidirle, a dire ai miei amici che ero un gran maleducato a via dicendo.
Per chiarezza, non si trattava di cat calling, approcci per strada o cose simili. Parlo di semplici conversazioni ad una festa o a una serata tra amici. Da quando sono diventato brutto le ragazze pretendevano da me semplici discorsi di circostanza o al limite che facessi lo zerbino. Se ci parlavo da pari a pari come avevo sempre fatto la cosa diventava maleducazione o molestia.
Qualsiasi tipo di approccio effettuato in qualsiasi contesto da un under 7 è ormai considerato molestia.
Proibire anche questo tipo di contatto si allinea “casualmente” al distanziamento sociale, mascherine e compagnia. A pensar male…
Io sto iniziando ad avere problemi con le donne su diversi livelli : dall’ufficio postale al supermarket, chi ti crea problemi sono solo e sempre loro : all’inettitudine di molte, si è ora aggiunta quest’aria arrogante e presuntuosa .
In pratica quando fanno cazzate, il che succede spessissimo, non vogliono ammetterlo (come sempre ) e quindi scaricano la loro frustrazione su chi trovano davanti. Parlo per un’ episodio successo giusto oggi – ma vi assicuro che succede quasi ogni giorno – saltano le file, vogliono trattamenti di favore, fanno le isteriche, se sbagliano e fanno cazzate hai sbagliato tu ( questa fa particolarmente incazzare ) – ma quello che noto di nuovo, ripeto, è questa diffusa aria tra l’arrogante, lo strafottente e il presuntuoso sulle loro facce . Ammetto che qualcuna la prenderei a calci ma continuo a mantenere la calma.
Tifoso dà una pacca sul sedere a inviata di un tg: identificato in pochissimo tempo dalla Digos (mai vista una simile efficienza, sicuramente ci sarà un uomo dietro tanta solerzia…), probabile condanna per violenza sessuale, gogna mediatica da parte di migliaia di femministe e zerbini.
Il tutto per soddisfare la sete di sangue e vendetta di NP per le quali è una macchia all’orgoglio la manata di un pezzente all stadio. Il tutto per una pacca sul culo, sia pure cafonissima.
E il bello è che la maggior parte di queste “giornaliste”, specie se avvenenti, ha visto più uccelli di un cacciatore. Conta il loro pedigree, non il resto.
Ditemi che sono estremista poi quando dico che il femminismo positivo NON esiste e che ogni minima concessione di diritto senza doveri alle donne porta ad un effetto valanga il cui risultato finale è questo cazzo di cesso a cielo aperto, questa parodia di società che oramai sta in piedi solo de iure e che verrà salvata solo da orde afro arabe islamiche che faranno giuste stragi riportando l’ordine e il mos maiorum tramite la conquista armata.
Chissà che a forza di collassare causa emancipazione femminile lo capiate. È già successo infinite volte nella storia e succederà ancora. NON si può fare niente se non attendere.
Io però la fine la attendo dall’estero. Da qualche paese asiatico o da qualche paese a maggioranza islamica. Vi sorrido mentre affogate (semicit)
Il problema della legge in Francia (in Olanda non so) è che si punisce anche gli sguardi.
Ciò che non è oggettivo non può essere punito. E poco importa se ciò lede la sensibilità delle persone. E’ il prezzo che si deve pagare per vivere in un paese libero e non totalitario. La mia libertà non finisce quando infastidisco qualcuno soggettivamente, ma quando infastidisco qualcuno oggettivamente.
Infatti, secondo le femministe (e gli zerbini) una donna con indumenti attillati non commette alcun crimine, un uomo con vestiti attillati e pene eretto, sì. Perché? perché lo trovano minaccioso.
Ecco, è il sentimento di minaccia che conta per loro (aspetto soggettivo) no quello di vestirsi in un certo modo (aspetto soggettivo).
Il catcalling è/può essere antipatico? Si. Merita di essere punito? No, né penalmente né amministrativamente.
Ho assistito in prima persona a scene in cui le ragazze rispondevano positivamente al “fischio” (per indicare qualsiasi modo di attirare l’attenzione) del belloccio di turno, quindi condivido in pieno il contenuto dell’articolo.
