Il Vademecum Antizerbino
Raccolgo qui, per il blog del Redpillatore, una vademecum orientativo “antizerbino” in otto punti per capire dove, come e quando si sta sbagliando nelle fasi iniziali con una donna. Non vedetele come azioni prescrittive o imposizioni, e nemmeno in senso assoluto. Interpretatele cum grano salis. Sappiate solo che sono punti derivati da oltre 20 anni di esperienza reale sul campo (e non a lussarmi il dito su Tinder). La premessa di partenza è fondamentale: la donna sceglie, l’uomo decide.
1) Non insistete con una donna, né online né offline, soprattutto se comincia a fare la “preziosa”. Nel giro di tre appuntamenti, la partita è chiara. Proseguire vi pone in una condizione di debolezza, e allontana pesantemente le vostre possibilità di successo. E se non risponde ad una vostra chiamata o messaggio, non insistete. E’ anche quello un messaggio (non scritto) che vi sta arrivando da parte di lei.
2) Una donna che già al primo appuntamento (o anche al secondo…) comincia a guardare il suo smartphone, e magari anche mentre parla con voi, è da bocciare. Può essere accettabile che una si scusi e vi chieda di rispondere ad un messaggio urgente o ad una chiamata (ma che sia breve). Se nemmeno si scusa, fatele presente che siete usciti per passare del tempo di qualità, non per vedere il suo viso illuminato dallo schermo dello smartphone. Sappiate che ingoiare il rospo non vi assicurerà il risultato finale, ma di sicuro vi farà perdere il suo rispetto.
3) Una donna può accennarvi qualcosa sui suoi ex, ma se comincia a parlarne troppo, è un pessimo segnale. Lasciate perdere tutte le fesserie sulla gelosia indotta etc… è cattiva educazione e/o ostentazione di probabili insicurezze, oltre al fatto che potrebbe usarvi come sfogatoio emotivo. A quel punto, glielo si fa notare, spiegando che non è elegante parlare di propri ex con una persona con la quale si esce non certo in amicizia (e lì, a quel punto, dalla sua faccia capirete molte cose)
4) L’uso dei social racconta molto di voi. Più di quanto voi stessi vorreste. E viceversa. Ma se alle donne vengono perdonate tante frivolezze, per gli uomini cambia la situazione. Ergo, il consiglio è: massimo un post al giorno su Facebook / Instagram. Commenti ridotti all’osso, così come i “like”. Utilizzo sobrio del linguaggio. Complimenti quasi del tutto assenti: non vi svalutate, e non gonfiate l’ego di chi vuole solo quello. A maggior ragione se una donna mostra solo lato B e décolleté.
5) Messaggistica: si risponde non in presa diretta, a meno che non si tratti di qualcosa di urgente e, soprattutto, in fase conoscitiva non si sta per ore a chattare. Se una donna vuole parlarvi, vi incontrate e basta. Altrimenti state riempiendo i suoi tempi morti, e valete come riempitivo. Corollario a questo fatto: su tutte le piattaforme va settata la privacy al massimo. Ergo niente spunte blu su Whatsapp e via dicendo. Rispondere è educazione e piacere, non un obbligo assoluto. Tra l’altro, farete capire che la vostra vita ha una serie di impegni e priorità che non vengono messe in discussione da una appena conosciuta (segnale forte per far capire di non avere a che fare con uno zerbino o mdf).
6) La tecnica della pastura usatela quando andate a pesca. A maggior ragione sui social. I “buongiorno principessa” e “buonanotte bella” riservateli, al massimo, per una con la quale siete già almeno stati a letto. Con le donne, non funziona la pastura intensiva, checché ne dica il cugggino del procugggino. Al massimo le gonfiate l’ego e aumentate la loro autostima. E’ un gioco in cui il pasturatore è in perdita, perché quando arriva il pescatore con l’amo e l’esca giusta, è lui che si prende la trota che avete nutrito (di attenzioni) fino al giorno prima.
7) Al lavoro (e nelle dinamiche collegate) o all’università non fatevi condizionare dalla bellezza di una donna. Lei userà quell’ascendente per ottenere favori da voi, e da parte sua non farà nulla per voi. Se il vostro retropensiero è quello di fare colpo, avete sbagliato. Se una donna è interessata a voi, ve lo fa capire chiaramente (e a quel punto si sposta tutto il gioco fuori dal contesto lavorativo/universitario, in campo neutro). Meglio passare per scontrosi e anche misogini (accusa evergreen) piuttosto che fare lo zerbino e il beta ally (figura molto presente nei posti di lavoro).
8) Non fate regali e non prestate soldi (prestare i soldi, non andrebbe fatto nemmeno dopo…). Al massimo, potete fare qualcosa di altamente simbolico (nel senso di elegante, se la lei di turno è ricettiva), tipo una scatola di cioccolatini o qualcosa di quel tenore al primo/secondo appuntamento, ma nulla di più. I regali già vi mettono in una posizione da zerbini, da compratori. E se è anche vero che siamo dalla parte della “domanda” per ragioni prima biologiche e poi culturali, ciò non significa che dobbiamo partecipare ad un’asta. Anche perché, da questo punto di vista, ci sarà sempre uno zerbino che potrà fare un regalo più sostanzioso…
-Stenka Razin-
Sono l'autore del "vademecum" e intervengo per alcuni chiarimenti. Mi scuso in anticipo se non riesco a citare tutti, e se non rispondo a tutti.
