Il
DNA costituisce la redpill per eccellenza, il luogo dove tutte le bugie
diventano verità, dove tutte le illusioni diventano certezze, dove
tutte le immaginazioni diventano realtà.
La sua decodificazione è
stata sicuramente uno dei più grandi risultati ottenuti in ambito
scientifico ed ha permesso all’umanità di conseguire notevoli progressi
in svariati ambiti.
In ambito criminologico le nuove tecnologie
genetiche hanno permesso di fare giustizia su crimini irrisolti da
decenni.Molti dei colpevoli di omicidi degli anni 70-80-90 la stavano
facendo franca prima che fossimo in grado di accertare la loro presenza
sulla scena del crimine grazie alle tracce di dna lasciate da loro
stessi.
In ambito medico la conoscenza del dna sta permettendo di
formulare diagnosi sempre più precise e trovare cure sempre più
efficaci.
Insomma, padroneggiare la genetica ha cambiato
radicalmente la nostra vita e la cambierà ancora maggiormente in futuro
visto che siamo appena agli esordi e ancora rimangono da sfruttare
moltissime potenzialità in questo settore.
Io penso che sia
doveroso, per una società moderna, procedere ad una mappatura genetica
completa di tutta la popolazione, in modo tale che i dati genetici di
ogni singolo individuo siano liberamente accessibili alle forze
dell’ordine e per ogni altro tipo di necessità.
Ricordo di aver
visto tempo fa un caso di omicidio che era stato risolto per puro
miracolo perché in uno Stato americano era entrata in vigore una legge
che obbligava di sottoporsi al test del dna anche coloro che avevano
commesso crimini non violenti (prima riguardava solo i crimini violenti)
e fra questi era rientrato un soggetto che poi si è scoperto, proprio
grazie al dna, aver commesso un omicidio.Non fosse stato per questo
cavillo legale l’avrebbe fatta franca.
Penso inoltre che il test del
dna vada fatto immediatamente anche in sala parto, visto che è
dimostrato che una larga percentuale di uomini non risulta essere padre
naturale del presunto figlio legittimo ed essi rischiano di trovarsi a
mantenere a vita un figlio non loro, come è successo per millenni prima
che appunto il dna portasse alla luce la femminea natura raggirevole e
truffaldina.
Non a caso gli aplogruppi materni più antichi rimangono
ancora nelle popolazioni, mentre i paterni più antichi sono stati
spazzati via e soppiantati da altri più moderni appartenenti alle
popolazioni vincitrici.
Sono crudezze vere, ma del resto la redpill è
crudezza, anche se la maggior parte delle persone preferisce vivere nel
proprio mondo ovattato.
Sono proprio queste persone del resto a
frenare i vari progressi genetici, sono il politicamente corretto e il
perbenismo e buonismo di facciata che impediscono di ammettere una
banale verità e cioè che Madre Natura non ci ha creati tutti uguali.
Per fortuna ci sono individui che sfidano le ipocrisie e si battono per
una società geneticamente più consapevole, come ad esempio il Nobel
James Watson,scopritore della la struttura della molecola del DNA , che
si è reso spesso protagonista di dichiarazioni politicamente scorrette e
che per questo ha pagato in prima persona con l’ostracizzazione dalla
comunità scientifica.Il tempo però gli darà giustizia.
Un altro tabu
che a mio avviso va rotto è quello riguardante l’eugenetica, parola che
viene associata a qualcosa di negativo e ricondotta agli anni del
nazismo, quando invece eugenetica non significa altro che “buona stirpe”
ed è applicata quotidianamente sotto gli occhi di tutti.
La maggior
parte di ciò che mangiamo,sia prodotti animali che vegetali, è ad
esempio frutto di eugenetica, scelte eugenetiche le compiamo noi stessi
quando scegliamo un partner.Però quando si parla di organizzare
determinate scelte in maniera consapevole ed analitica attraverso
politiche statali improvvisamente molti iniziano a storcere il naso e ad
avere qualcosa da obiettare, tirando fuori totalitarismi a sproposito.
Eppure certi Paesi come la Danimarca attuano politiche di questo tipo
da decenni e di certo non si possono considerare sospetti.
Io penso
che, perlomeno su base volontaria, l’eugenetica troverebbe essere
praticata da tutti i Paesi, sia l’eugenetica positiva (promozione di
caratteri genetici favorevoli) sia negativa (eliminazione di quelli
sfavorevoli).
