Come Uscire dalla Friendzone |
Friendzone: Cosa Significa
Sono passati più di vent’anni da quando gli 883 provarono a spiegare che “La regola dell’amico non sbaglia mai” precisando che “se sei amico di una donna non ci combinerai mai niente”. Da allora sono cambiate molte cose nelle relazioni tra uomini e donne, ma quella di rimanere invischiati in relazioni con donne che scelgono di non far evolvere il rapporto oltre l’amicizia è una situazione che è ancora molto comune e alla quale molti non sanno ancora porre rimedio.
Il termine per descrivere il fenomeno è “friendzone“, traducibile con “zona amicizia”, ovvero quel luogo metaforico in cui viene confinato il pover’uomo che si vede rifiutare la prospettiva di una relazione amorosa con una donna che non ricambia il suo interesse sessuale.
Ho usato “pover’uomo” per esprimere solidarietà, dal momento che la friendzone è spesso causa di dolore, ma purtroppo per esperienza devo riconoscere che spesso chi viene friendzonato ha una buona parte di colpa e cade in errori che sono veramente intuitivi e che vedremo come capire e analizzare in questo articolo; corretto è invece precisare che la friendzone è un problema quasi totalmente al maschile. Non perché una donna non possa essere classificata come amica da un uomo che le piace, ma perché gli uomini difficilmente si tirano indietro di fronte alla prospettiva di una trombatina facile e quindi più che in amica, la donna verrà tramutata in “trombamica”, che è il modo socialmente accettato per definire una “svuotapalle”, cioè una ragazza sufficientemente bella da darle due colpetti ogni tanto ma non abbastanza da farne la prima scelta e decidere di impegnarsi con lei.
E’ evidente a questo punto la sproporzione tra una friendzonata e un friendzonato: la prima, pur rifiutata come partner ufficiale, otterrà comunque un vantaggio dall’uomo (il sesso), mentre il secondo non solo non otterrà alcun vantaggio, ma anzi molto spesso otterrà solo svantaggi e gli verranno scroccati favori e servigi senza ricevere nulla in cambio.
Non c’è da stupirsi quindi che siano principalmente gli uomini a voler uscire dalla friendzone, mentre le donne si trovano perfettamente a loro agio in questa situazione.
Del resto la friendzone svolge un’importante funzione per la psicologia femminile: permette infatti alla donna di ottenere validazione e pompare il proprio ego con un investimento davvero minimo.
Si può dire che è una strategia che porta, dal punto di vista della riprova sociale, il massimo risultato con il minimo sforzo.
E’ inoltre una tecnica molto comoda perché è deresponsabilizzante: con la friendzone non è più la donna che scarta l’uomo ma è l’uomo che, in apparenza, sceglie di proseguire o meno il rapporto.
In maniera molto subdola, la donna scarica la responsabilità del rifiuto sull’uomo e si pulisce la coscienza dietro alla giustificazione: “Io gli ho offerto la mia amicizia, è lui che l’ha rifiutata”.
- Se l’uomo accetta l’amicizia la donna riesce nel duplice intento di rifiutarlo e continuare ad ottenere vantaggi da lui (materiali o emotivi)
- Se l’uomo rifiuta la donna ne esce comunque positivamente e anzi quasi come vittima
In entrambi i casi la donna la spunta sempre.
Perché Accade la Friendzone?
Il motivo numero uno per cui un uomo viene friendzonato è sicuramente il suo scarso valore di mercato.
Le donne tendono a mettere in friendzone gli uomini con cui si trovano bene caratterialmente e che sono facilmente manipolabili ma che non sono per loro sufficientemente attraenti poiché non possiedono livelli abbastanza elevati di LMS.
In questo caso la donna realizza che i vantaggi che un uomo ha da darle come amico sono superiori a quelli che potrebbe darle come amante, e quindi opta per la prima scelta.
Il valore di mercato non è però immutabile. Può infatti variare in meglio o in peggio sia con il trascorrere del tempo, sia con un percorso di automiglioramento estetico o socioeconomico.
Si può giungere quindi ad una situazione in cui una donna che in precedenza non ti reputava di valore abbastanza elevato inizia a riconsiderarti come potenziale partner perché magari nel frattempo è sceso il suo valore o aumentato il tuo (o entrambe le cose) e ora i vostri livelli sono simili.
E’ il caso dell’amico che riesce ad uscire dalla friendzone sposando l’amica storica, che magari ha passato i suoi anni più belli a prendere migliaia di pisellate in faccia da uomini di valore più elevato mentre lui ascoltava le sue paturnie, e quando inizia a diventare vecchia decide finalmente di abbassare le proprie pretese.
Il secondo motivo è invece dovuto al fatto che il friendzonato non sa come comportarsi con le donne. In particolare l’uomo non ha il coraggio, o per varie ragioni preferisce procrastinare il momento in cui comunicare interesse sessuale.
Il problema è che molti uomini non capiscono che la friendzone è a tutti gli effetti un rifiuto e non una genuina offerta di amicizia. Accettano quindi la friendzone come un’opportunità che viene loro concessa per conquistare la ragazza, riempendola di attenzioni e facendole vedere che fidanzati fantastici potrebbero essere se lei si decidesse ad accettare la loro proposta.
Credono addirittura che non essere sessuali dia loro un valore aggiunto. Pensano: “non sono come tutti gli altri che vogliono solo sesso”.
Ma il sesso è un elemento caratterizzante e fondamentale di una relazione amorosa, e viene prima di altri aspetti importanti come fiducia e comfort.
E’ questo che spesso non capisce chi finisce in friendzone. Magari ha un valore di mercato non dico alto ma comunque sufficiente per attrarre la ragazza, eppure non si decide a spostare la relazione sul piano sessuale e antepone l’intimità e la familiarità alla tensione sessuale.
A quel punto si crea una situazione per la quale la ragazza si trova perfettamente a suo agio ad interagire ma in lei non è scoccata nessuna scintilla sessuale.
Non percepirà l’altro come maschio testosteronico scopatore, ma come un eunuco asessuato, oppure, come raccontava tempo fa un utente in un articolo, una “bella persona”.
Vedi: Quando Lei ti Dice “Sei una Bella Persona”
Così, quando arriverà la proposta, si sentirà a disagio e la sua reazione più semplice e immediata sarà ripristinare i confini del suo spazio intimo confinando il pretendente in friendzone.
Come Uscire dalla Friendzone?
Cosa fare quindi? Come comportarsi per risolvere il problema della Friendzone?
Se siete arrivati fin qui avrete sicuramente capito che prevenire è meglio che curare.
Il modo più efficace per combattere la friendzone è evitare di entrarci.
Mettiamola così: se una ragazza non vi ha dato segnali di interesse nelle prime fasi della vostra interazione significa che non è attratta e che probabilmente non ci sono le basi per costruire attrazione.
A quel punto l’ultima cosa da fare è cercare di compiacerla, riempirla di favori e cortesie, ascoltare le sue lagne, porgerle la spalla nei momenti di sconforto ecc. perché, oltre a non renderla attratta, otterrete anche il risultato di farle perdere quel minimo di rispetto nei vostri confronti.
Bisogna prendere atto che ogni donna è sostituibile e che è molto più semplice attrarre una nuova ragazza partendo da zero piuttosto che correggere una situazione che è già compromessa.
Si può anche ripartire da zero con la stessa ragazza, ad esempio troncando il rapporto e ritornando a distanza di tempo con un valore di mercato aggiuntivo, presentandosi come una persona nuova. E’ però ugualmente una situazione più delicata rispetto a quella di cercarsi un’altra ragazza da sedurre, sia perché l’idea che la ragazza si è fatta di voi potrebbe essere stata troppo negativa e incancellabile, sia perché le donne hanno una vita intensa e nei due mesi in cui siete stati lontani da lei potrebbe avere già trovato altri dieci fidanzati e quattro mariti.