1) Mai appartenuto ai PUA, pur conoscendoli. Io ho fornito comunque (gratuitamente) alcune regole di buon senso mutuate da esperienze reali, abbastanza (le mie e quelle dei miei compagni di avventure) da poter fare testo.
2) Prima di entrare in casa del Redpillatore, mi sono cortesemente presentato e, nei limiti del caso, lui sa chi sono. C'è in giro qualcos'altro scritto da me in era pre-social, pre-Tinder etc. Alcune regole rimangono valide e immutabili, i social hanno semplicemente appiattito l'intelligenza critica.
3) Van ha colto perfettamente lo spirito del mio intervento. I miei complimenti!
4) Beta ally sta per alleato "maschio beta", ovvero l'amico di pari livello, o un gradino al massimo superiore, che molte donne si fanno in ufficio e al quale delegano parte del proprio lavoro, le proprie frustrazioni e tutti gli sfoghi emotivi, in cambio di tempo passato in pausa pranzo e caffè a far annusare allo zerbino l'odore di una donna. Lui spera sempre che qualcosa cambi, ma invece, se c'è uno che si porterà a letto la donna nell'ufficio, sarà quasi sempre uno in ruoli di vertice. Lui rimarrà con il moccolo acceso…
5) Una ventina di anni fa, un uomo che superava gli "anta" aveva ancora spesso una famiglia a cui pensare, e non aveva né tempo e né modo per fare il piacione. Al massimo faceva il simpatico con la collega e con la barista, e finiva lì. Oggi, è pieno di uomini divorziati, separati, single, incel over 30-40 e anche 50 che, con disponibilità economiche diverse, si propongono sul "mercato", sperando di sfuggire alla solitudine sentimentale e soprattutto sessuale. I nuovi mezzi tecnologici creano l'illusione a uomini (che comunque non avrebbero grandi possibilità per limiti di LMS) di poter accedere a donne alle quali non si sarebbero mai avvicinati nella vita reale attraverso l'online. Social, app di dating, sistemi di messaggistica: tutto fa brodo. Questi uomini fanno massa critica, e nella maggior parte dei casi la loro presenza, unita agli zerbini coetanei, alza il muro di difesa delle 20-30-40 e anche 50enni. Ci sono donne che apprezzano le attenzioni, pur sapendo che non daranno nulla in cambio. In questo sistema, non riescono a focalizzarsi su quell'uomo che potrebbe andare bene a loro. Oppure si concedono avventure con ragazzi più giovani, sperando persino di trovare "badanti" in vista della vecchiaia.
6) Gino ha ragione: il problema è sottovalutato, e si vede anche dai commenti qui (e su FB). @Mario Rossi Questo "vademecum" si rivolge potenzialmente a tutti. I superbelli forse ne possono fare a meno, ma solo perché giocano ad armi pari e comunque – per dirla tutta – anche alcuni di loro usano questi comportamenti. Lo fanno però in maniera spontanea, perché spesso hanno un appuntamento il giorno dopo (e l'altro ancora) e quindi devono massimizzare tutto e non perdere Tempo. Il problema sta in tutti quelli che non sono superbelli, cioè la stragrande maggioranza della popolazione maschile.
7) Quando gli uomini italiani capiranno che serve una rivoluzione culturale sarà troppo tardi; nel frattempo avranno consumato il loro Tempo (la nostra risorsa fondamentale) e le loro energie arrovellandosi per interpretare il monosillabo di una sconosciuta su Tinder così come nel cercare di riannodare i rapporti con la compagna di scuola dell'alberghiero ritrovata su Facebook inondandola con una miriade di like a tutte le cretinate adolescenziali che lei, annoiata madre di due figli/e avuti da padri diversi, posta ogni giorno per risollevare il suo umore.
Trovo che lo zerbinismo sia uno dei problemi più sottovalutati del nostro tempo ed è trasversale a quasi tutti gli ambiti di vita della persona. Il problema di fondo è la scarsa considerazione di sé che si pensa possa essere bilanciata da un eccessivo bisogno di compiacere l'altro, sia esso la donna, l'amico o anche il datore di lavoro. Questa svalutazione continua trascina l'umanità in un livello di riconoscimento sempre più basso, elevando al tempo stesso chi si "ribella" alla logica buonista al rango del re degli stronzi. Non vuoi una donna che ti usa come bancomat? Sei un misogino. Non vuoi un lavoro che ti sfrutta? Sei choosy. Non vuoi sentire tutti i lamenti degli amici? Sei un insensibile. Questa patina di altruismo è perbenismo è appunto una mano di bianco che nasconde un muro marcio, però è l'atteggiamento che va per la maggiore. E guai a non ringraziare quando ti trattano da schifo, se no sei pure un irriconoscente. Sconfiggiamo lo zerbinismo, ne guadagneremo a tutti i livelli.
L’ “antizerbinismo” per i low LMS (e non solo) è comunque difficilissimo da mettere in pratica nel Paese degli zerbini, e spesso è anche pericoloso. Perchè?