Al medioman, invece, sarà presto vietato anche salutare una sconosciuta.
Chi non ha un lavoro consideri seriamente come idea di business le bambole gonfiabili.
A mio avviso la battaglia femminista contro il Catcalling è, al pari dell’85% delle battaglie femministe (e dico 85% per una forma di inspiegabile ottimismo che mi affligge stasera), totalmente irrazionale.
Se il Catcalling fosse reso illecito, nessuno lo farebbe più.
Immaginate quindi la scena: tizia se ne va in giro con tacchi a spillo, scollatura paurosa e minigonna con spacco inguinale; attraversa cantieri, passa accanto a venditori di rose cingalesi, sfila in tutto il suo splendore davanti a vecchietti seduti di fronte all’osteria e… niente. Nessuno che la noti, non una parola, non un fiato.
Penso che, appena tornata a casa, avrebbe una crisi di pianto: “ma allora non sono più bella?!” direbbe singhiozzando..
Il catcalling, cari ragazzi, nuoce mille volte più a noi che a loro, perché è una forma di zerbinismo pura e semplice.
Se davvero fosse proibito (in modo efficace, ovviamente) le uniche a rimpiangerlo sarebbero loro, in quanto private di tutte quelle scariche di egoboost di cui ora possono disporre.
“Le donne ce la stanno davvero mettendo tutta per togliersi di torno la fastidiosa presenza degli uomini di basso valore riproduttivo” già dall’incipit perfettamente azzeccato si capisce il tono dell’articolo. Sono d’accordo su tutto. Ineccepibile.
Ci sarà un giorno (non lontano) che le femministe accuseranno gli uomini o di maschilismo o di pavidità, per la loro insolente indifferenza.
Esattamente come per gli MGTOW. Vengono tacciati dalle femministe o di maschilismo o di pavidità, ovvero di uomo che in realtà ha paura di confrontarsi col femminile, e sciocchezze simili.
E’ una relatà veritiera, per quanto triste, quella descritta nell’articolo.
E l’esortazione finale dell’autore è da tenere in considerazione e da attuare.
La gentilezza verso chi non è in imminente pericolo di vita (cosa che richiederebbe una azione di soccorso, ma questo varrebbe nei confronti di chiunque), come la considerazione in un colloquio di chi non è capace di offrire un valore aggiunto, è inutile e controproducente, perché fa perdere tempo e risorse a chi si prodiga. E’ un atteggiamento quindi antieconomico per chi lo pratica (nell’articolo, gli uomini), ma anche squilibrante per chi lo riceve, le donne, perché impedisce loro di cresecere con la corretta percezione delle loro reali capacità, percezione fondamentale per porre in essere una azione efficace.
Questo ket colling è solo l’ultima delle tante puttanate che vedremo certamente da qui a breve –
Finito il ket colling ne uscirà un’altra del tipo : ” Ma perché l’uomo deve portare solo i pantaloni e mai la gonna ? Vogliamo che anche gli uomini portino la gonna per vedere cosa si prova !!!!!! ”
Insomma, un’altra troiata ugualmente arbitraria e senza senso
Sta a noi accettare passivamente queste cose o chiamarle per quello che sono : cazzate
Lo zerbino, state sicuri, può accettare di tutto – qualsiasi norma, qualsiasi cavillo, qualsiasi legge, per lui è ok, piega la testa e via
Voi avete la facoltà di giudicare ciò che ha un senso da quelle che sono soltanto grandissime puttanate e mode ridicole del momento
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capitolo vip : le vip di sta minchia sfruttano questi argomenti di tendenza per farsi pubblicità ( ma pubblicità a cosa poi )
non dimentichiamo che le vip di questa minchia hanno patrimoni con diversi zeri : il ket colling è l’ultimo dei loro problemi , anzi inesistente proprio
i cazzi amari sono i nostri che ogni giorno dobbiamo capire come pagare : il meccanico, l’assicurazione, il bollo, la tari, la revisione, le utenze, l’affitto, il mutuo , le vacanze, la spesa, etc. etc. etc.
