I Tratti Somatici Italiani
In questo post cercherò di fare un’analisi completa dei tratti somatici italiani in modo tale da fornire, a chi è interessato, dei rudimenti per iniziare ad orientarsi nel mondo della classificazione razziale e tassonomica, a cominciare proprio da quella che ci riguarda più da vicino, ovvero quella dei fenotipi italiani.
Una piccola premessa: classificazioni che andremo a trattare non hanno valenza scientifica e sono ritenute obsolete, le utilizziamo
principalmente come esercizio visivo. I vari indici craniometrici rimangono però il pane quotidiano degli antropologi e vengono correntemente utilizzati durante le loro ricerche.
Come già saprete la tassonomia si basa sulla misurazione del cranio e sull’analisi dell’ossatura, quindi forse è il caso di fare prima un accenno ai parametri utilizzati per stabilire a che tipologia uno appartenga.
I parametri in realtà sono molti ma mi limiterò ad elencarne pochi principali, mentre per il resto delle spiegazioni cercherò di utilizzare termini meno tecnici per dare la possibilità anche chi è profano di capire senza scervellarsi troppo.
Rudimenti di Antropologia Fisica
Indice Cefalico
Indica il rapporto tra la lunghezza e la larghezza del cranio. Un indice cefalico basso dà un cranio allungato che è detto dolicocefalo (figura b), mentre un indice cefalico alto dà un cranio corto ed è detto brachicefalo(figura a). La via di mezzo tra questi due tipi di crani è il cranio mesocefalo.
Cranio brachicefalo (a) e dolicocefalo (b) |
Distribuzione degli indici cefalici in Europa |
Leggi: Come Misurare il Proprio Indice Cefalico Gratis
Indice Facciale
Esprime il rapporto tra altezza e larghezza della faccia. Un indice facciale alto dà una faccia “allungata” (Leptoprosopia, figura a destra) mentre un indice facciale basso una faccia “corta”(Euriprosopia, figura a sinistra). Anche qui la via di mezzo si chiama Mesoprosopia. (al centro)
Somatotipi
ECTOMORFO: tale tipologia fisica è caratterizzata da una struttura ossea esile e slanciata che determina un corpo longilineo. L’ectomorfo ha un metabolismo molto veloce che gli rende difficile ingrassare e la struttura muscolare è composta prevalentemente da fibre rosse, deputate a sforzi poco intensi ma di lunga durata, e meno da fibre bianche, cioè quelle che entrano in funzione durante gli sforzi brevi e intensi. Per questo motivo un ectomorfo ha difficoltà a mettere muscoli (nel bodybuilding gli ectomorfi sono chiamati anche “hardgainer”) ed è più portato a sport di resistenza.
MESOMORFO: tipologia caratterizzata da buona massa muscolare che si ipertrofizza velocemente e da una bassa percentuale di grasso.
La struttura ossea è media, con spalle larghe e vita stretta che danno alla parte superiore del corpo la classica V Shape, ovvero la forma della schiena a V che è molto apprezzata dal punto di vista estetico.
ENDOMORFO: individuo dall’ossatura grossa, bacino largo e che tende ad ingrassare facilmente.
Dal punto di vista estetico l’endomorfo è sicuramente il tipo peggiore, mentre i migliori sono sicuramente i primi due. L’ideale è probabilmente una combinazione dei primi due, ovvero un fisico alto e slanciato tipicamente ectomorfo con una buona struttura muscolare e bassi livelli di grasso corporeo.
Fenotipi Italiani
Il primo fenotipo che andremo a trattare è quello mediterraneo, che prende il nome dall’area in cui si trova maggiormente, ovvero il bacino
del mediterraneo. Comunemente però si parla di mediterranei riferendosi in maniera generica ai sud europei dalla carnagione scura, anche se essi non sempre sono mediterranei (o perlomeno non totalmente). La Bellucci ad esempio viene definita come un esempio di bellezza mediterranea ma, in realtà, come vedremo poco più avanti non è propriamente mediterranea.
Mediterraneo
Costituisce il substrato principale della penisola e, in concentrazioni più o meno elevate, si può trovare in tutta Italia suddiviso in 3 categorie fondamentali.