Perchè se non dimostri di essere un “maschio latino” (anche a costo di ricevere pali a ripetizione o di caricarsi una cessa psicotica, ovvero i destini del basso LMS), uno che cerca la figa a ogni secondo, rischi di essere emarginato.
Per esempio c’è stato il caso di una guardia penitenziaria che si è suicidata perchè veniva sfottuto dai colleghi che gli davano persino del gay nonostante lui non lo fosse, solo perchè era single a 50 anni.
E’ la logica del branco: il leone maschio che non si accoppia, viene declassato a inferiore, aggredito e ferito alle zampe e lasciato morire.
Il mito del “macho latino” è quindi, curiosamente, un fedele alleato del potere femminile: migliaia di italiani zerbinano come se non ci fosse un domani, magari chiamando “froci” quelli che non ci stanno.
Magari sobillati da quelle stesse donne che strepitano al catcalling se non sono belli o ricchi.
E continueranno a zerbinare, anche se la stragrande maggioranza di loro, nella migliore delle ipotesi, e dopo sforzi immani, si ritroverà accanto un boiler sbraitante per il resto della propria vita.
Ragion per cui la vita di uno zerbino italico, per me, vale meno di un moscerino della frutta.
@Stenka Razin
Interessante e veritiero.
Va, però, fatta una precisazione: per la stragrande maggioranza dei brutti e dei “bruttini” tutto ciò è utile a evitare di perdere la dignità, non certo a procurarsi la trombata.
Direi che già il primo punto la dice lunga: non insistete.
Il fatto è che, se sei brutto, non otterrai nulla in ogni caso, oppure otterrai pochissimo a fronte di fatiche spropositate.
Probabilmente, Stenka, tu godi di LMS elevate, per cui puoi anche accedere al sesso e, volendolo, anche alle relazioni.
Per chi non è nella stessa condizione il vademecum si condensa in una regola: non guardate le donne; non sono per voi, quindi evitate di stare a perderci tempo.
Masturbatevi o andate a troie.
Per me la metafora aiuta a semplificare concetti complessi, avvicinandoli alla realtà quotidiana. Invece vedo che ci si accapiglia sul concetto di "mercato", etc… Io ho fornito consigli pratici, essenziali, basici. Non affatto scontati, e lo dimostra il fatto che tanti hanno le loro riserve mentali, così come non vogliono accettare la cruda realtà.
Non sono un PUA, lo ripeto. E non mi frega nulla della loro filosofia. Ma succede che pure l'orologio rotto segna l'ora esatta due volte al giorno.
La mia esperienza è mutuata dalla realtà, dall'essere entrato nelle vite di tante donne con ruoli diversi (fidanzato, amante, trombamico, "amico" e purtroppo in gioventù anche zerbino) e dall'aver conosciuto (e messo a sistema) altre esperienze simili alle mie. E non nego di aver avuto "buoni maestri", ovvero persone che mi hanno fornito lo spunto giusto al momento giusto per interpretare la situazione. Se li avessi avuti in adolescenza, non avrei commesso tantissimi errori.
Gli zerbini, se ieri potevano avere una possibilità di successo in una realtà provinciale o semiprovinciale italiana, oggi si trovano al palo e saranno sempre più frustrati. Internet e i social network – che piaccia o meno – hanno cambiato le regole del gioco, in favore delle donne. Allora, o si fa il salmone o si fa la pecora, ben sapendo che quest'ultima è destinata al macello (ora gli animalisti e i vegani non vengano a questionare questa metafora).
Chiudo con l'ennesima metafora: le relazioni sono come il mercato del lavoro. Vanno evitate le guerre fra poveri. Se non capite che la vostra professionalità (a seconda dei vari livelli) ha un costo, finirete per lavorare gratis per un agricoltore il cui interesse è raccogliere i pomodori prima che marciscano. A voi rimarrà solo l'odore acre dei pomodori e quella sensazione di aver aiutato qualcuno che ha poi (s)venduto il proprio prodotto ad un altro…Tempo ed energie buttate inutilmente.
Punto 6 TOP! Adoro la similitudine con la pesca, l'ho sempre usata anche io in fatto di donne.
Sul punto 2 avrei qualche piccola postilla.. ci sono delle disadattate che hanno sempre il cellulare in mano, è una malattia (di cui tra l'altro ne sono affetti tutti, uomini e donne di ogni età e estrazione sociale, basta farsi un giro al mattino sui mezzi pubblici per vedere tutte teste inchinate a rincoglionirsi davanti a uno schermo).
Per esperienza personale, se vogliono usare il telefono in mia presenza possono anche farlo. Ci sono state 2 ragazze con cui sono stato che mentre erano con me stavano massaggiando a altri probabili pretendenti. Me ne sono sbattuto altamente, anche se ammetto che è una cosa che mi da tremendamente sui nervi. By the way, sono riuscito a scoparle la prima sera. Dal punto di vista umano che dire.. ormai una volta ficcato per un po di sere tendo a sparire. Ho anche provato ad instaurare una qualche forma di relazione: tempo sprecato. Ricatti morali, messaggi infiniti (e "stasera visto che non sei stato bravo niente sesso per ripicca"), la ricerca continua di un pretesto per litigare.
