Sono ormai passati quasi due mesi da quando il mondo si è accorto dell’esistenza degli incel, in seguito all’attacco con furgone compiuto da Alek Minassian a Toronto. I media sia tradizionali che online hanno dato ampio spazio alla tematica, in maniera più o meno approssimativa e travisando vari aspetti del fenomeno. Di tutte le inesattezze che vengono ripetute di continuo, una delle più frequenti è l’identificare l’essere incel con l’appartenenza a un movimento/idologia/subcultura. Ad esempio in Nero Editions si parla di “ideologia incel”; la pagina wikipedia in italiano dice che col termine “incel” si indica “una subcultura sorta su internet”, e così via, potete trovare infiniti esempi.
Vorrei chiarire la questione una volta per tutte: essere incel è una condizione passiva. Non è un qualcosa che si sceglie, non è un’ideologia che si condivide, non è un movimento a cui si aderisce. Identifica semplicemente gli uomini che non riescono loro malgrado ad avere una vita sessuale (decente). Anche se molti incel finiscono col condividere alcune idee, spesso più o meno in contrasto con la visione del mondo dominante nell’attuale società occidentale progressista, non è questo ciò che li identifica come tali. Puoi anche essere la persona più femminista del mondo, ma se fai sesso solo con la tua mano, o con prostitute, o anche senza pagare ma una volta ogni due anni e con tipe delle quali è necessario guardare la carta d’identità per avere la certezza che siano donne, sei un incel. Non ha nulla a che vedere con le opinioni politiche o la considerazione delle donne che un certo uomo ha. Lo stesso termine non dovrebbe lasciare dubbi: INcel, involuntary celibate, involontario, che non scegli.
E allora perchè questo errore è così diffuso? Perchè tutti travisano questo concetto così elementare? Semplice: perchè stride con uno dei pilastri ideologici alla base della società sorta in seguito alla cosiddetta “liberazione sessuale”. Tale pilastro consiste nella credenza che la rimozione delle varie limitazioni morali, e talvolta anche giuridiche, che la società imponeva nella vita privata fino a qualche decennio fa abbia finalmente spalancato a tutti la possibilità di una vita sessuale appagante e felice. Ora che non ci sono più insulse regole a limitarci, chiunque può fare sesso fino alla nausea. Ma allora com’è possibile che esista gente che lamenta di essere costretta al celibato involontario? Con tutta la libertà sessuale che c’è oggi? Le barriere che impedivano alla gente di godersi la vita privata sono state tutte rimosse, non è concepibile che ci sia chi sostiene di non poterlo fare non per propria scelta. Ne nasce un cortocircuito ideologico, da cui il difensore a spada tratta della società attuale, donna o uomo blupillato che sia, esce con uno stratagemma del tutto illogico ma coerente con la sua visione del mondo: portare la condizione di incel, per definizione passiva e involontaria, nell’ambito delle azioni attive e volontarie. Ed ecco quindi che l’incel diventa tale perché sceglie di aderire a un’ideologia, sceglie di far parte di far parte di un gruppo, sceglie di uniformarsi alle credenze di una subcultura. E questa ideologia o subcultura generalmente è anche presentata in termini fortemente negativi, concentrandosi sugli unici due casi, in un mondo in cui ci sono milioni di incel che non hanno mai fatto male a una mosca, in cui l’essere incel ha portato ad azioni violente, peraltro da parte di soggetti mentalmente disturbati. In questo modo l’incel diventa pure cattivo, e abbiamo il quadro completo:“non scopate perché siete stronziii!!!!11!!”. Le basi ideologiche della società attuale sono così preservate:chiunque può avere una buona vita sessuale, e se qualcuno non ce l’ha è perché ha scelto l’odio invece dell’amore.
Ovviamente la cose non stanno così. Come ho detto l’essere incel è un qualcosa che si subisce, non che si sceglie. Probabilmente la maggior parte degli incel neanche conoscevano questo termine prima dei fatti di Toronto, e sicuramente solo una piccolissima frazione è iscritta a forum incentrati su questa tematica. Credo addirittura che molti incel neghino a sè stessi e agli altri la propria condizione per non sentirsi ed essere additati come sfigati. La verità è che la famosa liberazione sessuale ha portato effettivamente a un enorme aumento delle opzioni sessuali della pressoché totalità delle donne, ma tra gli uomini ha avuto effetti pratici positivi solo per quelli che possiedono sufficienti livelli di LMS. Per gli altri non solo non ha portato a un miglioramento rispetto alla vita sessuale che avrebbero avuto in una società tradizionale, ma al contrario ha portato a un suo considerevole peggioramento, e per i più sfortunati (gli incel, appunto) a un suo totale o quasi annullamento. C’è considerevole disaccordo anche all’interno delle comunità redpill/di incel riguardo quanto ampia sia la quota di incel nella nostra società, dovuto anche al fatto che i “requisiti” per essere definiti come tali sono un po’ sfumati. La definizione più stretta identifica come incel solo quelli che non hanno mai avuto una donna, ma generalmente si include anche chi è costretto a lunghi (anni) periodi di astinenza, intervallati magari da relazioni poco soddisfacenti e costate parecchio in termini di tempo, fatica e autostima. Inoltre spesso non è una condizione che accompagna per tutta la vita, visto che con l’avanzare dell’età le pretese delle donne tendono a ridimensionarsi, e anche gente che è stata incel per molti anni riesce in qualche modo a sistemarsi (dopo essersi persa i propri anni migliori), e questo rende ancor più difficile fare una stima.