West mediterranean o mediterraneo gracile
E’ forse il tipo più comune e si può trovare un po’ in tutta Italia ma più frequentemente al Sud e soprattutto in Sardegna. Caratterizzato da statura media-medio bassa, corporatura esile, cranio dolico-mesocefalo, lepto-mesoprosopia, naso tendenzialmente dritto e mento e mandibola ben pronunciati. La pigmentazione è scura, con capelli neri-castano scuri ed occhi castani. La pelle è olivastra.
mediterraneo gracile (Lazio a sinistra e Sardegna a destra) |
Est Mediterraneo
Presenta caratteristiche simili al precedente, ma ha un’altezza maggiore e un aspetto più esotico e levantino essendo una variante originaria del medio oriente e diffusa ancora in quelle zone. In Italia si trova principalmente al sud, molto meno frequentemente al Nord e in Sardegna.
Alcuni non concordano sulla distinzione tra east e west mediterranean, non reputando le caratteristiche tra i due tipi sufficientemente differenti da poter effettuare una subclassificazione. In ogni caso in Italia le due tipologie sono così mescolate tra di loro che comunque ogni distinzione è superflua.
East mediterranean (Campania a sinistra e Calabria a destra) |
East Mediterranean |
Atlanto Mediterraneo
In realtà questo tipo dovrebbe appartenere al gruppo degli Atlantici, ma lo mettiamo tra i mediterranei per comodità.
L’atlantomed è un tipo mediterraneo formatosi sulle coste atlantiche per adattamento climatico del mediterraneo semplice (e per mescolamento con altre tipologie più robuste).
Sostanzialmente ha caratteristiche simili al mediterraneo gracile, ma ha una statura più elevata e una struttura fisica più robusta, oltre ad una pigmentazione più chiara.
Anche qui molti dubitano dell’esistenza della tipologia atlantica e attribuiscono le caratteristiche che lo differenziano ad un mescolamento col nordico, un fenotipo che analizzeremo in seguito. In genere però il mescolamento coi nordici (nordomed) dà capelli castani e/o tratti intermedi, mentre l’atlantomed continua ad avere i capelli castano scuri-neri. L’atlantomed si trova con maggiore frequenza in Liguria e Toscana ma anche abbastanza comunemente in nord Italia.
Atlanto mediterraneo (Marche a sinistra e Lazio/Sicilia a destra) |
Atlanto Mediterranean |
Alpino
è una tipologia cromagnoide diffusa un po’ in tutta Italia con prevalenza a Nord (in particolare nord ovest). Di bassa statura e di
corporatura tozza e tendente alla pinguedine, l’alpino ha un cranio brachicefalo, una fronte curva e una faccia larga,con un naso corto e
generalmente concavo e un taglio di occhi “a mandorla”. La pigmentazione è generalmente chiara o intermedia, con capelli castani ed occhi castano-verdi.
Alpinid |
Alpinid |
Berid
Tale fenotipo rappresenta l’evoluzione di una tipologia cromagnoide arcaica, cioè quella BERID.
Il berid si trova quasi esclusivamente al Sud e in particolare in Sardegna (il berid è chiamato anche “Paleosardo”) mentre risulta quasi
assente al nord.
Le caratteristiche sono affini a quelle degli alpini ma il berid è molto scuro di pigmentazione e ha tratti ossei molto più marcati (mandibola più scolpita, zigomi più pronunciati). Il naso del berid è pure concavo ma fa una curva molto più marcata dell’alpino. Alcuni soggetti presentano caratteristiche intermedie tra berid e alpino (alpinizzazione incompleta).
Berid (Sicilia a sinistra e Puglia a destra) |
Tornando al discorso di prima sulla Bellucci, ecco perché l’attrice non è propriamente una mediterranea. Essa infatti presenta influssi alpinoidi nel fenotipo ed è classificabile come atlanto mediterranea alpinizzata.
Monica Bellucci (Umbria) |
Dinarico
E’ caratterizzato da statura elevata, brachicefalia, corpora
Il Fenotipo Dinarico si trova in Europa in massima concentrazioni nei Balcani (prende il nome appunto dalle Alpi dinariche) ed è il frutto di una fusione trai cacciatori-raccoglitori cromagnoidi già presenti nei balcani e gli agricoltori giunti in Europa da oriente nel Neolitico di tipologia mediterranea.
In Italia i dinarici giungono in epoca preistorica probabilmente alla ricerca di metallo e si stanziano principalmente nella pianura padana per poi discendere la penisola lungo il litorale adriatico.