In Conclusione
La friendzone è una forma di rifiuto che una donna ti oppone attraverso la scusa dell’amicizia.
E’ un problema che riguarda quasi esclusivamente gli uomini e si previene incrementando il proprio valore valore di mercato e capendo quando è il momento di spingere l’interazione sul piano sessuale.
E voi, siete mai stati friendzonati? Ne siete usciti o conoscete qualcuno che ce l’ha fatta? Raccontate le vostre esperienze di friendzone nei commenti.
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E' utile notare che fino agli anni '70 questa situazione era praticamente inesistente, un uomo sapeva e ripeteva che "con le donne non puoi essere amico" e quindi – lato uomo – la relazione veniva sempre finalizzata alla "conquista"; dall'altra parte, la presenza di stringenti norme sociali, quali la necessità di acquisire prima il "moroso", poi il "fidanzato", poi il "marito", situazione che era poi definitiva in epoca ante-divorzio, per non cadere nello "zitellaggio", obbligava una rapida e netta definizione del rapporto, evitando di creare situazioni illusorie. Tuttalpiù se un uomo si invaghiva di una donna e questa non accettava le sue profferte, questo poteva essere capito subito e terminato onorevolmente (il corteggiamento era "rituale", scandito in "passi standard", piuttosto convenzionali), anche perché non c'era molto tempo, la palla passava velocemente ad un altro uomo ed una donna non aveva molto tempo da perdere indotta a pensare alla prole come obiettivo ultimo di realizzazione: c'erano quindi problemi più importanti da affrontare. Di conseguenza la selezione era più dura ma anche più più rapida. La "friendzone" (parola di più recente acquisizione nel linguaggio comune) richiede quindi come condizione la possibilità di operare su una scala temporale più ampia (e quindi più logorante, dato che l'offerta all'altro sesso comporta comunque un impegno), viene amplificata dalla presenza sul mercato di donne che entrano ed escono da altri rapporti sentimentali senza impegni a lungo termine o comunque terminabili dalla legge ed è sostenuta dall'idea (illusoria) che la selezione sia oggi meno severa, mentre è esattamente il contrario (una volta un uomo di pari livello devoto, fedele e duro lavoratore poteva comunque essere un buon partito, l'ipergamia era molto più bassa).
Tanti anni fa, io e un po’ di miei amici fummo friendzonati da una tipa che girava nella nosta compagnia. Costei era la classica troia che, in seguito a conflitti irrisolti con il proprio padre, doveva necessariamente “punire” tutti i maschi della Terra prendendoli per il culo e facendoli passare per deficienti, abbassando così la loro autostima a livelli infimi. Prima te la faceva annusare, poi ti trattava come un povero coglione e usava la tecnica del “termostato” citata da Henry de Toluose Lautrec. Fortunatamente per me, in quel periodo ero abbastanza redpillato e ci misi tempo zero per mandarla gentilmente a fare in culo. Un mio amico, però, ci rimase sotto parecchio. Tra i vari suoi problemi, parlò anche di questo allo psicoterapeuta da cui andava in quel periodo. Mi raccontò in seguito che lo psicoterapeuta gli disse a riguardo una cosa semplicissima: “d’ora in avanti, prima te le scopi, poi, eventualmente stai a sentire le loro stronzate…”. Feci anch’io tesoro di quel preziosissimo consiglio.
Una friendzone ben architettata deve funzionare con un meccanismo omeostatico tipo termostato:
infatti le piu' astute friendzonatrici diminuiscono l'opera di illudere l'uomo (contatti fisici, occhiatine dolci, sms o telefonate) se l'uomo si eccita troppo e viceversa aumentano l'opera di ingannamento se l'uomo si sta disilludendo o rompendo i coglioni.
In altre parole mantengono l'uomo in un range di illusione che non sia né troppo alto né troppo basso. Perché non troppo alto? Perche' sopra un certo livello l'uomo si farebbe avanti in maniera esplicita e quella sarebbe la resa dei conti: o starci o fine del gioco. Viceversa quando l'uomo si sta disilludendo e l'interesse dell'uomo scende allora aumentano l'opera di illusione mettendo benzina sul fuoco. Proprio come un termostato, mantengono l'uomo in uno stato di illusione ma non troppo in modo che non ci provi mai perche' insicuro e di tirarla piu' per le lunghe possibile.
Io sono stato fregato per un anno abbondante all'età di 17 anni, fu una friendzone pazzesca da parte di una tipa astutissima che ha friendzonato tutti i ragazzi del gruppo. Ma per me è stato come un "militare" dei rapporti uomini donne, dopo quella volta non c'e' piu' stata una donna che mi abbia preso per il culo. E comunque la prima volta che vieni friendzonato è colpa della donna, la seconda è colpa tua (parafrasando un noto detto "la prima volta che ti fregano…").
Purtroppo vedo continuamente casi di friendzone anche a 40 anni. Qualunque uomo non attraente dai 14 agli oltre 40 anni è probabilmente in friendzone con qualche amica anche se negherà spudoratamente.
Esco fuori dal coro, non sono l'amicone di nessuna e in passato..boh, non ho mai avuto grossi rapporti di amicizia con donne tolte le fidanzate o qualcuna che ho frequentato superficialmente. Sinceramente io questa cosa non la capisco, ma che ve ne fate delle amiche donne? Posso capire conoscenti, ma "amiche" in senso stretto no..per me una donna o te la s***i o è fondamentalmente un essere inutile non dissimile da una pianta, la differenza è che queste ultime almeno donano ossigeno, le donne lo sottraggono.
Ricordo ancora le mie friendzonatrici. Mamma mia, il periodo della mia vita più brutto in assoluto. Che poi non è che con me facevano le profumiere perchè ero brutto….macchè. Mi mettevano in friendzone per il mio status, letteralmente a terra. nello specifico non me la davano perchè venivo ostracizzato e bullizzato da praticamente chiunque e mettersi con me, per loro avrebbe significato fare la mia stessa fine.
Terribili e devastanti i loro discorsi, soprattutto con una in particolare quando parlava di sesso, cioè quasi sempre. Mi raccontava senza pudore con quante persone aveva "paccato(limonato)" il sabato precedente in discoteca, le dimensioni dei membri di tutti quelli con cui aveva fatto sesso, i luoghi in cui lo faceva e anche se, l'ennesimo tipo occasionale con cui era stata aveva avuto l'ardore di metterglielo in cxxo. Capite bene che un ventenne che si ritrova friendzonato da una zoxxola che la da a tutti tranne che a lui non è cosa molto piacevole. Si diventa stupidi.
Alla fine riuscii ad uscire da quell'impasse semplicemente perchè conobbi mia moglie e cambiai amicizie. Ma state tranquilli, ai miei figli dispenserò consigli su come riconoscere e soprattutto evitare frienzonatrici e profumiere.
Mi rifaccio al mio post – Andy 26 febbraio 2019 21:35.
Anni dopo quell’episodio, facendo un po’ il punto della situazione sulla mia vita, notai che nella mia compagnia, ormai da tempo approdavano solo ed unicamente tipe cesse friendzonatrici.
Qualche mio amico era accoppiato, quindi non gliene poteva fregare di meno. Quelli single, però, non si ponevano minimamente il problema, anzi, ammiravano queste ragazze, addirittura più dal lato umano che da quello estetico (e il lato umano era peggio).
Le adoravano, si comportavano nei loro confronti alla stregua di cagnolini che scodinzolano e fanno le feste al loro padrone quando torna a casa.