NUN CE SCASSAT U CAZZ’
catcalling fa un poco incazzare, sembra l’ennesima parola importata dagli States che va subito sulla bocca di tutti
Ho visto quel video girato nel centro di Bologna, il grande esperimento sociale : è patetico oltre ogni misura – le donne in quel video sono odiose, deprecabili, l’idea di base del video è una porcheria ed è copiato da video americani, esperimenti fatti a New York –
Nel video a New York vediamo una ragazza trans che si aggira per l’intera città, ricevendo davvero avance esplicite, gente che la segue, la toccano, offese pesantissime, il panico insomma
E nel video a Bologna ? 😀 haha , aiuto
L’esperta di KET COLLING appena laureata – poi esce quella con la errre moscia dal cartone Carletto il Principe dei mostri, insieme alla sua amica, la giustiziera del tramonto ( aiutooooo la più odiosa in assoluto !!!!!) , da sganasciarsi dalle risate
KET COLLING si aggira per Bologna – qualcuno gli rivolge alcuni apprezzamenti ” sei bellissima…e chi sei una star di hollywood ”
NE NEE NE NEEE SCATTANO LE SIRENE DEL KET CALLING, PRESTO ARRESTATELI
fa troppo ridere il signore con la birra che dice ” tu nun si nisciun’, anz’ t’ veco pur nu poco storta, m fai schif’ ” hahaha, li si che ho riso
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ma in tutti i commenti ho letto che alla maggior parte delle donne questi apprezzamenti e fischi dietro non piacciono – mai fischiato dietro una donna, è tamarra come cosa dai –
in generale che la smettano tutti se gli da così fastidio , senza arrivare a multe e altre cose patetiche e tristi
le donne hanno spiegato che questa cosa non gli va quindi si potrebbe evitare di farla
io ho un’esperienza da raccontare : ero a Londra e in un sottopassaggio della metro deserto mi seguì un uomo, alto, fisico grosso muscoloso – mi si gelò il sangue, mi paralizzai , ero sicuro al 100% mi volesse derubare – invece si accostò e mi fece un sorriso cacciando la lingua – non ci potevo credere, ero incredulo – uscì da quel tunnel terrorizzato e anche schifato, non fu il massimo come cosa
penso che molte ragazze lamentano questo, diciamo che vorrebbero uscire di casa un pò più tranquille
però questa campagna di fango continua sull’uomo bianco, cattivo, razzista, omofobo, servo del patriarcato potrebbe anche finire perché avete rotto un po il caxxo, anzi pesantemente
quindi : vada bene che smettano tutti i complimenti per strada –
allo stesso tempo non ci frantumate più i cog…ni con tutte ste storie, perché credeteci, siamo un po stanchi anche noi, specialmente dopo più di un’ anno che siamo stati chiusi in casa
CLARO ?
La cosa più assurda è che quelli che vogliono istituire il reato di “complimento ridicolo per strada” sono quelli che vogliono riempire l’Italia di immigrati islamici.
“Questi giullari della vita chiamati donne”
Quando morirò, voglio questa frase incisa sulla mia lapide
Chi non approva al 100% questo articolo del Red è chiaramente un blupillato cavaliere bianco, senza se e senza ma.
Comincio a pensare che i veri redpillati possano sperare solo nel supporto delle donne antifemministe, vere guerriere combattenti contro l’abominio del nazifemminismo.
Quindi se il catcalling è una molestia da perseguire a norma di legge lo sono anche le moine (bacetti, sguardi insistenti, battute) che fanno le prostitute di strada? Lo sono anche quegli atteggiamenti tipici delle donne quando vogliono sedurti (sguardi languidi, scoprirsi il petto ecc ecc)? No perché io mi sento molestato se mi sto facendo i cazzi miei, sono concentrato sulle mie cose e mi si presenta una che cerca di risvegliare i miei impulsi sessuali in un momento in cui il sesso non c’entra nulla ed è totalmente inopportuno. Non è molestia quando escono di casa vestite da p. per cercare di sedurre l’1% della popolazione maschile ma creando palesemente un senso di bisogno fisiologico al restante 99% senza che però lo vogliano soddisfare?