Dinarico (Lombardia a sinistra, Emilia Romagna a destra) |
Dinarico |
Dinarico (Emilia Romagna) |
Il fenotipo dinarico, mescolato a quello atlanto/
come pan norditaliano (che si può quindi trovare in tutto il Nord Italia) anche se influssi dinarici vari si possono trovare un po’ in
tutto il Paese (Sardegna esclusa).
Nordomediterraneo dinaricizzato (Veneto) |
Nordico
Raro in Italia nella sua forma originaria (alcuni nordici textbook si possono trovare nel Veneto occidentale o Trentino e nella Toscana
Settentrionale, anche se molto spesso questi individui sono solo nordomed fortemente nordicizzati), influssi nordici si possono trovare
un po’ in tutta la penisola con prevalenza al Nord.
dolico-mesocefalo, indice facciale generalmente alto. A fare la differenza sono principalmente la struttura fisica, medio alta-alta nel
nordico e i tratti più chiari, con capelli castano-biondi e occhi chiari.
Alcune differenze minori si riscontrano nella parte posteriore del cranio (occipite) e nel taglio di occhi più stretto e profondo. In realtà ci sono diverse tipologie nordiche, ciascuna con le proprie peculiarità, ma per quel poco che riguarda l’Italia almeno per il momento non è il caso di approfondire. Se volete potete andare all’articolo sui fenotipi nordici che trovate alla fine di questa pagina.
Nordico (Toscana a sinistra, Veneto/Lombardia a destra) |
Fenotipi Rari
Finora abbiamo trattato i vari fenotipi italiani e ci siamo soffermati su quelli più comuni.
Abbiamo visto che in Italia essi sono fondamentalmente:
-West-Est mediterraneo/Atlanto mediterraneo
-Alpino/Berid
-Dinarico
-Nordico
Essi si possono trovare prevalentemente mescolati fra di loro, con al nord un miscuglio nordomediterraneo + alpino o dinarico, al sud un misto est/west mediterraneo più alpino o dinarico (in particolare in Sicilia) e in Sardegna un miscuglio west med/berid. Ecco qui sotto uno studio amatoriale basato su morphing di individui con totali origini di una determinata area italiana, che mostra quindi i tratti somatici italiani medi.
I Tratti Somatici Italiani |
Esistono però altri fenotipi più rari che si trovano più che altro sotto forma di influssi.
Oggi trattereremo il nordocromagnoide (NC) e l’armenoide.
Il NC, che non va confuso con il nordico, è un fenotipo che si trova in maggiore concentrazione in nord ed est Europa mentre tende ad essere più raro in sud Europa (in sud Europa c’è il Berid che è pure un fenotipo cromagnoide, in questo caso sudcromagnoide). Esistono più tipologie NC, in nord ovest Europa abbiamo il Borreby, in Scandinavia e Germania del nord/Olanda il Faelid, mentre in est Europa il west baltid/kurganoid.
Non ci soffermeremo in dettaglio nell’elencare le singole caratteristiche di ognuno ma proveremo a tracciare un quadro generale.
Il NC è caratterizzato da una statura molto elevata e una struttura fisica molto robusta, tendenzialmente mesomorfa. I tratti sono chiari con occhi verdi o azzurri e capelli che variano dal castano chiaro, al biondo fino al rosso. Il cranio può essere sia dolico che brachicefalo, a
seconda delle tipologie cromagnoidi. Quello che invece è comune a tutte è una struttura ossea facciale molto sviluppata, con ampie mandibole scolpite e zigomi prominenti.
Se vi ricordate la vecchia tabella sui tipi facciali i cromagnoidi di solito sono DOM.
Influssi NC si trovano prevalentemente in Nord Italia, più che altro nelle zone che sono state pesantemente germanizzate nel corso della
storia, meno al sud.
Nordocromagnoide (Veneto a sinistra, Lombardia a destra) |
L’armenoide al contrario si trova quasi esclusivamente al sud ed è una tipologia che alcuni tendono spesso a confondere con quella dinarica poiché anch’essa è caratterizzata da un naso convesso e un cranio brachicefalo con l’occipite piatto.
Armenoide (Calabria a sinistra e Lazio a destra) |
Le differenze nei tratti somatici sono però molte ed evidenti. Innanzitutto la statura e la corporatura. Il dinarico è molto alto ed ecto-meso morfo, mentre l’armenoide è tendenzialmente basso ed endomorfo.
Il dinarico poi ha un indice facciale maggiore dell’armenoide, il quale ha una faccia tendenzialmente più larga. Anche la differenza tra i due nasi è evidente. Il dinarico ha un naso che parte dritto e poi curva bruscamente facendo una piccola gobbetta,mentre il naso armenoide traccia un’ampia curva dall’inizio alla fine.
