erasmus croazia |
Per la serie “Esperienze Erasmus”
Quando l’Erasmus riesce a trasformare un normie in un piccolo slayer
Ho deciso di raccontarvi l’esperienza del mio migliore amico Erasmus perché ritengo che possa ben esplicitare la mia opinione personale,
secondo cui, a differenza della maggior parte dei post con argomento Erasmus sulla pagina Redpillatore, ritengo che questo tipo di esperienza all’estero può (sottolineo, può) migliorare la vita sessuale di un normie fornendogli nuove armi in più.
Vorrei precisare che ho letto i vari post sull’Erasmus (ed in generale ho dialogato spesso di ciò) e sono consapevole che per un italiano con poche o zero esperienze e nella media estetica, partire per l’Erasmus “non preparato”, cioè 1) con uno infimo inglese 2) con gravi difficoltà nel far amicizia 3) gravissime mancanze nel relazionarsi con le donne: partire con questo tipo di percorso renderà la vostra esperienza Erasmus poco utile per il miglioramento delle vostre relazioni sociali. Mentre invece, e questo cercherò mettere in luce, se partite con un inglese scarso ma decente, siete un buon compagno di avventure (tanto più che in Erasmus si ricomincia da zero e se eravate il tipo meno “apprezzato” del vostro gruppo in Italia questo malus si annulla), e avete una discreta abilità non dico nel rimorchiare ma nel parlare e presentarsi alle donne, se avete tutte questa capacità “base” allora il vostro Erasmus potrebbe davvero rivelarsi proficuo per la vostra autostima e non solo.
La storia del mio amico slovacco Adam
Ho conosciuto Adam nel secondo semestre durante il mio Erasmus in una grande città di mare in Dalmazia (Croazia), lui si trovava già lì dal
primo semestre e questo gli aveva già dato modo di essere conosciuto dagli altri studenti presenti fin dal primo semestre e ai vari locals.
Adam è un ragazzo nella norma estetica, azzardo un 6: 1,76 m, non grasso ma piuttosto fuori forma (pancia e muscoli flosci), con occhi e capelli neri assomigliava più ad un italiano del meridione che a uno slovacco.
Studente nella media (di un corso che non fornisce alcun Status) e con poco Money poiché proveniva da una famiglia umile. Arrivato in Erasmus a 22 anni ancora vergine, ho scoperto in seguito che era considerato dagli altri compagni che lo conoscevano dal 1° semestre come un po’ uno sfigatello, a causa del suo scarso inglese e del suo starsene un po’ sulle sue.
Soprattutto, a suo dire, grazie al suo modo di farsi vedere in discoteca ballando davvero con tutti e facendo divertire tutti, si era fatto la
nomea di uno con cui era super piacevole passare il tempo anche durante le varie gite. In disco ballava con tutte le nostre amiche del gruppo più le altre (ballava, non si strusciava come facciamo noi Italia solo per “appoggiarlo”: un’altra cosa che l’Erasmus ti insegna e che
“dovresti” portarti a casa come nuova arma in dote).
In 10 mesi di Erasmus aveva perso la verginità ancora nella sua fase da sfigato (I semestre), mentre durante la sua fase da “king” (II semestre) era andato a letto con 5 ragazze tutte più o meno pari estetiche o qualcosa in più, di cui con due aveva avuto rapporti sessuali stabili (alcune settimane); in 10 mesi aveva poi ballato (intendo per più di 5 minuti e facendo divertire la tipa) con almeno 100 ragazze e aveva baciato almeno 30-40 ragazze e fra baci e balli si devono includere molte ragazze davvero belle. Sicuramente se avesse avuto 25-26 anni invece di 22 avremmo potuto raddoppiare il raccolto (ammesso che un 25enne mantenga tutta questa passione per le feste e le serate come un 22enne).
Alla fine di tutto poi, con molta coscienziosità, Adam aveva già capito (e ne discutevamo) che questo suo enorme capitale di esperienze doveva riconvertirlo nella sua vita da studente nel suo Paese. Già faceva piani per variare/alternare le sue amicizie una volta in Slovacchia se i suoi amici non avessero “riconosciuto” la sua trasformazione; già capiva che il bagaglio di esperienze di vita e con le ragazze maturato nei suoi 10 mesi di Erasmus se avesse tentato di raggiungerlo in Slovacchia, non non ce l’avrebbe fatta in meno 5 anni, e dunque, una volta tornato, il suo essere intraprendente e scafato (parlare di mille esperienze, popoli e luoghi diversi, sapersela cavare da solo, avere rimorchiato molto, lo status, ecc…) avrebbe dato un’ immagine di sé positiva e una parte del suo status sarebbe stata da lui “ereditata” in Slovacchia.
Dopo 2 anni.
Adesso Adam è uno studente estremamente soddisfatto della sua vita sociale. Dopo l’Erasmus ha fatto parte di un gruppetto di amici di Bratislava (dove studia) dove riusciva ad esprimere la sua positività; la sua intraprendenza con le donne ha dato i suoi frutti poiché continuava a rimorchiare piuttosto bene; mentre adesso ha da qualche mese una ragazza che ci provava con lui da molto tempo e sono felici insieme. Insomma, è lecito dire che l’Erasmus ha dato una svolta in meglio alla vita di una ragazzo come tanti.
Concludo con una mia affermazione:
In Erasmus hai la possibilità di migliorare enormemente le tue skill sociali in pochi mesi, sta a te costruirti un bagaglio tanto grande,
poiché circa un 20-30 % di ciò che eri in Erasmus lo sarai inconsapevolmente anche a casa.
Altre Storie Erasmus:
- Esperienze Sessuali dall’Erasmus – Germania
- Esperienze Sessuali dall’Erasmus – Portogallo
- Esperienze Sessuali dall’Erasmus – Spagna
Quindi, riassumendo, in 10 mesi, sbattendosi e concentrandosi su disco e vita sociale (che conferma l'idea, niente affatto peregrina, dei conservatori inglesi che l'Erasmus e simili siano una specie di vacanze a scopo turismo sessuale pagate dallo Stato, e per cui sono stati attaccati, ma questo è un altro discorso…) si è fatto *BEN* 5 ragazze. Di cui *BEN* 2 più di una volta, per alcune settimane. Vogliamo dire una ventina di scopate?
Io ve la butto lì: se riuscite a fare i dj, pure scarsi (e magari vi bastano meno di 10 mesi per imparare ad usare una consolle), vi trombate più ragazze qui (e se non siete proprio da buttar via come dj, magari alzate pure qualche cento euro).
La cosa dei balli neppure la includo, per pietà: considerare una tacca sulla cintura l'aver ballato con 100 ragazze, quindi andando a strascico, e di cui poi 95 l'han data ad altri, mi intristisce. E questo dopo essersi guadagnato la fama di "King", sbattendosi e intrallazzando. Pensa se rimaneva un semplice "Knight", "Bishop" o "Pawn", come tutti gli altri di cui non si è raccontata la storia…
Finalmente un po' di ottimismo e di positività, ma con consapevolezza. Insomma, la parte migliore della "redpill", quella che non si ferma a "conta solo il bel faccino e/o i soldi", ma considera anche i contesti, l'impegno e le occasioni 😉 …
E a me che la vita sociale è al 50% un peso.
Sarebbe interessante sapere anche la nazionalità delle tipe con cui ha avuto successo.
Grande Adam!