Il mio consiglio è questo: con le ragazze nuove resistete una o due sere.. se vedete che c'è margine per fare qualcosa continuate. Se la cosa vi puzza fin da subito e non vi piace come sta andando lasciate perdere.. se sono interessate si rifanno vive eccome.
Aggiungo un suggerimento molto pratico, in caso di “emergenza ormonale”: se in qualunque ambito c’è una donna che ti attizza davvero “troppo” in un certo momento e in quel momento potrebbe quindi, sotto l’effetto degli ormoni, farti fare quello che vuole (per es qualche profumiera collega al lavoro, magari vestita in modo molto “inequivoco”, alla ricerca del beta-fornitore che si accolli lavoro suo…ma è un discorso valido in ogni ambito), in quel momento, o prima, prima di interagire con lei, va in bagno, svuota l’uccellino della sua tensione e poi esci. Quando andrai ad interagire con lei ti sembrerà del tutto asessuale, e interagirai in modo del tutto tranquillo e senza farti fregare (“quasi” come se non ci fosse differenza, in quel momento, con un collega maschio). Semplice, pratico ed efficace. Io ne ho evitati molti di zerbinaggi cosi, dall’ultimo anno delle superiori, passando all’università e poi al lavoro (ed altri ambiti), con grande disdoro delle “profumiere” che avrebbero voluto farmi fare quello che pensavano avrei fatto in automatico, essendo maschio normaloide e quindi essere “inferiore”, utile solo come beta (il nazi femminismo sta diventando asfissiante sui social, da quelle che lo ostentano a quelle che usano linguaggi apparentemente inclusivi per nascondere la loro misandria e la loro visione solo da beta del maschio).
Intervengo brevemente per qualche chiarimento ulteriore. Non mi interessa generare flame o discussioni inutili, su cui noi italiani siamo particolarmente bravi. E' tutto scritto, nero su bianco.
1) @Redhawk Io ho condannato la tecnica della pastura. Non serve a niente, a maggior ragione se non hai chance: aumenti solo l'ego femminile. Meglio focalizzarsi su una, ma nel modo giusto: è una partita e va giocata nei metaforici 90 minuti regolamentari. Non concordo sull'insistenza, perché è la madre di tutti gli equivoci e della maleducazione (le donne si sono abituate a non rispondere, specialmente nei tempi del virtuale). Se una donna è interessata a te, si comporta di conseguenza. Se deve fare la principessina che si fa rincorrere, c'è già qualcosa che non va. E' una spia di un qualcosa che non va. Poi ognuno è libero di buttare il proprio tempo come meglio crede. La mia esperienza mi ha insegnato che "less is more". Se tutti si attenessero a questo principio, l'Italia sarebbe un posto migliore
2) Nel pianto generale e inconcludente che si legge in giro, ho portato una serie di comportamenti concreti che possono aiutare a definire le situazioni. Avrei potuto aggiungere ancora parecchie altre cose, ma è un primo passo. Mettere troppa carne al fuoco non era il caso
3) Siamo in un "mercato", ok? Come uomini, per motivi prima biologici e successivamente culturali, siamo dalla parte della domanda. Facciamo la "spesa" (o ci proviamo) con una certa frequenza, e quindi abbiamo un piccolo potere anche noi: Tempo ed energie (economiche, affettive, relazionali). Se imparassimo a spenderle nel modo giusto, si potrebbe far abbassare il "prezzo" di quel bene che anche la controparte deve "piazzare" prima o poi. Ecco, se tutti quanti ragionassimo in quest'ottica, e imparassimo a dare il giusto valore ad ogni elemento della "compravendita", non assisteremmo ai teatrini penosi che si vedono in giro. Le scelte sono individuali, ma una sommatoria di scelte individuali comincia ad avere un peso collettivo. Senza questa consapevolezza, si continueranno ad incensare le ombre nelle caverne.
To be continued
Sono in disaccordo. Per anni non ho ottenuto nulla perché cercavo a tutti costi di non sembrare zerbino. Facevo pochi "sforzi" per portarmi a letto una e al primo segnale negativo ci provavo con un altra. Risultato: spendevo 1 con 100 donne diverse ed ottenevo 0. Quando ho provato a puntare su una sola, insistendo, mandando messaggini di buongiorno, ignorando i suoi segnali negativi ho iniziato a concludere. Spendevo 20 con la stessa invece che con 20 diverse ma alla fine ottenevo il premio.
Secondo me, c'è solo una vera regola per non essere zerbini. Scoparsi sempre e comunque almeno una escort al mese. Questo serve a dimostrare al tuo subconscio che se la storia finisce nn rimani a bocca asciutta. Se la tua soddisfazione sessuale dipende da una donna sola sei SEMPRE zerbino, puoi solo nascondere qualche sintomo.
qui di seguito la sintesi perfetta del vademecum:
“Non darti interamente a una donna, sì che essa s’imponga sulla tua forza.”