La differenza più evidente tra dinarico e armenoide è però l’angolo facciale. L’armenoide ha una fronte molto più inclinata e
un mento molto più sfuggente del dinarico, combinazione che fa sì che di profilo la faccia dell’armenoide segni un angolo più acuto rispetto a quello del dinarico. Come detto gli influssi armenoidi si trovano prevalentemente al sud mentre la zona di origine, come si può intuire
dal nome, è quella caucasica.
Armenoide a sinistra e dinarico a destra |
Mappe Antropologiche Italiane
Nel 1888 l’antropologo Ridolfo Livi effettuò uno studio su circa 300 mila militari italiani delle classi 1859 e 1863 e raccolse tutti i dati riguardanti la statura, l’indice cefalico e la pigmentazione di occhi e capelli dei campioni analizzati nell’opera “Antropometria Militare”. Propongo di seguito le relative mappe, che sono una preziosa testimonianza storica e sono particolarmente interessanti perché risalgono ad un’epoca antecedente le migrazioni interne e mostrano quindi le differenze tra gli italiani delle singole regioni e province prima che essi si mescolassero tra loro.
Altezza
La prima mappa indica la percentuale di persone di elevata statura, cioè oltre 170 cm (la statura media dell’epoca era decisamente più bassa), mentre la seconda quelle di bassa statura (meno di 160 cm). L’altezza maggiore si osserva al nord est, territorio dove è più frequente il fenotipo dinarico, che è quello di statura più elevata, mentre nelle aree del sud e delle isole, prevalentemente mediterranee, la statura è meno elevata. Curiosamente le aree delle grandi città come Napoli, Roma e Palermo appaiono come isole verdi dove la percentuale di persone alte è più elevata rispetto alle aree circostanti, forse perché c’era maggior ricchezza e le persone avevano un’alimentazione più ricca che permetteva di esprimere meglio il potenziale genetico di crescita.
Alte Stature (oltre 170 cm) |
Basse Stature (meno di 160 cm) |
Indice Cefalico
Gli italiani del nord possiedono un indice cefalico in media più elevato (cranio brachicefalo) rispetto a quelli del sud. L’indice cefalico più elevato lo troviamo nel nord ovest, probabilmente a causa dei maggiori influssi alpinoidi e dinarici, mentre quello più basso lo si può trovare in Sardegna, regione dove abbonda il tipo mediterraneo gracile.
Indice Cefalico |
Colore Capelli e Occhi
La maggiore concentrazione di tratti chiari si osserva nell’estremo nord italia e nel nord della Toscana, con alcune sporadiche aree in
tutta Italia (Umbria settentrionale/Toscana orientale e Sannio/Irpinia) che risultano avere una percentuale di tratti chiari superiore alle zone
limitrofe.
Attenzione a non confondere i tratti chiari col fenotipo nordico. Infatti, se è vero che andando verso nord aumenta la quantità di
capelli biondi, è altrettanto vero che si assiste anche ad un aumento progressivo dell’indice cefalico.
I capelli biondi al Nord sono quindi più spesso associati a brachicefalia, mentre il sud, tendenzialmente dolicocefalo, presenta tratti più scuri;i nordici in senso stretto (dolicocefali alti e chiari), come già detto, si trovano raramente nella penisola e principalmente in Trentino e
alcune aree del Veneto o Toscana settentrionale. In linea di massima i risultati di questa mappa appaiono piuttosto in linea con le più
recenti scoperte genetiche. Dai risultati autosomici dei test del dna si assiste infatti ad un parallelismo evidente tra i tratti chiari e la
percentuale di genetica nord europea presente nella popolazione, questo anche su scala regionale e provinciale.