Ecco, come loro dicono “ma chissenefrega frega di quello che provi tu, sono problemi tuoi, io sono libera di vestirmi come mi pare” allora noi siamo liberi di strillare in mezzo alla via quello che ci passa per la testa (tanto venissero poi a dimostrare che ce l’avevo proprio con lei, io strillavo per i cazzi miei).
PS: in realtà non è così, vanno IGNORATE e basta.
Anche in questo caso c’entrano i social, quando le ragazze anche solo sul 5,5 non avevano tutte esaurito le amicizie su fb, 5 mila followers, 400 like in media a ogni foto in costume col corredo di commento “illegale” etc, avevano medo modo di capire con precisione se fossero piacenti o no. Quindi anche un “ah bella” urlato da un finestrino era preso solo come un attestato positivo. Ricordo una volta camminavo con una compagna di università che abitava bella mia zona, era passata un auto con due o tre ragazzi che avevano urlato “quanto sei figaaaa”. Lì per lì era rimasta interdetta un attimo, poi si era messa a ridere dicendo “che figo, non mi era mai capitato”. Altri tempi (2007, non 1800), ora la stessa ragazza sarebbe satura di like, messaggi, inviti etc e direbbe “che palle, non si può stare un attimo in pace senza uno che ci provi” .
A breve per corteggiare una donna bisognerà passare dal notaio
Personalmente credo che il cat calling sia da evitare a molte da fastidio in alcuni casi intimorisce e mette paura in altri semplicemente aumenta l ego boost facendo credere alla racchietta di essere chissà che gran fica.
Ad un mio amico abituato a fare certi apprezzamenti gli ho chiesto ” ma è mai successo che poi una te l abbia data?” “No mai!” ” Allora lascia perdere!”
Il cat calling ti qualifica come bavoso mdf…che poi Brad Pitt o George Clooney rimochiererebbero ANCHE facendo cat calling è vero ma rimochierebbero facendo qualsiasi cosa
La cosa buffa è che la critica su questa eccessiva “libertà sessuale” è partita dalla figlia di due personaggi pubblici che hanno usato la libertà sessuale per diventare tali, lui con canzoni come “fuoco nel fuoco” lei mostrandosi seminuda sui cartelloni pubblicitari…
Allora, per evitare di dare il cattivo esempio a questi “maiali” che fischiano, direi di togliere le canzoni di suo padre dalle radio e dalla televisione, visto che invogliano a fare “fuoco nel fuoco” con una?
La storia del Catcalling o in generale fischiare e prendere i pali della luce, mentre si fissa in direzione di una ragazza, non l’ho mai capita. Mi viene da chiedere: “Ma a cosa STRACAZZO serve”?
Di solito la tipa in questione si chiede: “Wow, mi ha guardato ora gli spalanco le gambe” oppure si fa i cazzi suoi (in tutti i sensi) compiaciuta del fatto di essere ammirata?
Il bavoso medio lo fa con la speranza di ricavarci qualcosa da non si sa come né dove, oppure lo fa per dimostrare agli altri ominidi: “Ehi guardate come sono etero e coraggioso” ?
A me non è mai fregato un cazzo nemmeno guardare i vip quando li incontro per strada, figuriamoci le gnocche o le 5…
Davvero bello questo articolo, caro Red. Sono un uomo sulla quarantina del profondo sud dello stivale ma che lavora al nord Italia e da quando ho 25 anni ( per la verità ho smesso da un po’) ho iniziato ad approcciare donne per strada e sulla spiaggia in maniera innocente ed educata, chiedendo se ci potevamo conoscere e magari aggiungendo un complimento non volgare. Mi sembra di aver capito che adesso questo potrebbe diventare reato. Se così fosse, prepariamoci a farci mettere il burka, levare il diritto di voto e frustare dalle talebane femministe. Davvero vergognoso.
Se ne parla perchè di recente il tema è stato portato alla ribalta dalla giovane figlia di due noti vip che ne ha parlato suoi social.