Negli ultimi 150 anni la popolazione olandese ha
sperimentato un’incredibile aumento di statura di 20 cm, diventando la
popolazione più alta al mondo.Alcuni studi hanno dimostrato che questo è
stato il risultato, oltre che di un miglioramento nello stile di
vita,di una selezione sessuale inconsapevole che ha privilegiato gli
uomini alti (che nello studio sono risultati più fertili).
Immaginate cosa potrebbe fare una politica ben pianificata, ORGANIZZATA,
finalizzata a promuovere caratteristiche genetiche decisamente più
interessanti dell’altezza.In poche generazioni si potrebbero eliminare
molte malattie e creare una società più sana, più intelligente e più
efficiente.
Sicuramente questo avrebbe anche delle ripercussioni
negative sulla società, ma io francamente vorrei che tutti quelli che
sollevano dubbi di tipo morale riflettessero sul dramma di tutti quei
genitori che hanno figli con malattie genetiche incurabili o su tragedie
che sono originate dalla stupidità umana e che si potrebbero facilmente
evitare.
Probabilmente per delle politiche eugenetiche ci sarebbe
da pagare un prezzo, ma il prezzo della deriva genetica lo paghiamo
continuamente e quotidianamente, e spesso anche molto caro.
La selezione genetica effettuata dalle donne è completamente incompatibile con il progresso umano. Se non fosse per il supremo raziocinio maschile, saremmo ancora nelle caverne, dove a dettare legge era il più grosso, violento e stronzo. La civiltà umana è un prodotto MASCHILE! Le “società” matriarcali sono claniche e bestiali.
L'Eugenetica si scontra con la teoria LMS.
Ad essere selezionati non sono infatti i più intelligenti, intraprendenti o coraggiosi (salvo che la cosa si traduca in maggiori M ed S, il che è tutt'altro che scontato).
Al contrario, il fattore L, che è assolutamente preponderante, è dato da qualcosa di assolutamente effimero ed inutile, come la bellezza.
Insomma fra un genio brutto e un idiota col bel faccino sarà il secondo a riprodursi, con conseguente impoverimento del genere umano…
Che dire delle banche del seme, che rifiutano il 95% dei donatori? Vogliamo parlare di quella banca del seme che ha distrutto tutti i campioni dei donatori con i capelli rossi perché nel mondo anglosassone i rossi non sono visti bene? (Li chiamano "ginger" e li bullizzano di continuo, tant'è che in UK tantissimi si convertono all'Islam per compensazione! Storia vera: archive.is/9NFwh. Quanto li capisco, poveracci!)
E le lesbiche? Di solito tendono ad essere di "sinistra" e quindi parlano di accettazione di qui, di integrazione di là, di quanto orribile sia la discriminazione, però quando si parla di fare un figlio diventano peggio di Mengele e selezionano solo lo sperma migliore possibile dal catalogo, cioè quello del nordico alto due metri che è andato ad Harvard. Di certo non scelgono quello del muratore sardo alto 150 cm che parla come Nico! (Che comunque sarebbe stato escluso dalla banca del seme).
Non voglio nemmeno toccare l'argomento dei ragazzi Down, ormai quasi estinti. Appena sentono "Down" l'aborto è ormai quasi automatico. E magari quella stessa donna che ha abortito suo figlio perché "down" andrà in piazza a manifestare contro l'ipocrisia e la discriminazione, e si incazzerà quando un uomo oserà rifiutare una donna su basi estetiche. Lo stronzo superficiale e ipocrita.
L'Eugenetica viene praticata in vari modi ogni singolo giorno. Ma guai a chiamarla così, eh. Un po' come le escort: guai a chiamarle mignotte!
Beh, in una società dove l'eugenetica è legge, penso che l'intelligenza non servirebbe a tanto perché a quel punto penso che vivremmo in uno statalismo perfetto in stile sovietico o nazionalsocialista, per cui l'individuo singolo non varrebbe più niente se non come parte di gruppo più vasto.
Certo spero che l'eugenetica, ovviamente ben gestita, prosegua il più possibile, pensare a quante malattie possono e potranno essere curate, e a come così possa avvicinarsi una prospettiva transumanista, ovviamente pure questa ben gestita.