(Bibbia, siracide 9.2)
4) La mia esperienza è anche calibrata su periodi in cui sono vissuto all'estero, nel Nord ed Est Europa. Realtà in cui gli uomini non hanno questa necessità assoluta di dimostrare alcunché con l'altro sesso, hanno altro di cui occuparsi nella vita in via primaria e quella sessuale-sentimentale è una parte del tutto. E tale dovrebbe essere considerata. Invece l'italiano è prigioniero di un mito crudele, quello del "Casanova", per cui se non ha la fidanzata in adolescenza è un fallito e questa "pressione" se la porterà per sempre, perché la società lo giudica anche per le sue relazioni (un popolo provinciale al massimo anche su questo punto). Ergo, siccome è convinto di essere lui a "scegliere" (quando è vero il contrario), in automatico è già partito con il piede sbagliato e questo lo porterà giocoforza ad offrire una cifra sempre più alta per un bene che, nella migliore delle ipotesi, dovrebbe costare un quarto di quanto sta pagando.
5) Corollario del punto 4: in quelle realtà, le (poche) italiane presenti si "adattavano" all'ambiente, quando volevano provare a pescare fuori dall'ambiente dei connazionali expat (dove invece le dinamiche erano da Little Italy). A dimostrazione che, come uomini, siamo parte attiva nel determinare il "valore" che diamo ad una donna. La cosa più triste era vedere zerbini italioti che "corteggiavano" per mesi la connazionale, rimanendoci poi malissimo quando scoprivano che il John/Denis/Pawel/Ivan locale non aveva perso tempo per portarsela a letto, soprattutto senza zerbinare e senza offrire garanzie ipotecarie…
6) " il comportamento da zerbino esiste eccome, e per uno che ha basso LMS evitarlo gli consente perlomeno di non umiliarsi. Su questo siamo d'accordo? @Stenka Razin, confermi che il senso del tuo articolo era questo?". Confermo, il senso era anche quello. Se un uomo perde la propria autostima, ha già perso parte del proprio valore (lo Status ne viene intaccato). La dignità e quel pizzico di sano orgoglio sono istituti fondamentali per un uomo, per la sua personalità e il suo equilibrio. Tra l'altro, essendo una "strategia di sopravvivenza" fallimentare nel 2020 (e la Redpill è anche consapevolezza dei meccanismi che agiscono nelle relazioni), non ha nemmeno senso utilizzarla. C'è stato un cambiamento, bisogna prenderne atto. Altrimenti non basteranno tutti i server dell'Alaska per raccogliere il pianto virtuale degli zerbini italioti…
Il punto 7 in particolare è importantissimo. Le donne fanno carriere e sono avvantaggiate fin dall'università da uomini zerbini che lavorano al posto loro: ho saputo di ricercatori universitari che hanno redatto la tesi a laureande senza poi ottenere alcunché da loro e queste ultime si vantavano con le amiche di aver zerbinato gli uomini con il proprio fascino.
Ho chiesto ad una cubana veramente bella se le piacevo, mi ha risposto che le piaceva chi la faceva stare bene, ho pensato a quanti in italia avrebbero potuto farla stare meglio di me , mai piú cercata anche se é stata piú sincera della media delle donne italiane.
Cit: "6) La tecnica della pastura usatela quando andate a pesca. A maggior ragione sui social. I "buongiorno principessa" e "buonanotte bella" riservateli, al massimo, per una con la quale siete già almeno stati a letto."
Assolutamente condivisibile. Non ha senso chiamare principessa una persona che neanche si conosce, significa mettersi in una posizione di inferiorità ancora prima di conoscerla. Da un punto di vista "globale", visto che lo fanno una miriade di persone tutti i giorni, significa egoboostare all'infinito, ogni persona di sesso femminile o quasi..(spesso lo vedo fare anche verso donne di livello anche basso)
Anche il punto 8 è ovvio.
Per esempio: ho visto offrire cene costose, a una persona che nemmeno si conoscono, come fanno molti, e poi andare "puntualmente" in bianco.. Significa "cercarsela" la presa in giro, a mio parere.
Quale persona con un minimo di buonsenso offrirebbe soldi a un perfetto sconosciuto o semi-sconosciuto? Al massimo si può essere visti come "potenziali compratori", ma in quel caso, anche se "per assurdo" uno volesse questo, in particolare in paesi sviluppati occidentali, bisogna essere molto benestanti.. un politico.. un chirurgo di fama internazionale..
Ho visto operai svenarsi per farlo.. l'unica cosa che ottenevano, oltre ad andare in bianco è farsi prendere per il culo e scroccare le cene.. Un operaio non verrà "mai" visto come "compratore" nelle mie zone, per esempio, eppure tanti fanno questo errore. Sbagliano doppiamente. Al massimo può venire visto un "povero ingenuotto" ed essere sfruttato per chiedergli favori e regali. Tutto questo non ha certamente effetti positivi sull'attrazione. anzi…
Del resto, una ragazza può pensare: se questo è così "poco furbo" che offre cene costosissime a sconosciute, lo sfrutto e poi vado con "chi mi piace".
In generale, usare regole di pseudo-cavalleria in una epoca nella quale molte donne sono fra l'altro più emancipate di altri uomini, non ha proprio senso.
Un articolo interessante, con consigli e spunti.
