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L’uomo medio è felice?

Premessa:
questo post irriterà molta gente, se siete permalosi è meglio che non
iniziate neppure la lettura (ma poi, se siete permalosi, che ci fate
ancora in questa pagina?).
Tempo fa mi ero posto un interrogativo al quale non riuscivo a dare una risposta precisa.
In quest’ ultimo periodo ci ho riflettuto molto e mi sono confrontato
anche con molti di voi e penso di essere riuscito, perlomeno a grandi linee, a dare risposta al dubbio che mi affliggeva.
Il quesito era il seguente: come fa il tipo medio ad essere felice?


L’uomo medio ha una vita veramente miserabile, come abbiamo visto 3/4
degli uomini ha una vita sessuale infima se non nulla e le sue giornate
scorrono in maniera sterile tra un lavoro in cui viene sfruttato per
quattro soldi (che verranno spesi in cazzate) finché non arrivano le
tanto sospirate ferie (qualche settimana l’anno di libertà, il premio
della schiavitù) e le cazzate sparate al bar (sempre le stesse) con gli
amici storici delle elementari.
Spesso questa vita è migliore di quella dell’utente di questa pagina ma non si può non chiedersi come facciano a tirare avanti.
Molti ragazzi carini ancora prima di arrivare ai 30 si accasano con
tipe appena decenti nonostante, in virtù del loro aspetto, potrebbero
avere molto di più dalla vita.
I più brutti si pigliano le cesse e se le fanno andar bene anche se magari sono delle rompic*zzo.
Scusate, ma che c*zzo di vita è?
Nasci, cresci, ti trovi un lavoro, ti trovi una moglie (brutta) e metti
famiglia e tiri a campare così per altri 40-50 anni, poi crepi e ti
mettono dentro una cassa di legno e tanti saluti, starai lì finché il
Comune non decide di rimuoverti.Magari chissà, il tuo compagno di
cimitero sarà un belloccio, la colombaia è l’unica cosa che possono
avere in comune belli e brutti in questo cazzo di mondo.Però calma,
questo se sei fortunato, perché può essere che hai qualche sfiga e nella
bara ci finisci anche in anticipo, quindi devi pure ringraziare per gli
attimi di questa vita che ti sono stati concessi(ah, e devi anche
ringraziare di essere nato in occidente, se fossi nato nel terzo mondo
ti sarebbe andata pure peggio).
Ma come si fa?non è mai esistita una
società così sproporzionata.In passato c’era più livellamento tra la
vita dei belli e quella dei brutti ( va beh non voglio ridurre tutto
all’estetica ma ci siamo capiti) , oggigiorno invece c’è una
sproporzione vergognosa ed intollerabile e nessuno dice
niente.Soprattutto ora in estate c’è chi sta vivendo al massimo e chi
invece vive la propria mediocrità.Ma come fanno questi ultimi a non
ribellarsi, io mi chiedo?
Alla fine mi sono dato una risposta e credo che i punti siano questi:



  • Condizionamento sociale:l’uomo medio è debole psicologicamente e
    facilmente condizionabile.Lo Stato sfrutta questo bug e gli instilla
    tutti quei valori che sono funzionali a sè stesso quali il lavoro come
    mezzo per nobilitare l’uomo, il valore della famiglia (non importa su
    quali presupposti si basi) e altre cazzatine.E così uno lavora, testa
    bassa (soprattutto in nord italia questo è sotto gli occhi di tutti),
    bravo, pacca sulla spalla, contribuisci alla società, intanto coi soldi
    delle tue tasse ci facciamo il cazzo che ci pare.Poi c’è la famiglia (e
    qui invece è il sud ad essere più condizionato), devi sposarti, fare
    figli, dare altri schiavi al sistema che se no non può funzionare.


  • Anestesia:Non ti basta il condizionamento che ti abbiamo dato?nessun problema, tieni questi anestetici e tira avanti.Gli anestetici nello specifico sono l’alcol, il fumo (ormai anche i
    bambini lo sanno che fa male fumare, eppure), la droga, le prostitute
    (metà degli italiani va a prostitute), le schedine e scommesse varie, il
    calcio in tv e via di seguito.
    Pensate a quanti soldi la gente spende in scommesse, lotto, videopoker e cazzate varie.Per non parlare del tempo sprecato a guardare 22 coglioni in mutande che corrono dietro ad una palla.Poi vedo la gente invidiosa perché Cristiano Ronaldo guadagna un sacco
    di soldi ed è pieno di f*ga mentre loro che si sbattono in ufficio
    riescono a guadagnare pochi spicci.E grazie tante, è merito tuo se è
    così!è grazie a te che lo guardi che ha status e soldi per rimorchiare,
    se tu smettessi di guardarlo nessuno lo pagherebbe.Se migliaia di
    persone venissero a guardare te lavorare in ufficio pure tu
    guadagneresti milioni e saresti pieno di f*ga, ma così non è quindi
    fatti due domande!
  • Bilancio: alla fine la vita dell’uomo medio fa
    sì schifo in quanto a opportunità mancate ma in genere il bilancio non è
    troppo negativo in quanto a frustrazioni e umiliazioni (che riguardano
    gli incel, i paria e sfigati vari) e di conseguenza la vita dell’uomo
    medio è uno ZERO che va sempre bene (dal suo punto di vista), bilancio
    in pari, zero aspirazioni e via di seguito.