A me, invece, giravano non poco i coglioni; buttavo via le mie serate non facendo nulla di interessante perchè gli amici preferivano stare con ‘ste tipe, in più dovevo parzialmente (dico parzialmente perchè, se potevo, chiacchieravo con altra gente) subirmi i loro discorsi da femministe deliranti del tipo:
– “peace and love” (care mie, Woostock si è svolto nel 1969)
– “ho diritto di vestirmi in modo provocante e nessuno mi deve giudicare” (no, ok, però se vai in un quartiere malfamato, poi spiegaglielo tu ai personaggi che lo popolano che lo stupro è un reato penale)
– “amore libero per noi donne perchè ormai siamo emancipate” (mi domando allora perchè cazzo, anzichè andare a scopare, siete sempre qui al bar a imbriacarvi e dire stronzate)
– “l’utero è mio e lo gestisco io” (va bene, però fra non molto sarai in menopausa e, se non scopi, avrai ben poco da gestire)
– “voglio vivere come le protagoniste di Sex And The City” (sicura?… peccato che quella non è la realtà e, soprattutto, che quelle tipe sono ricche mentre tu sei una morta di fame)
… insomma, questo era l’andazzo.
Ma la cosa più triste era che, se lo facevo notare agli amici, passavo io per il rompicoglioni / fascista / maschilista / misogino di turno.
Beh, di lì a poco cambiai completamente giro di amicizie. Non è che poi iniziai a scopare alla grande, ma almeno ne guadagnarono la mia serenità e autostima.
“Sei come un fratello”. “Come sono felice di aver finalmente trovato un amico”. “Ogni donna del mondo sarebbe così felice, con te”. “Non è facile, per una donna, trovare amici uomini. Sono contenta di averti come amico”. “Non roviniamo tutto”. “Ho tanta paura di perderti”. “Il sesso rovina l’amicizia”…
No, ragazzi. Non state scartando un Bacio Perugina.
State semplicemente leggendo delle STRONZATE.
Sono le stronzate che le donne inventano quando non ti si vogliono scopare. Certo, fin qui nulla di nuovo. Ma vorrei approfondire ancora un po’ il concetto della FriendZone.
Per definizione, la FriendZone è quella landa desolata in cui una donna ti colloca quando TI RIFIUTA. Lo ha detto Red, ma lo ripeto. Spesso c’è chi ci crede davvero in quella presunta amicizia. Meglio essere chiari anche qui nei commenti.
Certe cose non si ripeteranno mai abbastanza: donne e uomini non possono essere amici.
Sfatiamo anche un altro mito. C’è chi pensa che la FriendZone sia una specie di “sala d’attesa”, e che magicamente – prima o poi – arriverà il tuo turno.
Niente di più falso: la FriendZone NON è una sala di attesa.
Non sei “in lista”, “in fila”, per scopare.
Sei in una cella senza via d’uscita.
Non ti hanno dato un numerino come all’ufficio postale. Il tuo turno – detto chiaramente – non arriverà mai. Nessuno chiamerà il tuo numero.
Dalla FriendZone non si esce. Ovvero, dalla FriendZone non dobbiamo uscire. Dobbiamo NON ENTRARCI MAI (proprio come ha detto Red in questo ottimo articolo, che scopro solo ora).
Dico questo perché molti BluPillati credono che la FriendZone sia una situazione “momentanea”. La ragazza si accorgerà del tuo valore e – prima o poi – si concederà fisicamente. Niente di più lontano dalla verità, ripeto. Il tuo valore la ragazza lo ha stabilito – sùbito!
Se sei in FriendZone – ai suoi occhi – hai scarso valore sessuale.
Ma procediamo lentamente.
Se sei in FriendZone hai scarso valore agli occhi di “quella ragazza”, abbiamo detto, ma ciò non significa che tu abbia “valore zero” in assoluto.
Un BruttoVero non finisce in FriendZone. Viene semplicemente scartato a prescindere. Se sei in FriendZone, significa che sei almeno un 6, talvolta anche un 7. La ragazza non si vergogna ad uscire a prendere un caffè con te, non si vergogna a ballare un lento se siete a una festa, e così via. Sei semplicemente poco o per nulla attraente sul piano sessuale.
Ci tengo a precisare questo, perché molti ragazzi FriendZonati credono di essere bruttissimi. No. Se sei in FriendZone, un minimo di potenziale – indubbiamente – lo possiedi. Magari sei un tipo intellettuale, e lei si sente “cosy intellygenteh” parlando con te. Magari sei un tipo spiritoso, “e mi fay tantoh rydereh”. Magari sei pure caruccio. L’idea di tenere in attesa perenne un ragazzo caruccio le fa gola. Si diverte a vederti fare lo zerbino.
Altro punto importante. Molti pensano di essere stati FriendZonati, mentre in realtà, nella FriendZone ci si sono ficcati da soli. Per esempio, non hai cercato di baciarla entro le prime 3 volte che vi siete visti. Non hai messo TU le cose in chiaro. Molti uomini, anche carini, finiscono per scavarsi la fossa con le proprie mani. Mi sembra importante precisare questo perché per la donna l’attrazione sessuale (nei confronti di un normaloide) non è sempre costante, ma altalenante, intermittente.
Certo, un 8 oggettivo sarà sempre attraente. Non cambia nulla, per lui, provarci dopo 10 minuti o dopo 10 anni. Ma per un 6/7 un errore “temporale” può essere deleterio. La maggior parte dei FriendZonati sono dei 6-7. Uomini che – per una frazione molto breve di tempo – avrebbero forse avuto una chance. Uomini che, spesso, non hanno giocato in tempo le loro carte.
La FriendZone non è dovuta alla cattiveria di nessuno, le donne non sono “sadiche” perché ti inseriscono in FriendZone. Fa parte della loro natura. Se un uomo non è altamente attraente, allora lo si abbandona “fra color che son sospesi”, in un limbo incolore, a marcire.
Se sei in FriendZone – se sei stato FreindZonato in passato, o sei finito spesso in questa landa deserta – ho una buona notizia: SICURAMENTE NON SEI BRUTTO. O almeno, non sei un BruttoVero.
Per il BruttoVero non c’è scampo: il rifiuto è brutale – categorico e immediato. Certo, se ti ritrovi in FriendZone sicuramente non sei nemmeno bello, ma almeno non sei da buttare.
Chi finisce spesso in FriendZone potrebbe essere il tipo di ragazzo che può trarre vantaggio dai corsi di seduzione. Attenzione. Qui si apre una piaga che è bene subito sanare. I corsi di seduzione sono generalmente merda, lo sappiamo bene. Ma non è detto che non funzionino per niente su ragazzi “normali” (tipici abitanti della FriendZone). Un ragazzo che finisce spesso in FriendZone si presuppone che abbia – almeno – il POTENZIALE per essere “un minimo attraente”. I corsi di seduzione venduti ai BruttiVeri sono il male. Ma i corsi di seduzione venduti a ragazzi dal potenziale fisico sufficiente possono aiutare con la FriendZone. Ho detto “aiutare”, e non “fare miracoli”.
Ho notato che uno dei problemi maggiori di chi finisce in FriendZone è spesso la difficoltà di mettere in chiaro le proprie intenzioni. Spesso è un uomo che lancia segnali ambigui, o che teme particolarmente il contatto fisico. In questi (abbastanza rari) casi, i corsi di seduzione possono portare dei giovamenti.
Però occorre essere chiari e onesti con se stessi fin da subito. Ho il potenziale FISICO per ottenere sesso da una ragazza carina? Se la risposta è “NO” o “NI”, meglio lasciare perdere. Si rischiano figure di merda pazzesche – o di finire in tribunale per molestie (di questi tempi).
Il problema maggiore di chi si ritrova spesso in FriendZone è principalmente il suo essere un “bravo ragazzo”, un “NiceGuy”. La ragazza perde il treno per Milano? C’è il FriendZonato che l’accompagna in macchina. La ragazza deve sostenere una spesa considerevole per qualche cazzata? Il FriendZonato paga. E così via. Prima ti togli dalle palle e meglio è.