Mi permetto di sintetizzarlo con il mio mantra. "Tratta le donne come se fossero uomini"
Con un uomo insisteresti se facesse il prezioso, fosse soltanto per bere un caffè in un bar? No
A un uomo continueresti a scrivere whatsapp se le risposte tardassero ad arrivare o non ti rispondesse? No
A un uomo faresti regali e presteresti denaro? No
Da un uomo ti faresti sfruttare senza avere nulla di concreto in cambio? No
Durante un uscita tollereresti che usasse spesso lo smartphone? No
Se le risposte fossero dei SI', lui ti disprezzerebbe e saresti considerato uno zerbino sfigato SENZA DIGNITA'. I nostri comportamenti influenzano ciò che le persone pensano di noi, a prescindere che siano uomini o donne…
Tutto condivisibile per carità, anzi dirò di più, mi salvo il link ma semplicemente per farlo leggere al mio primogenito tra un tre/quattro anni, vale a dire quando sarà ormai entrato da tempo in piena età adolescenziale, meglio conosciuta come il periodo più oscuro della propria esistenza per via della tempesta ormonale che si scatena nel proprio corpo e il suo contemporaneo cambiamento che ne deriva. Ecco, questo scritto può essere letto dai teeneger ma, ahime, non verrà capito, nemmeno se lo leggessero centinaia di volte dato che la "conoscenza della quotidianità"(vale a dire il saper vivere) soprattutto a quell'età, si fonda "sull'esperienza, sulla pratica diretta sul campo, sull'empirismo (se si vuole usare una parola più forbida)". La mia idea è, quindi, fargli "sbattere il grugno"(altro modo per definire empirismo) un paio d'anni per poi fargli leggere questo topic sperando che faccia poi il parallelo tra "la sua personale prova sul campo(mi riferisco all'esperienza che acquisirà di suo)" con le soluzioni suggerite dal topic sperando così che trovi "la quadra", qualora ancora non fosse riuscito per proprio conto. Perché parliamoci chiaro, zerbini in età adolescenziale lo siamo stati tutti, il problema è riuscire a capire in un tempo ragionevole, quindi non a 30/35 anni, come risollevarsi dal proprio stato di zerbinismo. Anche perché, e concludo, persino un incel a 35 anni la quadra l'ha trovata da un pezzo anche se magari con altri metodi.
Consigli per lo più saggi, ma credo che il vademecum non sia esaustivo e tenda a restare sul vago.
Qualche postilla un po' più "concreta":
– mettetela un po' alla prova, cercando di chiederle di venirvi incontro. Se abitate in una grande città, proponetele di trovarvi direttamente sul posto, soprattutto se a metà strada e raggiungibile coi mezzi pubblici (peraltro, se ci si conosce tramite il web, una tizia saggia alla prima uscita dovrebbe preferirlo, se non altro per evitare il rischio stalker). E se alla terza, max quarta uscita non prova neanche a contribuire al conto, a meno che voi non siate molto più danarosi di lei, dovrebbe scattare il campanello di allarme…
– per le prime uscite, "volare bassi". Niente posti o attività troppo costose, anche se fossero alla vostra portata. Insomma, niente ristorantino di pesce con conti a tre cifre o posti in poltronissima al teatro, ma pub alla buona e posti in galleria. Se lei è interessata soprattutto alla vostra compagnia, apprezzerà lo stesso.
Bell'articolo, ma l'immagine è fuorviante: andrebbe sostituita con una lumaca flaccida più confacente alla femmina italica.
Goffredo
Meglio morto che zerbino!?
Mare Rosso non avrai il mio scalpo!
sono stato mollato a 26 anni da una bellissima,sexy , ma anche furba e canaglia di 24 anni .ero un ignorante e ingenuo blupillato zerbino ,se avessi letto questo blog certo tutto sarebbe andato in modo diverso ma nessuno ,nemmeno i miei genitori allora mi dissero qualcosa di realistico ma solo belle parole di nullo valore …e poi c’erano i valori sociali che guarda caso incastravano sempre i maschi e davano sempre ragione alle ragazze poverine .
io, a leggere alcuni commenti mi sento abbastanza fortunato; nel senso che ho una pari estetica come ragazza, che mi rispetta e non ha pretese assurde, con cui mi trovo molto bene anche caratterialmente; inoltre è la mia redpillatrice personale XD una volta mi disse chiaro e tondo: "quelle di noi che si rendono conto di essere davvero belle, puntano dritto ai soldi. Non hanno nessun tipo di scrupolo."
Ci sono delle azioni che un Governo dovrebbe fare a livello legislativo per la collettività e altre che dovrebbe fare il singolo. Questi comportamenti appartengono alla seconda sfera.
Sostengo da tempo che l’educazione emotiva e sessuale dovrebbero far parte di un sistema educativo efficiente. E conoscenze come quelle presenti in questo vademecum dovrebbero essere imparate già a 14 anni.
Se i ragazzi avessero la possibilità di ingurgitare la pillola rossa già a 13-14 anni il mondo intero sarebbe migliore.
verissimo, approvo. E aggiungerei meglio chiarezza e brutalità nel manifestare intenzioni, tipo se una fa la civetta, meglio dirgli brutalmente : senti per come ti stai comportando, mi stai provocando sessualmente o andiamo a letto insieme o meglio te ne vai. Meglio cosi che zerbinare , diritti e precisi al punto. Non farsi problema nel non compiacerle.