Vedi: la genetica italiana
capelli biondi associati ad occhi azzurri |
capelli biondi e occhi azzurri (separati fra loro) |
capelli neri con occhi castani o neri |
capelli neri e occhi castani e neri (presi separati) |
mappa italiana capelli rossi (per mille) |
Questo è un po’ lo scenario fenotipico italiano in sintesi. E voi di che fenotipo siete? Se volete approfondire i vari fenotipi potete andare agli articoli qui sotto:
- IL FENOTIPO MEDITERRANEO
- IL FENOTIPO ALPINO
- IL FENOTIPO ATLANTICO
- IL FENOTIPO NORDICO E NORDOCROMAGNOIDE
- IL FENOTIPO DINARICO
- I FENOTIPI PIU’ BELLI
Bibliografia
Bertil Lundman, The Races and Peoples of Europe (1977)
William Z. Ripley, The Races of Europe (1899)
Renato Biasutti, Le Razze e i Popoli della Terra (1953)
Carleton Coon, The Races of Europe (1939)
Bravissimo…analisi rigorosa e interessante…. sarebbe bello sviluppare un app che possa inquadrare il fenotipo degli utenti
Questo blog è uno spettacolo!! 😀
Non dimentichiamo che la sicilia ha origini Normanne, un esempio la Eva Riccobono, io ho scambiato molti siciliani per stranieri dell'estremo nord Europa…il simbole della trinacria per esempio lo troviamo in alcune bandiere del nord europa perchè è un simbolo celtico, bandiera di un'isola Irlandese ,( Isola di Man ) e altre città della Germania
triskele usato come simbolo della trinità cristiana
USO DEL TRISKELE NEI SECOLI
Oltre ai celti e ai greci, diverse popolazioni fecero proprio, l’uso del triskele:
Il triscele, come simbolo della Sicilia era inizialmente la testa della Gòrgone (o della più specifica Medusa), i cui capelli sono serpenti, dalla quale si irradiano tre gambe piegate all'altezza del ginocchio.
Un'altra versione della testa è quella di una donna, forse di una dea, in taluni casi raffigurata con le ali per indicare l'eterno trascorrere del tempo, contornata da serpenti per indicare la saggezza. I serpenti in seguito sono stati sostituiti da spighe di frumento, a voler significare la fertilità della terra dell'Isola (I serpenti furono sostituiti con spighe di grano dai Romani per simboleggiare il suo status di "granaio" di Roma).
Bandiera della Sicilia
La particolarità del triscele dell'isola di Man, che forse rappresentava il sole, è la sua forma sempre simmetrica, da qualsiasi punto la si osservi e che resta sempre in piedi
Quocumque Jeceris Stabit, che significa Ovunque lo si getti, resterà in piedi, una frase che sottolinea la fermezza e la forza di carattere del popolo mannese.
Il triscele è presente anche negli stemmi di varie dinastie nobili d'Europa, quali gli Stuart d'Albany d'Inghilterra (forse derivato proprio dal loro dominio su isole del mare d'Irlanda, tra cui appunto l'isola di Man), i Rabensteiner di Francia, gli Schanke di Danimarca, i Drocomir di Polonia, e in quello di GioacchinoMurat, re delle Due Sicilie all'inizio del 1800.
Sai che non riesco a definire il mio fenotipo?
Secondo te a quale fenotipo appartengo?
Nando Timoteo, che riportate come esempio di Calabria, è in realtà di Foggia, nord della Puglia lol
Questo commento è stato eliminato dall’autore.
Salve, il mese scorso ho ricevuto il risultato del test "my ancestry" e con mia sorpresa i geni sono al 48% greci, 24% dall' europa centro occidentale e solo 9,2 italiani.la mia famiglia è di ancona da generazioni
Io sono Siciliano , 190cm moro occhi verdi.Mi piacerebbe sapere a quale etnia appartengo 130kg
In vacanza mi reco spesso in CALABRIA. Ci arrivo dalla non lontana Campania.
Sono sempre rimasto colpito dalle loro fisionomie caratteristiche che vorrei riassumere nei seguenti punti. Nel corso degli anni ho osservato persone locali, spesso contadini provenienti da famiglie che da generazioni sono radicate nella loro terra.
1) molti visi hanno l’aria di essere arcaici, quasi esotici. Sono meridionale ma hanno caretteristiche diverse dalle altre parti del meridione.
2) estrema diversità delle tipologie di caratteristiche riscontrate. Si parte da persone con statura superiore alla media e con arti allungati a persone molto piccole (basse e gracili) o tracagnotte con arti corti. Continuando nel capitolo diversità certe volte sono imbattuto in elementi biondi e/o con gli occhi azzurri. Persone originarie da generazioni in quelle terre.
Complimenti all’autore del blog per le sue interessantissime osservazioni.
Quel tizio veneto sembra avere un indice cefalico troppo alto per essere, di base, un nordomediterranide.
Questo fenotipo, tra l’altro, non conosce nemmeno alterazioni cromagnoidi.
Io quindi non lo vedo affatto come nordomediterranide dinarizzato ma piuttosto come dinaro-borreby nordizzato oppure come norid con influssi cromagnoidi.