Cosa fondamentale. Se nonostante tutto si finisce spesso in FriendZone, occorre gelare e annichilire ogni rapporto con la ragazza che ci ha FriendZonato. NO CONTACT. Sembra facile, ma è difficilissimo. Soprattutto le prime volte. Non è colpa di nessuno, se non del nostro orgoglio speranzoso. Come ho scritto sopra, chi finisce in FriendZone spera sempre di cavarsela, di uscire da quella condizione umiliante. Ripeto: la FriendZone NON è una “sala di attesa”, bensì una cella, una condizione malsana e permanente. Soprattutto: permanente.
Se una donna ti mette in FriendZone è per sempre, a parte casi rarissimi che qui non fanno testo. Taglia i ponti. Saluta educatamente e bloccala. Non ti arrabbiare, non farle notare l’insensatezza dei suoi discorsi. Se sei in FriendZone, per lei sei sessualmente attraente quanto un lampadario, un frigorifero, un televisore spento. Non fatevi remore.
Se lei ti ha messo in FriendZone, sta sicuramente facendo sesso con altri.
Non hai nessun dovere di fare lo zerbino con una ragazza che non ti considera un uomo ma un orsacchiotto. La verità è che non le piaci abbastanza: muoviti e vai oltre. Cammina e passa! (Tutto questo è già stato detto egregiamente da Red, ma ci tenevo a ribadire certi concetti).
Finire in FriendZone significa avere comunque del POTENZIALE. Non dimentichiamocelo. Inoltre, se la sfanculi e rifiuti la sua “amicizia” è vero che lei – come dice Red – uscirà comunque illesa dalla situazione, ma è anche vero che avrà la prova che non è poi così attraente. Potrebbe comunque perdere i vostri favori, il vostro utilizzo come zerbino, il vostro essere tamponi emotivi. Qualcosa – anche se poco – perde anche lei. Sopratutto se… la ghostate!
Finire in FriendZone significa avere comunque del POTENZIALE, stavo dicendo…
Forse non si è belli di viso, ma si è alti. Forse non si è alti, ma si hanno lineamenti gradevoli. Forse si è ben curati e spiritosi. Sicuramente non siamo dei BruttiVeri, perché – ripeto – in tal caso le donne non ti darebbero neanche una stretta di mano.
E qui entra in ballo l’asso nella manica che ti potresti giocare.
Presumendo che chi finisce in FriendZone sia tutto sommato una persona gradevole, un tipo del genere potrebbe trarre giovamento enorme dalla frequentazione di PayGirls.
Proprio perché “cliente perfetto” (in media MOLTO più bello – o molto più giovane o gentile – della clientela a cui è abituata la PayGirl), il ragazzo che veniva messo in FriendZone può finalmente farsi scorpacciate di buon sesso.
Lo deve pagare, il sesso? In FriendZone il poveretto dovrebbe pagare comunque: e non il sesso – che lì non esiste – ma le continue rotture di coglioni. Meglio portare a casa dei bei ricordi di sesso fatto bene, che fare lo zerbino senza palle né spina dorsale.
Il requisito numero uno per non finire in FriendZone (o per sfanculare apertamente chi ti ci ha messo!) è essere sessualmente appagati.
Anzi: questo è il requisito numero uno di ogni interazione con una donna.
La prima cosa che ho detto è che la FriendZone non è una sala d’attesa, ma una cella di cui hanno gettato via le chiavi. Sperare di ottenere sesso dalla ragazza che ti ha messo in FriendZone è da pazzi. Ma tu vuoi scopare. Allora paga! Non c’è modo migliore per dimenticare una donna che ti ha FriendZonato che buttarsi fra le braccia di una brava professionista. Garantito!
Nu me ne po fregà di meno delle amicizie con femmine, per me sono alla stregua delle due chiacchiere in ascensore. Non mi interessano neanche quelle imbarazzanti confidenze post amplesso in cui lei ti chiede le ragioni dei tuoi silenzi, credendoti preso dal momento magico, quando in realtà non stai pensando assolutamente a niente.
Nell'est europa, non nelle capitali (che sono occidentalizzate) ma nei paesini dell'Ucraina lontani dalle metropoli, il mondo sembra fermo agli anni 70 per fortuna.
La donna cerca un compagno della vita che la ami e da amare.
L'uomo pero' fa l'uomo e la donna fa la donna. Nel senso che la donna non va in giro a sganzeggiare o a troieggiare con le amiche o in palestra e tende a fare una vita morigerata per risparmiare e dedica le sue energie al marito e a fare un lavoro anche umile per aiutare la famiglia.
Pero' l'uomo deve fare l'uomo e le rogne se le prende lui.
Il vicino del piano di sopra sgocciola sulle tende? E' una rogna dell'uomo (per dirne una). Stessa cosa tutte le rogne burocratiche (multe, tasse, litigi con uffici pubblici ecc) anche perche' lei venendo da fuori avrebbe difficoltà.
Adesso invece rispondo a chi dice che nella società patriarcale ti tocca una donna come ti tocca ti tocca e te la prendi. Vero. Pero' nel "liberismo sessuale" (o deregulation) molti maschi sono destinati a non averne nemmeno una.
Ragioniamo: nella società patriarcale le donne non venivano distribuite a caso, c'era anche lì un'appetibilità maschile: il chirurgo magari biondo con occhi azzurri e mascellone sposava la cerbiattina nordica, l'operaio con mascella retrusa la bruttina sovrappeso.
Oggi il maschio migliore se le scopa tutte e l'operaio retruso rimane a seghe.
Meglio una donna bruttina o un'infelice solitudine?
Il liberismo (si cerchi "deregulation del mercato del mating") o capitalismo sessuale conviene solo ai belli cioè alle parti piu' forti.
E' come dire che durante il comunismo non potevi diventare ricco. Avevi un bilocale e basta.
Vero. Pero' viceversa nel capitalismo sfrenato rischi di dormire sotto un ponte.
Penso sia fondamentale separare nettamente l amicizia dalla friendzone
L amicizia è forse il più nobile dei sentimenti la friendzone è un rapporto malato da troncare al più presto .
La friendzone funziona però solo con la complicità del friendzonato che spera col tempo di modificare il rapporto senza questa misera speranza non ci può essere friendzone
Come riconoscere una sincera offerta di amicizia da una friendzone? Secondo me il sistema migliore è essere tu a chiedere a lei qualche favore se risponde sdegnata il significato è chiaro
Non potrò mai dimenticare quello che mi disse la mia friendzonatrice storica nell'ormai lontano 2012: "magari fossero tutti come te". Poi ad una festa di compleanno di una sua amica, si presenta alla aguzzina un belloccio ovviamente estroverso, essendo ben conscio dei suoi vantaggi estetici che entro la fine della serata riesce a limonarla e si mettono insieme per un pò. Alla fine vengo a sapere che il tipo in questione è stato visto baciarsi come un'altra e la loro relazione finisce. Non era un "tipo come me", eppure ha ottenuto quello che io non avrei mai potuto ottenere. Da allora è cominciata la mia stairway to redpill.
Il rimedio contro la friendzone e’ uno solo: una volta che pensate che la donna oggetto dei vostri desideri abbia avuto il tempo di conoscervi, nel bene e nel male, a meno che non vi abbia fatto capire che non siete il suo tipo, fatevi avanti!
Non fate passare mesi, o anni. Le donne hanno tutto l’interesse a mantenere una certa ambiguità, a illudere l’uomo dal quale non sono attratte per poterlo sfruttare per una molteplicità di fini.Non consentiteglielo!
Facendovi avanti, volenti o nolenti, non potranno piu’ nascondevi la verità.