Tutti consigli saggi. Mi permetto di dissentire solo dal n.2 perché nell’attuale società della iper connessione francamente non conosco nessuno/a che passi una serata senza guardare ripetutamente il telefono. Dai 15enni a mia mamma di 65anni. Se poi si vuole decidere di approcciare solo persone sottoesposte ai social il campo delle prede si riduce al lumicino.
Il Marchigiano
@ Gino
Cit: "20% sopra il voto 6 mi sembra già troppo.."
mah… io tutte queste brutte facce non le vedo in giro 🙂
20% sopra il voto 6 mi sembra già troppo… Ad ogni modo sono usciti degli spunti interessanti, concordo con chi dice che se uno è brutto un minimo di zerbinaggio diventa l'unico modo in cui può stabilire un contatto con una donna. Tutto sta nel fermarsi al momento giusto, bisogna essere lucidi nel capire se c'è possibilità di evoluzione oppure è solo un'emorragia di denaro senza fine. Nel mio specifico sono consapevole di dover zerbinare perché altrimenti sarei trasparente. In genere mi do due appuntamenti, dopodiché in genere chiudo senza remore perché mi rendo conto che l'uscita era solo per scroccare. Loro pensano di avermi "fregato" quando invece ho io il pieno controllo e tutto quello che metto sul piatto è messo nel pieno delle mie facoltà fisiche e mentali, anche se loro credono di avermi in pugno.
una domanda… ma secondo voi quindi solo il 20% degli uomini ha "un bel faccino"? E tutti gli altri non risultano per nulla attraenti? Mah..
@ Stenka Razin
Cit: "Ciò che io contesto è la "svendita" dell'uomo, l'incapacità nello specifico di quello italiota nell'elaborare altro che una strategia perdente di zerbinamento".
alla base di questa incapacità e del conseguente zerbinamento c'è proprio il fatto di pensare che, come uomo, ci si trova dalla parte della "domanda". Lo zerbino convinto di questo pensa a cosa può "offrire" per "comprare" la donna e lì partono gli zerbinamenti vari… favori, servizio taxi, regali, viaggi, cene etc. o nella forma più diretta (prostituzione) il pagamento in contante.
ho cmq capito la tua metafora e non nego lo squilibrio della situazione… ho apprezzato molto il tuo "decalogo" che condivido. aggiungerei forse solo come ulteriore spunto la consapevolezza che anche la donna trae piacere dal relazionarsi con l'uomo (spesso sembra che ne sia dimenticati!).
Delle due l'una: se si è consapevoli che il piacere è reciproco non viene neanche in mente di zerbinarsi, perchè nessuno sta facendo un favore all'altro, non serve sdebitarsi in alcun modo…. se invece il piacere non è reciproco semplicemente la cosa non va bene, ognuno per la sua strada…
Black Wolf delle 20.36. ciò che esprimi è giusto e sacrosanto, ma in via TEORICA, ed è ciò con cui ogni redpillato si trova a fare i conti prima o poi. Fa parte di tutta quell'ampia gamma di iniquitá sociali: perchè il ragazzino della favela non può andare a scuola ed un altro si? Perché l'amministratore delegato di un'azienda guadagna centinaia, migliaia di volte quello che guadagna l'operaio della stessa azienda? Ecc ecc.
In questo caso lo sbilanciamento è biologico, come in natura. La femmina seleziona, il maschio disperde. Siamo noi uomini che mediamente abbiamo maggiore pulsione sessuale, da qui nasce lo sbilanciamento. E da qui nasce, anche culturalmente, il bisogno di "ricompensare" la donna che ci sta.
Purtroppo è cosí.
La situazione si ribalta solo quando entriamo nel campo di quel famoso 20% di uomini…
@Red Hawk26 gennaio 2020 12:35
ne sono cosciente, ma sembra a posto con la testa, quindi non mi spaventa il tuffarmi nelle responsabilità ora che ho età, tempo e forze per assumermi, come hanno fatto i miei genitori con me, non la vedo come la fine della mia vita. Ed è normale che spaventi, ma non è necessario o salvifico fuggirne a prescindere.
@Gino26 gennaio 2020 14:27
entrambi oltre i trenta, contratto fisso ma con voglia di cambiare e di rimettersi in gioco per qualcosa di meglio, eventualmente; entrambi nella media, lei più carina, ma io dall'aspetto un po' più giovane. relazione di un anno circa.
La donna ha il pane e l'uomo ha fame, ma l'uomo dignitoso non fa elemosina di sorta.
“…checché ne dica il cugggino del procugggino…”
Penso che un ipotetico nono punto potrebbe essere:
9) Non date retta ai perditempo da bar che raccontano cazzate a nastro e dispensano consigli di seduzione come se fossero dei playboy navigati. Se non hanno di meglio da fare che stare al bar a dire minchiate per gran parte del loro tempo libero, evidentemente un motivo c’è…
Cit: "aggiungo che continuare a lamentarsi dello squilibrio tra domanda e offerta o dell'effetto nefasto dei social network (tutte cose vere) non serve a nulla, se non a demolarizzarsi" spiego meglio perchè ho scritto questo… o uno sta serenamente fuori dai giochi, si gode la sua vita e agli effetti nefasti di tinder & co non lo tangono… oppure se uno vuole giocarsela pensare a queste cose potrà solo far pedere coraggio, indurre a svalutarsi e quindi a predisporsi ad essere zerbino.
il modo migliore per non essere zerbini, in qualunque contesto, consiste nel non regalare mai niente a nessuno… il proprio tempo e soprattutto il proprio denaro. ma alla base di tutto sta la consapevolezza della propria dignità. aggiungo che continuare a lamentarsi dello squilibrio tra domanda e offerta o dell'effetto nefasto dei social network (tutte cose vere) non serve a nulla, se non a demolarizzarsi.