La Impacciatore non sarà mai armenoide, visto che è meso- se non addirittura dolicocefala.
Sembra piuttosto una mediterranide con influenza armenoid evidente sul naso e un po’ meno evidente sulla lunghezza del viso, di poco inferiore allo ”standard” mediterranide.
“Curiosa” sovrapposizione storica: nella mappa che riporto la parte chiara del Sud Italia continentale riprende quasi perfettamente i confini del Catepanato bizantino del meridione.
Test DNA. 67 italiano 8% sardo. 8 %ebreo tedesco 4% norvegese 4%orcadiano. 4%caucasico 3% iberico euskadi. Divertente
Giletti che fenotipo è?
Questo sono io facebook.com/photo.php?fbid=10200169368189188&set=pb.1600890973.-2207520000..&type=3&theater
Sono alto 1,63 e sono di Cagliari
A quale fenotipo appartengo?
Visto che parlate di fenotipi italiani nell'altro articolo:
Un cantante con un viso molto particolare, Franco Battiato, vorrei sapere che fenotipo gli si potrebbe attribuire? parlo di lineamenti e di un viso che vedo come abbastanza "caratteristico".
Un altro è (Frank Zappa) sempre con origini siciliane da parte del padre siciliane, anche se americano.
Fra l'altro, quest'ultimo, era un classico "secondo me" non bello(secondo i canoni), ma attraeva moltissime donne, ovviamente aveva uno status altissimo, compositore famoso, non è di questo che voglio discutere, ovviamente. è solo una parentesi.
Ultimo caso: Stefano Bollani, il pianista milanese. Forse il naso.. quei capelli così neri e folti.. lo rendono particolare a suo modo. Mi chiedevo se potesse avere qualche influsso medio-orientale(è una curiosità).
Un altro su cui sarei curioso è invece il milanese "Stefano Bollani", mi chiedevo se "ad occhio", potrebbe avere influssi medio-orientali.
che fenotipo è il naso a patata?
Rosario Fiorello e Luciano Ligabue sono mediterranei dinaricizzati?
il vincitore maturo è mediterraneo?
Per la cronaca Cipollini è più Tronder (Nordo-Cromagnoide) invece Nordide semplice.
Complimenti, bell'articolo mi è piaciuto
Contenuti interessantissimi, come posso sapere il mio fenotipo? Forse una cromagnoide dinarica? Sono Siciliana sud occidentale
Articolo molto interessante, ma dal mio punto di vista Pellé è più beride/ mediterraneo occidentale che mediterraneo orientale.
che bello,anche io voglio fare il giochino del fenotipo!
voglio saxe il mio!
Sabrina Impacciatore che usi come esempio di armenoide è nata nel Lazio ma il padre è abruzzese e la madre è sarda. Interessante lo studio amatoriale basato su morphing. Ma l'Abruzzo è parte del sud Italia, non del centro Italia.
Ho finalmente trovato le conferme a molte mie intuizioni e osservazioni. Nell’ambito della Sicilia dove abito ho potuto osservare che i tratti somatici della zona occidentale della Sicilia sono mediamente differenti da quella orientale. In particolare nella zona del palermitano vi é una buona percentuale di tipologie somatiche che ricordano i colori nordici: capelli biondi e occhi chiari, probabilmente frutto della dominazione scandinava a Palermo. Tuttavia queste caratteristiche non sempre si accompagnano a un fisico tipicamente nordico bensì mediamente la statura é medio-bassa e anche il volto é largo. Addirittura si possono intravedere dei tratti quasi orientaleggianti (Russia) con zigomi alti e larghi e mento sfuggente. Nella zona orientale della Sicilia(Catania,Ragusa) prevalgono invece tipologie dai tratti tipici dei paesi arabi:lineamenti forti, pelle e occhi scuri. un’altra particolarità che ho potuto osservare é la diffusione nella zona del trapanese di persone dai capelli rossi, pelle chiara, che ricordano gli irlandesi. Forse segno di incursioni storiche del passato.
Mi piacerebbe essere coinvolta in approfondimenti su questi temi di cui sono appassionata
Blog veramente fatto benissimo, poi in Italia sono presenti talmente tanti mix genetici che è molto difficile classificare alcuni indichi (com il sottoscritto!)
Molto interessante, ma L armenoide in Italia è tutt’ altro che raro, ed è presente anche in molte zone del nord…