Inutile dire che la verità potrebbe non piacervi, ma rimane il fatto che almeno non verrete sfruttati e non verrete relegati nell’umiliante friendzone. In piu’ non perderete tempo con le cause perse e potrete dedicare il vostro tempo ad altre donne piu’ gratificanti
La ragazza che mi ha friendzonato (con la qualw mi ero comunque fatto avanti poco dopo averla conosciuta) mi diceva che x lei l'importante è il carattere della persona: immagino che sia solo il caso che ora lei abbia trovato il carattere che voleva nel bello che frequentava il mio gruppo di camminata. Lei x me ora non esiste più…
Racconto un altro episodio più recente. A me, la parola "favore" non è mai piaciuta, prefesisco dire "mi rendo utile", la parola favore da l'idea di qualcosa fatta contro voglia, ad un fratello o una sorella per esempio non fai un favore, ma ti rendi utile perchè è naturale sostenerli. Un'amica, mi chiedeva spesso "favori" e non mi sono mai creato problemi era fidanzata con un incapace quindi era costretta a chiedere a me di aiutarla in cose anche importanti, ma quando la riaccompagnavo a casa, a volte non mi dava neanche il bacetto sulla guancia per salutarmi. Il giorno del suo 40esimo compleanno, la saluto con un abbraccio, ma… la sento sorpresa e quasi infastidita, poco dopo arriva un altro nostro amico ed è lei che si lancia a salutarlo con un abbraccio perchè non lo vedeva da tempo. Senza dare spiegazioni, dal quel momento in poi ho smesso di fare favori ed ho iniziato a trattarla più freddamente. Poi, dopo ho pure scoperto che mentre con me faceva la madre superiora non si cre problemi a darla a ragazzi che hanno anche 15 anni meno di lei e che li si può classificare a tutti gli effetti delle scimmie. Si può dire che l'ho scampata bella, sarò stato fiendzonato, ma potevo diventare cornuto e chiacchierato.
Ho "frequentato" un'amica per quasi quattro anni, era findanzata e non mi sarei tirato indietro per una bottarella ma non avevo mai pensato a lei per una storia duratura, con tempo inizia a piacermi il suo ragazzo l'aveva lasciata ed ho provato a farmi avanti, la sua risposta è stata: "ma ti ho forse fatto credere qualcosa?", lo disse con un tono dispiaciuto come se si sentisse colpevole di avermi inviato segnali sbagliati. La mandai affanculo con tutto il cuore, non prima di aver provato a spiegarle che non spettava a lei decidere di mandare segnali o meno, un maschio può farsi avanti quando inizia pensare che ci possa essere qualcosa di più di un'amicizia. Comunque non mi sono fatto mancare niente, frequentava un tizio pure abbastanza brutto di cui mi parlava spesso male perchè era stupido e mi ripeteva che lui non era come me. Addirittura con me passava volentieri ore al telefono e si dimostrava seccata se il tizio la chiamava alle 23 per darle la buonanotte. Sono passati molti anni, ma è comunque facile abboccare a situazioni simili.
Esattamente. Il problema però è che tu per lei non sarei mai abbastanza, non ha importanza quanto il tuo M ed S siano migliorati, il tuo L non le darà mai le vibrazioni che cerca. Riuscirai a portarla a letto, averci una relazione e magari anche sposartela, ma lei continuerà a sognare lo sventrapapere che non avrà mai (sessualmente a parte)
La friendzone(dico la mia sull'argomento in generale) non ha niente a che vedere con l'amicizia.
C'è una persona attratta dall'altra(e si vede nel 99% dei casi). La seconda non lo è e se ne approfitta(spesso in malafede).
Oppure una scarica l'altra parlando di amicizia per non apparire superficiale(tanto lo appare lo stesso se lo è, la gente non è stupida fino a questo punto). In entrambi i casi è sbagliato.
Se una persona non piace, è meglio avere il coraggio di dire : "non mi sento attratto/a per niente da te, non mi piaci, mi fai schifo esteticamente, mi piace il/la belloccio/a".(è un modo di dire). Ovvero ESSERE CHIARI. Sicuramente è infinitamente meno offensivo che dire "ti vedo come un amico" che in termini relazionali è un pochino come vedere una persona come asessuata o dargli lo stesso valore di un vegetale.
Allo stesso modo chi capisce che l'altra persona non è interessata, DEVE rivolgersi altrove. Non deve fare l'amicone/a nella speranza che qualcosa in futuro cambi.. altrimenti.. la presa in giro se la cerca…
Credo che una persona "adulta" sia in grado di rendersene conto, quando qualcuno prova attrazione o meno… Non ci vuole chissà cosa.
Avere "trasparenza" è importantissimo per non perdere tempo in inutili pseudo-rapporti basati sul nulla.
Che analisi perfetta!!!
Complimenti per l’articolo, mi ci ritrovo al 100% Mi ritengo un uomo dal valore di mercato medio, di aspetto gradevole, alto, non ricco ma con un lavoro che mi permette di uscire e viaggiare senza particolari sofferenze economiche. Il problema è che ho 55 anni ed ho conosciuto una tipa di un’altra città di 47 anni con una figlia avuta da una precedente relazione, lei ha un’azienda in difficoltà, è molto attraente e conduce uno stile di vita aperto e disinvolto. Ci siamo frequentati ed il mio istinto (di cui mi fido) mi dice che lei era attratta dal mio mondo di fare “generoso” anche se a lei fisicamente piacciono palestrati, abbronzati e più giovani (grazie al c… anche a me piace la Leotta aggiungo). Comunque ho profuso tanto impegno (anche economico) e mi sono zerbinato fino ad accettare un rapporto in cui ci si vedeva una volta al mese per poi vedere come andava; dopo tanti sproloqui sulla persona intelligente e premurosa che sono, il risultato? La tormento con il mio parlare d’amore e di prendersi cura della persona amata e lei sente la mia energia pressante per cui mi propone la famosa frienzone. E grazie al c… (ripeto) a lei conviene avere un paggetto che la riempie di attenzioni e poi passa le serata in discoteca dove trova chi l’energia pressante gliela trasmette in altri termini.
Fortunatamente quel poco di autostima che mi era rimasta mi ha permesso di scappare a gambe levate e non farmi più sentire, comunque anche se laureate, intelligenti e libere le donne restano pur sempre degli animali, come noi uomini certo, ma che ipocrisia a volte, perché fanno finta di non esserlo affatto.
Frequento adesso una bella donna della mia età con meno pretese e più cuore, vediamo come va a finire…
Ciao, ho superato da un pezzo gli “anta”. Non so bene come rapportare questo concetto di friend-zone alla mia esperienza di vita. Leggendo questi resoconti provo delle sensazioni familiari anche se antiche. In qualche modo in gioventù devo essere stato anch’io friendzonato, anche se allora non mi pare di aver mai sentito questa espressione. O forse ho solo interiorizzato racconti di amici. In realtà i pali più clamorosi, quelli che ricordo, non comprendono la fase friendzone, me li sono presi brutalmente nel momento in cui mi facevo avanti e la cosa è finita lì. Credo che in quei casi istintivamente me la sono data a gambe. Forse sempre l’istinto mi ha salvato dal cadere nella rete di qualche profumiera.
Devo dire che le cose sono cambiate da adulto. In realtà alcuni successi anche insperati li ho avuti proprio da rapporti femminili di amicizia.