Parliamo in ogni caso di alcune decine di milioni di persone. Se questa cifra vi sembra enorme, considerate che in occidente vivono circa un miliardo di persone, di cui supponiamo 200 milioni di maschi tra i 18 e i 45 anni. Se anche solo il 10% (stima molto prudente) con LMS più basso avesse una vita sessuale molto scadente o assente, parleremmo comunque di 20 milioni di persone. Ma di loro chissenefrega, meglio concentrarsi su due persone disturbate che hanno ammazzato qualcuno e sulla manciata di buontemponi che li esaltano sul web, in modo da preservare i dogmi su cui si basa la società attuale.
-MadNed-
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"Se le donne fossero affette dall'incellismo anche solo un decimo di come lo sono gli uomini, ci sarebbero manifestazioni di piazza contro la pretenziosità estetica maschile, serate intere di dibattiti televisivi sulle donne forzatamente caste, convegni all'università sul dramma delle donne sole per colpa degli uomini che le scartano, gigolò da 8 pagati dallo Stato per le brutte, tasse più alte per chi non si scopa le […]" citato da brutti.red
Utopizzare non serve e serve, così come sognare e sperare e conversare di sogni e di speme (cioè speranza).
Allora propongo l'immagine di un futuro in cui la prostituzione è libera e non tassata E LEGGERMENTE INCORAGGIATA, un po' come per certi versi lo è ancora l'astinenza. ENTRAMBE PROSTITUZIONE E ASTINENZA potrebbero essere incoraggiate!
Così le richieste femminili — ma anche quelle maschili — saranno chiare e limpide, la contrattazione avverrà alla luce del sole e della coscienza, anziché regalini e regaloni da buttare via presto per l'inquinamento mondiale chiederemo più o meno soldi. Anziché invitare a cene e a drink antidietetiche e o frustranti, offriremo soldi. Nondimeno chiederemo e offriremo carezze e ascolto e aiuti vari, direttamente e senza giri semiotici, "senza ipocrisie, senza subdole pressioni psichiche" come dice il Cavazzoni nel capitolo Lussuria del suo spassoso "Gli scrittori inutili".
Pareri..?
Io tutta questa libertà sessuale, per lo meno in Sardegna dove abito, non la vedo proprio…vedo invece, libertà di provocazione sessuale…quella si purtroppo!! Ieri ho visto alla fermata del pulman, una ragazza in reggiseno e perizoma!!! Poi, purtroppo, quando è salita in pulman, pulman affollato, ha messo i calzoncini…purtroppo…Quando serve che stiano spogliate si rivestono…
Che poi, dopo aver visto cosa hanno detto i media riguardo l’omicidio di Lecce, a me sembra che si stia cercando decisamente di “ingrossare le fila” nel senso che ormai qualunque omicidio compiuto da un maschio single compiuto ai danni di una donna o di una coppia venga subito etichettato come un omicidio di cui è responsabile questa immaginaria organizzazione terroristica degli incel. Inutile dire che questo modo singolare di fare notizia si commenta da solo, prima erano i terroristi a dover rivendicare un attentato per far capire che erano stati loro, adesso invece siamo arrivati al punto in cui sono pseudo-giornalisti, blogger, femministe e altre merde varie a rivendicarli per loro e al posto loro!
articolo scritto molto bene, soprattutto nella conclusione. Purtroppo l’opinione comune è generalizzare il crimine commesso da due persone a tutto un gruppo molto ampio di persone come giustissimamente evidenziato nell’articolo. Tale gruppo è poi colpevolizzato e sbeffeggiato nonostante nella stessa definizione ci sia la parola “involontario”.
Non c'è più religione.
youtube.com/watch?v=VT20ocnEHYQ guardate come gli incel vengono diffamati e travisati da criminali
Svolta conservatrice che consisterebbe se attuata in cosa?
Redpillatore, volevo chiederti: ma sei cosi sicuro che "prima" non fosse così? Intendo dire, dal discorso che fai mi sembra di capire che secondo te solo negli ultimi anni questi problemi si siano amplificati al punto da diventare molto problematici. Siamo così sicuri che prima bastasse avere il posto fisso per essere accettabili? Possible che i social network e le discoteche abbiano inflazionato talmente tanto il potere sessuale maschile? Non é che semplicemente é sempre stato cosi, solo che adesso sembra esserlo molto di più magari perché grazie a internet uno prende coscenza in maniera esponenzialmente amplificata di cose che prima al massimo poteva avere riscontri solo nel proprio circolo sociale?
Poi un' altra cosa: questo è sicuramente un problema, ma la sua soluzione qual é? Possibile sia irrisolvibile?
ma Michele Dal Forno rientra nella definizione di Incel come “colui che da almeno 6 mesi […]?
Se sì, sarebbe un controesempio incontrovertibile da usare come carta vincente contro ogni mistificazione odiosa della realtà, portata avanti dalle femministe e compari i quali quando parlano di incel chiamano sempre in causa personaggi disturbati e assassini.
Anche nel caso in cui Michele dal Forno non aderisse in cuor suo alla redpill e non fosse iscritto ad alcun forum incel – sarebbe lo stesso. Anche Elliot Roger pare, da quello che ho appreso in questo blog, che fosse più blupillato che redpillato (non so se frequentava gruppi incel).