Il punto 2 è importantissimo. Uscire con una persona che già al primo o secondo appuntamento, guarda continuamente il suo smartphone, non ha assolutamente senso.
A quel punto "per assurdo", è mille volte meglio "uscire da soli" fra l'altro. Tanto se lei con la testa è da un'altra parte, siete "soli" lo stesso. Almeno andate dove volete e siete liberi.
Io, se esco con una persona che rispetto, il cellulare lo lascio in tasca… a volte tolgo addirittura la suoneria lascio la vibrazione se dobbiamo parlare, al massimo posso guardare ogni tanto se ci sono messaggi importanti. Se non si tratta di emergenze evito anche le chiamate nei limiti del possibile.
Passare un'ora in un locale o ristorante con una persona e nel frattempo chattare per i fatti propri.. significa non dimostrare nessun rispetto per quella persona e nemmeno interesse a stare con lui.
Questo consiglio mi sembra solo buonsenso. Altrettanto zerbinante e inutile è cercare di iniziare discussioni con una persona, che davanti a voi, usa solo il cellulare e risponde a monosillabi. Molto meglio salutarla e andare altrove(ovvero lasciarla sola col suo cellulare..)
Se ha un minimo di capacità di autocritica capirà il motivo per cui lo avete fatto. Almeno non si perde il rispetto per se stessi. Idem se parla troppo del proprio ex, oppure, ancora peggio, se vi usa come "confessori" disinteressandosi di voi.
Mah, io non sono molto d'accordo con tutto questo, anche se naturalmente sono contrario agli zerbini. Secondo me questi discorsi possono valere per i 6 e parliamo dei 6 in LMS, tutti e tre i fattori. Se sei ricco non hai hai bisogno di scervellarti, le ragazze si adeguano a te, stessa storia se sei bello, in pratica un 7 (7,5 e 8 non ne parliamo) può tranquillamente leggere tutto questo, farsi una risata e darti del matto, tanto loro trombano uguale. Se sei brutto e povero o comunque brutto ed economicamente nella media, suggerirti di fare il prezioso fa ancora più ridere, chi accidenti ti caga? Per questi motivi ritengo che il pubblico che può trarre beneficio da certi consigli è composto da 6 e forse (in qualche caso) da 5,5/5,75.
Personalmente ho sempre fatto ció che viene consigliato nell’articolo, perché ritenevo che la dignità sia un bene non negoziabile.
Però, ragazzi, devo anche dire che essendo brutto (ora un 3,5, in passato anche un “vertiginoso” 5) non ho combinato quasi nulla.
Se escludo le pro, ho avuto esperienze sessuali solo con due donne.
Mi resta il dubbio, ora che mi sono ritirato dal mercato, di cosa sarebbe successo se avessi accettato qualche compromesso…
cosa significa "beta ally"?
Sante parole.
E' lei che deve partecipare all'asta. La mia.
Tutto condivisibile, per carità…
Sennonché, comportandosi così solo un bello rimedierà una relazione equilibrata, mentre un brutto non otterrà nulla.
Forse è anche meglio così: meglio soli che zerbini.
Anzi direi che è senz’altro vero.
Peró occorre dirselo: se è un brutto a fare il “duro”, di duro gli resterà soltanto una cosa…
Ben detto
nella mia esperienza zerbini si diventa dopo..
All’inzio è tutto rose e fiori. poi lo zerbinaggio inizia appena ti metti insieme.
Concordo con chi sopra diceva che questo è un articolo da PUA. Per un semplice motivo: cosa vuol dire "zerbino"? Chi è uno zerbino viene usato da una donna semplicemente come tuttofare, tassista, fornitore di regali, spalla amica, ecc ma NON tromba. Tutto questo non c'entra niente con il suo comportamento. Se uno ha sufficiente LMS tromba, come si comporta influenza pochissimo le sue chance. Se uno non ha LMS a sufficienza non arriva alla meta, qualsiasi cosa pensi/dica/faccia. In altre parole la 'guida antizerbino' può massimizzare l'esperienza di chi GIA' è vincente, col classico stile di fare 'il difficile', lo 'sfuggente' egli con le donne riesce a far aumentare la sua magneticità, le tiene più in tensione.
Invece per chi è scartato non sarà fare il difficile, il prezioso, il pieno di autostima che lo renderà figo. Al solito è l'effetto alone, il carattere potenzia l'impressione di quello che già LMS crea, secondo lo schema:
– fai lo sfuggente con alto LMS = misterioso, bel tenebroso, suscita interesse
– fai lo sfuggente con basso LMS = asociale, maleducato pieno di sè
corollario: conta solo il bel faccino.
La guida insomma è utile solo a chi è già è entrato in una relazione LTR oppure trombamicizia, per magnificare il desiderio che la partner prova in lui. Per chi non ha relazioni bisogna solo potenziare LMS.