Assolutamente negato nel fare approcci con donne con cui non ho confidenza, tantomeno con sconosciute, ho avuto sesso da qualche amica/collega di lunga data. Donne con cui un rapporto di confidenza consolidato ha fatto progressivamente cadere i tabù, prima nelle conversazioni e poi anche nella reazione che esse avevano quando, fra il serio e facevo, buttavo là la proposta indecente. Certo, parlo di donne mature, ma di sicuro non brutte anzi. Mi rendo conto comunque che quel rapporto di amicizia preesistente non corrisponde esattamente al concetto di friendzone qua descritto, dato che era un rapporto alla pari e non squlibriato in favore del lato femminile. Poi è capitata anche a me qualche manipolatrice, ma alla mia veneranda età credo ormai di sapermi difendere
Secondo me comunque perfino per la friendzone è richiesta una soglia estetica minima, dove per friendzone intendo uscire continuativamente con una senza poterci combinare nulla. La mia impressione è che al di sotto del 5,5/6 non sei buono neanche per la friendzone, perché si vergognano a farsi vedere in giro con te. Viceversa il 6 è la soglia estetica perfetta per la friendzone, una vera maledizione, e infatti io che sono un 6/6+ ne sono il campione indiscusso.
Riguardo al passare per fassista / rassista / nassista, sinceramente alla mia età, importas—.
Io sono di quelli che alle accuse di razzismo risponde "si, sono razzista, e allora?"
Che poi io non mi sento razzista, sono i radical scicche a definirmi tale ma ci sarebbe da aprire un capitolo che andrebbe off topic.
ho avuto una pessima esperienza con una ragazza, friendzone infinita, molti errori da parte mia anche una singola volta che lei sembrava starci, poi zerbinismo e altro. Alla fine della fiera sono partito per il Brasile per 3 settimane e quando sono tornato lei si lamentava che non la trattavo più come prima. C’est la vie, mon cheri!
Bravo, condivido. La cosa migliore è evitare proprio di entrarci. Se a me interessa arrivare al settimo piano, quando sono davanti alla pulsantiera dell' ascensore devo premere 7, giusto? Se premo 2, non posso certo lamentarmi del fatto che arrivo al secondo piano! Tale metafora sta a significare che determinate reazioni scaturiscono SEMPRE da nostri determinati comportamenti.
@Andy [parte_01]:
Così giusto per capire…ma sei anche sei un classe 197X (con 0 <= X <= 9) ?
No perchè va bene la teoria del bias di conferma ma la compagnia che dici di aver incontrato e della friend-zonatrice str@@@a che ha pessimi rapporti con il padre
(o con il suo primo fidanzatino per quanto riguarda le mie esperienze viste) … guarda lo ho constatato anche io in situazioni similari.
Comunque riprendo il tuo post per dirti la mia esperienza:
A) Lato umano peggio di quello estetico
Qui invece non ho mai visto cessette str@@@e anzi direi che a memoria il lato umano era positivo sia nelle belloccie che nelle cesse.
Ma ricordo certe obesone che se la tiravano così come donne da taglio capelli corti corti "alla lesbicona" (tipo quelle die Griffin 🙂 ).
B) Ammirazione delle (poche) ragazze.
CONFERMO al 100% ed in pieno…scene di zerbinume allo stato puro.
Ma robe tipo che io chiedevo di ballare un lento e mi guardavano super-invidiosi. Poi al mio primo segnale di abbraccio più intenso…vade retro 🙂
per non parlare di tentativi di baci o tenere per mano…schiaffi mai volati ma gesti di repulsione o altro quello si…che donnette tristi.
Poi con le mie conoscenze di chat ne ho combinate di peggio !! alla facciazza delle donnette tristi dei vent'anni e dei loro amici bluepillati, zerbinati ed anche pizzettati !!
Altro discorso (avevo fatto un corso di Tango perchè … nei corsi di ballo si cucca 🙂 come scrive qui il nostro redpillatore {#01}) che non dimenticherò mai questa scena:
Uscita insieme a ballare e parlo con due uomini del corso sulle partner di ballo … ballano bene Elena, Chiara e Lucia (nomi inventati) dico io.
Risposta loro beh si certo…confermo.
Ed io dico (che cavolo abbiamo venti anni !!! siamo giovini !!!) che me le sarei portate a letto tutte e tre e lo dico sincero non da morto di figa (testuali parole mie).
Il loro sguardo di compassione verso di me prigioniero degli ormoni che non capivo la gioia spirituale del ballare insieme…ma per favore !!
Esiste anche una pagina che si chiama "BOOM.Friendzoned" e conta quasi due milioni di iscritti. Questo per dire quanto è diffuso il problema della friendzone.
Si trova davvero della roba interessante.
Mi son trovato a cercare di ricordare se sono mai stato friendzonato a livello "ti vedo solo come un amico/fammi questi favori" e andando a ritroso più o meno rispondevo no.
Sia chiaro, mi son preso dei due di picche con ragazze con cui ero e sono (per un po', poi la vita va avanti, si cambiano giri) rimasto in buoni rapporti o delle cotte inespresse, ma non mi sono mai trovato nella situazione "l'altro se la spassa, io ne sopporto i problemi".
Se vado a vedere, le uniche volte che sono stato davvero vicino la friendzone, sono state tutte e due alle elementari. E a ben vedere è stata colpa mia. 😀
Ero grassoccio (ma scheletricamente non brutto, avevo un viso molto carino, ma se hai il doppio mento a 8 anni, buon dio…), timido.
Entrambe le volte queste compagne carinissime, che corrispondevano al mio ideale di "fidanzatina" dell'epoca (occhi chiari, capelli chiari), ma non particolarmente sveglie, scolasticamente.
Quindi le "approcciavo" aiutandole nei compiti, a ripassare.
E in entrambi i casi, finirono con un altro compagno di classe, che semplicemente le chiedeva se voleva essere la sua fidanzatina (si parla delle elemtnari, eh, la cosa era un mero fatto di status e un tentativo di mimare i comportamenti adulti) e non aveva addosso 20 chili di troppo a 8-10 anni.
Quindi, alla fine, che cosa insegna questo: che ero io ad aver sbagliato approccio, puntando a conquistarne l'amicizia per poi farne delle fidanzatine. Se vuoi trombarti una, metti in qualche modo in chiaro che ti piace, e fallo in fretta, non fare l'amico.
Ah, ok, poi si può discutere di un'altra, quand'ero più grandicello, avevo smaltito -crescendo in altezza- i chili di troppo e ero relativamente piacevole da guardare, ma non la metterei nella categoria FZ, anzi, anche se a prima vista qualcuno potrebbe essere tentato da classificarla nel "ti ha sfruttato". Ma è un'altra storia.
Per molte femministe la friendzone è da maschilisti, e si sentono offese quando un bravo ragazzo è dispiaciuto che lei abbia scelto un delinquente come amante, che magari la picchia, e usa proprio il bravo ragazzo come sfogatoio.
Da una parte ho letto:
"La mia migliore amica si è messa insieme a un delinquente che mi ha brutalmente aggredito e mandato all'ospedale perché non intendevo prestargli dei soldi.
A lei ho detto: "chi ama il io nemico è anch'esso mio nemico. Per me non esisti più" [era venuta a trovarmi all'ospedale].
Lei si è messa a piangere.
Sono maschilista?"
Per voi è un maschilista?
Vi è capitato che qualcuno o qualcuna vi abbia proposto l'amicizia DOPO l'essersi frequentati? Che avete fatto? Pensate che sia un modo anche quello di tenersi la porta aperta e ritornare sui propri passi nel caso non si riesca a trovare di meglio? O per placare i propri sensi di colpa? O altro ancora?
E vi è capitato di ritrovarsi in amicizia naturalmente, senza secondi fini o forzature magari dopo molto tempo che la storia si era chiusa?
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@Anonimo 6 aprile 2019 18:03
Ci potresti gentilmente spiegare come sono andate le cose quando scrivi "ed il bello è che in un caso era stato lui a cercarmi ed a mostrare interesse per me." così almeno capiamo tutti? Grazie.
@Anonimo_06_marzo_2019_2122:
Sincero (non prendertela a male) ma quel che succede a Claudio Amendola proprio non mi sembra un discorso di friend_zonatura.