«Io so distinguere una frase gentile o un complimento da una forma di molestia verbale: agli uomini dico, mettetevi nei panni di una donna che cammina da sola per strada. Come pensate che possa reagire quando fischiate o richiamate la sua attenzione come fosse un cane?»……dice lei.un bello
Però anche secondo me se il catcalling glielo fa un belloccio che piace a lei diventa complimento audace a apprezzato….e forse direbbe “perchè non ci sono più gli uomini di una volta che prendono l’iniziativa….questi giovani sono tutti mollaccioni….”.
La questione del catcalling è sicuramente gonfiata in modo assurdo dal dibattito attuale e chi si “batte” contro i complimenti per strada secondo me non ne ha mai ricevuti.
Peroro l’ipotesi per cui le femministe non vogliono pari diritti, vogliono gli stessi privilegi delle fiche e non non glieli daremo mai. Mai.
Io non fischio alle ragazze per strada, non perché non mi piacerebbe farlo ma perché so che come metodo di rimorchio fa cagare.
Uno che fa catcalling spinto è come un cacciatore che suona la tromba nella foresta: non acchiappa e quindi non è un pericolo.
Non capisco di che cazzo si lamentino le femministe.
“Un uomo ritiene un comportamento giusto o sbagliato in base alle regole che condivide, una donna invece considera un’azione sbagliata quando fa star male qualcuno. ”
Amen.
Questa frase mi fa venire in mente il modo in cui “lavora” la polizia di uno dei paesi più ridicoli del mondo, ovviamente parlo dell’Inghilterra. Lí ti fermano con motivazioni tipo “qualcuno si è lamentato di te”, oppure “stavi agendo in maniera sospetta”. Inutile dire che sono motivazioni che non significano nulla, che non dipendono da azioni che hai compiuto, ma da come appari agli occhi di qualcuno, poliziotto o cittadino che sia.
In italia la polizia ti chiede i documenti secondo una norma decisa a priori, chiara e uguale per tutti, se ti chiedono i documenti tu glieli dai chiunque tu sia. In uk la polizia non può chiederti i documenti, non sia mai è roba da stato autoritario, però possono tranquillamente romperti le palle con motivazioni serie ed inattaccabili tipo “a qualcuno sembravi così” o “ci è sembrato che forse avresti potuto fare questo”.
La vedete anche voi l’analogia di ciò con l’argomento del thread e in particolare con la frase che ho quotato?
“Ragazzi, recuperiamo la dignità e smettiamo di fare catcalling. Ma smettiamo anche di aiutarle quando non riescono a mettere la valigia sul vano bagagli del treno perché troppo pesante “
ma sono completamente d’accordo con questo – io da oggi dirò che è reato aiutare una ragazza in difficoltà – se mi passa davanti in fila le spiego che la denuncio per jump calling
e così via
vediamo a che estremi bisogna arrivare prima che tutti si diano una bella regolata
Caro Red, grazie per questo articolo su uno dei temi classici del rapporto tra uomini e donne. Vorrei aggiungere soltanto un elemento: non sarà che l’hai scritto perché Aurora Ramazzotti qualche giorno fa ha avuto i suoi 10 minuti di attenzione quotidiana dal pubblico italiano perché ha detto la sua in merito? Perdonerete la mia ignoranza, ma non so dirvi perché e quale titolo i quotidiani a diffusione nazionale (il Corriere della Sera, per citarne uno) diano spazio ad Aurora Ramazzotti anziché alla mia vicina di casa. Aurora Ramazzotti ha compiuto scoperte scientifiche nel campo delle dinamiche sociali? Svolge la professione di giornalista? È stata vittima di qualche violento che ha commesso un crimine ai suoi danni? O forse la stampa italiana le ha dato soltanto un egoboost? Aiutatemi a trovare una risposta.
Ricordo di aver letto su un libro che fu fatto uno studio secondo cui un imputato bello, a parità di reato, aveva piu’ probabilità di ottenere una pena minore. Non ricordo che libro fosse, forse “la regin rossa” di matt ridley (purtroppo non ho piu’ il libro)
io credo che le donne vogliano sanzionare questa pratica perché è pesante per loro rendersi conto di diventare invisibili agli occhi degli uomini una volta preso il muro