In questo l’uomo medio è aiutato dagli sfigati più grossi quelli per cui la vita è nettamente sotto allo zero.
Spesso però questi ultimi sviluppano una sensibilità di gran lunga
superiore agli altri e di conseguenza tendono a razionalizzare di più e
ad analizzare criticamente la propria vita e rendersi conto maggiormente
della situazione in cui versano.
Sono proprio questi ultimi infatti ad avere un maggiore desiderio di riscatto e di rivincita ed è anche naturale che sia così.
Io non so perché invece gli altri non abbiano quello sprazzo di
orgoglio tale da permetter loro di riconsiderare la propria vita.Quello
che so è che uno che accetta apaticamente la vita che gli è stata
imposta e non alimenta in sè il fuoco di quello spirito di ribellione
che è essenziale per permettergli di uscire dal fango in cui si trova, è
solo un animale e niente più.

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KingDani
KingDani
5 anni fa

L'uomo ha tre obiettivi: dormire, mangiare e riprodursi. Togliendo il primo rimangono gli altri 2, ovvero lavoro e sesso, che poi sono i 2 ambiti dove uno non può "fallire", visto che domande del tipo "E la fidanzata?" o "Che lavoro fai?" vengono prima di come ti chiami o se stai bene. Puoi anche dire di essere necrofilo ma se non hai lavoro e/o fidanzata per molti sei poco più di un fallito (oggi meno con la crisi e tutte le separazioni che ci sono) ma è ancora presente.

Il lavoro è mediamente uno schifo per tutti. Per rincoglionire le masse si sono prima inventati il mito del pezzo di carta (che oggi, tranne lauree STEM, serve per pulirsi il culo), poi quello della carriera, quando i più finiscono a fare lavori del cazzo, come passacarte in qualche ufficio, o avvitabulloni in qualche aziendina di provincia fallita.

Nell'ambito del sesso però le donne hanno la loro rivalsa, perché le possibilità sono enormi per tutte, anche per una che somiglia a Rosy Bindi, mentre per gli uomini è una tragedia. Si mettono in LTR perché è l'unico modo per scopare con una certa frequenza, ma finiscono spesso a vederla col contagocce (lui, perché lei non ha problemi a trovarsi un amante), e comunque le conseguenze di una LTR prolungata (convivenza, matrimonio, figli) sono devastanti. Il 75% dei divorzi è chiesto dalle donne (chissà come mai eh) e per il citrullo che si trova in mezzo è la fine; perde tutto, e anche la possibilità di rifarsi una vita, visto che nel migliore dei casi finirà in qualche monolocale a Scampia o Quarto Oggiaro tra spacciatori e battone, o a vivere di nuovi coi genitori prossimi all'ospizio. Risultato? MS a livello -1000 e nessuna possibilità di trovare compagnia/sesso, se non al massimo qualche gattara con il cappello di stagnola e i vetri di casa oscurati per non farsi spiare dagli alieni.
La donna? Si tiene casa, mantenimento e si fa scopare senza problemi da colleghi, vicini, insegnanti di danza ecc…, e magari se ne mette in casa uno mentre il cornuto paga.

Per l'uomo medio non c'è davvero nulla in sta società occidentale; se non si eccelle in niente bisogna tirare a campare lavorando il meno possibile, e parte del risparmio andare pay. E' uno schifo? Si, ma l'alternativa è anche peggiore.

Per ora idee del genere sono folli da concepire per gli zerbini là fuori, ma è questione di tempo; tra 20 anni se ne accorgeranno, e se ne accorgeranno anche le donne, quando ci saranno molti più musulmani. Si godano questo periodo, perché il tempo del #metoo e dei selfie a culi e tette non durerà in eterno.

MountainLion
MountainLion
5 anni fa

Però anche la donna media fa una vita di merda : si alza la mattina per recarsi al suo posto di lavoro, generalmente un misero impiego sotto i 1000 euro al mese, e in più deve accollarsi tutte le beghe della casa e dei figli, per le quali l' uomo collabora assai poco. Lasciando da parte quelle poche che fanno la vita delle signore, per nascita o per matrimonio con un soggetto agiato, la verità è che per la donna, finiti i tempi d' oro delle tette dritte è il culo sodo, la vita è di merda come per l' uomo se non di più.