Vado a memoria del film (non ho aperto il link che hai inviato ma un po' lo ricordo anche SE il vero capolavoro dei primi Vanzina è i Fichissimi 🙂 ) e ricordo che:
01) La tipa era fidanzata con un tamarro tristee sfigato che non lscopava (ma da quanto compreso era pieno di soldi e con elevato status per il suo lavoro di fotografo).
02) Claudio Amendola flirtava anche con altre ragazze…insomma era in gita con gli amici e come tale si comportava…non sbavava dietro a quella scemina.
03) Non ricordo che la tipa raccontasse a lui di come scopasse con il fotografo o altre scemate.
04) Alla fine che si rivedono a Roma la scena fa intendere che interesse è ora reciproco e quasi sicuro si rivedranno.
Però come dire…mio parere personale.
firmato: ex-nerd-chatters-slayer
Tutti questi discorsi sulla "friendzone" mi hanno riportato alla mente le vicende interpretate da Antonella Interlenghi e da Claudio Amendola nel film "Vacanze in America" dailymotion.com/video/x6d9s8u (spezzoni dal 32.39 al 34.36 e poi di nuovo da 36.49 a 38.13).
Che ne dite?
@Anonimo27 febbraio 2019 18:42
Per quanto riguarda la mia età, diciamo che la X tende di più allo 0 che al 9… 🙂
Riguardo la tipa stronza del mio post – Andy26 febbraio 2019 21:35 -, che avesse dei problemi col padre, l’ho sparata io, giusto per far capire il tipo di persona che era. Magari, come dici tu, era stata scaricata dal suo “primo fidanzatino” alle medie e, quindi ferita mortalmente nell’orgoglio (LOL). Sta di fatto che nutriva un odio veramente profondo verso il genere maschile e, di conseguenza, aveva bisogno di rivalersi sul malcapitato di turno.
Riguardo il mio post – Andy27 febbraio 2019 16:00 -, quando scrivo “…e il lato umano era peggio …”, intendo dire che queste tipe erano vuote come delle zucche, superficiali, petulanti, capricciose, lagnose, isteriche ecc…, oltre ai discorsi che facevano che ho citato nell’elenco.
Riguardo il tuo post – Anonimo27 febbraio 2019 18:46 , “A volte mi mancano lo ammetto perchè non erano persone cattive o insignificanti…”, a me, al contrario, quelle persone non mancano affatto. A parte il tempo e le occasioni (in generale, non solo riguardo all’altro sesso) che ho buttato via stando quasi tutte sere dei weekend al bar, questi erano i classici tipi snob “radical chic” che parlano di potere al proletariato, abbattimento del capitalismo, rivoluzione ecc. ecc., ma poi non fanno nulla per mettere in pratica ciò che sostengono (che coerenza!!). Mi viene da ridere ripensando ad alcuni di loro perché erano pure pieni di soldi e non facevano un cazzo (o quasi) dalla mattina alla sera, a parte bere birra e fumare canne.
Un Saluto
Andy
@Andy [parte_02]:
C) Giramento di balle.
CONFERMO al 100% ed in pieno…perchè dopo un po' non è possibile esci una anche due sere a settimana e le serate sono davanti ad un birrozzo a parlare di politica.
Poi maschi che portano altri maschi e fidanzate che portano la sorella con gli amici … veramente serate con 20 uomini e 3 donne !!!
Quando tu dicevi…ma che palle queste serate qua oppure rimanevo a casa a giocare al PC passavo per a-sociale, triste, depresso cronico, ecc. ecc.
Ricordo una volta mi disse la fidanzata di un mio amico (ma dai che viene mia sorella "era fidanzata" e poi la lella "aveva 30anni") ed io risposi:
Si ma poi arrivano anche quelli la del paese a sud-ovest che sono degli juventini sfegatati con il pizzetto ? NO Grazie ma rimango a casa che devo portare i Babilonesi su Alpha-centauri {#02}…una serata molto più produttiva !!!
D) Passare per fascista.
Questo NO (che di questi tempi "boldrinosi" in quanto maschio-etero e bianco e pure british ed anche sostenitore dei giallo-verdi…beh in automatico lo sono 🙂 ) dato che ho avuto sempre idee in qualche modo tendenti ad una vera sinistra (alla Peppone o come il Ghandi della patata bollente {#03} per intenderci).
Però ero il morto di figa perchè mi lamentavo e spesso dell'assenza non tanto di donne ma della possibilità di conoscerle.
Questo da una parte lato maschile e femminile mi causò tanta simpatia ed amicizia (parlavo liberamente con le amiche/i, mi davano tanti bei consigli ma ZERO pratica…leggasi presentarmi loro amiche).
Realizzai poi in ultimi tempi di frequentazione che forse tale "amicizia" era solo Schadenfreude {#04} e quando alla fine raccontavo dei miei "ripetuti" successi (beh almeno ora potevo provare 🙂 anche SE di due di picche con le chat ad inizio ne ho presi 🙂 ) percepivo irritazione e invidia.
MA come siete miei amici…io voglio condividere con voi esperienze di VITA REALE DA 20enni ( e non … redpillatore ispe dixit: "il massimo del divertimento è la cameriera che sbaglia ordinazione" ) rendervi partecipi e illustrarvi come fare…e voi mi evitate…mavafff !!!
Le ragazze amiche non ne parliamo, a livello blue-pill ero un p@@@o perchè maschio con molte esperienze è p@@@o dentro (se è gay va bene perchè è sesso arcobalenoso).
Ma a livello inconscio di red-pill ora lo posso affermare con quasi-certezza il loro utero non poteva sopportare idea che un "potenziale" beta-provider fosse diventato uno scopatore seriale (beh per i loro standard si 🙂 ).
E) Discorsi scemi da donna (woodstock, sex and the city, vestiti provocanti).
Qui argomenti non proprio gli stessi ma di c@@@@te (anche supportate da uomini) ne ho sentite molto ma vado a memoria riprendendo i tuoi argomenti.
Sessualità libera dicevo era anche sesso con sconosciuti E le tizie beh dainon era proprio così e poi ci vuole amore, dolcezza, sentimento…voi uomini siete proprio animali.
Sex and the city come telefilm a me non dispiace (ma giusto per vederlo se capita che ero in trasferta e su altri canali non c'era nulla) ma è un telefilm … fine e stop {#05} !!
Invece le quattro simpaticone erano viste come modelle perchè potevano esprimere una sessualità libera che anche le donne blablabla (eccerto…amore, dolcezza e sentimento 🙂 ).
Sublime il discorso dell'utero che io dicevo che fra dieci anni (cioè ormai dieci anni fa 🙂 ) mi sarebbe piaciuto avere una famiglia, costruire qualcosa INSIEME alla mia lei…insomma un obbiettivo sincero di vita.
Questo mi etichettava come "retrogrado" anche se io facevo esempio di plyastation che ha due joypad e quindi un rapporto di coppia meritava due assi da stiro (ognuno si stira la sua roba 🙂 ).
Ormai la situazione è diventata insostenibile, chiunque provi ad uscire anche solo leggermente fuori dal coro viene brutalmente attaccato in stile caccia alle streghe. Un qualsiasi passo falso basta affinchè ti accusino di voler invadere la Polonia! 😀
@Andy [parte_03]:
F) Cambiamento "radicale".
Beh io questo "gruppo di amici" lo abbandonai gradualmente e ne guadagnai in salute, tempo produttivo, capacità di ottenere un lavoro serio (come ho detto ho avuto vari problemi).
Diciamo che quando lo abbandonai del tutto avevo compreso il meccanismo della seduzione in chat ed iniziai a scopare per bene.
Ma coemn nel tuo caso quando li abbandonai (non li frequentavo) più con insistenza avevo messo le basi per costruire una vita migliore (anche SE non scopavo ancora molto).
A volte mi mancano lo ammetto perchè non erano persone cattive o insignificanti … solo che il virus della red-pill ormai si era infiltrato nel kernel del mio S.O. cerebrale e non c'era blue-pill che tenga 🙂
Ma ecchcc… E sti cavoli…quanto ho scritto 🙁 .
Guarda red-pillatore qui c'è materiale per un articolo SE unisci (come tu preferisci) il mio commento con quello di Andy dal titolo:
Andy & ExNeChas – Andata & Ritorno dalla dimensione blue-pillata {#06}.
firmato: ex-nerd-chatters-slayer
CONTENUTI-EXTRA:
—————.
#01: ilredpillatore.org/2017/08/i-corsi-di-ballo-sono-utili-per.html
#02: it.wikipedia.org/wiki/Civilization_II
#03: it.wikipedia.org/wiki/La_patata_bollente
#04: it.wikipedia.org/wiki/Schadenfreude
#05: youtube.com/watch?v=Rqb4V9GxaBo
#05: Da ex-nerd il Telefilm con la T maiuscola (dove la T è la gondola di curvatura collegata allo scafo 🙂 ) è Star Trek ma per favore… Get a Life come dice Kirk nel video sopra.
#06: it.wikipedia.org/wiki/Ritorno_alla_quarta_dimensione
Bene…ottimi racconti !!
Io non sono mai stato friend-zonato ma non perchè "troppo figo" o che altro…
Perchè proprio mi sono mancate occasioni di conoscerle le ragazze da giovane ed avevo tanti altri problemi.
Invece ho visto molti altri farsi friend-zonare ( e da bravo blue-pillato che ero li invidiavo anche quando frequentavano ragazze che poi li avrebbero friend-zonati … ma si può essere più disillusi di così 🙂 ?? ) e alcuni di questi poi mi avrebbero visto con "disprezzo/rabbia" quando più tardi scoprii il dilettevole mondo delle chat.
Come ho detto altre volte adoro questo blog perchè è un sublime tunnel spazio-temporale tachionico verso il me stesso di venti e passa anni addietro ma soprattutto un valido insegnamento per le giovini generazioni.
Certo che sarete friendzonati almeno uan volta nella vita giovini lettori…forse due…e direi financo tre (poi basta però 🙂 ) ma almeno ora sanno la teoria della red-pill leggendo i vostri commenti ed è un'arma in più per affrontare le difficoltà della vita.
Le difficoltà della vita da affrontare, superare per poi divenire più forti una volta superate (come La fondazione dei romanzi di Isaac Asimov .-) ) .
Questo discorso di affrontare e superare le difficoltà della vita è una cosa che invece quasi mai fanno le giovini donne italiote eterne licealotte fino a quasi i 40anni ma anche oltre … ed è colpa degli uomini che non sanno essere più uomini ed anche della varie "amiche" chicca che si è accasata con il capo degli amici della bea (che si è scopato anche la Bea ovviamente 🙂 ) che gli ha rubato il "fidanzato" che frequentavano il muretto al parco Mazzini..mavafff !!!
firmato: ex-nerd-chatters-slayer
Mi permetto di dissentire parzialmente dalla analisi sulla friendzone che ho appena letto. Effettivamente, nella maggior parte delle dinamiche che ho potuto osservare, i meccanismi comportamentali ricalcano quanto descritto. Tuttavia ho notato che esiste una piccola percentuale di casi dove la friendzone può rivelare alcune caratteristiche idonee per realizzare un costruttivo e gratificante rapporto di amicizia, per entrambe le controparti.
Credo che un esempio possa tornare utile per fare chiarezza, quindi parlerò di me stesso, anche per non coinvolgere la privacy di nessuno.
Conosco Mariuccia da più di 30 anni. Mariuccia è una professionista laureata e si è sempre occupata con successo della sua attività, sia in ambito pubblico che privato, ottenendo ottimi risultati. Da giovane era una ragazza piuttosto carina, mai superba, mai altezzosa, caparbia ma gentile, e senza mai darsi arie pur essendo nella condizione di poterlo fare. Non si è mai sposata e non ha mai avuto figli. Ha avuto un compagno per circa 20 anni, poi si sono separati. Adesso è una pensionata relativamente giovane ed ha un nuovo compagno, col quale però non convive (!!!!).
Io non ho mai provato attrazione sessuale per Mariuccia, nè prima del mio matrimonio nè dopo. Tant’è vero che ho avuto molte frequentazioni femminili in contemporanea alla nostra conoscenza (prima di sposarmi…).
Se dovessi sforzarmi per cercare una definizione da assegnare a Mariuccia, credo che il termine più vicino al mio pensiero sia qualcosa di simile ad una sorella… Ovvero La considero una preziosa amica intelligente, e più di una volta il suo punto di vista è stato in sintonia con il mio, cosa abbastanza rara per una donna. Sareste sorpresi di scoprire quante volte ho chiesto la sua opinione e ho ricevuto un supporto valido ed efficace, spesso molto più obiettivo di quello che avrei potuto ottenere dagli amici.
C’è un detto che recita più o meno così : “L’intelligenza non ha sesso, non ha età e non ha colore”. Ecco, io sono testimone di questo concetto poichè l’ho vissuto e lo sto vivendo tuttora: a volte, quando mi capita di aver bisogno di un parere o di un suggerimento busso sempre alla stessa porta perchè sono sicuro di trovare un punto di riferimento oggettivo ed efficace.
Eppure il lato sessuale nei confronti di Mariuccia è completamente inesistente. Non avverto nessun tipo di pulsione sessuale nei suoi confronti, e il solo pensarci mi procura una sensazione di imbarazzo. Pensate che conosco il suo attuale compagno (siamo diventati amici) e a volte capita che ci muoviamo in tre per qualche occasione sociale (es: cene di gruppo).
Per quanto sopra mi permetto di dubitare del confinamento rigido e rigoroso che viene assegnato alla cosiddetta friendzone. Come ho già detto, sicuramente questa declinazione può essere valida nella maggioranza dei casi, ma non nella totalità. Buon proseguimento a tutti. firmato Mauro.
A me personalmente, essendo io felicemente fidanzato, queste cose non riguardano piu' da un po' di tempo; pero' mentirei se negassi che il mio povero cuore e' ancora cicatrizzato da orribili esperienze passate che hanno completamente drenato le mie energie (nella mia vita conto almeno due friendzones ma probabilmente ce ne sono state altre che il mio io cosciente cerca ancora di negare!).
Cio' che consiglio di fare a tutti i singles (voi fortunelli che avete questa possibilita' 🙂 ) e' di flirtare, lasciare intendere, chiedere e accettare appuntamenti romantici, offrire cene, e poi… "ti vedo come amica" – e non glielo date. 🙂
Si, ci perderete tempo e soldi (perche' dovrete offrire le cene, fare da tassinari, ecc.), ma credetemi quando vi dico che ne varra' la pena. E non vi fate problemi a rinunciare a una scopata, se avete ottenuto quella sicuramente ne otterrete altre, e se per voi ottenere una scopata e' molto difficile allora c'e' un problema da risolvere a monte aumentando il proprio valore di mercato.
PS: quando arriva il momento di dire "ti vedo come amica" non rifilategli la frase secca, deve essere tutto un discorso psicologico molto complesso, articolato, e circostanziato con riferimenti a cio' che c'e' effettivamente stato con quella persona. Dovete proprio avere l'obiettivo di farle perdere tempo!! E poi dopo che vi siete salutati dovete stare ancora li' in chat (WhatsApp o chi per lui) a scrivere intricati arzigogolamenti psicologici che le comunicano quanto vi dispiacerebbe perdere questa amicizia…! Poi pero' a na certa troncate e buttate la SIM, il divertimento e' bello quando dura poco. 🙂