Chinaski
Chinaski
4 anni fa

Io ho sempre lavorato ( a volte divertendomi ed altre con lo scroto infiammato)soltanto per fare una cosa: " viaggiare". Ho visitato gran parte dell' Europa,Tailandia,Australia e USA, quindi il tritacarne me lo sono fatto piacere a singhiozzo senza cascarci dentro completamente.Lo scotto è che non ho un soldo da parte,vivo in affitto, giro con lo scooter e di mi accompagno, di tanto in tanto, con deliziose nevrotiche senza arte ne parte più impicciate di me. Amen !

Mario
Mario
6 anni fa

La bellezza di questa pagina è che propugna la Verità e la Consapevolezza. Anche se sostanzialmente l'articolo è condivisibile vorrei smussarlo un pochino perché mi sembra troppo pessimistico e fare un'apologia dell'uomo medio. Dicono i più che gli anni più belli siano quelli dell'adolescenza (spesso per alcuni sono un incubo), io ritengo che siano quelli intorno ai 30 perché appunto siamo più consapevoli. Vorrei in brevis raccontare la mia esperienza. Ho vissuto per tre anni in un paese straniero, tutto sommato economicamente andavo avanti ma soprattutto avevo un sacco di ragazze molto belle che in Italia non mi posso permettere, e parla uno che con le donne non ci sa fare che ha indici di MS bassi. All'inizio era tutto nuovo e simpatico ma con tempo sono stato avvolto da una forte malinconia: mi mancava la mia casa, le mie cose, la mia città e perfino l'ultimo amico (quello che prendi per il culo e non gli dai considerazione) diventava importante. Io ho capito chi sono e cosa voglio. Preferisco la figa col contagocce (per me non è importante) ma circondarmi da persone vere che mi apprezzano per quello che sono e che mi conoscono da una vita invece di circondarmi di belle ragazze vuote che uscivano con me per un piccolo vantaggio o per "fare la scalata genetica" o di "status". Non nego che ad un certo punto non c'era più nulla di divertente ed ho rifiutato più volte di fare sesso perché ormai disgustato e depresso. Ho capito che circondarmi del calore dei miei cari è una cosa stupenda, me li godo finché sono ancora vivi, almeno loro ci tengono a me veramente, prendere il caffè al bar con i miei amici delle elementari è una magia in quest'epoca di crisi economica, emigrazione e dissolvimento del tessuto sociale. Sono un uomo comunitario e la mia comunità è il mio paese. La mia comunità è il mio pianoforte e con essa posso suonare, senza di loro sarei un pianista inutile! Il mio lavoro mediocre tutto sommato mi piace, o meglio è quello che mi dispiace meno, ho molto tempo per me per coltivare i miei passatempi e per dedicarmi alle letture o semplicemente stare qui senza fare un cazzo. Ciò che voglio dire che la felicità è nel godersi anche le piccole cose, esser presenti, godersi l'attimo mentre gusti un panino con la mortadella e sorseggi una Peroni! Queste cose però le puoi apprezzare solo quando all'improvviso non ce le hai più e solo quando sei Consapevole di quello che vuoi e di quello che sei !

Quasimodo68
Quasimodo68
3 anni fa

La felicità dipende dal proprio modo di interpretare la realtà esterna insegna il buddhismo.
È importante apprezzare ciò che si ha anziché soffrire per ciò che manca

Frankenstein
Frankenstein
1 anno fa

Una parola pericolosissima: SPERANZA,  che sistemi criminali – come religione ecc –  mettono nella testa dell’ uomo (loro pero, rappresentanti di questi sistemi, non vogliono speranza ma a soldi e potere)…

Cutlass
Cutlass
2 anni fa

La vita ideale non esiste.

Last edited 2 anni fa by Cutlass
Il Monsignore
Il Monsignore
2 anni fa

Articolo eccessivamente pessimista che lega tutta la felicità alla figa, senza contare che pure i chad che si sposano devono sottostare al medesimo rompimento di gonadi costante e ad un annichilimento dell’individuo.

La felicità è fugace per chiunque, ma quella vera dipende da ciò che uno è come individuo, ce lo insegna il buon Schopenhauer. Quindi impariamo a goderci i piccoli piaceri quotidiani come la masturbazione.

Unknown
Unknown
5 anni fa

Il brano e' delirante, frutto di una mente anch'essa debole e condizionata, pero ci sono degli spunti interessanti su cui vale la pena riflettere..